A “Terra!” la ricostruzione di un doloroso episodio della Prima Guerra Mondiale


Un’intera comunità alpina chiede, a distanza di 100 anni, che a quattro alpini fucilati in Carnia sia restituito l’onore.

tony capuozzoUn’intera comunità alpina chiede, a distanza di 100 anni, che a quattro alpini, fucilati in Carnia, sia restituito l’onore. «Terra!», su Retequattrolunedì 2 febbraio, in seconda serata – ricostruisce un episodio della Grande Guerra, che ancora oggi suscita l’indignazione e mobilita le coscienze di un paese.

I fatti: il 1° luglio 1916 a Cercivento, sopra Udine, quattro militari – Silvio Gaetano Ortis da Paluzza, Basilio Matiz da Timau, Giovan Battista Corradazzi da Forni di Sopra, Angelo Massaro da Maniago – vengono fucilati per diserzione dopo un processo sommario. Appartenevano alla 109ma Compagnia dell’8° Reggimento. Si erano limitati a far notate che un attacco in pieno giorno contro le postazioni austriache (sulla cima del monte Cellon) si sarebbe trasformato nella ennesima, inutile, carneficina. I quattro furono trascinati in paese e passati per le armi.

Toni Capuozzo è tornato in quei luoghi e ha raccolto le voci e le testimonianze della gente, dei discendenti dei quattro militari, di una comunità che si batte perché a quei “disertori” sia restituito l’onore.
Un piccolo episodio, forse, che condensa in sé, ciò che poi sarebbe diventata consapevolezza storica (l’inettitudine di certi comandanti, le stragi insensate, l’ottusità della giustizia militare). Un’ultima nota: Cima Cellon fu espugnata da un’altra compagnia. L’attacco fu sferrato nel cuore della notte.

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