La Svizzera, è risaputo, ha tradizionalmente il dente avvelenato contro la confinante Italia. Ai loro occhi siamo lo specchio lampante di quanto un popolo possa essere troglodita, miserabile, ineducato, sporco, cafone e scansafatiche, tanto che, appena possono, ci colmano di pesantissimi “sfottò” denigratori che potrebbero in certi casi essere persino passibili di denuncia per “vilipendio” a un’altra nazione, lo stesso termine “italiano” viene usato, talvolta, impropriamente, con una connotazione dispregiativa, in pratica più o meno alla stregua di un insulto. Alla base di questa avversione, la tanta “spocchia”, forse dovuta al primato economico della Svizzera sulla scena europea e non solo, alla sua fama di “forziere” del mondo, che l’ha trasformata nel “paradiso terrestre” di capitalisti, “squali” dell’alta finanza e “faccendieri”, nel regno del “dio denaro”, anche se ben accetto a prescindere, qualsiasi ne sia la provenienza. Ma che dire di quando, appena superata la frontiera e messo piede in territorio italiano, i nostri “vicini”, si scatenano, adottando comportamenti in aperta sfida di qualsiasi regola di civiltà e norma comportamentale più basilare dettata dalla buona creanza, gettando bottiglie, pacchetti di sigarette e altri oggetti dai finestrini, facendo impennare gli autovelox lanciando perennemente i loro bolidi a velocità da cardiopalma, compiendo manovre incaute su strade e autostrade e provocando incidenti spesso gravi, parcheggiando di preferenza in divieto di sosta e facendosi con prepotenza padroni a vario titolo in casa altrui?E non sarebbe ancora tutto, ma già così non c’è male.
L’ultimo episodio che coinvolge i due stati, assurto ben presto agli onori della cronaca, visto che è stato ripreso dai giornali di tutta la Confederazione Elvetica e riportato anche dalla nostra stampa, riguarda i tre tenori ventenni de “Il Volo”, vincitori di Sanremo 2015, l’addebito a loro carico, da parte dei dipendenti di un albergo di Locarno (Canton Ticino) che li ospitava, sarebbe di avere “devastato” e messo a soqquadro le camere assegnate loro come reazione perché non gradivano la “moquette” e come se non bastasse addirittura di aver spalmato escrementi sul muro. Il trio è naturalmente intenzionato a non farla passare liscia a chi ha sparso queste notizie dal contenuto palesemente diffamatorio e ha prontamente replicato per bocca di Gianluca Ginoble “Abbiamo già dato mandato al nostro legale … C’è troppa cattiveria in giro”. Non si può credere, infatti, che i ragazzi dalla carriera internazionale, che hanno portato il “bel canto” in molti paesi esteri, senza che sia mai trapelata nessuna indiscrezione o critica riguardo alla loro condotta sia pubblica che privata, perché evidentemente rispettosa e adeguata ai contesti con cui si sono rapportati, si siano resi responsabili degli “atti barbari” di cui sono accusati.
Il sospetto è che qualcuno stia speculando sul loro nome e per di più nella maniera più becera possibile, mettendo in moto la “macchina del fango” e per farlo si stia abbassando al punto da sguazzare, nel vero senso della parola, nelle “lordure”.
by Fede
Who could be so stupid to put out these falsehoods and lies to try to destroy these talented young men? It needs to be rescinded and many apologies need to be made!
Hi Shar!it’s probably someone who wanted to take advantage of the situation, but there’ll be serious consequences for him …