Anno Nuovo, nuovo talentshow della Rai – “The Voice” – a partire dal 19 febbraio 2013 su Rai2. Alla conduzione Fabio Troiano noto al pubblico per far parte del cast di Ris. La regia porta i nomi di Lucio Presta, famoso manager ( tra i suoi assistiti, Bonolis, Paola Perego, di cui è anche il marito, Emma Marrone e altri) e Marco Mazzi, già alla direzione del Festival di Sanremo. RTL 102.5 E’ LA RADIO UFFICIALE.
Il meccanismo del gioco prevede tre fasi:
La prima è quella delle Blind Audition, ossia le prime quattro puntate saranno registrate e montate perché vedremo i giudici alle prese con le audizioni degli aspiranti concorrenti. La curiosità sta nel fatto che le audizioni avverranno al buio, ossia i giudici non potranno vedere chi sta cantando e compieranno la loro scelta solo in base alla voce ascoltata.
La seconda fase è quella della gara a due, ossia tre puntate in cui ogni giudice sceglie due concorrenti della propria squadra che devono sfidarsi l’uno contro l’altro cantando lo stesso brano. Sarà lo stesso giudice a decidere chi eliminare. In seguito alla seconda fase ogni squadra sarà dimezzata.
La terza e ultima fase invece è quella del Live Show, ossia sei puntate che andranno in onda in diretta. A questo punto i concorrenti si esibiranno e vi saranno delle eliminazioni dirette a turni. Ogni squadra così avrà il suo vincitore e solo quattro si scontreranno nella finale per aggiudicarsi il titolo di The Voice.
Tra i giurati di The Voice – Italia, un’altra signora della televisione: Raffaella Carrà, con l’ingrato compito di giudicare i talenti in erba e che dovrà confrontarsi e probabilmente scontrarsi con Piero Pelù, Riccardo Cocciante e Noemi . Suscita perplessità la presenza di Piero Pelù nella giuria di un talent show che, invitato ad esprimersi sui talent, Amici e XFactor, nello spazio di una videointervista di Vanity Fair, dichiarò:
“Il talent show nasce dalla televisione ed in quanto tale è già falso. Ai giovani musicisti, noi, di solito consigliamo di non cercare scorciate ma battere il territorio palmo per palmo. Questo è l’unico modo per costruirsi un pubblico davvero affezionato.”.
Saggio consiglio, e qualcuno lo sta facendo infatti, ma Pelù è l’ ennesima dimostrazione di come, davanti alla concreta possibilità di godere di visibilità mediatica, anche i big più navigati e affermati e che non hanno esitato a sparare a zero sui talent, vadano in deroga soprattutto al principio di coerenza. Succederà ancora …