Con un messaggio “notturno” Valerio Scanu informa che, in occasione della prima data del TourLiveAcustico, a Milano il 25 febbraio, prima del concerto, incontrerà fans e giornalisti per raccontarsi e raccontare la nuova avventura.
Un’avventura che lo porterà in giro per l’Italia quest’estate e che dopo Milano farà tappa a Roma, Locarno (il 7 aprile) e Napoli.
Entusiasti i fans per un Tour che si preannuncia ricco di novità e soprese.
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Month: gennaio 2013
Il ritorno di Marco Carta.
Marco Carta il 9 febbraio sarà ospite di Carlo Conti nella sua trasmissione “I migliori anni”. Marco riprende la sua attività dopo un periodo di riposo forzato a causa di una “peritonite” che l’ha costretto a rimandare alcuni concerti e il cui decorso si è rivelato più lungo del previsto. Come ha raccontato lui stesso a Tgcom24 : “Adesso sto meglio e quando sono stato poco bene ero dispiaciuto anche per alcune mie fan perché per i concerti di Milano e Roma, che poi sono saltati purtroppo, avevano anche prenotato l’aereo e con i tempi che corrono è un grande dispendio economico. Mi sono scusato con loro ma ora sono tornato“
Il 14 maggio sarà in concerto a Milano, mentre il 17 sempre di maggio si esibirà a Roma e per questi due concerti Marco Carta assicura che ci sarà una “sorpresa assolutamente inedita” di cui per adesso non vuole rivelare niente.
E’ in uscita il 29 gennaio un box che raccoglie tutti i suoi cinque dischi, scelta dettata dal fatto che, presumibilmente, i primi dischi non si trovino più nei negozi ma solo in digitale, il box comprenderà quindi i suoi dischi precedenti come:“Ti rincontrerò”, “Marco Carta in concerto”, “La Forza Mia” e “Il cuore muove” , questo lavoro discografico è anche l’ ultimo impegno con la casa discografica Warner, ma il cantante è fiducioso e spera in un rinnovo del contratto e siamo certi che le sue aspettative saranno soddisfatte, Marco Carta, come Valerio Scanu, è riuscito a entrare nel cuore della gente e a varcare i confini della sua Isola, arrivando oltre il mare, anche lui, come Valerio Scanu un vanto per la Sardegna e non solo. Due voci diverse, due caratteri diversi ma entrambi orgogliosamente Sardi.
Ornella Vanoni imbufalita contro i talent ma la colpa è dei soliti “noti”.
Il Festival su Sanremo di quest’anno pare caratterizzato da forti malumori che mettono Fabio Fazio nell’occhio del ciclone per le sue scelte. Nei salotti televisivi si è soliti assistere ad una Anna Oxa che urla il suo dissenso per l’eccessiva considerazione che il Festival ha riservato e riserva ai cantanti provenienti dai talent e lamenta la scarsa considerazione verso chi, invece, nel tempo, ha fatto la storia della musica italiana e l’ha diffusa nel mondo. Ora anche una icona, al pari di Mina, come Ornella Vanoni, insorge e si scaglia contro i realityshow lamentando la mancanza di rispetto che il mondo musicale le sta riservando e sulla presenza di Chiara Galiazzo vincitrice di XFactor tra i big confessa a “Il Gazzettino di Padova”:
“La Galiazzo? Ero in vacanza. È inaudito, però, vederla subito concorrere alla vittoria nel girone Big. Per me è un grosso errore darle questa possibilità. La musica in Italia sta andando a rotoli a causa dei talent: solo da noi chi vince Amici riceve più soldi rispetto a chi invece si esibisce da tantissimo tempo. Non mi rispettano più. Sono felici di sentirmi cantare solo all’estero”.
In effetti la Galiazzo tra i “Big” appare esagerato, seppure talentuosa per vocalità, valutarla “degna” solo per aver vinto uno dei tanti talent, la fa apprire “privilegiata” provocando ovvie contestazioni, soprattutto se poi un cantautore come Il Cile gareggia invece fra i “Giovani” nonostante abbia già riscontrato un certo successo e abbia scalato le classifiche col suo disco d’esordio “Siamo morti a ventanni”, molto apprezzato dalla critica.
Tuttavia il “rinnovamento” generazionale è d’obbligo anche in campo musicale, ma le due categorie potrebbero tranquillamente convivere se, una generazione “improvvisata” di produttori discografici dei nostri giorni, musicalmente “analfabeta”, ma che nel panorama musicale attuale dall’ encefalogramma da coma profondo, non avesse preso “piede” e non avesse stravolto a suo piacimento il concetto di “musica” e di “cantante” per imporre modelli di largo consumo studiati a tavolino, sopravvalutati per proprio tornaconto e imposti al pubblico con pubblicità e presenzialismo televisivo senza precedenti,come nel caso dell’Amoroso e della Marrone, emblematico esempio di sovraesposizione televisiva, con la certezza di far presa sul pubblico. Infatti, sarà colpa dell’avidità di questi personaggi senza scrupoli che ricoprono ruoli importanti e che occupano posizioni strategiche e di potere nel panorama mediatico-televisivo-editoriale se la musica, oggi, va a rotoli, ma il pubblico non è scevro da responsabilità visti i dati audience che alimentano la “cloaca” televisiva che quella generazione “improvvisata” di produttori discografici, propone e impone con strategie di programmazione studiate pure quelle e in accordo con i maggiori competitor televisivi per garantirsi lo share!
Avanti un altro…Cantautori di successo a raccolta per il disco dell’Amoroso!
Maria De Filippi ce la sta mettendo tutta pur di costruire un “pedigree” di razza alla sua “preferita”, l’Amoroso, chiamando a raccolta i cantautori di maggior successo del panorama italiano. Così, dopo Tiziano Ferro potrebbe essere la volta di Biagio Antonacci. Nella tappa del 22 gennaio Alessandra Amoroso,come riporta “il fido “ Andrea Conti di TgCom24 con puntuale tempestività, riservata “solo” a “pochi intimi” di Maria, è stata ospite, insieme ai Club Dogo, di Biagio Antonacci in chiusura del suo lungo tour “Insieme-Finire” al Mediolanum Forum di Assago (MI). Ma sia Antonacci che i Club Dogo sembrano essere stati semplici “figuranti” per il giornalista “di corte” rimasto invece “abbagliato” dalla cantante salentina a partire dal look: si è presentata in gran forma sul palco con capelli raccolti, stretta in un elegante tubino nero e con tacchi vertiginosi,
Elegante e un po’ emozionata, la cantante ha intonato uno dei brani storici di Gino Paoli accompagnata da un chitarrista d’eccezione: Biagio Antonacci. Interpretazione intensa con una voce ancora più black per la Amoroso,come lei stessa ha spiegato poi dietro le quinte, dopo aver cantato.
e riporta le parole dell’Amoroso : “E’ il frutto delle lezioni di canto prese in America” (ndr c’è stata per le vacanze estive) poi sostiene Conti “piano piano la voce si è adagiata su una strada soul divenendo ancora più morbida.” e, quasi preannuncia il fido Conti : Non si sa ancora se questo speciale duetto porterà con se anche un omaggio di Biagio per il prossimo album di Alessandra. E chissà? Il Biagio sembra disponibile visto come la pensa: “L’Amoroso? Voce rara, carisma incredibile, grande simpatia e tanta umiltà. Il futuro della musica italiana., avrebbe detto ad un intervista rilasciata ad una radio locale (pugliese magari).
Il giornalista, preso poi dalla foga di trovare “cose belle da scrivere” su cotanto esempio di Eleganza in pieno stile “De Filippi”, tubino nero e tacchi a spillo”, Emozione e ovviamente, Umiltà, va a pescare (ahimè) un twitt di ringraziamento del “futuro della musica italiana” e rivolto al suo “amico” (lo dice Conti) Antonacci da cui emergono l’innata originalità e grande maturità di pensiero della cantante salentina:
“Troppo troppo bello e Biagio troppo unico!!! Grazie ancora… Dolce notte io festeggio…”
Inutile dire che gli articoli si sprecano in rete su questa ospitata ed ecco dimostrato come si possa, con i giornalisti “Amici”, far diventare un evento una semplice quanto banale ospitata e far cadere nel nulla, invece, un concerto-evento di chi cammina con le sue gambe, se lo finanzia e soprattutto non va a traino di nessuno pur affermarsi.
Maria chiama e i giornalisti e blogger associati e i conduttori e gli speakers radiofonici rispondono…Avanti un altro…servono “brani” firmati per l’Amoroso… il “riscontro” è assicurato, trasmissioni, ospitate, diritti d’autore, incentivo sulle vendite, visibilità mediatica e televisiva e tanto di più, la Fascino garantisce.
Nina Zilli forse sostituirà Arisa ad XFactor7, ma cosa pensa dei talent?
L”incoerenza” è un fattore comune a tanti in televisione, conduttori, giornalisti, critici, cantanti etc…Nina Zilli, non fa eccezione, e proprio lei che ha sempre criticato i talent, pare che sostituirà Arisa nella prossima edizione di XFactor.
Ecco alcune considerazioni sui talent tratte da sue interviste:
Una possibilità per avere subito possibilità (Metronews, luglio 2012)
Talent? Non li guardo, non mi appassionano, ma sono una possibilità per avere subito visibilità.
Talent? Riguardano più la tv che la musica (La Stampa, maggio 2012)
Talent? Un percorso che non mi ha riguardata, selvaggia come sono non riuscirei a star dentro modalità di gara. Consiglierei agli aspiranti di stare attenti perché riguardano più la tv che la musica
Antitesi del talent (Max, febbraio 2012)
Mi hanno proposto di fare il giudice a X Factor e ovviamente si sono beccati un no grande come una casa. Ma come gli è venuto in mente di proporlo proprio a me, che sono l’antitesi del talent? Questi sono programmi fatti bene, i ragazzi sono bravi. Però, se non sai come muoverti, come vestirti, come cantare, forse è meglio se vai a fare il karaoke! La parola ‘talento’ mi ha proprio nauseato.
Talent show? L’arte non c’entra (Tv Sorrisi & Canzoni, giugno 2010)
Sono tivù: l’arte non c’entra. I ragazzi sono messi malissimo. Vedo un vuoto culturale imbarazzante, che porta violenza, razzismo, egoismo. Con i valori sempre sbandierati di immagine e successo”. Altra scuola di pensiero, la sua: “Mio nonno a Piacenza diceva che bisogna farsi il c… nella vita. Ecco, non sbagliava
Una voce senza personalità è nulla (La Repubblica, maggio 2010)
Non credo nei talent show come incubatori d’artisti. Magari trovi delle belle voci, però bisogna ricordare che, alla fine, cantare bene non è difficile. Il problema, invece, è costruirsi una personalità artistica: una voce senza personalità, infatti, non è nulla. Di tutti questi talenti da piccolo schermo, invece, non so chi sopravviverà tra 10 anni. Da che mondo è mondo, le voci che restano sono poche e non è plausibile che ogni stagione Mediaset e Rai ne sfornino due o tre. Penso a Gianna Nannini, Elisa, Ligabue, Carmen Consoli: non sono arrivati tutti insieme! In America, poi, c’è la sindrome da suicidio dei talent: siete avvertiti!
Non spunto così da un talent show ma da dieci anni di gavetta nei festival beat e soul, (Tv Sorrisi & Canzoni, aprile 2010
Calma, non offendiamo. E’ roba che c’è da 50 anni. Se un piano in battere e un timpano fanno dire che ho clonato la Ferreri siamo all’assurdo. C’è Amy Winehouse di mezzo. Se vogliamo ci sono Martha Reeves e The Vandellas. C’è tutta la Motown con la loro anima, i Funk Brothers. La verità è che Non ti scordar mai di me, che hanno scritto per Giusy, a me sembra la copia di Back to black di Amy. Io non spunto così da un talent show ma da dieci anni di gavetta nei festival beat e soul.
Al primo soffio può cadere tutto (Diva e Donna, febbraio 2010)
Un palazzo lo si costruisce dalle fondamenta, mentre in quei programmi parti già dall’alto, al primo soffio di vento può cadere tutto. Mi auguro che di questo i partecipanti siano consapevoli e che coloro che hanno veramente qualcosa da dire, indipendentemente da chi hanno intorno, vadano avanti. Avevo il terrore che anche tra i big (si riferisce alla sua partecipazione a Sanremo 2010, ndb) potesse vincere qualcuno uscito dai talent show (come poi è avvenuto, con il trionfo di Valerio Scanu, ndb), quando in realtà c’erano canzoni molto più belle, come quelle di Irene Grandi o Malika Ayane
Tour live acustico Valerio Scanu – Aggiornamento
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Il Teatro Elfo segnala l’evento
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Elfo.org (sito ufficiale del teatro Elfo Puccini di Milano) – 21.01.2013
Il giovane artista sardo, dopo il super concerto di Natale, che ha registrato sold out ed ottenuto consensi di critica e pubblico, si prepara ad una nuova entusiasmante avventura, proponendosi al suo pubblico con un PROGETTO MUSICALE INTERAMENTE IN ACUSTICO, che partirà il 25 febbraio dall’Elfo di MILANO.
Seguiranno ROMA, LOCARNO e NAPOLI per poi proseguire in estate in lungo e largo per l’Italia. Nuove interpretazioni dei suoi brani, inediti arrangiamenti, un contorno scenografico volutamente minimalista, in cui farà da protagonista la sua voce. Un’evoluzione artistica in costante crescita, quella di Valerio Scanu, segnata da numerosi riconoscimenti, che lo portano ad essere UNA DELLE PIU’ GRANDI RIVELAZIONI DELLA MUSICA ITALIANA DEGLI ULTIMI TEMPI.
• Prezzi: posto unico euro 38.50
A Radio Italia Solomusicaitaliana, Valerio Scanu si esibisce in “acustico” sulle note di “Cambiare” era il 2010.
Valerio Scanu: I fan, il tour live acustico e il Premio ” La caramella Buona”
Si parte dalle parole di Mina: “Se ti massacrano, vuol dire che hai avuto fortuna”. Invidia, stupidità umana, incontenibile desiderio di screditare a prescindere. Il fatto in sé è un fenomeno che colpisce i personaggi pubblici in genere, il “detrattore” è sempre in agguato e, di fatto, non si può avere la pretesa di piacere a tutti.. Capita però che, a volte, ad accanirsi sul personaggio pubblico, siano fan delusi che con critiche severe ed esageratamente amplificate, pratichino un’opera di proselitismo screditante a mezzo del social network cercando consensi alle loro “teorie” strampalate proposte come unica verità e di cui chiaramente sono depositari assoluti. A Valerio Scanu, capitano tutte le fortune a quanto pare, a lui il privilegio di godere pure della loro attenzione. Perciò, come se non bastessero i vari bastoni fra le ruote che altri cercano di mettere al suo percoso e al suo successo, si ritrova pure perseguitato da uno sparuto gruppo di persone che giudica, critica (tanto) e soprattutto sentenzia sulle sue scelte artistiche e private e soprattutto sulla sua qualità “vocale” e gestione artistica, senza nemmeno sapere cosa faccia o non faccia Scanu nel suo tempo libero. Alquanto superficiali non vi pare? I risultati di Scanu, per contro, sono sotto gli occhi di tutti e soddisfano le esigenze di una grossa fetta di pubblico che lo segue, pertanto è auspicabile che certi “gruppi” che pure professano di apprezzarne il talento, rivolgano le loro attenzioni dispensando i loro “autorevoli” pareri ad altri artisti più rispondenti, magari, ai loro canoni e… si salvi chi può!
E intanto Valerio Scanu, inarrestabile, va avanti nella costruzione del suo percorso e comunica di un suo nuovo progetto: un Tour live Acustico teatrale che lo porterà in giro per l’Italia, che partirà da Milano il 25 febbraio dal Teatro Elfo – Sala Shakespeare.
Poi si esibirà il 7 aprile al Palaexpo Fevi di Locarno in Svizzera. Il Tour, naturalmente è in allestimento e a breve saranno comunicate nuove date. Grande l’entusiasmo con il quale questo progetto è stato accolto dai suoi numerosi fan.
Ricordo che Mercoledì 23 gennaio – Teatro Orione – Roma alle ore 21.00 con ingresso libero, Valerio sarà ospite della manifestazione “V edizione del Premio Internazionale Liberi di Crescere” a scopo di beneficenza e patrocinata dal Senato della Repubblica e dalla Camera dei Deputati, a sostegno della prevenzione, formazione e informazione riguardante la lotta contro la pedofilia e la tutela dei minori vittime della pedofilia a livello nazionale e internazionale. L’interesse e l’entusiasmo che la presenza di Valerio Scanu ha suscitato ha fatto si che l’ospitata preveda anche una sua breve esibizione.
Prossimi ppuntamenti Valerio Scanu
[Fonte lamaddalenafansclubpervalerioscanu]
Il concerto di Milano si terrà al “Teatro Elfo” Sala Shakespeare-
Carlo Conti ritorna su Ra1 con “I Migliori Anni” versione “Canzonissima”
Sabato prossimo riparte il programma di Carlo Conti “I Migliori Anni” che dovrà scontrarsi con “Italian’s Got Talent” sul Canale5 il cui esordio ha fatto il botto con oltre 7milioni di telespettatori. Cambia la formula del varietà di Conti, sarà una Canzonissima dei nostri giorni . E’ previsto un cast fisso di dieci cantanti, di cui otto fissi più due ospiti che cambieranno di sabato in sabato e che, ogni settimana, si sfideranno dando vita ad una vera e propria competizione canora. Ecco i cantanti che faranno parte del cast fisso:
Uomini: Povia, Luca Barbarossa, I Sonohra e Marco Masini
Donne: Mietta, Alexia, Karima e Paola e Chiara
La sfida con” Italias’Got Talent” sarà piuttosto ardua, riuscirà Conti a reggere il confronto? Il segreto sta tutto negli ospiti a questo punto…
“Twitter” nuovo strumento d’insulto!
E’ risaputo, di qualunque “mezzo” creato per essere “utile”, alla fine, se ne fa un uso improprio. Accade così che il mezzo di comunicazione che va per la maggiore per velocità di divulgazione notizie in sintesi, “twitter”, sia ormai diventato un mezzo veloce per far correre l’insulto. Insulti ad opera di chi abita il “pianeta” per sempre involuto chiamato “IGNORANZA”. di chi, arido nella testa e nel cuore, fa parte dell’”immondizia” twitteriana che non ha età,sesso,religione classe sociale, fa semplicemente parte del “nulla”, un buco nero nello spazio del social network più in voga, ma che disturba e crea disagio e imbarazzo.
“Immondizia” radicata nell’IO di chi ritiene di essere tuttavia come gli altri, condizione vantata in virtù di un diritto derivante dal fare, nel quotidiano, cose rientranti nei luoghi comuni della normalità: studio, lavoro, amicizie, tempo libero e ora, nell’era di internet, utilizza facebook e twitter . E qui casca l’asino! Dietro una tastiera, nascosti dietro un nickname o un “account “ spesso di fantasia, cadono i freni inibitori della decenza e salta fuori la vera essenza dell’IO di chi insulta e sintomo di un disagio sociale vissuto in modo spesso “inconsapevole” e che si cerca di colmare riversando su altri, su chi si invidia in genere, o su chi, personaggio pubblico, è “reo” di non piacere o di non corrispondere più a canoni e aspettative frutto magari di eccessiva “idealizzazione” . Perchè immondizia? Perchè di fatto questi “esseri” di un mondo “invisibile” mal si inseriscono nel socialnetwork nato per comunicare, informare, socializzare accorciando tempi e distanze, lo inquinano con le loro frustrazioni, inibizioni, complessi, invidie, covate dentro e sconfessate pure a sè stessi nella esigenza di sopravvivere al loro disagio, trovando riscatto solo nella battuta, nell’offesa, nell’insulto e nella soddisfazione che ne deriva nel provocare la reazione di chi decidono di colpire, che per contro, non cerca e non offende nessuno. Che pena fanno!