
Abbiamo intervistato uno degli artisti emergenti, più promettenti del panorama musicale, autore, Cantautore e in qualche modo… filosofo. A Ottobre ha rilasciato il singolo tratto dall’omonimo album “La primavera della libertà” per la produzione artistica dei Lo Greco Bros, jazzisti internazionali produttori tra l’altro di This is what you are” di Mario Biondi.
Un brano che racconta del momento di risveglio che segue ad un periodo di letargo emotivo.
«Dopo l’inverno arriva la primavera, dopo il letargo arriva il risveglio. Questa canzone non è una sveglia, è più un sottofondo che accompagna il risveglio della tua voglia di vivere. Mentre stai aprendo gli occhi e ti viene voglia di fare un grande respiro, lei vuole dirti una sola cosa: “non ti riaddormentare, sarà bellissimo!”». Luca D’Alessandro
1) Quando hai scoperto di voler diventare cantante?
A 14/15 anni quando mi chiudevo in camera e cantavo immaginandomi di essere davanti a migliaia di persone…avresti dovuto sentire che applausi 😉
2) Come descriveresti la tua musica in 3 parole?
Una radio in Belgio una volta mi ha detto una cosa molto bella e credo non ci siano parole migliori per rispondere a questa domanda: una boccata d’aria fresca
3) Le tue canzoni descrivono aspetti della tua vita personale?
Si, descrivono sia aspetti di vita “esteriore” che di vita “interiore”.
4) Quando canti cosa provi?
Provo intensamente tutto. A volte paura prima di iniziare a cantare, gioia sopratutto, ma anche rabbia quando sbaglio o felicità immensa quando vedo che qualcuno canta con me. Insomma tutto e in modo molto intenso.
5) Come dove e quando hai iniziato la tua “carriera”?
Perché? ho iniziato la carriera? Scherzo;) Questo è il mio primo album quindi direi che la data di uscita cioè il 18/10/2016 sia stato l’ufficiale giorno di inizio della mia carriera.
6) A parte la musica…cosa ti piace fare nella vita?
Scrivere, tenere conferenze, il mondo della consapevolezza personale, ma anche fare l’amore, mangiare, e soprattutto passare del tempo con mia figlia Paloma.
7) La discografia oggi va a pescare dai “talent” quanto è difficile farsi notare per chi ne sta fuori?
Difficile ma non impossibile, forse oggi è più facile rispetto ad una decina di anni fa quando i social non erano così penetrati nel tessuto sociale come adesso. In questo momento tutti possono avere un pubblico. I social hanno educato l’utente ad andarsi a cercare ciò che vuole e a non avere pregiudizi sul nuovo.
8) E’ il talent la formula giusta per emergere?
Il talento più che il talent. Il talent serve per farti conoscere in modo più rapido. Il talento è quello che ti fa emergere.
9) Un opinione sulla musica che passa in radio?
Se togliamo quel 20% di giochi economici che alterano un po’ le programmazioni, credo che sia tutta buona musica che merita di essere lì.
BIO
Luca D’Alessandro, autore e cantautore italiano classe 1979, imbraccia la prima chitarra a 15 anni e inizia a scrivere la sue prime canzoni, ma nessuno lo ha mai saputo. All’attivo ha più di 100 brani ma vissuti sempre come un diario privato. Questa riservatezza gli fa prendere una strada diversa da quella della musica. Fin da giovane si appassiona e si dedica allo studio dell’essere umano. Nel 2008 esce il suo primo libro frutto delle sue ricerche. Ne arrivano altri due nel 2011 e nel 2014. Da anni tiene conferenze in Italia, Svizzera e Spagna, in due lingue, portando in giro la sua visione su un nuovo modo di pensare e di vivere. Ha scritto e recitato in un opera di teatro, ha scritto per il cinema, è stato protagonista in Spagna (e Sudamerica) di un docu-film ispirato ad un suo libro. Nel 2015 arriva una scintilla che riaccende la sua passione profonda di scrivere musica e così nel 2016 pubblica il suo primo album dal titolo “La primavera della libertà”.
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