
A Morgan non va proprio giù il trattamento che gli è stato riservato ad Amici16 e recentemente intervistato da Gino Castaldo per Repubblica, parla di sè degli effetti conseguenti a certe sue dichiarazioni (come quella sul consumo di droga che nel 2010 gli costò l’esclusione dal Festival di Sanremo), parla dei suoi progetti e ritorna, quindi inevitabilmente, sulla questione Amici e sui suoi rapporti con Maria De Filippi aggiungendo nuove rivelazioni a quanto già affermato in precedenza.
ll cantante e polistrumentista il 5 di giugno sarà il protagonista di una serata musicale interamente dedicata a David Bowie al Teatro Romano di Verona, nell’ambito dell’edizione 2017 del Festival della Bellezza, in proposito dice: “Bowie per me è un nascondiglio, un posto dove si sta bene, dove sei compreso nelle tue stranezze, dove tutto quello che la gente ti dice che non va bene, lì è permesso” .
Nell’intervista Morgan parla della sua personalità, delle sue esternazioni e del suo essere a volte “non capito” e alla domanda “Possiamo dire che è anche un provocatore?“, risponde:
“Sì, a volte, ma tanto non vengo capito. Una volta a X Factor sono uscito da un aereo e ho fatto il saluto fascista. Tutti sconvolti, io ho detto: ma non capite, sto solo citando Bowie che citava Chaplin, è una metacitazione, ha perso completamente il suo valore politico, ma non potevano capirla, e infatti l’hanno tagliata”.
Morgan rivela poi di essersi presentato da “solista” all’ultimo Festival di Sanremo e di essere stato escluso:
“Io già lavoravo con la De Filippi, lei mi disse: ‘Conti vorrebbe trascinarmi a Sanremo, ma figurati se ci vado’. In realtà aveva già firmato, e io avevo già consegnato la canzone, e tutti e due, Conti e la De Filippi, hanno detto che era un capolavoro, però non mi hanno selezionato. Maria disse: io non ho voce in capitolo sul cast. E sì, certo, poi però tra i giovani ha vinto Lele”.
Ritorna quindi sulla questione “Amici”:
“È stata una trappola. Maria mi disse: ti devi inventare qualcosa per uscire, così quando esci io posso parlare bene di te e tu sembri un fico. Io ero perplesso, ma lei alla fine mi ha messo il pubblico contro, e io a quel punto sono uscito. Non ero neanche incazzato, tanto era una commedia, credevo. Esco e vado a vedere sullo schermo quello che succedeva e sento lei che dice ‘avete ragione a essere arrabbiati con Morgan, ma non dovete ucciderlo’. Non ci potevo credere. Poi è venuta a cercarmi e mi ha detto: non sei mortificato? Io le ho risposto: no, crocifisso”.
Nell’intervista Morgan poi dice di essere al lavoro su un libro su come si scrive la canzone perfetta e di avere tra le mani cinque dischi fatti e pronti per essere pubblicati, ma di non avere un contratto discografico:
“Li ho mandati tutti a fare in culo, oppure forse sono loro che mi hanno mandato a fare in culo, fatto sta che non hanno capito il valore di quello che sto facendo, ed è imbarazzante perché invece il valore di Fedez lo capiscono”.
Redazione
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