Napoli prima e dopo il giorno dopo... Una parata di stelle ad omaggiare la canzone napoletana famosa nel mondo, ha ottenuto 2,554 milioni di spettatori e il 18,33% di share. La serata è iniziata con un tributo corale a Pino Daniele sulle note di Napul’è a cui si sono uniti i due conduttori Pupo e Gloriana. Sul palco si sono alternati poi gli ospiti previsti in scaletta: Amii Stewart (l’artista internazionale che ha cantato Turna a Surriento, ha ricevuto sul palco un trofeo, come simbolo di“riconoscenza” da parte del pubblico italiano), Peppino Di Capri, Enzo Gragnaniello, Serena Rossi, Iva Zanicchi, Sal da Vinci, Orietta Berti, Gigi Finizio, Pietra Montecorvino, Valerio Scanu, Eddy Napoli, Bruno Venturini Antonello Rondi, Gianni Nazzaro.
Per Gigi D’Alessio padrino della serata e napoletano “verace” un’occasione per cantare Malaterra, il suo ultimo singolo, attestazione dell’ amore per la sua terra e denuncia contro la devastazione dell’area tra Napoli e Caserta cosidetta “Terra dei Fuochi” spesso colpita dai roghi scaturiti dai rifiuti tossici esistenti in concentrazione massiva sul luogo. Ma fra tanti napoletani “veraci” e non che si sono esibiti sul palco di Napoli prima e dopo, registrato nella suggestiva cornice del Castel Nuovo di Napoli Maschio Angioino. meritevole di considerazione è la performance di Valerio Scanu su un pezzo storico della melodia partenopea rimasto memorabile nella versione duetto Mia Martini/Roberto Murolo, su testo di Gragnaniello dal titolo Cu’Mmé, di cui il cantante ha dato una versione di forte caratterizzazione personale, raffinata nell’impeccabile esecuzione. Uno stile inconfondibile il suo che ormai lo contraddistingue e, che piaccia o meno, lo posiziona fra i migliori interpreti del bel canto e tra le più belle voci del panorama italiano.