Quali sono le soddisfazioni che riceviamo attraverso la new generation tecnologica, sempre più furba ma sempre più iena e meno volpe?
Questo è un mondo popolato da metafore animali, con il leone da tastiera che rimane il re indiscusso di questa jungla sempre più stucchevole.
A distanza di 1.072 giorni dalla pubblicazione dell’ultimo album di inediti, quel “Non abbiamo armi” che includeva “Non mi avete fatto niente”, vincitore con Fabrizio Moro di Sanremo 2018, ERMAL METAtorna con il nuovo singolo“NO SATISFACTION”, in radio e negli store digitali da venerdì 15 gennaio. Il brano inaugura il suo nuovo percorso, che passo dopo passo e canzone dopo canzone lo porterà al nuovo album, di prossima uscita.
Un nuovo percorso in tutti i sensi; la canzone che non ci si aspettava, le parole che si attaccano addosso come tatuaggi tribali, un nuovo sound che fa sognare ad occhi aperti il momento nel quale verrà suonata dal vivo e finalmente si potrà sudare con lei.
“No satisfaction” si basa su pochi concetti essenziali e fotografa in maniera precisa e spietata il nostro – qualsiasi – quotidiano, ricordando una cosa che tutti dimenticano:
“per chi perde, per chi vince, il premio è uguale”
Sempre da venerdì 15 gennaio sarà disponibile anche il video, per la regia di Andrea Folino.
Ermal Meta è in gara al 71° Festival di Sanremo con il brano“Un milione di cose da dirti”.
Ad un mese dall’uscita, il disco di inediti “7” di LUCIANO LIGABUE viene oggi certificato PLATINO.
Il disco di inediti “7”, rimasto per tre settimane consecutive al primo posto della classifica FIMI/GfK degli album più venduti, e la raccolta “77+7” sono disponibili al seguente link: https://ligabue.lnk.to/Sette77
Il 7, un numero da sempre speciale per Ligabue, diventa protagonista di questa doppia uscita discografica (pubblicata da Warner Music Italy) per celebrare i 30 anni di carriera del Liga: il disco di inediti “7”, acquistabile anche nell’esclusiva versione vinile (con vinile blu o con vinile rosso), contiene 7 brani, spunti che Luciano ha ritrovato, riscritto e prodotto ricavandone 7 nuove eccezionali canzoni, e la raccolta “77+7”, che contiene i 77 singoli che hanno fatto la storia del Liga, rimasterizzati nel 2020, e il disco di inediti “7”.
Un viaggio intenso, profondo, a tratti ameno, a tratti toccante, che parte dal profondo Sud e attraversa l’Italia intera, che vola sull’infanzia, le origini, le vicende buffe, quelle dolorose e altre incredibili e divertenti. A compierlo Giuseppe Fiorello, protagonista della serata evento “Penso che un Sogno Così”, in onda lunedì 11 gennaio alle 21.25 su Rai1. Sarà un racconto basato su temi universali come la famiglia, il lavoro, il progresso e l’immigrazione dei nostri nonni. In un “volo immaginario” Giuseppe Fiorello invita i protagonisti della sua vita ad uscire dalla memoria, li porta in scena e rende il pubblico partecipe di un emozionante gioco di specchi tra lui e il padre. In parallelo, verrà raccontata la crescita musicale di Domenico Modugno che, con le sue canzoni, ha accompagnato la vita della famiglia Fiorello: ogni scena avrà infatti il suo sottofondo musicale. Sul palco, oltre ad un corpo di ballo straordinario, anche due musicisti d’eccezione: Daniele Bonaviri, uno dei più bravi chitarristi italiani e Fabrizio Palma, musicista e arrangiatore. Eleonora Abbagnato, Pierfrancesco Favino, Paola Turci, Serena Rossi, Francesca Chillemi e Rosario Fiorello accompagneranno Giuseppe Fiorello in questo racconto diventando parte integrante della narrazione, che scorrendo fluida e ritmata crea una magia inaspettata e coinvolgente.
“Questo ‘sogno’ che porto in televisione è un tracciato di quello che sono, è un tributo alla timidezza attraverso la quale vi farò vivere il mio rapporto con la vita, regalo una parte della mia famiglia e alla mia famiglia regalo quei silenzi di bambino ora decifrati e risolti. Attraverso le musiche di Domenico Modugno creo un filo conduttore tra lui e mio padre che è il vero protagonista di questa storia. Per una questione fisica, di una somiglianza che a tratti sembra molto fraterna, dai baffetti allo sguardo, alla voce, e per velleità artistiche dell’uno e dell’altro, è un incrocio di vite, di destini, di passato e di futuro. Il racconto parte da molto lontano con un fatto apparentemente surreale sulla prima volta che da bambino ascoltai un brano di Modugno per via di un personaggio bizzarro del mio paese che mi volle regalare un suo disco, fino ad arrivare al presente mettendo in scena il tema del destino che volle mettermi di fronte ad una scena che per me sarebbe stata più che un lavoro… interpretare Modugno. Svelerò ogni paura, ogni istante di quei mesi in cui mi trovai davanti ad uno specchio a decidere se assumermi o meno quella grande responsabilità, e poi la prima volta che entrai a casa di Mimmo… In scena si esegue un repertorio di brani molto vasto tra cui canzoni meno note, cantate e suonate dal vivo, si raccontano incontri importanti come quello con Pier Paolo Pasolini e si attraversano temi anche forti senza mai mettersi su una cattedra a spiegarne il metamorfico significato ma lasciando liberi gli spettatori di crearsi il loro immaginario. Un racconto dedicato esclusivamente a mia madre Sarina, l’unico grande amore di mio padre”. Giuseppe Fiorello
“Penso che un Sogno Così” Prodotto da Friends & Partners e Ibla Film per Rai1 Ideato da Giuseppe Fiorello Scritto con Vittorio Moroni Regia televisiva di Duccio Forzano