Vasco Rossi, il rocker di Zocca, mancava dall’isola 9 anni e, come dichiarato in una intervista rilasciata in esclusiva per Tiscali, quest’anno ha imposto la tappa a Cagliari agli organizzatori che, rivela, fosse per loro farebbero solo Milano, Roma e i grandi spazi.
Ma perchè scegliere la Sardegna per un concerto che è notoriamente complicata da raggiungere per i cantanti e il “bagaglio” che li accompagna?
Dice Vasco: “Ci sono diversi motivi. Uno dei più importanti è che “Vita spericolata” l’ho scritta proprio in Sardegna”…“L’ho scritta di fronte a un campo sportivo vuoto perché pioveva. Ci doveva essere il concerto ma la pioggia era tanta. Io ero nella mia macchina con la cassetta della musica. La continuavo ad ascoltare da sei mesi ma non mi veniva il testo. Tutte le idee che avevo non mi piacevano. Volevo scrivere un testo straordinario che dicesse delle cose importanti Finché quella sera lì, di fronte a quel campetto sportivo vuoto, pensai a che vita avrei voluto. E mi dissi “voglio una vita spericolata, e maleducata, di quelle vite fatte così”. Eravamo in pieni anni Ottanta eh…”.
Quella canzone che si piazzò al penultimo posto nel Sanremo del 1983 è diventata nel tempo la canzone simbolo della vastissima produzione del Blasco diventando un inno generazionale.
Ad accompagnarlo in terra sarda, quella che lui ha ribattezzato la “nave del rock”, una nave che salperà da Genova e arriverà a Cagliari in tempo per seguire entrambi i concerti: “Secondo me è un’idea fantastica. Se potessi ci andrei a dormire anche io in una delle cuccette della nave. Ma mi hanno detto che devo stare concentrato” e poi sempre a proposito della Sardegna aggiunge “Ci vado sempre molto volentieri. È bellissima e ha un clima fantastico. Ci vorrei abitare se fosse possibile. Magari mi ritirerò lì”.
(f.te Tiscali)
Redazione