“Sanremo non è il centro di recupero per i cantanti bisognosi. Se si usa il Festival per visibilità credo che sia una mancanza di rispetto per la tradizione del festival. Fino all’anno scorso ho pregato il buon Dio di essere nei big, se l’anno dopo ricevo l’invito da Baglioni di venire non posso dire “non ne ho bisogno”. In gergo significa tirarsela, e non fa al mio caso il festival ha un’importanza culturale in questo paese”.
Questo è quanto ha affermato Ermal Meta in sala stampa Roof all’Ariston in occasione della presentazione del suo nuovo album in uscita oggi. Il cantante è in gara alla 68a edizione del Festival di Sanremo con Fabrizio Moro con il brano “Non mi avete fatto niente” compreso nell’album che così illustra:
“Sono 12 canzoni che sono piene di tutto quello che è accaduto l’anno scorso, un anno molto importante. All’interno di questo album c’è “Non mi avete fatto niente” presente anche nell’album di Fabrizio Moro. E’ un album non di genere, non mi piace avere un unico suono. C’è tutto quello che mi piace. È un album che ho prodotto io, quindi senza filtri per arrivare all’ascoltatore in maniera onesta. Fotografia fatta in maniera sincera che rappresenta questo momento della mia vita”.
“L’album chiama “Non abbiamo armi” perché qualunque cosa facciamo nella vita, le uniche armi che abbiamo sono le nostre emozioni, il nostro migliore scudo è la nostra pelle. Tutto quello che abbiamo è tutto quello che riusciamo a dare e lasciare negli altri. Sono molto orgoglioso di questo disco. Uno dei pezzi si chiama “Caro Antonello”, lettera scritta ad Antonello Venditti. Stamattina mi ha mandato un messaggio dicendomi che la canzone lo ha emozionato molto”
Redazione