Day: marzo 27, 2022

FOO FIGHTERS  Il batterista Taylor Hawkins è morto improvvisamente a soli 50 anni


Si è fermato all’improvviso nella notte in un hotel di Bogotà il cuore di Taylor Hawkins, uno dei più grandi batteristi sulla scena rock che da più di un quarto di secolo era l’anima, assieme al fondatore Dave Grohl, dei Foo Fighters. Si è fermato a soli 50 anni lasciando una famiglia (la moglie Alison e tre figli), una marea di fan con il cuore spezzato e tantissimi colleghi che lo piangono, ricordandone il genio ma anche il carattere e l’umanità. “La famiglia dei Foo Fighters – scrivono i compagni sui social – è distrutta per la tragica, prematura morte del nostro amato Taylor Hawkins. Il suo spirito musicale e la sua risata contagiosa vivranno con noi per sempre”. Hawkins si trovava nella capitale colombiana per suonare al Festival Estereo Picnic: sono ignote ancora le cause precise della morte, forse un infarto. La sua ultima esibizione è stata al Lollapalooza Argentina. In Italia i Foo Fighters sono attesi il 12 giugno all’I-Days di Milano.

Nato in Texas nel 1972 e cresciuto in California, Hawkins iniziò a suonare molto presto in vari gruppi e accompagnò anche Alanis Morissette sia in tour che in studio. Nel 1997 l’incontro con Dave Grohl che lo scelse per sostituire William Goldsmith nel nuovo gruppo da lui fondato dopo lo scioglimento dei Nirvana travolti dalla morte di Kurt Cobain. Da allora nacque l’asse di ferro con Grohl e il chitarrista icona Pat Smear che avrebbe portato i Foo Fighters a diventare delle superstar del rock e riempire gli stadi di tutto il mondo. Hawkins ha registrato otto dei dieci album in studio dei Foo Fighters, da “There is nothing left to lose” (1999) a “Medicine at midnight” e il disco di cover dei Bee Gees “Hail satin” (2021). Ha anche avuto ruoli importanti nei video del gruppo e nel recentissimo film horror ”Studio 666”, che ha come protagonista la band. Fortissimo il suo legame (“una specie di amore a prima vista”) con Grohl, a sua volta un grande batterista. I due a volte si scambiavano i ruoli durante i concerti della band, con Hawkins alla voce. Grohl nel suo libro del 2021, ”The storyteller – Tales of life and music”, lo ha definito “fratello di un’altra madre, il mio migliore amico, un uomo per il quale prenderei una pallottola”. E in una delle loro ultime interviste (all’edizione australiana di “60 Minutes”) hanno detto: “Hai presente quelle coppie di fidanzati o amici che, anche se bisticciano spesso, sai che rimarranno insieme per sempre? Ecco, noi non siamo così. Non c’è mai stato attrito creativo tra di noi”.

Il poliedrico batterista ha anche fondato delle sue band in cui faceva anche il chitarrista e frontman (Hawkins and the Coattail Riders, la cover band Chevy Metal e ultimamente Nhc con Dave Navarro e il bassista dei Jane’s Addiction Chris Chaney) e vanta tantissime collaborazioni (Brian May, Slash, Ozzy Osbourne). In Italia ha suonato per due volte con Vasco Rossi: nel brano “Praticamente Perfetto” dell’album ”Nessun Pericolo Per Te” (poi reincisa senza di lui nel 1996) e “L’uomo più semplice” pubblicato come singolo nel 2013. Ancora increduli sui social i fan e i colleghi, che pubblicano le sue foto in un serpentone ininterrotto di cordoglio. “No. Non può essere. Cuore spezzato. Taylor, eri una famiglia per noi. Il nostro amico, nostro fratello, il nostro amato figlio. Ci mancherai così tanto” si dispera Brian May. “Ho amato il tuo spirito e la tua inarrestabile potenza rock” twitta Tom Morello, chitarrista dei Rage Against the Machine. “Era veramente una gran persona e un musicista straordinario” scrive Ozzy Osbourne dandogli appuntamento “dall’altra parte”. Travis Barker dei Blink-182 ricorda come agli inizi della sua carriera gli diede speranza e determinazione seguendolo in locali “malafamati”: “Dire che mi mancherai, amico mio, non è abbastanza. Fino alla prossima volta che parleremo di batteria e fumeremo nella stanza dei ragazzi…”. Anche Ringo Starr si unisce al dolore e augura “pace e amore a tutta la sua famiglia e pace e amore alla sua band”. Cordoglio e foto di ricordo anche da parte dei Red Hot Chili Peppers e dai Guns N’ Roses. La fan più triste però sarà forse la piccola Emma Sofia, batterista paraguayana di 9 anni, che pochi giorni fa aveva suonato sotto la pioggia davanti all’hotel di Asunción nel tentativo di incontrarlo. Alla fine Hawkins era sceso a salutarla e a farsi fotografare con lei. I genitori non hanno il coraggio di dirle che il suo grande mentore non c’è più… (Ansa)

CS_Tornano le vicende della famiglia Peirò nella serie “Noi”


Nel cast Lino Guanciale, Aurora Ruffino, Dario Aita, Claudia Marsicano

(none)

Quarto appuntamento con “Noi”, la fiction tratta dalla serie televisiva statuinitense ‘’This is us’’ creata da Dan Fogelman, in onda su Rai 1 domenica 27 marzo alle 21.25, con Lino Guanciale, Aurora Ruffino, Dario Aita, Claudia Marsicano. Nel primo episodio dal titolo La Baita, ancora troppo sconvolto per quello che ha scoperto, Daniele non sembra intenzionato a ricucire con sua madre: è come se tutte le sofferenze passate fossero tornate a galla e lui non riesce a perdonarla. La stessa Cate vive un momento di profonda incomprensione con Rebecca: l’ipotesi di ricorrere ad un bypass gastrico non fa che rinverdire antichi dubbi e malumori tra le due. E come sempre in questi casi una fuga nella loro baita di montagna sembra essere la soluzione: Cate e Daniele non ci pensano due volte e quando arrivano lì trovano Claudio e Chiara, intenzionati a trascorrere un romantico Capodanno. 
Nel secondo intitolato La casa Metà anni ’80, Pietro e Rebecca, alle prese con la ricerca di un appartamento più spazioso, vengono informati non senza un certo scompiglio che si tratta di una gravidanza gemellare: non un solo bambino, ma addirittura tre. La coppia è frastornata ma felice, anche se le prime preoccupazioni di natura economica cominciano ad affacciarsi nei loro pensieri. Pietro, caparbio ed entusiasta, vorrebbe fare tutto da solo, Rebecca invece sembra più dubbiosa e propensa ad accettare l’aiuto della famiglia. Nel presente i fratelli Peirò non vivono momenti particolarmente felici: Cate è molto preoccupata per le condizioni di salute di Teo, Daniele deve risolvere un inspiegabile buco finanziario al lavoro e Claudio è, come al solito, sommerso dai casini, sia professionali che sentimentali.

redazione

CS_La “Domenica in” di Mara Venier


Si apre con gli aggiornamenti sul conflitto in Ucraina

(none)

È dedicata agli aggiornamenti sulla guerra in Ucraina l’apertura del nuovo appuntamento con “Domenica in”, condotta in diretta da Mara Venier – dagli Studi “Fabrizio Frizzi” di Roma – domenica 27 marzo alle 14 su Rai 1. Ne parla in studio il giornalista e conduttore de “La Vita in Diretta”, Alberto Matano, mentre in collegamento ci saranno Monica Maggioni, direttrice del TG1 e Giovanna Botteri, corrispondente Rai da Parigi. Sempre in questo spazio Shel Shapiro si esibirà cantando “L’uomo che sa”, adattamento del celebre brano di Bob Dylan “Masters of war”.
Stefano De Martino sarà protagonista di una ampia intervista per poi dare vita ad alcune gag con la complicità di Francesco Paolantoni e Vincenzo De Lucia, suoi compagni di viaggio nel programma di Rai2 “Stasera tutto è possibile”.
Arisa interverrà per cantare alcuni dei suoi successi richiesti direttamente dal pubblico di “Domenica in” attraverso i social, mentre il ballerino e coreografo Vito Coppola coinvolgerà Mara Venier in una simpatica lezione di ballo. 
Shel Shapiro, accompagnato dalla sua band, torna per presentare il suo nuovo album “Quasi una leggenda” uscito il 18 marzo, cantando alcuni inediti come “La leggenda dell’amore eterno”, “Angeli devastati” e “Troppa realtà”.
Walter Veltroni sarà in studio per presentare il suo nuovo romanzo “La scelta”. Al termine Shel Shapiro dedicherà a Veltroni un classico del suo repertorio “per amore della musica”.

redazione