Day: giugno 27, 2017

MUSICA: è uscito il videoclip del nuovo singolo di ULTIMO “SOGNI APPESI” – GUARDA VIDEO


ULTIMO

Ultimo

“SOGNI APPESI”

il nuovo video

https://youtu.be/WI54tFj3lmw

 

E’ online sul canale di Honiro “SOGNI APPESI” il nuovo video di ULTIMO .

” Ho scritto questo brano per racchiudere il senso di incomprensione che ho provato – dichiara Ultimo. A volta mi rinchiudo e mando tutto all’aria e allontano anche le persone che mi vogliono bene. E’ un pezzo che risalta le mie debolezze, come quasi tutti i miei brani. L’ho scritto per chi ha perso la fiducia in se stesso”.

“Sogni appesi” rappresenta un deciso e consapevole passo verso se stessi. Ultimo è abile nel raccontare le proprie sensazioni ed esperienze attraverso parole semplici e dirette che mostrano una personalità profonda nel raccontare il vissuto in prima persona.

Ultimo si esibirà live il prossimo 8 luglio al Mercato di Testaccio – Roma ore 21.00

Niccolò Moriconi, in arte Ultimo, nasce a Roma il 27 Gennaio 1996. Studia pianoforte dall’età di 8 anni presso il conservatorio di musica S.Cecilia di Roma. Inizia a scrivere le sue prime canzoni dai 14 anni: il suo stile nel corso degli anni si evolve in un connubio fra la musica cantautoriale e quella hip hop.Nel 2016 vince il contest più importante per gruppi e solisti emergenti di musica hip hop italiana promosso dalla Honiro, vince e inizia, nel marzo 2017, la sua collaborazione con la Honiro con il singolo d’esordio intitolato “Chiave”

Il 26 Maggio scorso, Ultimo, ha aperto, con grande successo di pubblico e critica, il concerto di Fabrizio Moro al Palalottomatica di Roma.

Redazione 

PREMIO LUNEZIA NUOVE PROPOSTE 2017: in 23 accedono alle semifinali di Roma del 3 luglio – Fabrizio Moro offrirà al vincitore l’apertura di alcuni suoi concerti.


PREMIO LUNEZIA NUOVE PROPOSTE 2017

lunezia

IN 23 ACCEDONO ALLE SEMIFINALI DI ROMA DEL 3 LUGLIO

GRANDE AFFLUENZA DI PARTECIPANTI

Rai IsoRadio programmerà i finalisti
Nel comitato d’ascolto affermati autori e produttori

Si svolgeranno lunedì 3 luglio all’ “Accademia Spettacolo Italia” di Roma (ore 21.30) le Semifinali del Premio Lunezia Nuove Proposte 2017 (XXII edizione).

Un sensibile aumento dei partecipanti, ma anche della qualità, ci ha spinto a incrementare il numero dei Semifinalisti rispetto alle scorse edizioniafferma Loredana D’Anghera, direttore artistico della sezione nuove proposte – una scelta che si sposa con il nuovo spirito della rassegna che vuole, in futuro, allargare gli spazi e l’impegno promozionale per i giovani emergenti“.

I 23 candidati, tra band e cantautori, si contenderanno gli 8 posti previsti per la finale di Marina di Carrara il 21 luglio, dove è in programma anche uno speciale televisivo.

Tra gli autori, produttori e artisti che offriranno collaborazione ai finalisti citiamo Bungaro, Grazia Di Michele, Cesare Chiodo,Mariella Nava, Fabrizio Moro, quest’ultimo offrirà al vincitore l’apertura di alcuni suoi concerti.

Il comitato d’ascolto convocato da Loredana D’Anghera sarà composto da referenti di Radio Rai, critici musicali (tra cui Dario Salvatori), produttori e musicisti di indubbia fama.

Ecco i semifinalisti:

Giulia Cerasoli   – “Terraferma” –  La Spezia
Camera a Sud  (Band)  – “Tarquinio e Dudù” –  Catania
Federico D’Annunzio – “Questa è la mia città” – Porto San Giorgio (FM)
Teresa Di Biase – “Guerriero” – Marzocca (AN)
Sara Di Nino – “Un fiore” – Pescara
Stefano Di Nucci  – “I puntini sulle i”  –  Campobasso
Effetto Primacy (Band) – “Urla” – La Spezia
Davide Epicoco  – “Ti porterò via” –  Ceglie Messapica  (BR)
Luca Fratto  – “5 stelle 9 piani” –  Avignana (TO)
Kobaan (Band) – “La terra e il sole” – Verona
Miriam Masala  – “Settembre” –  Albenga (SV)
Martina Lupi – “Fuga da me” – Roma
Lucio Matricardi  – “Altri figli di questo mare” – Porto San Giorgio (FM)
Andrea Mietta in arte “Peligro”   – “Frammenti” –  Vignate (MI)
Chiara Minaldi – “Interstellare” – Palermo
Simona  Mitilini – “Vattene via” – Napoli
Neim  (Band) –  “E’ solo cenere” – Livorno
Oltreoceano  (Band) –  “Una ragione c’è”  –  Napoli
Nicola Panizzo  – “Libertà”  –  San Donà di Piave (VE)
Annarè Persiano  – “Ha iniziato a piovere” – Altopascio (LU)
Tomas Tai –  “I sogni miei” – Bresso (MI)
Tatiana Tarsia  – “Senza fare rumore” – Policoro (MT)
Giulio Wilson  – “Scimmie” –  Firenze

 

Redazione

Addio a Paolo Limiti. Il suo pensiero tratto da alcune interviste “…Un artista può anche essere talentuoso ma, se poi non ha la possibilità di affidarsi a una macchina che funziona, non arriva da nessuna parte “


limiti
La notizia di oggi della scomparsa di Paolo Limiti, morto a Milano, a 77 anni, per un tumore scoperto appena un anno fa, è rimbalzata sul web spiazzando un pò tutti. Personaggio di straordinaria poliedricità ha spaziato nella sua lunga carriera dalla musica ai film, dai documentari ai libri e alla televisione. Il conduttore e critico musicale è stato anche uno dei parolieri più importanti della scena musicale, ha scritto per Ornella Vanoni, Albano e Romina, Massimo Ranieri, Peppino di Capri e tanti altri,  ma soprattutto per Mina: per lei scrisse i testi di Viva lei, Bugiardo e incosciente, La voce del silenzio, Secumdì secumdà.   Dal 2000 al 2002 è stato sposato con Justine Mattera, conosciuta per caso  che ha lanciato in televisione come sosia  di Marilyn Monroe.

Analizzava spesso lo stato di salute della musica e della televisione, lo ricordiamo pertanto con alcune su esternazioni da critico musicale e professionista di grande esperienza su argomenti come talentshow, cantanti nati dai talent,  televisione e conduttori di oggi.

Va comunque precisato che poichè trattasi di “pareri” estrapolati da alcune interviste rilasciate tra agosto 2015 e luglio 2016 – le opinioni di Limiti, possono sembrare poco attinenti ai personaggi da lui presi in considerazione,  oggi sicuramente più evoluti artisticamente rispetto al periodo cui si riferiscono le interviste.

Paolo Limiti sui Talent show: “In sé questi programmi sarebbero anche delle buone vetrine per i giovani artisti. Però mancano i buoni pezzi musicali da cantare. In ogni caso non rappresentano una vera novità: già negli anni Cinquanta Nunzio Filogamo presentava Il microfono è vostro, un programma che dava la possibilità a chiunque di salire sul palco e cantare”.

Tuttavia Limiti, in una intervista pubblicata su Grand Hotel nel 2015 rilasciò alcune dichiarazioni su  Mengoni, Emma, Amoroso e Fragola. Di loro disse:

Su Mengoni:  “E’ già un numero uno, ha fatto la gavetta e ha una bella carriera. L’unica cosa che gli suggerirei è di avere la voglia e il coraggio di scegliere anche brani più ‘maturi’, non necessariamente troppo suoi, ma capaci di esistere anche al di là della sua bravura. Tra l’altro il suo personaggio affascinante ed elegante mi ricorda Teddy Reno“.

Su Emma: “Ha una voce potente e una bella impostazione ‘rock’ che però non sempre coincide con il suo look, a volte un po’ troppo romantico. Potrebbe cercare di costruirsi un personaggio un po’ più coerente, da vera ‘urlatrice’. Proprio come fece un’urlatrice del passato, Betty Curtis, che osò abiti e look da far impallidire le ‘santarelline’ dell’epoca” (Che dire? si vede che Emma ha ascoltato il suo consiglio e oggi è una “rocker” a tutti gli effetti ..ndr)

Sull’ Amoroso sempre nel 2015 invece ha detto: “Ha una voce versatile e un fisico dolce. E’ un personaggio perfetto per un genere melodico, tipicamente italiano. Non le manca altro che un po’ di esperienza e magari qualche brano molto cucito su di lei, lontano dalle solite logiche commerciali. Quando l’ho vista a Sanremo duettare con Emma sulle note di Per Elisa mi ha ricordato molto l’eleganza di Alice“.

Su Lorenzo Fragola: “Ha vinto X Factor e se lo meritava ma è ancora agli inizi e bisogna vedere come evolverà. Di certo è simpatico e con un faccino pulito che può renderlo molto popolare. Se non sbaglia canzoni e impara a vincere la timidezza potrebbe addirittura diventare un Gianni Morandi del futuro”.

Nel luglio del 2016 in un’intervista rilasciata al quotidiano Libero raccontò  di aver rinunciato a fare il giudice in un talent

…ho detto di no perché non mi interessa”.

e fece un analisi critica della televisione moderna:

“Nella televisione moderna, si è innescato un meccanismo di fruizione veloce: ognuno può costruirsi il suo palinsesto come e dove vuole. La conseguenza è una produzione a catena di programmi. Tanti, tantissimi. Più che si può. Per riempire i vuoti. Non importa neppure se si fanno programmi fotocopia. Inevitabilmente, questo determina un calo di originalità. E di qualità. Da qui la necessità di tornare al passato e di riavere sul piccolo schermo volti già noti”. E a tal proposito infatti gioì per il ritorno di Pippo Baudo, Heather Parisi, Lorella Cuccarini  dei quali disse:  “Credo che faranno bene, perché ne hanno fatta di buona tv. Faccio il tifo per Pippo, in bocca al lupo. E in bocca al lupo anche a tutti quelli capaci, a prescindere dall’età e dalle correnti di appartenenza. I nuovi conduttori non sanno dire di no. pensano che basti stare davanti alla telecamera con la lucetta rossa accesa a fare due moine. Non è così. In tv ci sono conduttori che non sanno parlare in italiano, che prendono tempo tra una frase e l’altra perché non sanno cosa dire, che aspettano costantemente suggerimenti. Non serve che faccia i nomi, sono sotto gli occhi di tutti. Ci sono personaggi che sono in tv da quattro stagioni (e ci avviamo alla quinta) e restano sul piccolo schermo nonostante dicano cose come ‘anche l’occhi vuole la sua parte’. In questa frase non c’è nessuna parola che accorda con l’altra“.

E per finire su Maria de Filippi disse: “è una che sa fare televisione e infatti nessuno le toglie i programmi. C’è posta per te è ben strutturato e variegato. Lo guardo sempre con molto piacere. Non mi piacciono, invece, i programmi basati su format ripetitivi come Tale e quale show”.
Sua  poi una frase che, se interrogato sullo stato di salute attuale della musica, ripeteva spesso quasi a ribadire e ribadire ancora le criticità che maggiormente affliggono il  mondo musicale oggi e che adesso che non c’è più, suona quasi come monito e  nel contempo un appello  in aiuto del talento laddove esiste. Ed è questa:
Ripeto, mancano bravi autori, produttori, case discografiche lungimiranti. Un artista può anche essere talentuoso ma, se poi non ha la possibilità di affidarsi a una macchina che funziona, non arriva da nessuna parte “.  (Paolo Limiti)
Redazione

RICCARDO COCCIANTE sui TALENT SHOW: “una volta finito il talent, i ragazzi vengono completamente abbandonati. E rimangono bruciati da quello che hanno fatto” .


cocciante

Ogni tanto qualcuno noto e meno noto si sveglia e dice la sua sui talent. Questa è la volta di uno “notissimo” del mondo musicale, che dopo l’esperienza a The Voice of Italy di qualche anno fa si sciacqua la bocca. A sparare a zero sui talent show è infatti Riccardo Cocciante, come riporta TvBlog, che dalle pagine di Libero spiega il perché si è subito dileguato dopo la prima edizione di The Voice:

“Ho avuto molta pena per i ragazzi di The Voice, dopo tutti gli sforzi fatti, buttati via perché non servivano più. Non l’ho rifatto proprio perché questi interpreti, una volta finito il talent, vengono completamente abbandonati. E rimangono bruciati da quello che hanno fatto. Le case discografiche ormai non investono più, all’epoca ci facevano crescere. Il primo disco non era quasi mai un successo. I ragazzi ora sono scoraggiati, si salvano solo entrando a far parte di una moda, facendo canzoni ammiccanti che possono piacere al primissimo momento”.

Cocciante aggiunge di non essere rimasto in contatto con nessuno dei suoi colleghi coach. ma sottolinea  il “successo” della sua pupilla albanese Elhaida Dani: adesso è Esmeralda nella versione francese di Notre Dame.

Del suo rapporto altalenante con la televisione dice:

“Siamo noi a dover utilizzarla, non a dover essere utilizzati da lei. io non ho bisogno della televisione per esistere. In certi momenti mi piace e in altri per niente. Penso a Sanremo: non bisogna entrare nella trappola di doverlo fare per forza per esserci. Io l’ho fatto una volta e mai più. Non voglio entrare in una macchina che prima o poi ti tritura”.

E coglie la palla al balzo per muovere un critica ad   Elodie di Amici, che all’ultimo Festival ha cantato la cover di un suo brano, Quando finisce un amore:

“Ha scelto una delle mie canzoni più difficili. Sarebbe stato più semplice cantare Margherita o Se stiamo insieme. Ne è uscita bene, ma fossi stato in lei avrei preso un altro pezzo”.

Come dire che a suo parere poteva andare meglio…

Redazione