Day: Maggio 25, 2015

XXIII anniversario della strage di Capaci: Domani a Roma cerimonia di commemorazione


capaciDomani, martedì 26 maggio, alle ore 17:30, presso la Scuola di Formazione e Aggiornamento del Corpo di Polizia e del Personale dell’Amministrazione Penitenziaria “Giovanni Falcone” di Roma, nello spazio antistante la teca che custodisce i resti della vettura Lancia Croma del Giudice Falcone, si terrà la cerimonia di commemorazione in occasione del XXIII anniversario della strage di Capaci.

Alla presenza del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Presidente Santi Consolo, e di alte cariche istituzionali, si schiereranno tutte le articolazioni  del Corpo di Polizia Penitenziaria (Nucleo Investigativo Centrale, Gruppo Operativo Mobile, Gruppo Cinofili, Cavalieri, Istituto Nazionale per le sperimentazioni al tiro, Gruppo Navale, Fiamme Azzurre, Motociclisti, insieme a circa 200 allievi del 170° Corso Agenti), oltre a Laura Brancato, Direttore della Scuola di Formazione e Aggiornamento del Corpo di Polizia e del Personale dell’Amministrazione Penitenziaria “Giovanni Falcone” di Roma.

A testimonianza dell’evento sarà presente Costanza Giuseppe, unico sopravvissuto alla strage

Gantcho il cantante pop-lirico, insieme con Dj Twenty firmano una nuova dance hit dalla base progressive-house: TELL ME (I WANNA KNOW)


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Il video del singolo estratto dall’album “Freedom” è diretto dal regista Marco Gradara ed è stato realizzato con l’esclusivo supporto di Meliá Milano, hotel della catena spagnola Meliá Hotels International

Per le riprese del video si è girato in tutto il lussuoso hotel (scale, atrio, corridoi , ascensori, compresa la Suite Presidenziale!).

Come idea alla base del concept del videoclip c’è una fantasia erotica in stile Shining nella quale partecipano come attori 5 modelli (Selene Brambilla, Milena Ventre, Marlind Backa, Lorenzo Sarcinelli, Jacomo Mambelli) e naturalmente Gantcho e DJ Twenty. 

Lo styling e il make-up sono di Villi Gadjeva.

L’idea originale è di Gantcho, mentre Marco Gradara con la sua fotografia e regia è riuscito a creare un’atmosfera misteriosa e accattivante, con giochi di sguardi e seduzione, ma in maniera fine, sottile, rimanendo in un contesto elegante e sofisticato.

Guarda qui il video:

STRAW LEE NO: “IT’S BEEN A LONG WAY” è il primo singolo estratto dal nuovo album del cantautore giramondo


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Il brano parla di un ritorno a casa ed è un omaggio alla musica folk blues americana, in particolare allo stile dei songwriters di colore dei primi anni ‘70 (Bill Withers, Curtis Mayfield  fra tutti) ma anche la West Coast (CSN&Y) e il songwriting bianco (Bob Dylan, Jackson C. Frank) fanno capolino tra i solchi.

Il disco da cui è tratto il singolo è stato registrato con strumenti dell’epoca in un vecchio studio analogico di metà anni ’70. Nessun suono del disco va oltre il 1975 come datazione. Strumenti, microfoni, registratori e nastri sono tutti rigorosamente dell’epoca.

Il progetto si sviluppa su un doppio vinile, uno con arrangiamenti e uno in solitaria (chitarra e voce), il cantautore ha suonato tutti gli strumenti da solo usando la tecnica dell’overdubbing come si faceva un tempo partendo dalla traccia di metronomo e aggiungendo chitarre, percussioni, basso, tastiere e quant’altro.

Nella versione cd ci sono cinque nuove canzoni arrangiate sempre con la tecnica di cui sopra più le altre precedentemente arrangiate mentre sono state omesse quelle “a solo” presenti solo sulla versione vinile. Delle cinque nuove presenti sul cd, il proposito è di farne un ep in vinile in futuro.

Etichetta: Cormorest

«Figlio di un falegname e di una contadina, Straw Lee No viene al mondo in una fredda mattina d’inverno del 1961.

Gli unici periodi dell’infanzia che ricorda di essere stato felice sono i mesi estivi trascorsi sugli alpeggi dormendo nei fienili.

Dagli 11 anni inzia la lunga trafila degli istituti e dei collegi, dalla quale ne esce solo a 18 con un diploma di maestro elementare e una chitarra sulle spalle.

Pochi mesi dopo parte per il servizio militare, ritorna a casa nell’82 con il grado di tenete di complemento.

Da quel momento la sua vita è un susseguirsi di piccole scuole di montagna, osterie, canzoni, birra e folk.

Negli ultimi anni, i suoi frequenti viaggi in inghilterra dove stringe amicizia con poeti e musicisti del circuito folk britannico e la sua passione per i vecchi folksinger americani

gli forniscono le idee musicali per “Many Sides of Straw Lee No”».