Day: aprile 3, 2019

C.S._ENRICO RUGGERI: domani al via il tour in tutta Italia (con due diversi show tra teatri e club) per presentare il nuovo album di inediti “ALMA”


©_ANGELO_TRANI

ENRICO RUGGERI

Domani al via il tour in tutta Italia

con due diversi show tra TEATRI e CLUB

 

Presenta il nuovo album di inediti

 “ALMA”

 

Il 16 aprile incontra i fan

a La Feltrinelli di Piazza Piemonte MILANO

 

Domani, giovedì 4 aprile, al via il tour di Enrico Ruggeri che porterà in tutta Italia il nuovo album “Alma e altri brani del suo repertorio, che affonda le radici nel punk, in bilico tra rock e synth pop senza mai rinunciare alla melodia.

Il tour è composto da due tipi di esibizione che sottolineano la duplice anima del cantautore, resa celebre dal suo disco del 1990 “Il falco e il gabbiano: il falco è l’animale aggressivo mentre il gabbiano è quello poetico per eccellenza.

In questa serie di concerti, infatti, gli show nei teatri, in cui Enrico asseconda la sua vocazione cantautorale, si alterneranno a quelli nei club dalla verve elettronica.

Queste le prime date:

4 aprile la data zero al Teatro Mascagni di Chiusi (Siena) – ACOUSTIC TOUR

6 aprile al Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) – ACOUSTIC TOUR;

9 aprile al Teatro Cristallo di Bolzano – ACOUSTIC TOUR;

13 aprile all’Athena Live Club di Ponte Dell’Olio (Piacenza) – ELECTRIC TOUR;

27 aprile al Teatro Sociale di Sondrio – ACOUSTIC TOUR;

4 maggio alle Officine Cantelmo di Lecce – ELECTRIC TOUR;

10 maggio alla Latteria Molloy di Brescia – ELECTRIC TOUR;

11 maggio al Fabrique di Milano – ELECTRIC TOUR;

24 maggio al Teatro Colosseo di Torino – ELECTRIC TOUR.

I biglietti sono disponibili sul circuito Ticketone e nelle prevendite abituali.

Il tour è prodotto e organizzato da JOE & JOE S.R.L.

Enrico Ruggeri sarà affiancato sul palco durante l’acoustic tour da Davide Brambilla (fisarmonica e tromba), Francesco Luppi (pianoforte e tastiere) e Paolo Zanetti (chitarra); mentre nel corso dell’electric tour da Francesco Luppi (pianoforte e tastiere), Paolo Zanetti (chitarre), Fortu Sacka (basso) e Alessandro Polifrone (batteria).

Il 16 aprile Ruggeri incontrerà il suo pubblico a La Feltrinelli di Piazza Piemonte (ore 18.30), per raccontare il nuovo album e l’urgenza creativa che lo ha contraddistinto in questi oltre 40 anni di carriera, in cui ha scritto pezzi di storia della musica italiana, per se stesso, per i Decibel e per altri grandi artisti.

Alma, che lui stesso ha definito «uno dei progetti più importanti della mia vita», è impreziosito dalla cover originale disegnata dal noto pittore, imitatore e attore Dario Ballantini, poliedrico artista da anni grande amico di Enrico.

Questa la tracklist: Come lacrime nella pioggiaIl costo della vita, Un pallone ft. Ermal Meta, Cuori infranti, Supereroi, Il labirinto, L’amore ai tempi del colera, Il treno va, Il punto di rottura, Cime tempestose e Forma 21.

Redazione

Su #Canale5 quarto appuntamento con ” Live – Non è La D’urso” OSPITI: MORGAN, PUPO, PAOLA CARUSO, TONY COLOMBO E TINA RISPOLI


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Mercoledì 3 aprile 2019, in prima serata su Canale 5, quarto appuntamento con “LIVE – NON È LA D’URSO”, il programma Videonews condotto da Barbara d’Urso.

Ospiti, esclusive e interviste ai protagonisti del momento: Morgan sarà uno contro tutti. L’artista commenterà le dichiarazioni rilasciate dalla sua ex Asia Argento durante la scorsa puntata del programma, e poi si sottoporrà al giudizio dei 5 ospiti che si nasconderanno nelle sfere di “Live”.

Barbara d’Urso accoglierà poi Enzo Ghinazzi, in arte Pupo. Il cantante svelerà i retroscena della sua “vita poliamorosa” a tre: lui, la moglie e la compagna. Anche l’artista affronterà il fuoco incrociato degli ospiti nelle 5 sfere.

L’ex bonas Paola Caruso incontrerà per la prima volta dopo 34 anni la sua presunta madre biologica.

Sotto i riflettori di “Live” anche la coppia di sposi più discussa del momento: il cantante neomelodico Tony Colombo e Tina Rispoli. Dopo le polemiche e le indagini scattate nei giorni scorsi, mostreranno in esclusiva i video inediti delle nozze finite in Procura e racconteranno la loro verità.

Redazione

03 APR 2019, 21:20 #RAI2 “Il Molo Rosso” In prima visione assoluta la nuova serie con Alvaro Morte


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Il Molo Rosso” la nuova creatura di Alex Pina, ideatore della serie “La casa di carta”, andrà in prima visione assoluta su Rai2 in prima serata, a partire da mercoledì 3 aprile alle 21.20.
Tutte le puntate della serie saranno introdotte da Giampaolo Morelli, volto storico de L’Ispettore Coliandro. Prima tra le fiction targate Rai2 che hanno innovato il genere e hanno aperto la via a prodotti sofisticati quali il Molo Rosso

“La casa de papel” non era ancora diventata un successo planetario e già Alex Pina stava scrivendo questa nuova serie destinata ad aggiungere un altro capitolo alla “complex tv” di matrice europea. Al suo fianco, la sceneggiatrice Esther Martinez Lobato e il regista Jesus Colmenar, entrambi già al lavoro su “La casa di carta”, ma soprattutto di Alvaro Morte, il Professore.

Se ne La casa di carta a far da pretesto è il “colpo grosso”, derivato dal canone cinematografico, che racconta – in trasparenza – le contraddizioni e le violenze dell’economia finanziaria, ne “Il molo rosso” il punto di partenza è il classico triangolo amoroso attorno al quale ruotano i misteri delle relazioni sentimentali. Il denaro è sostituito dal sesso. Di conseguenza, così come la feroce critica al valore della moneta era il dispositivo per mettere in crisi le certezze di un sistema economico che ha prodotto disuguaglianza e miseria, la nuova serie fa esplodere la forza dirompente della sensualità per mettere in discussione il politicamente corretto, intacca la granitica omologazione sociale che crede accettabili solo le relazioni convenzionali, quelle sempre prevedibili, mai destabilizzanti per il sistema, e tenta di non vedere l’ombra che si muove assieme ai  nostri corpi, l’anomalia latente che accompagna l’apparente normalità delle vite vissute.

Sul molo del titolo viene trovato il cadavere di Oscar, Alvaro Morte, lo vedremo solo nei flashback che scandiscono la vicenda. Sua moglie, Alejandra, che ha appena concluso un importante affare immobiliare, sa che suo marito è all’estero, ma viene svegliata nel cuore della notte e invitata a recarsi in una riserva naturale, appena fuori Valencia, per identificarne il corpo.

Tutto fa pensare a un suicidio. Ma, naturalmente, ci sono note dissonanti. Oscar ha un’unghia laccata di blu e tra i suoi effetti personali c’è un secondo smartphone che rivela una doppia vita. Alejandra scopre così la lunga relazione che Oscar ha avuto con Veronica, dalla quale è nata una figlia che ha 8 anni.

Questo incipit potrebbe portare a un disvelamento, a uno scontro tra le due donne, la verità verrebbe apertamente dichiarata e se divampassero rabbia e dolore finirebbero le falsità e il conflitto verrebbe azzerato. Ma c’è l’unghia blu e, soprattutto, c’è la selvaggia fisicità di Veronica, la sua passione ampiamente documentata dalle foto e dai video di Oscar.

In Alejandra scocca una scintilla, si accende l’inquietudine, il perturbante entra in scena, l’eros tocca l’ordine della ragione e produce nuova linfa, induce a cambiamenti, fa esplodere il gioco della vita.

Alejandra decide di interpretare, come Oscar, un nuovo ruolo, entra nell’esistenza di Veronica sotto mentite spoglie, va a vivere con lei, vuole conoscerla, e mentre cerca di capire cosa rappresentava per Oscar, viene sedotta dalla sua sensualità. L’insopprimibile desiderio di scoprire perché tutto ciò è accaduto, la porta a riscoprire se stessa; la frequentazione della laguna, i suoi orizzonti aperti, i bagliori di una luminosità pervasiva fanno affiorare la propria parte nascosta. Alejandra comincia a fare i conti con la sua ombra e a farsi bagnare dai colori caldi della vita. Alle luci della città, alla freddezza del vetro e del metallo, si contrappongono le sfumature morbide dell’acqua, la modernità di Valencia è l’opposto dei paesaggi primitivi dell’Albufera. Veronica è parte integrante di una natura incontaminata e Alejandra vi si immerge abbandonando la cultura metropolitana e le sue inibizioni, tutto quello che l’amante di Oscar fa o dice rimanda a un erotismo pervasivo, è un irresistibile inno alla libertà e all’anticonformismo.

Amore e morte, secoli di inconscio occidentale, precipitano in una serie curatissima nella scrittura, patinata e senza sbavature nella fotografia e caratterizzata da una grande sensibilità nella direzione di un cast, quasi tutto femminile, che sostiene con bravura la stratificazione di senso che si sedimenta e pian piano cattura in un crescendo di intensità e sorprendenti rivelazioni.

La prima serie, alla fine, ci lascia in una dimensione sospesa, su quel molo da cui tutto è cominciato o, forse, è finito, e che, psicanaliticamente, allude a un’incursione ambiguamente maschile che penetra il ventre liquido della femminilità.

Redazione