Day: giugno 4, 2019

VASCO ROSSI IN CONCERTO A CAGLIARI IL 18 E 19 GIUGNO “In Sardegna…Ci vorrei abitare se fosse possibile. Magari mi ritirerò lì”


Vasco Rossi, il rocker di Zocca, mancava dall’isola 9 anni e, come dichiarato in una intervista rilasciata in esclusiva per Tiscali, quest’anno ha imposto la tappa a Cagliari agli organizzatori che, rivela,  fosse per loro farebbero solo Milano, Roma e i grandi spazi.

Ma perchè scegliere la Sardegna per un concerto che è notoriamente complicata da raggiungere per i cantanti e il “bagaglio” che li accompagna?

Dice Vasco: “Ci sono diversi motivi. Uno dei più importanti è che “Vita spericolata” l’ho scritta proprio in Sardegna”…“L’ho scritta di fronte a un campo sportivo vuoto perché pioveva. Ci doveva essere il concerto ma la pioggia era tanta. Io ero nella mia macchina con la cassetta della musica. La continuavo ad ascoltare da sei mesi ma non mi veniva il testo. Tutte le idee che avevo non mi piacevano. Volevo scrivere un testo straordinario che dicesse delle cose importanti Finché quella sera lì, di fronte a quel campetto sportivo vuoto, pensai a che vita avrei voluto. E mi dissi “voglio una vita spericolata, e maleducata, di quelle vite fatte così”. Eravamo in pieni anni Ottanta eh…”.

Quella canzone che si piazzò al penultimo posto nel Sanremo del 1983 è diventata nel tempo la canzone simbolo della  vastissima produzione del Blasco diventando un inno generazionale.

Ad accompagnarlo in terra sarda, quella che lui ha ribattezzato la “nave del rock”, una nave che salperà da Genova e arriverà a Cagliari in tempo per seguire entrambi i concerti: “Secondo me è un’idea fantastica. Se potessi ci andrei a dormire anche io in una delle cuccette della nave. Ma mi hanno detto che devo stare concentrato”  e poi sempre a proposito della Sardegna aggiunge   “Ci vado sempre molto volentieri. È bellissima e ha un clima fantastico. Ci vorrei abitare se fosse possibile. Magari mi ritirerò lì”.

(f.te Tiscali)

Redazione

 

04GIU_Su Retequattro terzo appuntamento con «Freedom – Oltre il confine»


Terzo appuntamento con Roberto Giacobbo e «Freedom – Oltre il confine», in onda su “Retequattro” martedì 4 giugno, in prima serata.

Il viaggio di «Freedom» prosegue verso Castel del Monte, l’edificio più bello lasciato dall’Imperatore Federico II di Svevia. Giacobbo ripercorre tutte le ipotesi sulla natura dell’edificio pugliese e lo rivela con una ricostruzione grafica 3D in trasparenza, per coglierne segreti e geometrie nascoste.

Andrea Palladio, secondo quanto stabilito dal Congresso degli Stati Uniti nel dicembre 2010, è il padre dell’architettura americana. «Freedom» si è quindi recato nella città che più rappresenta l’architetto, Vicenza, dove sono conservate le principali opere dell’artista vissuto nel ’500.
Restano però molti misteri sulla sua vita privata: giorno e causa della morte e quale fosse il suo volto. Che grazie anche al lavoro della Polizia Scientifica, forse, è stato svelato…

Freedom» è entrato anche nel Complesso di San Domenico Maggiore, a Napoli, per raccontare una storia intrisa di Fede, Cultura e Mistero. I telespettatori potranno ammirare il crocifisso che parlò a San Tommaso d’Aquino, ripercorrere le vicissitudini di uno dei più controversi filosofi della storia, Giordano Bruno, e osservare da vicino preziose mummie.
Il divulgatore parla anche di come questa città abbia legami con un’antica e segreta tradizione egizia, per la quale, secondo alcune teorie, il complesso costituirebbe uno dei vertici del triangolo dei misteri, assieme alla Cappella di San Severo e alla statua del Dio Nilo.

A dieci anni dal terremoto, c’è ancora molto da fare per recuperare uno dei centri storici più belli d’Italia: quello de L’Aquila. «Freedom» ne parla entrando in un palazzo storico, un cantiere dove i lavori non sono ancora iniziati. Ma L’Aquila è anche una città in piena rinascita. Alcuni luoghi, grazie al paziente lavoro dei restauratori, sono tornati all’antico splendore o sono ancora più belli. Come la Chiesa di Santa Maria del Suffragio, che le telecamere del programma raccontano da un punto di vista inedito: dall’interno del tetto, per mostrare dall’alto la Cupola del Valadier, oggi ricostruita.

Per andare oltre il confine è necessario addentrarsi anche in storie inconsuete, per le quali la scienza non ha una spiegazione. Chi era Dorothy Eady? Inglese, nata all’inizio del ‘900, per tutta la vita ha dichiarato di essere la reincarnazione di una donna vissuta nell’antico Egitto, all’epoca del Faraone Seti I. «Freedom», insieme ad uno psicoterapeuta che pratica l’ipnosi regressiva, illustra la vicenda attraverso i luoghi che Dorothy ha visitato in Egitto…

Redazione

C.S._Su Retequattro torna “Confessione Reporter” con Stella Pende 


Da martedì 4 giugno, con cinque appuntamenti in seconda serata su Retequattro, tornano le inchieste di Stella Pende e lo storico approfondimento «Confessione Reporter», giunto quest’anno alla dodicesima edizione.

La nuova serie apre con un reportage dal Giappone, per parlare del dolore dei papà violentemente separati e privati dell’affetto dei loro bambini. Padri che dopo il divorzio sono completamente cancellati dalla vita della famiglia. Papà che si battono in una guerra solitaria, della quale il mondo non è a conoscenza.

Molti uomini che hanno sposato ragazze giapponesi ed hanno poi divorziato, non riescono più a vedere i figli. L’inviata Mediaset si è recata nel Paese del Sol Levante per scavare nella burocrazia e nelle leggi locali per capire come sia possibile che non vengano tutelati i diritti di questi padri divorziati.

Un viaggio doloroso. Ma in alcuni casi anche felice, come quando ha regalato di nuovo il sorriso a Tony: un papà che dopo anni è riuscito a riabbracciare la sua piccola. Tanti uomini – con coraggio – ogni giorno portano avanti la lotta per ricongiungersi ai propri figli. Una contesa che Stella Pende documenta attraverso un lungo percorso di emozioni.