Day: agosto 8, 2015

“Beat it” di Michael Jackson come non l’avete mai sentita!


Il chitarrista Miguel Rivera ha provato a riprodurre con un solo strumento, la sua chitarra, la melodia della voce, il ritmo delle percussioni, la chitarra e il basso di Steve Lukather, e l’incredibile assolo di Eddie van Halen del pezzo forte dell’album di Michael Jackson Thriller del 1982, Beat it. 

Così scrive Miguel nella descrizione del suo video: “Nel ritornello della canzone originale si può sentire il riff principale (registrato da Steve Lukather) accompagnare la melodia vocale di Michael e, naturalmente, la batteria, il basso e altri strumenti. Il mio obiettivo era suonare tutte le parti insieme. Ho dovuto cercare la corretta sintonia e fare un buon uso delle armonie, ma alla fine ci sono riuscito”.

Alessandra Amoroso tra coccole e relax … gli MTV DIGITAL DAYS 2015 !


ale1Alessandra Amoroso si sta riprendendo dal recente intervento cui si è sottoposta recentemente per eliminare dei noduli alle corde vocali e tranquillizza i suo numerosi fan sulla sua costante ripresa postando una serie di selfie su Instangram. La cantante sta trascorrendo la sua convalescenza in famiglia nel suo Salento e come testimoniano gli scatti non le mancano l’affetto e le coccole di Mamma Angela.

1438853188_alessandra_amoroso_bacio_con_la_mammaEccola  mentre  bacia la mamma e poi mentre  si sottopone dal medico alla visita di controllo alle corde vocali: “Ahhhhh…finalmente si parlicchia un pochino! Controllo andato benissimo e corde sane, ancora un poco debolucce perché non ho parlato per niente ma adesso facciamo un poco di ginnastica! Grazie per il vostro esserci sempre come una vera e propria #bigfamily #semprepresente #sempreinformati #lontanimasemprevicini #amiomodoviamo”.

controllo medicoMa tra coccole e relax lo staff di Alessandra ricorda e invita i followers a votarla su MTV. La cantante infatti  è candidata agli MTV DIGITAL DAYS 2015 l’imperdibile festival di musica elettronica gratuito che si terrà l’11 e 12 settembre alla Reggia di Monza, che la vedrà in competizione per la categoria Digital Army con Marco Mengoni, Justin Bieber, One Direction, Si potrà votare fino al 9 di settembre (clicca per votare)

By Ponyo

Christian De Sica, dal suo profilo Facebook: “Sono stufo di leggere un mare di ca**ate su quello che guadagno…


de-sica-christianLa notizia che Christian De Sica non sia più nel cast della prossima edizione di  Tale e Quale Show ha suscitato un certo  scalpore in rete e forse anche un pò di delusione nei tanti  ammiratori dell’attore ormai abituati alla sua presenza e alle sue espressioni stupefatte davanti alle esibizioni dei concorrenti,  nel popolare programma di Carlo Conti in qualità di giudice. Stando a quanto rivela Dagospia, infatti De Sica ha accettato un’offerta che non si poteva rifiutare, lasciando lo show che lo aveva riportato in tv dopo anni di silenzio e prossimo al via il 18 settembre. Ma lo showman non ci sta a passarci da ingrato e dal suo profilo Facebook, dopo giorni di silenzio, esce allo scoperto e dice la sua:

 “sono felice di lavorare ancora una volta con Michelle Hunziker, ma mi è dispiaciuto lasciare Carlo Conti, Loretta e Claudio. Dovendo terminare le riprese del film di Natale e le prove a Napoli del principe abusivo a teatro non potevo proprio più essere legato a Tale e Quale per tre mesi”. e ancora: “sono stufo di leggere un mare di ca**ate su quello che guadagno e sul mancato rispetto del contratto. Hanno detto che sono andato via per fame di soldi. (La paga che prenderò a Canale 5 è inferiore a quella che potevo prendere in Rai). Ringrazio l’azienda e le persone che ci lavorano per tutto l’affetto che mi hanno dato. Baci. Christia

Christian De Sica condurrà Striscia per un mesetto insieme a Michelle Hunziker, con la quale ha già recitato già in film come Natale in crociera e Natale a Rio.
Chi prenderà il suo posto?

by Ponyo

 

INCREDIBILE MA VERO…“I ‘NIRVANA’ SONO UNA MARCA DI T-SHIRT” … ORRORE!


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La cultura di massa (o meglio, la “subcultura”) attuale è a livelli sconfortanti, ne è prova l’episodio di cui vado, di seguito a riferire e che riporta la testimonianza di una mia conoscente, che gestisce nella cittadina dove vivo un piccolo negozio-bazar di dischi, che è anche un punto vendita “ticketone”, dove è possibile reperire, fra l’altro, delle “rarità” da collezionista o cultore, come vecchi album e singoli in vinile di artisti ritirati ormai dalla notte dei tempi dalla scena musicale, ma ci si può trovare ammassati anche capi d’abbigliamento alla Cyndi Lauper o ispirati allo stile “punk” e “dark”, per ambo i sessi, con ampia offerta di accessori estrosi da poterci abbinare, premetto che con la signora scambiamo sempre quattro chiacchiere, conosce i miei gusti musicali e i concerti spesso li prenoto da lei, questo il suo incredibile racconto “Qualche giorno fa entra un ragazzo di 17/18 anni per acquistare una ‘t-shirt’ esposta in vetrina, era nera con la scritta ‘Nirvana’ in giallo e mi chiede se si tratta di una nuova marca di vestiario giovanile” mi viene quasi un mancamento, tanto che arrivo al punto di anelare che ci sia una sedia a portata di mano … ma stiamo scherzando?i “Nirvana”, dunque, sarebbero un “brand” sportivo o “casual” alla stregua dei vari “Boxeur des Rues”, “Napapijri”, o, alla mia epoca, “Fruit of the Loom”?non solo la “sparata” è madornale, ma addirittura “sacrilega” e persino blasfema. Quando i miei coetanei e io avevamo più o meno quell’età, in radio si sentivano gli “Spandau Ballet” e i “Dire Straits”, tanto per avere dei riferimenti precisi ai fini della collocazione temporale del periodo, ma bene o male sapevamo chi fossero Bill Haley, Elvis Presley, Tom Jones, magari anche Paul Anka, li ritenevamo superati, tuttavia non ne ignoravamo l’esistenza o il genere musicale di cui erano esponenti, non si creda che fossimo “pozzi di sapienza e nozionismo”, ma generalmente un’infarinatura culturale più pluridirezionale c’era, eccome, dove oggi non si riesce a vedere al di là della propria “isola” circoscritta. Non bisognerebbe mai dimenticare, però, che non ci può essere progresso senza la conoscenza del proprio passato e che spesso si costruisce a partire da una strada già tracciata da chi è venuto prima di noi.

Tanto per rendere giustizia allo scomparso Kurt Cobain (1967-1994), che ne era il “leader” ed è rimasto, nonostante siano trascorsi tanti anni, un’”icona” forse votata all’immortalità (al pari di Janis Joplin e Jim Morrison), vi diciamo sinteticamente chi erano i “Nirvana”. Si tratta di un gruppo costituitosi nella seconda metà degli anni ’80 a Seattle, negli Stati Uniti, il loro genere è il “grunge”, una forma di “rock” con radici estetiche ibride nel “punk rock”, “heavy metal”,

“hard rock”, con un ritorno, nel loro caso, a strumentazioni più semplici, sonorità anni ’60 e ’70 e venature più melodiche, i brani sono spesso autobiografici e impregnati della realtà di profondo disagio giovanile, male di vivere e ansia di ribellione e protesta tipici del nord-ovest americano, cui presta voce, in senso proprio, lo stesso Cobain, con la sua manifesta sofferenza e i rabbiosi ritornelli urlati. Il successo della “band” si traduce in 75 milioni di dischi venduti in tutto il mondo e un album, “Nevermind”, del 1991, che contiene l’universalmente noto singolo “Smells like Teen Spirit”, a cui i “media” musicali arrivarono a conferire il titolo di “inno di una generazione”.

Proibito, quindi, pronunciare “eresie” come quella incriminata, sarebbe opportuno, inoltre, che anche ai “casting” dove si selezionano i concorrenti destinati ad “Amici”, “XFactor” e “The Voice of Italy” si introducessero “test di ammissione” con quesiti che vertano proprio sulla storia della musica, non si può sentire che una concorrente (non facciamo nomi), anni fa, non sapesse chi fosse David Bowie, oggi si dovrebbe passare alla regola della “tolleranza zero” e per gli impreparati … defenestrazione immediata.

by Fede