Day: aprile 8, 2014

Valerio Scanu: il ritorno del VBlog!


valerio se la ride

8/04/2014

Ricordate il VBlog di Valerio Scanu?  l’appuntamento con il quale  a partire dalle 20,30  di ogni Martedì il cantante si interfacciava con i suoi fan  per raccontare di sè e del suo mondo? Beh, oggi anticipato da un “allusivo” tweet, il VBlog di Valerio Scanu è tornato a sorpresa scatenando  l’entusiasmo  del cosidetto “Scanu Mondo”!

foto

Nel link sotto una sintesi precisa dell’attività del cantante dell’ultimo periodo per la quale si è resa necessaria la “sospensione” della pubblicazione dei video :

E per chi  volesse rivedere i precedenti VBlog…ecco il link:

http://www.youtube.com/user/valerioscanuresume

A Tutti buona visione!

 

 

 

 

PIERO PELU’ (“The Voice of Italy”): “SIAMO UN LABORATORIO DI CANTO E NON UN –TALENT-, BANDITE ANCHE LE LACRIME … MA IN GIRO C’E’ CARENZA DI AUTORI”


pelù

Piero Pelù, il grintosissimo “coach” dal pizzetto “mefistofelico”, zero peli sulla lingua, accento inconfondibile e battuta senza ritegno da “toscanaccio doc”, si è recentemente espresso sulle competizioni canore in un’intervista rilasciata a “Vero TV” (N. 12 01/04/2014), in cui, senza troppi giri di parole, lascia intendere che “The Voice of Italy” potrebbe essere situata un gradino sopra altre trasmissioni analoghe per il compito prestigioso e altamente formativo che persegue “Non è un –talent- o un –reality show-, è un vero e proprio laboratorio di canto, dove giovani talenti sono aiutati a seguire il proprio percorso …” e si dice orgoglioso che finalmente anche il genere che ha sempre praticato (ndr è “frontman” dei “Litfiba”), il “rock” abbia trovato, assieme al “rap” del collega-rivale J-Ax una sua collocazione in tv, a lungo negatagli. Il musicista è entusiasta di far parte dello “show” per la sua imprevedibilità e “perché non esistono regole precise”, caratteristiche che gli consentono di “Non guardare in faccia a nessuno e di concentrarsi sull’anima dei cantanti … L’immagine di un artista conta poco rispetto alla sua sensibilità, alla preparazione e alla personalità … Nel DNA di chi partecipa c’è già lo spessore musicale necessario per diventare un vero artista …”. Che si badi, forse, all’eccesso, in “The Voice”, alla ricerca di aspetti puramente “tecnici” e formali o si dia risalto ad esibizioni di tipo “scolastico”, d’ “accademia”, ovverossia impeccabili nell’esecuzione, ma purtroppo prive di quell’ “intensità”, “calore”, intima adesione tali da poter “arrivare” a larghi strati di pubblico?Pelù anche su questo punto va dritto all’obiettivo, evitando di dare adito a fraintendimenti “Non vuol dire che non sia un programma capace di regalare emozioni. Però qui non vedrete mai le lacrime che spesso sono protagoniste in altri contesti … Chi vince –The Voice of Italy- non può andare in giro a cantare le solite canzoni di amore disperato. Non sarebbe credibile”, non si può non prestare credito alle sue affermazioni, che sintetizzano e rappresentano probabilmente il pensiero di chissà quanti telespettatori irritati e giunti a provare persino un senso di rigetto per “performance” sia di giovani aspiranti artisti/e che di loro coetanei/e che si sono già fatti un nome (meglio lasciare nel vago) che si reputano interpreti ineguagliabili  -e purtroppo sono anche “venduti” come tali dai “media”- solo perchè l’unico modo in cui sanno accostarsi e “calarsi” in un pezzo (del solito filone patetico-sentimental-fallimentare-frustrante oggi in voga) è di renderlo tutto un pianto, anzi, di scoppiarci pure a singhiozzare sopra, tanto le “standing ovations” della platea sono assicurate. Fortunatamente si levano sempre più voci dissenzienti, rispetto a questa “mestizia” generalizzata e imperante elevata a rango di arte nella sua massima espressione.

Urge una rivoluzione, un cataclisma, un sovvertimento totale, una rinascita culturale, contenutistica, di intenti tradotti in capacità di operare fattivamente sul campo, Pelù ha qualche suggerimento da dispensare “E’fondamentale (ndr sta parlando di giovani artisti) avere la possibilità di interpretare belle canzoni …”, ha detto poco e dove sono più i Mogol, i Limiti (l’età anagrafica è effettivamente avanzata …), i Califano, i Don Backy, il Malgioglio di una volta?Il “rocker” insiste sul ruolo decisivo degli autori per un cantante e lancia una proposta “Mi piacerebbe se ci fosse un –talent show- dedicato a chi scrive canzoni” … e allora accoglietela subito, seduta stante, perché aspettare?

Fede

ROBERT DE NIRO AD “AMICI 13”, OVVERO QUANDO IL “SUPEROSPITE” FA TUTTO QUELLO CHE GLI PASSA PER LA TESTA …


C_4_articolo_2037677__ImageGallery__imageGalleryItem_0_image

Non è la prima volta che in una trasmissione si ingaggia, dopo un corteggiamento assiduo, in cui lui, ben consapevole del suo valore di mercato, continua a giocare al “rialzo”, il “superospite” straniero per il quale, al solo sentirlo nominare, tutti “fanno oooh!” (ancora più dei bambini di Povia) e naturalmente la spunta, strappando alla produzione tv italiana le condizioni già dettate in partenza, presumibilmente un pacchetto comprensivo di viaggio aereo A/R in prima classe con ogni confort, “limousine” con “chaffeur”, “camera con vista” in alberghi lussuosi, menù internazionale per tutti i gusti (dal vegetariano al cantonese all’indonesiano e chi più ne ha più ne metta), personale a disposizione 24 ore su 24 per soddisfare ogni più piccolo, ma anche non, capriccio divistico e ovviamente compenso all’insegna della prodigalità al termine della propria breve apparizione, che rientra fra i trenta e i centoventi minuti o poco più pagati, come si suol dire, a peso d’oro, in cambio, al personaggio in questione, si chiede solamente di adeguarsi alle logiche e alle dinamiche del programma a cui partecipa e di “stare al gioco”, interagendo, anche senza sprecarsi troppo, con i conduttori/trici, assistito, oltretutto, da un interprete, il tutto, quindi, con il minimo sforzo, niente di più, teoricamente dovrebbe andare così, ma non sempre i fatti seguono il corso voluto, succede che prendano anche tutt’altra piega. E’ il caso dell’ospitata di Ron Moss, il “mascelluto” Ridge di “Beautiful” a “Verissimo” (30/11/2013) da Silvia Toffanin, dove la poveraccia ha cercato di convincerlo invano, con quasi mezz’ora di suppliche, a improvvisare uno “sketch” con lei, che si risolveva nel sussurrarle un semplice “I love you” fingendo di avere davanti Brooke, eppure non c’è stato verso, l’attore americano è stato irremovibile, avrebbe preferito farsi strappare un dente che accondiscendere, alla fine ha biascicato qualcosa, ma non si sa se era proprio la frase richiesta. Ed è, con modalità differenti, ciò che è accaduto ad “Amici13” sabato 05/04/2014, quando il premio Oscar Robert De Niro, l’“ospite d’onore”, ha giocato un gran bel “tiro mancino” a una Maria De Filippi dall’imbarazzo ed esasperazione visibilmente sempre più “in crescendo”, mantenendo tutto il tempo un’aria sullo “sfottò” ma, complessivamente pacifica e facendo tanto di sorrisini compiaciuti per i propri “scherzi da prete”, senza mai prendere sul serio la gara dei ragazzi, infatti ha continuato, andando, si può dire, per “conto suo”, fino alla fine, ostinatamente e senza intendere ragione, anziché pronunciarsi in qualità di giudice, nel voto verbale e attribuendo lo stesso punteggio, dopo ogni esibizione, sia agli sfidanti dei Bianchi che dei Blu, facendo salomonicamente a metà, Maria, vista l’ingestibilità dell’ospite, giunta ormai sull’orlo di una crisi di nervi, lo ha anche apostrofato senza troppi complimenti “Lei è forse il più grande attore vivente, ma devo dirle una cosa: mi pagano per farle le domande e farmi dare le risposte … Il signor De Niro non è un gran parlatore, ti fregherà sempre e giocherà solo di espressioni senza mai darti una risposta … Per favore, dimentichi i Bianchi e i Blu e dia un voto”, ma solo in finale, la “signora del talent” ha potuto avere soddisfazione, quando l’indimenticato interprete di “C’era una volta in America” e “Raging Bull” ha scoperto le sue carte, svelando, nel voto segreto scritto, di essersi espresso a favore dei Bianchi, con protesta puntuale di Miguel Bosé, caposquadra dei Blu, che ha criticato fermamente la sua condotta ambigua, a causa della quale i suoi allievi, sostiene, hanno perso per la seconda settimana di seguito ed è nato il nuovo “casus belli” in trasmissione.

Probabilmente, se al posto della sopravvalutata “star” hollywoodiana ci fosse stato qualsiasi volto popolare di casa nostra, Pupo compreso, senz’altro più economico e meno uso a “uscire dal sentiero”,  l’antipatico “incidente” di cui sopra non sarebbe accaduto, il motto “Minima spesa, massima resa”, dopotutto, avrà un suo perchè.

 Fede