Si stenta a crederci, eppure è accaduto: Daria Biancardi, talento di notevole spessore, è stata eliminata alla semifinale di “The Voice of Italy” (28/05/2014), già svantaggiata dal punteggio attribuitole dal suo “coach”, Piero Pelù, inferiore a quello del contendente della sua stessa squadra, Giacomo Voli, non è riuscita a risollevarsi nemmeno con il televoto del pubblico a casa, che fra il ragazzo con lunga chioma sciolta, giubbotto di pelle e aria da “rocker” maledetto anni ’70 d’oltreoceano, voce apprezzabile, non lo si nega, ma non certo strepitosa e la madre di famiglia appena sotto la quarantina, dall’aspetto comune, rotondetta e un po’ “forte” di taglia nei “punti nevralgici” ma che in gola ha un’orchestra sinfonica, ha optato decisamente per il primo; colpa delle “quote rosa”, di solito numericamente rilevanti nelle “sfide al telecomando” dei “talent”, conquistate dall’aspetto “intrigante” del giovanotto o piuttosto dei votanti appassionati di “rock”, genere che è proprio del “team” Pelù, forse più propensi a vederlo rappresentato “al maschile”, visto che da noi è sempre stato così anche fra i “big” e la Nannini è una “mosca bianca”? Nelle valutazioni e nei verdetti dei telespettatori, in generale, comunque, non si sa mai quanta parte abbia la considerazione delle effettive e oggettive capacità di un aspirante artista rispetto ad altri fattori che vi prescindono del tutto, ma come spiegarsi lo scandaloso “voltafaccia” del “tutor”, Piero Pelù? Daria Biancardi, alle “Blind Auditions”, con il pezzo “I have nothing” (“hit”di Whitney Houston) ha letteralmente mandato in delirio lo studio, con il pubblico impazzito che continuava ad applaudire durante l’esecuzione e i quattro insegnanti che si sono girati tutti con le loro poltroncine, estasiati, “El Diablo” per primo, dopo aver sussurrato alla Carrà “Questa è una bomba!” e alla cantante “Non ti posso descrivere la quantità di orgasmi … musicali che ho provato …”, senza contare le innumerevoli volte che, in seguito, ne ha lodato la “varietà timbrica”, la “versatilità”, la capacità di “soffiare e spingere”, le interpretazioni mozzafiato, la voce “black”, graffiante come i suoi unghioni “ad artiglio”, ma mercoledì, tutto ad un tratto, ha preferito a tutto questo i “virtuosismi impegnativi” di Giacomo Voli, lodevole, a suo parere, per lo sforzo fatto nel cercare “la tonalità giusta per le proprie caratteristiche” in un brano degli Skunk Anansie, ma allora a che gioco giochiamo?Che qualche casa discografica si sia già accaparrata gli elementi in odore di “scrittura”?Tutto porta a pensarlo, se funziona come l’anno scorso. E come la mette Pelù con alcune sue recenti affermazioni, volte a esaltare l’eccellenza di “The Voice of Italy” rispetto a trasmissioni canore similari, più condizionate dalla ricerca del “personaggio” che delle qualità artistiche intrinseche dei concorrenti?Le “Blind Auditions”, dove chi giudica deve solo ascoltare, senza vedere chi canta, come è stato spiegato, dovevano avere il vantaggio, in teoria, di non discriminare i partecipanti in base all’età, al sesso, all’aspetto fisico ecc., privilegiando unicamente le voci e invece i criteri selettivi, alle ultime battute, come si vede, sostanzialmente non differiscono da quelli dei programmi da cui si sono prese le distanze. Dispiace sinceramente per Daria, voce internazionale, vent’anni di gavetta alle spalle, una lunga permanenza a New York, dove si è esibita in molti locali, riscuotendo un lusinghiero successo, a dimostrazione, una volta di più, del suo valore, considerando che all’estero, paesi anglosassoni in testa,la tendenza è a premiare, preferibilmente, il “prodotto locale”. E non mancano i commenti infiammati, per lei, su “You Tube”: “Una spanna sopra gli altri”, “Fuoriclasse”, “Vulcano palermitano” e una sequela di “fantastica”, “grandiosa”, “meravigliosa”. La Carrà stessa, rimasta sbalordita al termine della sua superba interpretazione di “Listen”, ai “Knockout”, si era lasciata sfuggire, contro l’interesse del suo stesso “team”, il seguente commento “E’ lei – the Voice -!” Magari il pronostico si fosse avverato, purtroppo è prevedibile che dovremo sorbirci una “finale” poco adrenalinica e dall’esito probabilmente fin troppo scontato, con “Sister Act”, alias suor Cristina, fenomeno mediatico del momento, che parte già in “pole position” e con buon distacco dagli avversari, vedremo ugualmente come andrà a finire e …. così sia.
Day: Maggio 31, 2014
Sardegna Chia_ma: dov’è Valerio Scanu?
Indubbiamente Paolo Fresu ha avuto un’idea encomiabile nell’organizzare un concerto i cui proventi andranno a sostegno di progetti a favore della Sardegna colpita dall’alluvione lo scorso novembre. Oggi all’Arena S.Elia di Cagliari si svolgerà il concerto maratona con ospiti d’eccezione che parteciperanno la loro solidarietà alla Sardegna. Tuttavia notiamo alcuni assenti dal “pomposo cast”, e uno tra tutti Valerio Scanu che forse avrebbe voluto far sentire la sua “voce” per la SUA Sardegna. Il cantante è piuttosto noto e particolarmente sensibile alla tematica ed è stato fra i primi ad aderire al progetto discografico di Eugenio Finardi Arcu e Chelu. In una Sardegna che Chia_ma è un’ assenza che pesa e una dimenticanza da parte di Fresu che disturba i suoi numerosi fan che avrebbero avuto l’occasione di poterlo sentire senza essere costretti a prendere un aereo. Paolo Fresu è un trombettista di origini sarde come si può rilevare dal nome e con questa eclatante dimenticanza o esclusione non fa che dare adito alle dicerie sui sardi: pocos locos y mal unidos.
Cosa ne pensate?
Annalisa ritorna in veste rock and roll
Annalisa ha rilasciato un’ intervista a TgCom24 parla del suo percorso artistico, dell’incontro con Kekko e dei cambiamenti alla luce di questa esperienza. “A modo mio amo” è il nuovo Album di Annalisa Scarrone (Warner Music Italy) la cui uscita è prevista per il 3 di Giugno 2014 ed è stata anticipata dal singolo “Sento solo il presente” scritto da Kekko dei Modà
Come mai hai scelto proprio “Sento solo il presente” come primo singolo?
Abbiamo deciso di lanciare questa canzone agli inizi di maggio. Ci sembrava la più giusta anche perché in linea con l’atmosfera estiva che ci attende. Inoltre ci sono tanti concetti nel brano che in qualche modo si riallacciano all’estate come quando canto Sento solo il presente/ Sento solo le onde/ Mentre sbattono forte/ Ma sento che non può succedermi niente.
Cosa rappresenta per te questa canzone?
E’ la fotografia di chi sono oggi. Di quello che sto vivendo e riflette anche il mio nuovo percorso artistico.
Voglia di cambiamenti nell’aria?
Ci saranno. Anche perché l’incontro con Kekko, con cui ho iniziato questo lavoro lo scorso ottobre, è stato come fosse una ‘connessione diversa’, oltre alla scrittura si addentra nella produzione.
Come sarà la nuova Annalisa?
Più rock and roll! Ci sarà una svolta e un cambiamento che mostreranno come sono. Ho sempre ricevuto delle critiche perché potevo sembrare precisina e distaccata ma ho il mio carattere e non posso cancellarlo però con i nuovi brani capirete molto di me.
A quando il nuovo album?
Questo nuovo progetto prevede “Sento solo il presente”, un nuovo singolo dopo l’estate e forse un altro ancora. Saranno dei piccoli tasselli che andranno a comporre un mosaico nuovo che sarà l’album. Per questo abbiamo curato nei minimi dettagli il lancio di questa canzone con una copertina pensata ad hoc.
Insomma sembra ci sia nuova energia nella tua vita, sei innamorata?
Quello che ho da dire lo dico in “Sento solo il presente”, con la mia musica (sorride, ndr).
(Fonte TgCom24)