I “SenzaRadio” Angelo e Andrea sono un duo radiofonico nato nel 2003, operano in vari campi spaziando dalla radio alla televisione per arrivare alle soglie del teatro e cabaret con la loro ironia spontanea e pungente. Duo radiofonico dal talento “multiforme”, ve li presentiamo attraverso una interessante intervista sull’affascinante mondo delle radio. Ecco cosa ci hanno raccontato:
Per rompere il ghiaccio vi chiediamo di presentarvi in breve, in pratica chi siete, da dove venite, dove andate?
Chi siamo? Siamo Angelo Franzone e Andrea Lombardo, in arte i “SenzaRadio”: siamo Speaker radiofonici senza radio…. Già è tutto un programma… radio!
Siamo anche presentatori. Se l’evento che presentiamo è “serioso” ci adeguiamo. Ma se ci danno carta bianca. Dicono che facciamo ridere… e infatti molti ci prendono per cabarettisti.
A noi piace definirci “Fantasisti”.
Da dove veniamo? Veniamo da una ridente cittadina (ecco perché facciamo i comici!!!)… da Piazza Armerina (nel centro Sicilia), artisticamente veniamo dal mondo delle radio e ci piace continuare a farla… la radio… è libertà e spontaneità.
Ma a furia di presentare eventi e stare sui palchi, del nostro mondo fanno parte anche il teatro e la TV.
Dove andiamo? Ovvio! In cerca di una radio!… no dai… Andiamo dove ci guida il nostro lato “artistico” .
Come è iniziata la vostra avventura radiofonica?
Dobbiamo andare indietro di circa 20 anni quando quasi per gioco abbiamo deciso di andare “ON AIR” in una emittente locale inter-provinciale che ci ha dato la possibilità di realizzare una nostra idea che da tempo ci frullava in mente: condurre un programma radio! Da allora non abbiamo più smesso di fare radio. Abbiamo condotto di tutto: classifiche, rubriche, almanacchi, radio-giornali ecc. Ma il format che più ci rappresenta è lo “Shadows Light”. Ancora oggi quella stessa radio interregionale (Radio Luce), continua a mandarci in onda… e vi si sono aggiunte altre 29 emittenti, sparse per la nazione!
Niente radio nazionali… è vero… ci abbiamo provato e ci proveremo ancora…. Ma se sommiamo il numero di ascoltatori di ciascuna radio per ciascuna regione…. Beh il concetto di ascolto “nazionale” diventa più vicino.
Come è cambiata la professionalità dello speaker radiofonico con l’avvento dei social network, Facebook, Twitter, Instangram e qual è il vostro rapporto con i social?
Tutto è cambiato! O meglio… si è aggiunto. Di base c’è sempre un microfono, un mixer e tanta roba nella testa da comunicare… ma si è aggiunto tutto un mondo che ti impone sempre di essere “al passo con i tempi”.
I social network ci sono molto utili perché sono un mezzo attraverso il quale manteniamo il contatto con chi ci ascolta e possiamo tastare il polso di ciò che facciamo in maniera rapida capendo quali sono le reazioni della gente; accorciano le distanze con altri professionisti che svolgono lo stesso nostro mestiere, facilitano il confronto e lo scambio di informazioni.
Inoltre quando organizziamo eventi, i social diventano il primo strumento di divulgazione.
Ma la professionalità la si costruisce giorno dopo giorno dietro ai microfoni, sbagliando e cercando di non smettere mai di migliorarsi apprendendo quanto più possibile da professionisti della voce e della conduzione radiofonica. Come diceva un nostro maestro “è necessario uscire di casa e sporcarsi le mani” per questo abbiamo frequentato dei corsi di sviluppo della voce con uno dei più grandi doppiatori italiani Ciro Imparato.
È vero che il mondo dell’intrattenimento in generale si è appiattito, che le nuove idee sono pochissime che vige il timore di osare davanti al problema dell’audience e dell’ascolto?
È un’amara considerazione ma le leggi del profitto valgono anche per il mondo dell’intrattenimento. Gli spazi pubblicitari più ambiti sono quelli delle manifestazioni che fanno più ascolto.
Molto spesso in Italia il fare grandi ascolti non vuol dire creare prodotti di qualità e gli esempi sono innumerevoli in tv come in radio. Per mantenerci nel nostro ambito sempre più spesso i grandi network si affidano a personaggi noti e gli appioppano un programma che dovrebbe essere seguito solo perché condotto “da uno famoso” a prescindere dalla validità e qualità del programma.
Ovviamente questo sistema appiattisce tutto ed anche se le idee originali non mancano nessuno ha il coraggio di produrle. Dobbiamo dire però che nei piccoli circuiti, che non sono governati dalle leggi del mercato, cose nuove ed interessanti se ne trovano ancora tante.
Da dove traete gli spunti per le vostre gag, i vostri scherzi e quant’altro e quali sono i vostri bersagli preferiti?
Molte delle nostre gag sono episodi sublimati della vita reale che molto spesso abbiamo vissuto in prima persona, altre volte ci basta osservare gli altri. La cosa importante è essere insieme perché ognuno di noi vede cose diverse che messe insieme fanno nascere un nuovo personaggio o una nuova gag. Non abbiamo un bersaglio ben preciso nel senso che non c’è una categoria di persone preferita… diciamo che tutti possono diventare possibili bersagli inclusi noi.
I maggiori network vengono accusati di passare sempre gli stessi cantanti perchè? Cosa deve fare un cantante per essere passato in radio?
Anche in questo caso le leggi del mercato hanno un gran peso. Spesso sono le stesse case discografiche a fare pressione: più un brano è ascoltato più aumenti le possibilità di vendere. Naturalmente le leggi del mercato impongono profitti ed allora molte case discografiche preferiscono investire su un cantante di successo piuttosto che “rischiare” con gli esordienti.
Cosa deve fare un cantante per essere passato in radio? Beh purtroppo la risposta, più amara ma più vera a nostro avviso, è: avere contatti e possibilità di investire! Il talento? Non sempre è richiesto! E qui ci sarebbe da discutere per ore, tirare in ballo i talent show ed analizzarne l’utilità… insomma fare un’altra intervista…
Da parte nostra c’è un gran rispetto per i musicisti ed i cantanti emergenti, tanto da aver inserito una rubrica apposita (dal titolo Nuove Emergenze) all’interno del nostro programma di punta che è “Shadows Light”, facciamo ascoltare i loro brani e raccontiamo le loro storie. È un piccolo aiuto che sentiamo di dover dare alla musica nuova.
Cosa pensate dei personaggi televisivi che si improvvisano speaker radiofonici e viceversa?
È ormai chiaro che le leggi di mercato a governano ogni cosa… ma noi crediamo che ognuno debba avere un ambito di appartenenza ben specifico… per dare il meglio, per crescere professionalmente ecc. Anche noi facciamo più cose ma improvvisarsi in ruoli che non ci appartengono non ci è mai piaciuto.
Una volta che si è diventati personaggi pubblici, è evidente che si è chiamati in più parti a ricoprire più ruoli… non sempre questi ruoli ci si addicono. Rifiutare un ruolo, anche se strapagato, significa avere una coscienza artistica. Ma forse questa è solo la nostra filosofia!
I Network sperano di assicurarsi ascolti sfruttando una notorietà che il personaggio si è guadagnato in altri ambiti. Sono scelte editoriali che penalizzano gli speakers emergenti che hanno indubbie capacità. C’è anche da notare che a volte il successo ottenuto in altri ambiti non si bissa alla radio che può essere un’arma a doppio taglio per il personaggio.
Parlando di radio i nostri idoli sono coloro che sono nati come speaker e sono diventati personaggi continuando a fare gli speaker. Un esempio? Albertino di Radio Deejay. Nasce e deve il suo successo alla stessa emittente di cui ne diventa un’icona. È come dire Totti per la Roma!
Le web radio sostituiranno le radio locali?
Per quanto riguarda le web radio il discorso è molto complesso in quanto non si tratta di capire se esse sostituiranno o meno le radio locali ma se sostituiranno l’attuale e diffuso universo del sistema di trasmissione in FM e secondo noi la risposta è si. Il futuro della radio è sicuramente nelle web radio, anche se in Italia siamo ancora un po’ indietro. In altri paesi si stanno già adeguando per permettere l’ascolto in auto delle radio web e questo vuol dire che le trasmissioni in FM saranno presto abbandonate per lasciare posto ai flussi internet. Inoltre nel mondo delle web radio c’è una pluralità e una possibilità di scelta pressochè infinite, cosa che nelle radio FM non è possibile. Avete mai provato ad ascoltare in 15 minuti tutti i grandi network radiofonici italiani? Provateci e poi parliamo delle differenze…
Chiudendo questo complesso argomento… c’è da dire che l’apertura delle web radio ha immesso nel web, radio tra le più disparate. Tutti possono creare la propria web radio, è come essere tornati agli anni d’oro delle radio libere. Tutto molto bello, e gli ascoltatori? Beh ognuno sarà libero di scegliere ciò che più lo appaga, anche su internet la qualità di un prodotto viene premiata.
Tra i grandi nomi della musica italiana che avete intervistato chi vi ha colpito di più?
Interviste ne abbiamo realizzate parecchie, ricordiamo a braccio quelle divertenti realizzate con Jenny B, I Righeira, Simone Cristicchi, Tony Esposito, Davide De Marinis, Roberto Ferrari… ma sai che c’è? Ad un certo punto ci siamo detti: perché dobbiamo intervistare i già famosi? Non è meglio intervistare i talenti che tentano di emergere? E così adesso ci dedichiamo proprio a questo con la rubrica Nuove Emergenze che parla degli artisti e dei progetti che meritano di essere conosciuti
L’ ex dj di Capital e Virgin Radio Steve Penk ha creato una radio (Radio Dead) che trasmette solo musica di artisti “morti”, sapevate della sua esistenza e che ne pensate della trovata?
Beh, a giudicare dai grandi pilastri della musica mondiale che in questi ultimi anni sono passati a miglior vita e alla veneranda età di molti altri, la trovata non è affatto male… scherzi a parte, crediamo alla buone intenzioni di Steve Penk che ha creato la radio per un fine puramente celebrativo, un modo per ricordare degnamente i grandi artisti che ci hanno lasciato. Se è vero che tutte le radio passano i brani delle stelle intramontabili più famose la lista dei grandi musicisti che ci hanno lasciato è davvero molto lunga e molti di loro sono caduti nel dimenticatoio, Radio Dead è anche un modo per far conoscere alle nuove generazioni i grandi artisti del passato. Ben vengano iniziative di questo genere.
Definite il vostro programma Shadows Light con tre aggettivi.
Petaloso, musicoso… no dai scherziamo.
Travolgente, divertente, irriverente.
Ma permetteteci di citare il motto del programma:
“Shadows Light lo show radiofonico che non finisce mai…t!”
Si ringraziano i simpaticissimi Angelo e Andrea ovvero i “Senza Radio” con la promessa di una prossima intervista magari sui… talentshow!!
Un ringraziamento particolare a Domenica Borghese che ha reso possibile l’intervista.
Link utili:
Sito web ufficiale: http://infosenzaradio.wix.com/senzaradio
Pagina Facebook SenzaRadio: https://www.facebook.com/senzaradio
Pagina Facebook programma radiofonico “Shadows Light”:
https://www.facebook.com/Shadows-Light-by-SenzaRadio-208463706717
Canale Youtube: https://www.youtube.com/user/senzaradio
Redazione