In mezzo al mare’, in una canzone lo sguardo dei migranti verso Lampedusa


 E’ più che mai attuale, purtroppo anche in queste ore, l’ennesima strage al largo delle coste di Lampedusa. ‘In mezzo al mare’ il nuovo singolo di Malì ispirato alla tragedia del 3 ottobre scorso nella quale morirono centinaia di migranti e fu ritrovato il corpo di una giovane madre assieme al proprio bambino a lei legato dal cordone ombelicale.
 
La canzone, da pochi giorni su iTunes e Youtube, racconta il dramma dei migranti dando voce a un punto di vista spesso trascurato: quello delle donne. Nel brano le motivazioni e lo stato d’animo di una giovane madre costretta a rischiare la vita su un barcone pur di provare a salvare il proprio bambino, e se stessa, da una morte certa in patria. La disperazione dà vita alla speranza. “Se non scappo muoio, se non nuoto affogo” è l’inizio della canzone che non lascia spazio a dubbi. Il testo è “forte” e stimola emozioni e riflessioni in genere non immediate quando si pensa agli sbarchi dei profughi in Sicilia: trasmette agli italiani una prospettiva diversa sulle persone che nel mare vedono una via di fuga e nell’Italia una via di salvezza.
 
Di ‘In mezzo al mare’, scritto per Malì da Claudio Luongo e Francesco Tomasso e prodotto da Tomasso Management, è stato realizzato anche il video sopra dall’esordiente filmmaker Gianluca Oliva,

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