Federica Abbate, Mescalina, La Zero, Fosco 17, Sisma, Cannella domani, martedì 18 dicembre, saranno al centro della seconda puntata di “Ecco Sanremo Giovani” dalle ore 17:50 alle 18:40, su Rai1 e Rai Radio2 in onda in contemporanea.
A Luca Barbarossa spetterà il compito delle «presentazioni» ufficiali dei concorrenti – sei a puntata – vestendo i panni del moderatore, dell’intervistatore, del “sollecitatore” di temi su cui dibattere liberamente – dalla musica alle canzoni, dai sogni alle aspirazioni, dalle difficoltà ai successi – duettando anche, in alcuni casi, con gli artisti. Seduto in mezzo ai ragazzi, il comico-musicista Andrea Perroni, pronto ad intervenire alla sua maniera.
Con live-band a supporto e con il pubblico in studio, i giovani interpreteranno il brano che presenteranno nelle due prime serate di “Sanremo Giovani”, ma anche cover, arrivando a duettare con il conduttore e con altri eventuali ospiti musicali del talk-show.
Intanto, nel corso del pomeriggio oggi, 17 dicembre sono stati ascoltati i primi sei giovani dei 24, scelti dalla commissione artistica presieduta da Claudio Baglioni
Il brano in gara a Sanremo Giovani
diventa un VIDEOGAME
e un’iniziativa sociale
La Mia Felpa È Come Me, la canzone della band LE ORE in gara a Sanremo Giovani, da oggi è anche un VIDEOGAME al quale viene associata un’iniziativa sociale.
Progettato da David Colangeli e Antonio Del Maestro, il VIDEOGIOCO “La Mia Felpa È Come Me” vede il protagonista alle prese con gli abiti (metafore dei suoi ricordi) della sua ex-fidanzata e con quelli che indossava lui stesso da adolescente. Il Giocatore potrà scegliere se distruggerli o salvarli, ed in base alle sue scelte si troverà finali alternativi tutti da scoprire.
Inoltre, nell’intreccio narrativo del gioco, sono presenti continue citazioniinerenti all’attuale scena indie, capolavori intramontabili del mondo dei videogames e gli iconici contenitori gialli della raccolta abiti, targati Humana.
“Non pensiamo sia giusto tenere tutta per noi l’attenzione e i riflettori del palco di Sanremo Giovani, piuttosto siamo convinti che sia doveroso dedicarne un po’ a chi non ha la nostra stessa fortuna, trasformando quella felpa che per noi è una canzone, in un’iniziativa benefica. Invece di gettare via la felpa del tuo ex, invece di tenere in un angolo della camera gli abiti di una vita fa, donali a chi ne ha veramente bisogno!”
#donalafelpa è l’hashtag scelto per invitare il pubblico alla donazione di abiti usati, al grido di “La felpa del tuo ex sta meglio a chi ne ha davvero bisogno”.
L’iniziativa è in collaborazione con Humana People to People (organizzazione umanitaria nata nel 1998 con lo scopo principale di contribuire allo sviluppo delle comunità più povere del Sud del mondo).
A rivelarlo è Twitter nell’indicare quali sono stati gli account più influenti nel corso del 2018 con l’hashtag #ThisHappened. Questo ha permesso di stilare una lista delle personalità più menzionate e ritwittate sulla famosa piattaforma social che, nonostante il successo recente di altre piattaforme come Instagram,resta uno dei social più influenti a livello istituzionale, politico, culturale e per manifestazioni di carattere mondiale.
Dalla classifica Twitter in Italia, per la categoria dell’intrattenimento, è l’account @MetaErmal a spopolare e ad assumere una rilevanza che non può passare inosservata occupando la quinta posizione, subito dopo artisti del calibro degli One Direction e Ariana Grande, che spopolano a livello mondiale. Degni di nota anche gli account di Benji&Fede (anche se, questa volta, separati).
Questa la top10 degli account su Twitter più influenti in Italia nella categoria dello spettacolo:
BTS – @BTS_twt
Youtube – @YouTube
One Direction – @onedirection
Ariana Grande – @ArianaGrande
Ermal Meta – @MetaErmal
Benji Mascolo- @Benji_Mascolo
Fede Rossi – @fedefederossi
Harry Styles – @Harry_Styles
BTS Italia – @BTS_ITALIA
Louis Tomlinson – @Louis_Tomlinson
Che dire? Un altro successo per il cantante di origini albanesi per un anno, il 2018, assolutamente ricco di soddisfazioni e di riscontri positivi da parte del pubblico.
Ermal Meta, dopo una trionfale tournée estiva e la pubblicazione dell’album “Non abbiamo armi”certificato platino, si prepara a iniziare il 2019 con un tour nei teatri italiani, accompagnato dal quartetto musicale GnuQuartet e con una scaletta tutta da scoprire.
Dalla Carolina del Sud all’auditorium di via Fratelli Zoia: nell’ambito della rassegna “Milano Blues 89”, giovedì 20 dicembre si esibirà il gruppo guidato da Mildred Daniels e Tony Washington, che mescolano in modo originale e inconfondibile gospel e Black Music, tradizione e suoni contemporanei
È un evento imperdibile il prossimo appuntamento in programma allo Spazio Teatro 89 nell’ambito della rassegna “Milano Blues 89”: giovedì 20 dicembre(inizio live ore 21.30; ingresso 18-20 euro) nell’auditorium di via Fratelli Zoia 89 si esibiranno, infatti, The Charleston Gospel Singers, il nuovo progetto che unisce due straordinari interpreti quali Mildred Daniels e Tony Washington.
Entrambi originari della Carolina del Sud, in questa nuova esperienza i due artisti statunitensi fondono stili e percorsi musicali diversi con grande originalità, in cui la splendida voce classica di Mildred Daniels si unisce allo stile gospel & Rhythm and Blues di Tony Washington. Il risultato è un’interessante e originalissima fusione tra passato e presente, tra le profonde radici gospel e i suoni contemporanei.
Cantante e compositrice, Mildred Daniels, è stata soprannominata “The Songbird” per le sue straordinarie doti timbriche e nel corso della sua carriera ha condiviso il palco con artisti quali Shirley Caesar, Yolanda Adams, Fred Hammond, Marvin Sapp e Vicky Winans, solo per citarne alcuni.
Tony Washington è dotato di una voce in falsetto che riesce a librarsi magicamente in un canto soulful emozionante e raffinato. Nell’ambito della musica gospel ha dato vita a uno stile che si sta diffondendo a macchia d’olio negli Stati Uniti e che è riconducibile a un’idea di “Gospel & Rhythm” svincolata dagli stereotipi classici della musica di testimonianza e di culto della cultura afroamericana: si tratta di una sintesi tra gli inni sacri della tradizione bianca e la matrice ritmica della musica nera, una contaminazione tra il gospel della tradizione e le tendenze più recenti della Black Music, dal R’n’B al Rap, senza dimenticare il funky.
Durante i loro show, i Charleston Gospel Singers restituiscono al meglio il clima vibrante della religiosità nera, con momenti esplosivi che trascinano il pubblico, coinvolgendolo in un’irrefrenabile voglia di cantare e ballare in una danza collettiva.
Oltre a Mildred Daniels e Tony Washington, la formazione è completata da Essie Middleton (voce), Nykki Smalls (voce), Gary Bellinger (tastiere), Randy Stevens (chitarra e basso) e Richard Wrighten (batteria).
Spazio Teatro 89, via Fratelli Zoia 89, 20153 Milano.
Fabrizio Corona ancora una volta ospite del programma di Massimo Giletti su La7, Non è l’Arena, smentisce l’esistenza di un “accordo” tra lui e Asia Argento per fingere il breve fidanzamento e fa mandare in onda due filmati che mostrano il backstage – decisamente hot – di un servizio fotografico per Chi. Foto che “non sono mai uscite perché dopo quel servizio sono successe due o tre cose che hanno fatto finire la storia e non aveva più senso farle uscire“. “Se avessimo fatto un accordo sarebbero uscite le foto, avremmo finto per altre due settimane e poi avremmo annunciato la rottura”mostrando le foto di backstage mai pubblicate”.
Poi a chiusura dell’intervista Giletti ha chiesto a Corona come sia stato lasciato e lui tra i serio e il faceto svela il retroscena:
“Penso sia una delle cose più belle che sia mai esistita sulla faccia della Terra” … “È una roba che ti fa capire la genialità di una persona. Saranno state le sette, le sei e mezza di sera. Lei mi manda un messaggio e mi dice: ‘Addio’. Mi manda un video e mi dice: ‘Ascolta a un minuto e mezzo’. È una canzone di uno che conosceranno i più grandi studiosi della musica italiana… Io di Ciampi conoscevo il Presidente…”.
Così Giletti ha mandato in onda il pezzo in questione che esattamente ad un minuto e mezzo, dopo alcune parole d’amore, si conclude con un…
Un lavoro dal sound molto più diretto e duro rispetto al passato, che esprime il punto di vista dell’artista sulla contemporaneità, e sulla superficialità del vivere quotidiano, dove anche la musica è vittima di un approccio troppo effimero da parte di artisti banali e producer senza scrupoli:
Come recita il testo:
“pensano solo ai vestiti, vogliono stare nei giri, non so cosa vogliono dimostrare…”
Un inno alla forza di volontà, al desiderio di crescita e di salvazione. Perché in Fer de LanceSHEDDY rimarca la sua dedizione assoluta verso la musica; una passione che nessuno potrà ostacolare. Neppure quei serpenti che metaforicamente, nel concept dell’opera, desiderano tramare contro di lui:
“noi mandiamo versi, cresciuti tra serpi, ma siamo ancora qui in piedi…
zero rimedi siamo noi stessi !”
Fer de Lance rappresenta un deciso passo in avanti, dopo l’uscita di Luna Dark e Dejà Vù e dopo tanti anni di gavetta, risultando musicalmente più “rotondo” e maturo. Un singolo che parla di speranza, di sopravvivenza nei quartieri più sperduti della metropoli.
SHEDDYè una voce contro tutto ciò che è status system, una voce che ci racconta la periferia e la lotta per emergere, in un affresco freddo e spietato che acquisisce liricità nella vocalità graffiante e nella ritmica hip hop tipica di questo artista.
Proprio nella simbiosi tra musica e immagini (il video è realizzato dal bravo videomaker Nicholas Bladini) SHEDDY pone maggiormente l’accento sulla condizione dei giovani, in un ritratto che definisce una realtà tendenzialmente taciuta, asfissiata dalla frenesia del vivere quotidiano. Abbracciando una visione che potremmo definire neorealista, con accenni alla prosa pasoliniana, che precipita vocalmente nel disincantato atto d’amore verso la vita delle periferie, dove ancora è possibile rintracciare i suggelli di una società volta ad una nuova dimensione dell’era consumistica, che dopo il boom economico sta ora precipitando nella crisi più nera, escludendo dal processo di modernizzazione in corso i ceti meno abbienti e le giovani leve, impossibilitate a partecipare allo sviluppo del paese. Relegate in aree delimitate lontane dal centro urbano, dove risultano essere abbandonate a sé stesse, costrette a vivere la strada e a sopravvivere ostentando i propri status simbol di rivalsa: Nike… Vans… Rolex…
Giovani, destinati a un lento e naturale processo di autodistruzione e rinascita. Perché proprio da questi margini fiorisce una nuova rivoluzionaria cultura… dove SHEDDY e la sua musica sono perfettamente calati e dove l’artista traccia la propria identità ritagliandosi un ruolo da protagonista nel panorama musicale hip hop più puro, scevro da sovrastrutture. SHADDY si conferma un’artista vero e senza orpelli.
Accompagnato dalla produzione di Musashi con cui collabora da anni, e da un ampio team di professionisti a supporto dell’intero progetto: Demito Loco, mixer e produttore genovese presso Studio Ostile; Antonio Glaza, grafico salernitano che ha realizzato la copertina del singolo; e Nicholas Bladini, videomaker molto affermato in Italia, che ha girato e montato la pellicola.
Il singolo potrebbe anticipare un nuovo progetto di SHEDDY, ma poche sono le indiscrezioni che trapelano dall’artista.
L’unica cosa certa è che SHEDDY è sempre al lavoro per dare il massimo, ed anche questa volta siamo certi che non ci deluderà…