Day: ottobre 2, 2014

Tale e quale show: chi imiterà chi? Gli abbinamenti della quarta puntata…Valerio Scanu imiterà Al Bano!


tale e quale

E domani sera, venerdì 4 ottobre, a partire dalle 21,30 su Rai1,  il quarto appuntamento con Tale e quale Show. Carlo Conti e i suoi protagonisti intratterranno e divertiranno il pubblico con un’altra  entusiasmante puntata di quello che si sta rivelando il grande spettacolo del venerdì sera che tiene incollati alla Tv milioni di telespettatori.

Ma chi dovrà imitare chi?  Questi gli abbinamenti della puntata: Luca Barbareschi imiterà Lionel RichieRaffaella Fico imiterà Sabrina Salerno, Gianni Nazzaro imiterà Massimo Ranieri, , Veronica Maya imiterà Jo SquilloRoberta Giarrusso imiterà Irene Grandi, Alessandro Greco imiterà Stromae,Serena Rossi imiteràBeyoncé, Rita Forte imiterà Kim Carnes, Pino Insegno imiterà Afric Simone, Matteo Becucci imiterà Cristopher Cross,   Michela Andreozzi imiterà Loretta Goggi ed infine Valerio Scanu che imiterà il decisamente “impegnativo” Al Bano.

valalb

Ed è proprio Valerio Scanu, il più giovane dei protagonisti che  sta ottenendo un successo strepitoso, risulta essere infatti  tra i personaggi più ricercati su internet e i  video delle sue imitazioni sono i più visualizzati. Il cantante  fino adesso non ha perso un colpo e imitazione dopo imitazione sbalordisce pubblico e giuria. Con Renga si è presentato,  con Anna Oxa ha sbalordito ma con  Stevie Wonder ha letteralmente incantato e sbaragliato tutti  ottenendo un consenso unanime che, questa volta, non ammetteva repliche.

Ecco la sua esibizione:

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-67950a1a-00a9-4fc1-9444-9f967ac743ed.html

E intanto come dimostra  una foto pubblicata su instagram il cantante è già al lavoro…

Zelig si rinnova, nella nuova edizione ci saranno anche Gianni Morandi e Geppi Cucciari.


gianni morandi

Dopo 13 anni di onorevole successo, Zelig, che andrà in onda su Canale5,  si rinnova, nuovi personaggi che si mischiano ai vecchi, nella nuova edizione ci saranno infatti   Gianni Morandi e Geppi Cucciari  oltre a Rocco Papaleo e Michelle Hunziker   e dopo i successi cinematografici  campioni di incasso un gradito ritorno : Checco Zalone che in quel palco ci è nato. Al momento top secret la puntata al quale parteciperà il comico. Ancora incerta la presenza di Virginia Raffaele la brava imitatrice che si è imposta all’attenzione del pubblico  con l’imitazione di Belen Rodriguez e Nicole Minetti a Quelli che… di Victoria Cabello, che avrebbe dovuto condurre il programma con Claudio Bisio,  ma   dopo la defezione di quest’ultimo e gli accordi  tra la imitatrice  con Sky per la conduzione di Italia’s Got Talent, di lei non si più sentito parlare pare sia “evaporata”. Tra le altre partecipazioni certe, Arisa che dovrebbe condurre una puntata col Mago Forest. Ma non è finita qui….Infine, grande spazio a Giovanni Vernia che, dopo aver interpretato riuscitissimi personaggi del calibro di Fabrizio Corona e Marco Mengoni, torna all’ovile nei panni di Gianroberto Casaleggio.

 

Martino Corti allo Spazio Tertulliano col suo secondo album “C’era una svolta…”


sddefaultRecensione – In anteprima nazionale, con uno spettacolo inedito in programma per 10 serate, mercoledì 1° ottobre alle ore 21.00 allo Spazio Tertulliano di via Tertulliano 68 a Milano, Martino Corti ha presentato il suo nuovo album “C’era una svolta – Monologhi Pop vol. 2”, prodotto dall’etichetta indipendente “Cimice” e distribuito su tutte le principali piattaforme italiane e internazionali – (teaser: http://youtu.be/wrtmfsyK6oU). All’interno della confezione non solo il nuovo CD con i brani musicali ma anche un secondo disco con l’audio, composto dai monologhi e dalle canzoni, dello spettacolo registrato live. Ad aprire lo show un cammeo audio dell’attrice di teatro e cinema Angela Finocchiaro che interpreta la madre di un bambino (Martino Corti in versione infantile) fin troppo sveglio e caustico, tanto da far battere in ritirata lo sventurato genitore. L’artista milanese, che ha rilanciato il teatro canzone re-interpretandolo in versione contemporanea, aggiunge inoltre i suoni elettronici alle sue tipiche performance acustiche coinvolgendo un dj nella sua nuova fatica artistica. Ad affiancarlo infatti sul palco, oltre a Luca Nobis alla chitarra acustica, c’è il Dj producer Kustrell, esperto di computer-music che fa dell’unione di suoni tradizionali con il sound della EDM la sua cifra stilistica. Dietro al palco, a curare la regia dello spettacolo é lo stesso Martino Corti con Gianfel ice Facchetti. Fonte d’ispirazione di Martino Corti è come sempre la vita quotidiana fatta di privato e di pubblico: una continua serie di paradossi intellettuali, filosofici, logici ed emotivi senza un convincente nesso tra loro che fanno dubitare che le sorti dei singoli e del mondo possano essere effettivamente magnifiche e progressive. “Nei miei spettacoli – spiega Martino – racconto di piccoli gesti, di attimi di poesia, di personaggi surreali in cui tutti noi prima o poi ci imbattiamo. Cerco di raccontarmi, di raccontarci, di raccontare i nostri tempi e la nostra società in modo semplice, diretto, perché per quanto possa non piacerci questa è la nostra epoca nel bene e nel male”. Il risultato di parole, battute e musica è una perfetta sintesi tra ironia, metafisica e voglia di ballare. Che è poi l’essenza del suo universo artistico fatto di canzoni e monologhi. Anzi: di monologhi (elettro) pop.

A spiegare con ironia perché ha chiamato le sue performance monologhi pop è lo stesso Martino Corti: “Abbiamo cercato un nome che potesse racchiudere il mio mondo artistico, ma che fosse anche nuovo: sono nati i “Monologhi Pop”, anche perché definendolo Teatro-Canzone i Gaber-integralisti ci avrebbero odiato e additato come pazzi, i giovani malcagato pensando “che palle il teatro” e gli addetti ai lavori avrebbero pensato “Ecco, un altro che porta in giro Gaber!”. Ma definire Monologhi Pop le performance di Martino Corti è soprattutto il miglior modo per descrivere la sua arte. Le sue canzoni, legate tra loro attraverso monologhi ironici che sono nello stesso tempo divertenti, profondi e commoventi, mostrano aspetti di noi stessi e della vita di tutti i giorni su cui spesso non ci si sofferma ma che condizionano profondamente la nostra quotidianità. “Ci sono tante frasi già scritte da artisti illustri che possono descrivere cosa intendo per Monologhi Pop” precisa Martino Corti.E’ però una frase di Charles Bukowski su tutte a racchiuderne l’essenza: “La gente é il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto“. “C’era una svolta -Monologhi pop vol.2” é perciò la dimostrazione di come stare seduto in un bar davanti a cappuccino e brioche, litigare in macchina, provare a comprare da Leroy Merlin e una serie infinita di altre azioni quotidiane possano essere le immagini riflesse di qualcosa di più comico o di più terrificante. Ma “C’era una svolta” è anche il viaggio di un uomo, dalla nascita alla vecchiaia. Un viaggio da ridere, un viaggio da piangere. Un viaggio per ridere “profondamente”, anche sarcasticamente e beffardamente, di noi stessi.

Intervista a Valerio Scanu: l’11 ottobre canterà a Londra al “The Tabernacle”


Per l’utenza del nostro blog riportiamo l’intervista fatta a Valerio Scanu  e pubblicata sul Portale di musica, tv e spettacolo WeblOg.net di Graziano Cozzi.

Valerio Scanu sta sicuramente attraversando un momento di rinnovata popolarità grazie al programma televisivo Tale e Quale Show, condotto da Carlo Conti, in onda ogni venerdì su Rai 1. La rete impazza per le sue imitazioni, i video delle sue performance sono i più visualizzati e sicuramente l’occasione è buona per il cantante per spogliarsi da etichette e pregiudizi del passato. Esperienza televisiva, passioni, progetti immediati e un paio di … chissà chissà che fanno pensare…

valerio Scanu fotoCiao Valerio, non è la prima intervista che facciamo, pertanto ti chiedo subito a bruciapelo: la tua partecipazione a Tale e Quale Show può essere considerata la “riscossa” di Valerio Scanu?

Scanu alla riscossa a Tale e Quale? Potrebbe essere il titolo di un film, ma non dimentichiamo che Scanu fa di mestiere il cantante. Sicuramente la mia partecipazione a Tale e Quale mi permetterà di far conoscere quel lato ironico di me che non è mai venuto fuori. Oltre al pregiudizio c’è un semplice ragazzo di 24 anni che sin da piccolo si divertiva ad imitare la bidella o i professori a scuola, poi crescendo i cantanti. Una passione innata ma risvegliata da Virginia Raffaele, la mia musa.

Il pubblico ti conosce come cantante, Amici ti ha lanciato nel 2008 e il Festival di Sanremo ti ha consacrato nel 2010, non pensi che partecipare ad un programma come Tale e Quale Show potrebbe influire sulla tua identità di cantante?

Ho deciso di partecipare a Tale e Quale per mettermi in gioco con le imitazioni. Magari il prossimo anno farò la Prova del cuoco perché mi diverte cucinare. Ho aperto Dalidà per la mia passione per le scarpe. Valerio purtroppo o per fortuna ha troppe passioni che non voglio mai smettere di coltivare. Ma la musica sempre e comunque al primo posto, anzi tutto è al servizio della mia musica.

Fin dalla prima puntata hai riscosso particolare interesse, quindi diciamo che il debutto da imitatore è avvenuto con successo, questo ti fa stare tranquillo o al contrario ti agita la responsabilità di mantenere lo standard di qualità che dimostri di possedere?

Ero emozionato nella prima puntata perché era la prima puntata, ero teso nella seconda perché Anna Oxa era una responsabilità, ero agitato nella terza perchè dopo i consensi ottenuti non volevo deludere nessuno. Insomma mi diverto tanto ma non è proprio una passeggiata Tale e Quale. E più si andrà avanti più sarà dura.

Hai già spiegato come nasce la tua passione per le imitazioni, ma dal tuo punto di vista imitatori si nasce o si diventa?

Io credo si nasca. Uno può provarci ma la sensibilità di cogliere la giusta peculiarità che caratterizza una persona quella o ce l’hai o non ce l’hai.

valerio scanu Anna OxaCi sono dei modelli tra gli imitatori del passato o anche del presente a cui ti ispiri?

La mia musa come ho già detto è Virginia Raffaele. Ma ultimamente per studiare i miei personaggi mi sono imbattuto nel grande Alighiero Noschese e nella stessa Loretta Goggi.

In una recente intervista hai detto che grazie alla partecipazione a Tale e Quale vorresti smentire nei fatti la tua fama di rompiscatole, come nasce il pregiudizio?

Spesso la tv distorce la realtà. Ancora più spesso alcuni atteggiamenti vengono fraintesi perché magari non si conoscono i retroscena o magari non si ha il giusto spazio per potersi esprimere senza fraintendimenti. Rimane comunque il fatto che il pregiudizio va di pari passo con l’ignoranza.

Tra coach ad Amici e il Festival di Sanremo cosa sceglieresti?

A Sanremo uno ci va se ha la canzone giusta. Ad Amici è sempre un grande piacere tornarci. Chissà chissà…

Ci sono possibilità di vederti al Festival di Sanremo 2014 sotto la conduzione di Carlo Conti?

Chissà chissà…

Valerio Scanu Stevie WonderQuando hai scoperto che fare l’interprete di canzoni scritte da altri ti stava stretto per cui sei diventato anche autore?

Ho sentito l’esigenza di poter regalare al mio pubblico qualcosa di mio, di più intimo e quindi quando ho avuto la possibilità di scegliere liberamente ho iniziato a buttare giù qualcosa.

Come figura artistica a chi ti senti più vicino per poliedricità tra i personaggi a te noti?

Cerco di prendere il meglio da tutti. Non solo i personaggi possono darti qualcosa, rubo da tutti e poi ci aggiungo del mio.

La popolarità crea più vantaggi o fastidi?

Diciamo che più sei noto più hai la possibilità di dire la tua, ma nello stesso tempo attiri anche l’attenzione di chi nella vita ha sempre e solo fallito.

Ritieni che il tuo talento sia esploso o debba ancora esplodere?

Valerio non è lo stesso di ieri e domani non sarà lo stesso di oggi. In continua evoluzione e trasformazione.

Valerio Scanu London TourDopo Ascona a giugno, l’11 di ottobre canterai a Londra (al The Tebernacle ndr) e poi a Pontresina St. Moritz il 20 dicembre, perché hai scelto di fare tre tappe all’estero?

Lasciami entrare è un disco dal respiro internazionale per cui la scelta di provare fuori dall’Italia. È un progetto su cui abbiamo investito tanto, in cui ci credo e che non finirà il 20 dicembre a St. Moritz. A tal proposito ringrazio NatyLoveYou e la BluServices Events che mi hanno permesso di oltrepassare i confini italiani.

Lasciami Entrare, il tuo secondo singolo che titola l’intero album che ti sei autoprodotto è stato certificato oro dalla Fimi ed è attualmente in classifica ma continua a non passare in radio. Ci hai messo una pietra sopra e te ne sei fatto una ragione oppure pensi che prima o poi si dovranno ricredere?

Non servono le radio per ascoltare della buona musica. Il pubblico non è stupido! Lasciami Entrare è stato certificato oro con oltre 20.000 copie ed incrocio le dita per il terzo singolo.

La tua più grande soddisfazione raggiunta fino adesso?

Tanti sogni realizzati. Sicuramente il più importante quello di aver trovato la serenità che mi permette di vivere sorridendo, mi godo tutto e dò importanza a chi veramente è importante per me.

[Fonte: Musica 2.0 e TV – intervista a cura di Star]