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Day: Maggio 17, 2014
EMMA MARRONE – EUROVISION “SLANG” CONTEST: “BASIC ENGLISH” O “BASIC INSTINCT”?
Non accennano a spegnersi le polemiche sul Web a proposito della partecipazione, come nostra “rappresentante”, all’European Song Contest del 10 maggio, dell’ex-amiciana Emma Marrone, nello specifico “sotto tiro” è al momento la sua discutibile “esportabilità” in un contesto internazionale. Per i più curiosi, è d’obbligo una capatina su You Tube, dove sono disponibili sia una video-parodia amatoriale alquanto “casereccia” del discorso che la sedicente “rocker” ha cercato di abbozzare in lingua inglese davanti alle telecamere della tv, a Copenhagen, sia la registrazione della stessa conferenza-stampa originale (migliaia di visualizzazioni), di breve durata, in cui un’intervistatrice le chiede, in un inglese “fluent” parlato speditamente, ma, complessivamente, piuttosto comprensibile, impressioni e stati d’animo alla vigilia della finalissima da disputare, cogliendo la ragazza abbastanza alla sprovvista e svelandone l’imbarazzante impreparazione linguistica, infatti non appare in grado di scucire nemmeno le solite due frasette di rito simili a quelle mandate a mente pappagallescamente dai nostri cineasti in occasione dei trionfi alla “notte degli Oscar” oltreoceano, da lei si odono solo monosillabi inintelligibili o singole parole terra-terra pronunciate stentatamente, inframmezzate da lunghe pause, in una continua e affannosa ricerca di una terminologia appropriata coordinabile e traducibile in un pensiero dotato di senso logico, niente da fare, il vocabolario in suo possesso si rivela sconfortante, persino al di sotto di un già molto limitativo (per chi deve esprimersi in ambienti anglofoni) “basic English”, quello, per intenderci, del tipico “the dog is under the table” o “the school is opposite the station”, costretta a correre ai ripari, Emma prosegue in italiano, chiedendo a un ragazzo del suo “staff” di farle da interprete, ha un marcato accento americano, ma sa il fatto suo, tutto fila liscio, senonchè, poco prima del congedo, le salta il ticchio, forse per potersi vantare col famoso “questa la so”, di pronunciare la sua tanto sospirata frase in inglese e se ne esce con un “I’m fucking tired” (trad.: sono fo*tutamente stanca), in un abominevole “slang” o meglio gergaccio “truzzo” da far scappare, d’uso corrente, si suppone, per lo più in quartieri come Whitechapel, Southwark e gran parte dell’East End di Londra (notoriamente è consiglia-bile non avventurarvisi), astanti ammutoliti?forse, certo la conduttrice non perde altro tempo e salutando con frettolosa cordialità passa ad altro.
Sembra che alla tv australiana qualche commentatore abbia fatto dell’ironia spicciola sulle “Mutande pazze” (dorate) esibite dalla Marrone durante la sua tanto discussa “performance” coreografica sulle note de “La mia città”, chiedendosi se fosse, per caso, stata colta da un improvviso “basic instinct”, chissà se questo accostamento farebbe piacere a Sharon Stone, che su un semplice, eppur elegantemente “panoramico” accavallamento di gambe (ma si è poi saputo se indossava gli slip?) ha costruito tutta una brillantissima carriera?
Fede
Dal 20 maggio in radio “Ipnosi” terzo singolo dei Moody estratto dal disco “Oltre le apparenze”
dal 20 maggio disponibile su tutte le piattaforme digitali
Sarà disponibile dal 20 maggio il disco OLTRE LE APPARENZE, secondo album della band lombarda Moody.
Dopo l’esordio con Let’s Party, sincronizzata in tutta Europa allo spot della Fiat Punto (Redrose production) e primo singolo estratto dall’album d’esordio Moody(Edel/Ontheset) i Moody tornano con questo nuovo progetto che contiene 10 inediti e 3 cover che alternano momenti rock a ballad suggestive.
Il nuovo singolo IPNOSI è una sorta di “danza di corteggiamento”: una danza letale per un lui che finirà “divorato” dalla sua Amante.
Qui il video del singolo:
https://www.youtube.com/watch?v=yiGcPA9qFto
Il tema dell’amore è fortemente presente nella produzione dei Moody e viene mostrato in tutte le sue forme: dall’ amore “frivolo” come quello di “I’ve got You Under My Skin”, ad un amore “globale” per la vita con “Oltre Le Apparenze” fino ad arrivare all’ amore morboso del singolo IPNOSI.
Anche nella grafica che caratterizza il nuovo album tutto ruota intorno al CUORE: un cuore reale che al suo interno però ha delle immagini “ipnotiche”(FRATTALI): qualcosa dunque di molto concreto, ma che al suo interno ha una sostanza da scoprire andando ancora una volta OLTRE LE APPARENZE.
L’album contiene tutti gli ingredienti che hanno portato i Moody ad essere ciò che sono oggi: un mix di energia, sentimento, semplicità con un occhio di riguardo al mondo che li circonda. Un mondo in cui l’autoproduzione e l’indipendenza sono fondamentali.
Il disco nasce infatti grazie ad un progetto di crowdfunding (una sorta di colletta) sul sito MusicRaiser grazie al quale gli internauti hanno potuto finanziare il progetto con un’offerta libera che nel giro di 60 giorni ha portato i Moody a raccogliere 3000 euro con i quali hanno, in parte, finanziato la realizzazione del disco.
I Moody affiancano all’indipendenza e autoproduzione, l’aspetto molto importante del mondo delle sincronizzazioni pubblicitarie.
Il primo singolo estratto dall’album “I’ve got you under my skin” (una versione del celebre brano di Cole Porter, moderna e spensierata, in cui il pop si intreccia al rap grazie al featuring con il rapper Flow Killa) uscito a Novembre 2013, è attualmente di nuovo in onda con un’ importante sincronizzazione che sta avendo visibilità anche all’estero.
Il secondo estratto “Oltre le Apparenze” è stato invece inserito nella compilation HIT MANIA CHAMPIONS 2014 ed ha avuto un notevole riscontro dato che il relativo video è stato realizzato insieme a tutti coloro che hanno aiutato i Moody a realizzare il disco tramite Musicraiser.
I Moody continuano a cercare strade alternative per far conoscere il proprio “Mood”sonoro e il proprio modo di pensare e vedere la musica: un modo genuino che fa propri e reinterpreta gli stimoli che li circondano.
I Moody sono:
DiMo (Mariano Dimonte): frontman della band
Nino Maggioni: chitarra
Emanuel Bisquola: basso
Francesco Calabretti: batteria
SANBA: SARANNO GLI STREET ARTIST LIQEN E AGOSTINO IACURCI A DIPINGERE LE 4 FACCIATE DEGLI EDIFICI DI SAN BASILIO
IL 30 MAGGIO LA CONFERENZA STAMPA ORE 12.00 DI PRESENTAZIONE DELLE OPERE E LA GRANDE FESTA NEL QUARTIERE
SanBa, progetto artistico audiovisivo rivolto a San Basilio, quartiere della periferia Nord Est di Roma, arriva alla sua seconda fase. Dopo il coinvolgimento delle scuole nella realizzazione di opere di design urbano per rigenerare aree in disuso del quartiere restituendole ai suoi abitanti, due degli street artist più rinomati e apprezzati in tutto il mondo, lo spagnolo LIQEN e l’italiano AGOSTINO IACURCI dipingeranno quattro facciate degli edifici messi a disposizione dall’Ater in via Fabriano e in via Recanati.
LIQEN Arriva nella Capitale per la prima volta grazie a Sanba e risiede in questi giorni a San Basilio per meglio comprenderne le dinamiche.
La particolarità del progetto sta nel fatto che gli abitanti dei palazzi sono stati coinvolti nella scelta dei soggetti delle opere dei due artisti con riunioni di condominio e speech di avvicinamento e sensibilizzazione all’arte contemporanea. Non arte calata e imposta dall’alto, dunque, ma, come ha dichiarato Simone Pallotta del team Walls, curatore artistico di Sanba, “un’Arte Pubblica nel vero senso della parola, che rende partecipanti attivi gli abitanti del quartiere tenendo conto dei loro desideri e delle loro esigenze. Un’arte partecipata che mira comunque alla produzione di opere contemporanee potenti e di grande valore grazie al coinvolgimento dei migliori artisti. Il nostro obbiettivo è quello di fare questo tipo di progetti nelle zone in cui servono, la differenza con gli altri interventi di arte pubblica delle zone più centrali di Roma è netta. Il nostro auspicio è quello di valorizzare territori difficili creando nuovi flussi turistici dal centro alle periferie.”
L’assessore allo sviluppo delle periferie Paolo Masini ha dichiarato: “Crediamo molto in questo progetto. SanBa è l’esempio di come, attraverso interventi artistici pensati per il territorio e con il territorio, si possa coinvolgere un intero quartiere in un percorso di riqualificazione. Rappresenta una tappa importante del lavoro che stiamo facendo per le nostre periferie, proprio a partire dalla street art”
LIQEN artista invitato dipingere nei più importanti festival di tutto il mondo, uno per tutti il “Wynwood Walls” di Miami è già all’opera in questi giorni e ha terminato la prima facciata di un palazzo in via Fabriano: il titolo del dipinto è El Renacer, un enorme rastrello che ara la città ed estirpa tutti i resti dell’era industriale mostrando la terra al di sotto di essi. Una terra che in questo modo riprende a respirare con le piante che germogliano in un atto di rinascimento non solo urbano, ma anche sociale e naturale. Una visione utopica, propositiva e onirica.
Le opere di LIQEN via Fabriano dialogheranno con quelle di AGOSTINO IACURCI, foggiano, classe 1986, considerato uno degli esponenti più rappresentativi dell’arte pubblica italiana. Le sue opere raccontano le contraddizioni dell’esistenza umana con ironia e intelligenza, attraverso uno stile sintetico e tonalità accese. L’artista comincerà dipingere dalla prossima settimana in Via Fabriano e in via Recanati.
Sanba sarà anche un documentario: la casa di produzione cinematografica Kinesis ha infatti tenuto un corso di scrittura creativa al liceo Von Neumann e sta realizzando con l’apporto degli studenti un docufilm sull’intera manifestazione per la regia di Valentina Belli.
SanBa si concluderà con una conferenza stampa di presentazione delle opere ultimate dagli artisti e quelle realizzate dagli alunni delle scuole, il 30 maggio alle ore 12.00 al Centro Aldo Fabrizi (Via Treia 1) a cui prenderanno parte Simone Pallotta, il Presidente di Fondazione Roma Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, l’Assessore allo Sviluppo delle Periferie PaoloMasini, il Presidente del Municipio Roma IV Emiliano Sciascia, l’Architetto Daniel Modigliani, commissario straordinario Ater del comune di Roma e Roberta Biglino, Direttore Generale di Zètema Progetto Cultura.
Seguirà una grande festa nel quartiere e per il quartiere: alle ore 17.00 la banda dei Los Aquidones de Spartaco accompagnerà il pubblico con le sonorità e i balli della Murga brasiliana alla scoperta delle facciate realizzate nell’ambito del progetto. La “parata”passerà dal murales tridimensionale di pensieri realizzato dagli alunni della scuola Gandhi per approdare alla “stazione SanBa”, realizzata dagli alunni del Von Neumann insieme al team di architetti di Orizzontale e concludersi poi con un aperitivo ritmato dal Samba degli Akuna Matata e dalle note di Alessandro D’Orazi del gruppo “Ciao Rino”.
SanBa nasce da un idea del team creativo di WALLS che si occupa da anni di Arte Pubblica contemporanea, in associazione con Kinesis, casa di produzione cinematografica, ed è realizzato grazie al sostegno economico di Fondazione Roma – Arte – Musei con il supporto di Zètema, Ater e Municipio Roma IV, il patrocinio dell’Assessorato allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale, e la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale.
Sito web www.sanba2014.it
Pagina Facebook www.facebook.com/SANBA.SanBasilio