Day: marzo 18, 2021

CS_InsideTheBeat, OutsideTheBox – Mahmood, Ghali e J-Ax sostengono il progetto!


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Altri artisti di rilievo hanno deciso di sostenere la campagna di crowdfunding per dare vita a “Inside The Beat, Outside The Box” che, proprio in questi giorni, ha raggiunto il suo obiettivo. Il progetto dell’associazione 232aps per prevenire il destino avverso a cui alcuni giovani di periferia sembrano condannati e proporre loro un’alternativa attraverso il rap, dunque, sarà effettivo nei prossimi mesi ma, nel frattempo, continua a raccogliere fondi.

Dopo che Massimo Pericolo ha donato la tuta indossata nel video di “7 miliardi” e, in questi ultimi giorni, Fabri Fibra, Madman e Gemitaiz hanno messo a disposizione capi d’abbigliamento e dischi autografati, oggi si aggiungono alla lista dei donatori anche Mahmood, Ghali e J-Ax.

Se Ghali ha deciso di donare il cofanetto Deluxe del repack di “DNA” e J-Ax il CD autografato di “Strade di città”, disco d’esordio degli Articolo 31, Mahmood ha messo a disposizione una t-shirt esclusiva prodotta dal brand MSMG su cui l’artista vincitore del Festival di Sanremo 2019 è ritratto in una foto di quando era bambino.
Chi vuole sostenere la campagna può acquistare questi oggetti entro il 28 marzo.

Lo scopo di “Inside The Beat, Outside The Box” è quello di realizzare laboratori rap a carattere educativo rivolti ai ragazzi delle periferie milanesi per dare loro l’opportunità di esprimersi attraverso la musica che prediligono e di immaginare un futuro diverso da quello a cui si sentono spesso predestinati. Oltre al rap, per coinvolgere tutti gli abitanti del quartiere, il progetto prevede anche l’organizzazione di performance teatrali, delle vere e proprie “incursioni” in palcoscenici ricavati all’interno dei contesti di edilizia popolare e verde pubblico.

232aps è un’associazione nata a Milano nel 2019 che promuove percorsi artistici ed educativi, soprattutto attraverso il rap, rivolti a minori e giovani adulti. Gli educatori, psicologi e pedagogisti di 232aps hanno una lunga esperienza nell’organizzazione di laboratori rap a Milano nell’istituto penale per minori “Cesare Beccaria”, nella casa circondariale “San Vittore”, nelle comunità penali e nelle scuole. Il nome dell’associazione, 232, deriva proprio dal numero di telefono presente nella sala di musica dell’Istituto penitenziario minorile C. Beccaria.

“Inside The Beat, Outside The Box” prevede un evento finale nel quartiere milanese di Gratosoglio con l’esibizione dei ragazzi dei laboratori e in cui Jack the Smoker (Machete crew) farà un mini live e sarà Maestro di Cerimonia. Il progetto è realizzato in collaborazione con Odd Socks Studio.

Redazione

CS_”Pandemic”, con Rai Documentari viaggio nel Covid, un anno dopo


Una coproduzione internazionale con MBC, la tv pubblica sudcoreana

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L’11 marzo 2020 l’OMS ha dichiarato ufficialmente la pandemia di Coronavirus. A un anno di distanza, Rai Documentari presenta “Pandemic – il mondo al tempo del Covid” e “Gli invisibili della pandemia”, un racconto in due parti su come questo evento epocale abbia segnato in modo indelebile la vita di tutta la popolazione mondiale, impotente di fronte ad un nemico invisibile che non si riesce ancora a sconfiggere.
Una coproduzione internazionale Rai Documentari con MBC, la televisione pubblica sudcoreana, con la regia italiana di Luca Rosini, “Pandemic – il mondo al tempo del Covid”, in onda giovedì 18 marzo alle 23.10 su Rai3,  raccoglie le storie e i video messaggi di persone che in tutto il mondo hanno, a vario titolo, attraversato l’esperienza del Covid 19. Un omaggio all’umanità, una riflessione sullo stato attuale della pandemia a livello globale e un messaggio di solidarietà che viaggia oltre le frontiere. L’Italia è stato il primo paese occidentale ad essere colpito. Il dolore vissuto a Cremona e Bergamo si intreccia nel documentario con quello delle persone nel mondo, accomunate dallo stesso copione: la perdita di una persona cara, che si è spenta in solitudine, i familiari che non possono piangerla. Metropoli deserte, abbracci negati, interi settori economici in crisi. Dal Brasile alla Svezia, passando per l’Inghilterra e l’Indonesia, il documentario racconta la vita quotidiana durante il lockdown, il dolore e la solitudine ma anche le piccole e grandi risorse che hanno mantenuto in vita ognuno di noi, storie di disperazione, di resistenza, di vita vissuta e resilienza in un anno impossibile da dimenticare. Le telecamere di Rai Documentari sono tornate a Vo’ Euganeo, in provincia di Padova, dove si è registrata la prima vittima europea di Covid-19 e dove è stato imposto il primo lockdown, raccogliendo preziose testimonianze. Tra queste, il virologo Andrea Crisanti, tra i primi a dare l’allarme, il musicista Federico Paciotti, che ha perso la madre a causa del virus e lo scrittore Paolo Giordano, con la sua riflessione sul dolore provocato nell’umanità dall’impossibilità di seppellire i propri morti. 
“Gli invisibili della pandemia”, con la regia di Catia Barone, in onda giovedì 25 marzo alle 23.10 su Rai2, affronta invece l’eredità del Covid-19, un capitolo incerto e in buona parte sconosciuto anche al mondo medico-scientifico, raccontando in presa diretta le vite dei “long-covid”, i reduci del Coronavirus, che continuano a soffrire nonostante siano guariti dal virus. La stessa OMS ha annoverato tra le priorità la comprensione della gestione clinica dei pazienti post covid e del mistero dei postumi duraturi dell’infezione da coronavirus: sintomi inaspettati, complicazioni, disturbi neurologici, fino al blocco degli arti e a gravi disfunzioni renali. Raccontati nelle storie di Antonio Mastrogiacomo, 36 anni, mai ricoverato e negativizzato a dicembre, che a distanza di mesi non riesce a stare in piedi, vittima di una perenne stanchezza invalidante; di Morena Colombi, che dopo aver contratto una forma lieve di Covid ha continuato ad avere sintomi e dolori e ha fondato un gruppo Facebook per confrontarsi con altri guariti con effetti collaterali duraturi, che oggi conta migliaia di iscritti. E ancora Gianfranco Lamberti, medico fisiatra ricoverato per 4 mesi, che ha rischiato di rimanere tetraplegico e si è ripreso solo dopo una lunga riabilitazione; Rita Avanzini, 72 anni, ammalatasi ai reni dopo un periodo in terapia intensiva e una lunga degenza in ospedale dovuti al Covid, oggi costretta a dipendere dalla dialisi. Ritorna anche Franco Pugliese, già protagonista di “Senza respiro”, il primo medico vaccinato a Piacenza che coordina le squadre dei “vaccinatori”. Con la speranza di tornare alla normalità, anche se la cronaca di oggi lascia l’amaro in bocca. Sono solo alcune delle tante storie di chi è guarito dal virus ma si trova ad affrontare una nuova difficile sfida. Come testimoniano i medici del Columbus Covid Hospital del Policlinico Gemelli di Roma, il primo in Italia ad aver attivato il monitoraggio dei pazienti dimessi e ancora sofferenti. Tra loro, gli psichiatri stanno riscontrando anche disturbi da stress post-traumatico, come i reduci di guerra o le vittime di un attacco terroristico.
“Pandemic è un grande affresco su una delle più grandi tragedie sanitarie della nostra epoca e sul suo impatto sulla società, la vita e la quotidianità di ciascuno di noi” ha dichiarato Duilio Giammaria, Direttore di Rai Documentari.  “Con questa co-produzione internazionale, Rai Documentari affronta un tema di grande attualità, in linea con la sua missione di servizio pubblico volta a divulgare contenuti di qualità, di attualità, in grado di stimolare la riflessione del grande pubblico”.

CS_GIOVEDÌ 25 MARZO, in occasione della Giornata Nazionale dedicata a DANTE ALIGHIERI, esce “INFERNO”, la prima OPERA ROCK ELECTRO SINFONICA di FRANCESCO MARIA GALLO! E sempre dal 25 marzo in radio “CARONTE”, primo singolo estratto da “INFERNO”.


In occasione della Giornata Nazionale dedicata a DANTE ALIGHIERI

…  a 700 anni dalla sua morte

GIOVEDÌ 25 MARZO ESCE

“INFERNO

la prima opera rock electro sinfonica di

FRANCESCO MARIA GALLO

… e sempre da GIOVEDÌ 25 MARZO

in radio il primo singolo

CARONTE

A 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, in occasione della Giornata Nazionale a lui dedicata, giovedì 25 marzo uscirà “INFERNO” la prima opera rock electro sinfonica di FRANCESCO MARIA GALLO, ispirata alla celebre cantica della Divina Commedia e prodotta da Renato Droghetti con la supervisione di Manuel Auteri.

In uscita per l’etichetta bolognese SanLucaSound, INFERNO”, con musiche e testi di Francesco Maria Gallo, sarà disponibile in digitale e anche in formato CD e vinile (tiratura limitata), impreziosito da un libretto contenente tutti i testi dei brani, i controcanti a firma di Carla Francesca Catanese e le illustrazioni di Rodolfo Rod Mannara e della pittrice underground Allison “Allis” Geremia.

Sempre da giovedì 25 marzo sarà in radio “CARONTE”, primo singolo estratto dal disco e vero incipit del viaggio all’Inferno immaginato da Dante Alighieri e idealizzato, nella sua opera musico-letteraria, da Francesco Maria Gallo.

«Il primo singolo “CARONTE” – RACCONTA FRANCESCO MARIA GALLO – grazie alla chitarra di Ricky Portera, mette in scena a colpi di rock ‘n’ roll il dialogo con Caronte, per raggiungere l’altra sponda del fiume Acheronte che porta direttamente all’inizio del cono infernale. Mai nessuna rockstar aveva intrapreso un viaggio così disobbediente a quelle regole precostituite, che spesso ci rendono immuni alla conoscenza della cruda verità. Quella conoscenza che, al contrario, ci permetterebbe di vivere una vita dignitosa e di lottare contro le iniquità che, non il mondo ma noi stessi, ci infliggiamo. Il rock diventa così l’unica speranza di salvezza».

Con “INFERNO” Francesco Maria Gallo traghetta il pubblico nella dura discesa agli Inferi di Dante Alighieri, ma al tempo stesso anche nell’inferno della nostra contemporaneità. Infatti, seppur con lo sguardo rivolto al 1200 di Dante Alighieri, ascoltando “INFERNO” emerge anche un racconto contemporaneo in cui attraverso i protagonisti di ogni brano si può riconoscere lo specchio dei nostri tempi.

Questa la tracklist di “INFERNO: “Selva Oscura”, “Caronte”, “Francesca” (interpretata da Simona Rae), “Bacio Sospeso”, “Medusa”, “Il Silenzio di Pier”, “Il Gigante”, “Ugolino”, “L’imperatore del dolore” feat Simona Rea, “Inferno” feat Enrico Evangelisti e la ghost track “Desolazione”.

Composto da undici brani originali – di cui Gallo è autore di testi e musiche – ispirati ai canti danteschi e ad alcuni dei loro personaggi, con l’album “INFERNO” il cantautore Francesco Maria Gallo – ad eccetto del brano iniziale “La Selva Oscura” che riporta i versi originali del Proemio dantesco – sovrascrive la propria libera interpretazione dei canti e dei personaggi scelti, che qui raccontano la loro propria verità.

Si assiste così alla rielaborazione di un proprio inferno, ridisegnato secondo un personale punto di vista.

INFERNO” ha avuto il patrocinio e il riconoscimento come opera culturale di qualità da parte della fondazione Symbola, che promuove e aggrega le Qualità Italiane (www.symbola.net).

Cantautore, autore televisivo, storyteller, comunicatore, mass mediologo, FRANCESCO MARIA GALLO è laureato in Musicologia e Comunicazione di massa al Dams di Bologna. Ha scritto diversi format televisivi per Rai1 e Rai2 tra i quali Suicidi Letterari: morire di penna nel ‘900 (RAI2), Il Premio per il Lavoro (due edizioni per RAI2 e una edizione per RAI1), The voice of ethics, TED televisivo sull’etica dell’innovazione trasmesso in diretta su piattaforma Sky. Ha collaborato con Silvia Ronchey e Beppe Scaraffia come consulente autorale al Festival della poesia di Sanremo (RAI2). È stato fondatore, frontman e autore dei Calabrolesi Rock Band e successivamente di Legality Band Project, entrambe rock band che promuovono etica e legalità.

Autore e interprete di diverse canzoni a sfondo sociale tra le quali “Ventu”, testo che racconta vicende di ‘Ndrangheta in Calabria. Nel 2010 ha ricevuto il Leone d’oro di Class CNBC per la comunicazione sociale.

Redazione