Day: novembre 4, 2015

“IO CONCHITA la mia storia”: il libro di Conchita Wurst – L’avventura di un ragazzo di provincia che ha sempre creduto nel sogno di diventare un giorno un grande artista.


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Tom Neuwirth, un nome che forse dice poco a tanti ma che se tradotto in Conchita Wurst diventa “famoso”. Classe 1988 la drag queen che ha vinto l’Eurovision Song Contest 2014, col brano Rise Like A Phoenix, che si è distinta per alcuni suoi interventi al Parlamento Europeo di Bruxelles a tutela dei diritti del mondo LGTB e che fa venire i brividi con la sua voce potente, si racconta in un libro dal titolo Io, Conchita, edito da Mondadori, uscito  a pochi giorni dal lancio del suo primo album, intitolato Conchita (che contiene 12 brani ndr). Il libro racconta la sua storia.  L’avventura di un ragazzo di provincia che ha sempre creduto nel sogno di diventare un giorno un grande artista.

Ed ora, per conoscerla meglio riportiamo un’intervista rilasciata a Io Donna del Corriere della Sera:

Quando è nata l’idea di scrivere una biografia?
Dopo la vittoria all’Eurovision Song Contest 2014, dove ho cantato Rise Like A Phoenix, ho sentito fortissimo l’interesse di molte persone verso mia storia, la mia arte, la mia musica e la mia vita da Drag Queen. Così ho pensato che era tempo di raccontarmi con sincerità. Quando ho conosciuto l’autore Daniel Oliver Bachman abbiamo parlato ininterrottamente per diversi giorni ed è nato il libro. È stato un ottimo ascoltatore e non si è perso nemmeno un dettaglio.

Chi è davvero Conchita Wurst?
Più di ogni altra cosa, una cantante.

Sei nata e cresciuta in un piccolo paese dell’Austria: quando hai iniziato a sentirti diversa dai tuoi coetanei?
Come scrivo nel libro ho sempre amato acconciarmi, vestirmi, stare al centro della scena e truccarmi; ricordo che lo facevo fin da piccolissima, faceva parte della mia personalità. All’asilo nessuno mi ha mai bullizzata o esclusa per questo, anzi.

Nessun pregiudizio o giudizio?
Solo nell’adolescenza, un periodo davvero complesso per i “diversi”. È facile diventare la preda di un bullo, bastano un paio di occhiali, oppure l’apparecchio ai denti, qualche chilo in più, o dichiararsi gay o lesbica. Dico sempre che nasciamo liberi e senza pregiudizi fino all’età della pubertà. Poi, per il resto della nostra vita, cerchiamo di curare le ferite che ci siamo procurati in quel periodo.

Quali sono state le tue, di ferite?
Ho vissuto sulla mia pelle la cattiveria gratuita del bullismo e ho sentito persone rivolgermi commenti malevoli. Ma ho sempre sentito l’amore incondizionato da parte della mia famiglia e degli amici; questo è quello che davvero conta, alla fine della giornata.

L’introduzione del libro è firmata da Jean Paul Gaultier, il quale scrive: «Hai il corpo di un uomo e lo spirito di una Wonder Woman». Che cosa pensi abbia visto in te?

In realtà si dovrebbe chiedere a lui; non vorrei rispondere al posto suo. Posso solo dire quello che io vedo in lui: è un uomo favoloso che crea abiti da sogno e, soprattutto, è una persona dal cuore generoso.

Tornando alla tua vita, hai sempre voluto diventare cantante?
Ho sempre amato cantare, ma più in generale sognavo di vivere da creativa. Fin da bambina volevo diventare un’artista, anche se ancora non avevo ben chiaro in che campo. Ad un certo punto ho iniziato a scrivere canzoni, grazie anche al supporto della mia famiglia.

Quando è arrivata la popolarità?
Direi nel 2007; avevo 17 anni e partecipai al talent show austriaco Starmania. Sono arrivata seconda e da lì è iniziata la mia avventura.

Sei stata anche e spesso fortemente criticata.
Ad essere del tutto onesta, cerco di non interessarmene troppo. Primo: non ho il tempo per occuparmi di controbattere e replicare. Secondo: preferisco circondarmi di persone e cose belle e positive. Cerco di guardare sempre agli aspetti migliori dell’esistenza.

La tua storia è speciale. In tanti si chiedono se ti senti più Conchita o più Tom.
È una domanda divertente, perché mi sento perfettamente bene nei panni di Conchita, l’artista, e in quelli di Tom, nel mio privato. Vivo equilibratamente questi due volti.

Cosa dici ai tanti giovani in crisi d’identità sessuale o personale?
Sii te stesso, impara ad amarti e accettarti per quel che sei nel profondo e vedrai che presto starai molto meglio, da solo e con gli altri. Credo sia questa la sola, vera chiave per andare avanti e sentirsi a posto con il mondo.

Qual è la canzone che non smetti mai di cantare?
Adoro Goldfinger di Shirley Bassey.

Dove ti piacerebbe essere tra una decina d’anni?
Difficile rispondere. Se anche avessi il potere di prevedere il futuro non so se accetterei di sapere cosa ne sarà di me. Sicuramente un obiettivo che vorrei raggiungere è vincere un Grammy. Il mio nuovo album, Conchita, punta a questo. Se poi arriva prima di dieci anni, tanto meglio!

By Ponyo

PINO DANIELE: il 4 dicembre esce “TRACCE DI LIBERTÀ”, uno straordinario documento in 6 CD (tra cui i primi 3 dischi del cantautore napoletano) con un libro di 60 pagine.


PINO DANIELE

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TRACCE DI LIBERTÀ

IL PERCORSO EMOZIONALE DI UN RAGAZZO A CUI PIACEVA IL BLUES

UNO STRAORDINARIO DOCUMENTO IN 6 CD CON UN LIBRO DI 60 PAGINE

DISPONIBILE ANCHE IN EDIZIONE DELUXE DA 3 CD E IN VERSIONE DIGITALE

IN USCITA IL 4 DICEMBRE

I primi 3 album di PINO DANIELE con le versioni alternative, le prime stesure dei brani, i provini e i brani inediti mai ascoltati: questo è “TRACCE DI LIBERTÀ, un vero e proprio documento che racconta il percorso artistico e umano del cantautore napoletano, in uscita il 4 dicembre per Universal Music Italia in collaborazione con Blue Drag Publishing.

Dalle vicissitudini della realizzazione di “Terra mia” (1977) alla nascita delle prime canzoni, dai provini ai brani inediti che non furono inseriti nelle tracklist originali, da “Pino Daniele(1979) a “Nero a metà(1980):TRACCE DI LIBERTÀpermette di vivere e respirare il percorso che ha portato quel ragazzone di Santa Maria la Nova al palcoscenico internazionale, tracciando un ritratto unico di un giovane Pino Daniele, anche attraverso le testimonianze e le immagini inedite raccolte in un libro di 60 pagine.

TRACCE DI LIBERTÀ” sarà disponibile nelle seguenti versioni:

  • SUPER DELUXE: 6 CD + libro di 60 pagine con foto inedite, aneddoti, curiosità e testi biografici. Contiene 6 brani inediti degli anni ’70 (“Napule se scet’ sotto ‘o sole”, “Mannaggia ‘a morte”, “Stappi-stopotà”, “Figliemo è nu buono guaglione”, “Na voglia ‘e jastemmà” ed un brano strumentale senza titolo);
  • DELUXE: 3 CD + booklet di 60 pagine con foto inedite, aneddoti, curiosità e testi biografici. Contiene 1 brano inedito degli anni ‘70 (“Na voglia ‘e jastemmà”);
  • DIGITALE: contenuti audio della versione DELUXE + digital booklet con 6 foto inedite. Contiene 1 brano inedito degli anni ‘70 (“Na voglia ‘e jastemmà”).

«Le tracce lasciate da un artista non sono soltanto canzoni, immagini, dischi, spartiti o critiche più o meno positive… sono da cercarsi nelle emozioni, in qualcosa di immateriale eppure estremamente vivo nella memoria, […] ed è in questo senso che “Tracce di libertà” sono tracce di vita: il percorso emozionale di un ragazzo a cui piaceva il blues» (tratto dal libro di “Tracce di libertà”).

Redazione

 

InCanto Tv: prosegue il nuovo talent show della Cooperativa Sociale In Mente Onlus


InCanto Tv: prosegue il nuovo talent show della

Cooperativa Sociale In Mente Onlus

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Dopo l’esordio dello scorso 4 settembre in anteprima nazionale, prosegue il nuovo talentshow artistico InCanto Tv, interamente ideato e realizzato dalla Cooperativa Sociale In Mente Onlus. Il programma nasce col preciso intento di valorizzare il talento di artisti emergenti provenienti da molteplici ambiti come ballerini, cantanti, attori, circensi e tanti altri, e vede sfidarsi a suon di note e passi di danza tutti i partecipanti di fronte ad un’apposita giuria di qualità (composta da nomi noti in campo televisivo, teatrale e pure radiofonico) che ne decreterà il vincitore nel corso della puntata finale del 30 ottobre.

Condotto da Max Loriga (voce e attuale leader dello storico gruppo dei Los Marcellos Ferial, scrittore del suo terzo libro “Il Tempo delle Mimose” e attore nell’omonimo film con Fabio Testi, Elsa Martinelli, Carlo Croccolo, Martine Brochard) e Roberto Calligaro (presentatore, attore e Presidente della Cooperativa), il programma ha ricevuto un notevole riscontro anche da parte delle emittenti televisive che hanno deciso di ospitarlo all’interno dei propri palinsesti.

Oltre infatti all’anteprima nazionale su LA9NAZIONALE (canale 169 del digitale terrestre e canali 877 e 901 di SKY, dove è possibile seguire il programma ogni venerdì alle ore 22), sono oltre 40 le emittenti regionali e locali che garantiscono una notevole copertura e visibilità al programma ed a tutti i suoi partecipanti, nonché repliche sui canali associati all’emittente principale (LA9 e LA9ITALIA). Forte di questi riscontri la Cooperativa ha già aperto le selezioni per la seconda edizione del programma InCanto Tv: per partecipare basta compilare l’apposita scheda sul sito della Cooperativa Sociale In Mente Onlus su http://www.inmenteonlus.org/partecipa

Sulla pagina Facebook ufficiale (www.facebook.com/InCantoTV), oltre naturalmente ai canali twitter (inmenteonlus), google+ e youtube (Cooperativa Sociale In Mente Onlus), è possibile seguire tutte le news, e sempre dalla stessa pagina facebook si potranno votare i partecipanti a partire dalla quinta puntata perché anche il pubblico da casa possa dare il loro giudizio. InCanto Tv non è che il primo di diversi progetti televisivi che vedranno impegnata la giovane Cooperativa nei prossimi mesi. Oltre alla già citata seconda edizione di Incanto Tv infatti, sono già in partenza i casting per il nuovo format televisivo dedicato al mondo della moda “Miss&Mister InCanto Tv”, dove i protagonisti di questo nuovo programma saranno aspiranti modelle e modelli. Per i più piccoli invece è prevista per il mese di febbraio l’edizione di “InCanto Baby” che porterà sul piccolo schermo bambini dai 6 ai 12 anni col talento del canto e del ballo. Tutti i brani presentati dai piccoli (brani inediti realizzati da esperti compositori) verranno incisi su un supporto audio il cui ricavato di vendita sarà devoluto per scopi benefici ad un ente che si occupa appunto di malattie e ricerche infantili.

Le iniziative a scopo benefico non sono una novità per la Cooperativa già protagonista di molti altri eventi improntati alla solidarietà, come la recente camminata non competitiva “INcorsa” dello scorso 14 giugno il cui ricavato è stato devoluto per la ricerca su attività motorie di pazienti affetti dalla SLA del reparto di neurologia dell’Ospedale San Gerardo di Monza. Sempre all’insegna della solidarietà, l’incisione del brano “Pensando a te…Genova” di Max Loriga che è possibile scaricare da iTunes a poco più di un euro e sostenere così la città colpita dalla pesante alluvione dello scorso ottobre.

L’AURA firma il brano “LO SAPEVI PRIMA TU” contenuto nel nuovo album di LAURA PAUSINI.


L’AURA
l'aura

FIRMA IL BRANO “LO SAPEVI PRIMA TU

CONTENUTO NEL NUOVO ALBUM DI LAURA PAUSINI

C’è la firma di L’AURA in “Simili”, il nuovo disco di inediti di Laura Pausini (in uscita venerdì 6 novembre): la cantautrice, infatti, ha firmato testo (con la stessa Pausini) e musica (con Simone Bertolotti) del brano “LO SAPEVI PRIMA TU”.

L’Aura attualmente è al lavoro sul suo nuovo disco di inediti, “Il Contrario dell’amore(una commedia musicale suddivisa in tre racconti brevi costituiti da quattordici capitoli, i quali narrano le vite di tre personaggi femminili ispirati agli anni ‘60 – ‘70 – ‘90), in uscita all’inizio del prossimo anno.

Così L’Aura spiega la nascita del brano “Lo sapevi prima tu” e il suo rapporto di collaborazione con Laura Pausini: «Nel 2012, quando ero incinta di mio figlio Leonardo, e dopo aver già collaborato nel festival “Amiche per l’Abruzzo” da lei organizzato, ho avuto l’opportunità di conoscere Laura Pausini. Mio marito Simone Bertolotti aveva già prodotto e arrangiato per lei due brani del suo ultimo disco “Inedito”. Mi aveva parlato molto di Laura. Della sua grande professionalità. Di quel suo carattere frizzante che mi sarebbe molto piaciuto. Conosco le sue canzoni da quando lei era adolescente, ed io poco più di una bambina. Io ero la tipica ragazzina rock, perennemente imbronciata, arrabbiata col mondo. Laura era dolce, rassicurante, piena di energia. Così, quando ci siamo conosciute, per me è stata una vera sorpresa realizzare quanto avessimo in comune. In questi ultimi anni Simone ha lavorato spesso con Laura, quindi ho avuto modo di conoscerla ancora più a fondo. Ho incontrato tutta la sua famiglia (non è difficile, poiché viaggiano tutti con lei), e l’ho osservata attentamente mentre lavorava. È stata una specie di folgorazione, perché molte cose che davo per scontate, così scontate in fondo non erano. Tipo che dietro il successo di un’artista non c’è solo il talento, ma ore e ore di duro lavoro, e di grande, meticoloso perfezionismo. È forse questa attitudine, questa propensione verso il dettaglio, che distingue i grandi artisti da tutti gli altri. Questo spingersi sempre oltre, senza accontentarsi mai. Qualche anno fa Simone ha scritto per Laura uno dei suoi brani a cui sono più affezionata, “Mi tengo”, ed era diverso tempo che nella mia testa maturava l’idea di fare altrettanto, insieme a lui. Così, a metà 2015, Simone ed io abbiamo realizzato 5 brani per lei. Volevo scrivere qualcosa di molto intimo, qualcosa che parlasse di lei, della sua vita personale, e in un certo qual modo anche della mia. Così è nata “Lo sapevi prima tu”. Osservandola sul palco mi sono resa conto di quanto la figura di suo padre fosse stata fondamentale per lei. Fabrizio Pausini è un uomo incredibile, estremamente divertente e con un amore per la musica così forte da venire contenuto tutto dalle possenti corde vocali di sua figlia. Una figlia per la quale sacrificò tutto il suo tempo per proteggerla da un mondo che avrebbe potuto approfittarsi di lei. Una figlia che segue tutt’ora ad ogni concerto, e che rappresenta la concretizzazione di ogni suo sogno musicale. Anche per me è stato così. Ricordo ancora quelle sere passate a suonare il pianoforte, facendo ascoltare le mie canzoni al mio primo fan: mio papà. Quello che quando dipingevamo insieme sul tavolo della sala e io mi arrabbiavo, perché non riuscivo a copiare Raffaello e Leonardo bene come faceva lui, mi diceva “prova ancora, vedrai che ci riuscirai”. Quello che quando Corrado Rustici mi chiese a 16 anni di trasferirmi in America per registrare il mio primo disco disse “facciamolo, è una grossa opportunità”. Certo, Fabrizio è un musicista, è stato in grado di lavorare al fianco di Laura perché era il suo campo. Mio papà, invece, di musica ne mastica poca. Canta molto bene, questo sì. Ma di dischi, pochissimi. I Beatles, Battiato, Morandi e Zucchero. E poco altro. Ma c’è una cosa che entrambi i nostri papà hanno fatto, Gianfranco e Fabrizio. Credere in noi. Credere nel nostro sogno. Come se lo avessero sempre saputo che le loro bambine un po’ scatenate avrebbero percorso quelle strade artistiche (nel caso del mio papà, la pittura, sua grandissima passione) che a loro, in qualche modo, furono ostacolate.  È un grande dono d’amore il sacrificio di un padre, o di una madre. Ora lo so, perché sono mamma anch’io, e so che cosa significa porre il frutto del proprio sangue davanti alle proprie egoistiche priorità. A volte nella vita reale non si riesce a dirsi tutte le cose che si vorrebbero dire. Non ci si riesce ad essere “cuore aperto” con le persone che ti hanno cresciuto. Magari le si rimprovera di essere state “troppo questo” o “troppo quello”, e magari il rapporto può anche incrinarsi. Ma il bene resta. Resta e trasforma tutto ciò che abbiamo dentro. E le canzoni hanno questo grande potere. Riescono a dire le cose che non riusciamo a dire. Riescono a farci essere quello che nella vita reale non riusciamo o non vogliamo essere. Così, questo è l’inno che ha scelto Elettra per il suo Agamennone, e l’ha cantato Laura Pausini. Una grande donna e una voce capace di entrare nelle emozioni più sincere, che ha commosso anche me nella sua strepitosa interpretazione».  

by Ponyo