Si chiamava Rosaria Ida Colia la milanese di 58 anni che ha perso la vita nello scontro che ha visto coinvolto Michele Bravi alla guida di una Bmw. Lavorava in azienda famigliare, concessionaria di motociclette ed era una grande conoscitrice di moto e motori. Amante della musica, dei viaggi e della Sardegna lascia una sorella. La sua scomparsa ha destato grande cordoglio nella comunità del suo quartiere. Nello scontro la donna ha riportato un politrauma facciale e un arresto cardiaco ed è morta poche ore più tardi all’ospedale San Carlo.
Michele Bravi ha annullato tutti i suoi impegni e, dice il suo avvocato Manuel Gabrielli, è sconvolto, “È dilaniato dal dolore, non si toglie dalla testa quel momento» Bravi, alla guida di una Bmw di un servizio di car sharing, si è subito fermato a prestare soccorso ha riportato alcune escoriazioni al volto ma “Le vere ferite le ha però dentro di sé “.
L’ipotesi della polizia locale che lo scontro sia stato provocato da una improvvisa e incauta inversione di marcia da parte del cantante, è stata contestata dall’avvocato Gabrielli, secondo cui Bravi non avrebbe invertito la marcia ma fosse invece impegnato a svoltare a sinistra per accedere ad un passo carraio sull’altro lato della strada, lo scontro sarebbe avvenuto pertanto a manovra in corso. Ora, saranno i magistrati ad esprimersi sulle dinamiche dell’incidente, sulla base dei rilievi e perizie sui veicoli, sottoposti a sequestro. Intanto Bravi, che è risultato negativo ai test su alcol e droga, è indagato per il reato di omicidio stradale, un atto dovuto dopo il decesso della donna, previsto dall’articolo 589 bis del codice penale che prevede, in caso di condanna, una pena da due a sette anni.
Redazione