Day: luglio 29, 2013

Renzo Arbore: televisione povera fatta per una massa che non è esigente!


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Renzo Arbore, uno dei personaggi più poliedrici in assoluto del mondo dello spettacolo, nella  sua lunga attività ha riscosso successi in vari campi: bravo musicista e cantante, cantautore, conduttore radiofonico, clarinettista, showman, attore, sceneggiatore e regista è considerato il primo disc jockey. Sarebbe troppo lunga la lista delle sue molteplici attività e trasmissioni a partire dal 1964 anno in cui iniziò la sua collaborazione con la RAI, ne citerò pertanto soltanto alcune  memorabili come quelle  radiofoniche  quali: Bandiera gialla con Gianni Boncompagni , Per Voi Giovani e Alto Gradimento e televisive quali :  Speciale per voi, l’altra domenica,  Quelli della notte, Indietro Tutta!, Speciale per me – meno siamo meglio è.

Recentemente Renzo Arbore è stato  intervistato da Tvblog al  Giffoni Film Festival 2013 si pronuncia sulla televisione di oggi, poco interessante, povera, “obbediente” solo ai picchi di ascolto e per niente evolutiva.

Alla domanda su cosa  pensa debba cambiare nel linguaggio della tv di oggi  risponde:

“bisognerebbe trovare nuovi talenti, in quanto non puo’ essere che i format siano sempre gli stessi, tutti legati, sanno solo individuare l’auditel  chi premia il giorno dopo, diventano tutti “neofiti”,  non c’è ricerca, quando qualcuno come Marcorè fa un programma interessante (ndr.si riferisce a Neripoppins), fategli fare la seconda serie, c’è un obbedienza cieca assoluta alle leggi dell’auditel. Un servizio pubblico dovrebbe puntare a fare una televisione non tanto artistica ma arricchente, non che lo impoverisce, come molto spesso capita,  quella attuale fatta da una maggioranza che non è esigente, una televisione fatta per  avere poco, oggi,  tv è fatta per una massa che non è esigente, che si accontenta di poco ,bisogna guardare al mondo dell’arte e se c’è un regista  cinematografico o dirigente che ha una vocazione artistica bisogna utilizzarlo anche se non è protetto politicamente .

Renzo Arbore come noto  ha calcato anche il palco di Sanremo con un pezzo ironico e malizioso “Il clarinetto” che guadagnò il secondo posto nel 1986,  ma alla domanda su un ipotetico coinvolgimento su invito di Fazio al prossimo festival, come autore o come presentatore risponde: Mi hanno chiesto di presentare Sanremo tante volte e una volta pur di non presentare dissi a Ravera che sarei andato a cantare. Così feci e nacque “Il clarinetto”. Ma Sanremo non è la mia platea, è tutto così amplificato è un enorme carrozzone straordinario dove rischi l’infarto il giorno prima dove  tutte le cose puntate, dove è difficile fare esperimenti, li ha fatti Fazio invitando persone inaspettate, ma non è il mio terreno di cultura. Io sono sempre partito da cose piccole che poi crescono, io coltivo altri spazi: ho inventato la seconda serata, la domenica pomeriggio…

Renzo Arbore,  considera la “rete” una benedizione del cielo, un dono della Provvidenza  arrivata quando i ragazzi cominciavano a non leggere più la cultura libresca .”.

Ma è giusto dire che la televisione è povera perchè il pubblico non è esigente? … A quanto pare, la mancanza di qualità della nostra  televisione è un malessere lamentato da molti,  soprattutto appartenenti all’ambiente artistico, ma vi chiedo quanti hanno il coraggio di esporsi  e denunciare le storture del sistema? Di affrontare battaglie per  abbattere lo strapotere di certi personaggi incuranti del rischio di essere tagliati fuori dallo star system?  Nessuno, nemmeno il sig. Arbore e proprio la sua generazione non avrebbe dovuto permettere che si arrivasse ad una televisione “manovrata”, politicizzata, in cui il compromesso è d’obbligo, per cui, oggi, al pubblico non resta altra alternativa che guardare i soliti “noti” che da decenni  con  sorrisi stereotipati  e inespressivi stampati nelle loro ” facce da botox”  portano avanti  i soliti format …a catena e in competizione per l’auditel…