ariston

Sanremo 2022: Mahmood & Blanco vincono il Festival con il brano ‘Brividi’| Il Presidente della Rai Soldi: “Festival ha colpito nel segno”


Presidente Rai: “Un Festival capace di andare oltre la tv”

L’ultima serata, caratterizzata dalla leggerezza di Sabrina Ferilli, l’elogio della gentilezza di Marco Mengoni e l’omaggio a Raffaella Carrà che ha fatto scatenare la platea dell’Ariston, non ha deluso ma ha mantenuto alto l’interesse del pubblico come le precedenti. La Presidente Rai Marinella Soldi commenta così lo straordinario successo della serata finale e dell’intero Festival di Sanremo 20222:

“Gli straordinari dati di ascolto dell’ultima serata sono la conferma che questo Festival ha davvero colpito nel segno. Sanremo 2022 ha unito le generazioni, mettendo insieme cantanti di ogni età, ha fatto parlare, con linguaggi diversi, una società attuale ed inclusiva. L’offerta Rai ha attraversato tutte le piattaforme, partendo dalla tv generalista per passare alla radio ed esplodere sui social, rimanendo sempre fruibile in streaming. La partecipazione è stata massima, polemiche comprese”.

Al secondo posto si è classificata Elisa, con ‘O forse sei tu’; al terzo Gianni Morandi con ‘Apri tutte le porte’.

Questa la classifica finale del festival di Sanremo 2022 dal quarto al 25/o posto:

In TopTen: Irama, Sangiovanni, Emma, La Rappresentante di Lista, Massimo Ranieri, Dargen D’Amico, Michele Bravi

a seguire: Matteo Romano, Fabrizio Moro, Aka 7even, Achille Lauro feat. Harlem Gospel Choir, Noemi, Ditonellapiaga e Rettore, Rkomi, Iva Zanicchi, Giovanni Truppi, Highsnob e Hu, Yuman, Le Vibrazioni, Giusy Ferreri, Ana Mena, Tananai.

Sempre il Presidente della Rai Marinella Soldi ha poi espresso un grazie a chi il Festival lo ha fatto diventare realtà lavorando dietro le quinte e sul palco: Amadeus, gli artisti, il direttore Coletta e tutto il personale Rai”.

Redazione

CS_Ordine di uscita serata cover Festival 2022


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1° Cantante – NOEMI

2° Cantante – GIOVANNI TRUPPI con Vinicio Capossela

3° Cantante – YUMAN con Rita Marcotulli

4° Cantante – LE VIBRAZIONI con Sophie and The Giants

5° Cantante – SANGIOVANNI con Fiorella Mannoia

6° Cantante – EMMA con Francesca Michielin

7° Cantante – GIANNI MORANDI con MOUSSE T.

8° Cantante – ELISA

9° Cantante – ACHILLE LAURO con Loredana Bertè

10° Cantante – MATTEO ROMANO con Malika Ayane

11° Cantante – IRAMA con Gianluca Grignani

12° Cantante – DITONELLAPIAGA e RETTORE

13° Cantante – IVA ZANICCHI

14° Cantante – ANA MENA con Rocco Hunt

15° Cantante – LA RAPPRESENTANTE DI LISTA con Cosmo, 
Margherita Vicario e Ginevra

16° Cantante – MASSIMO RANIERI con Nek

17° Cantante – MICHELE BRAVI

18° Cantante – MAHMOOD&BLANCO

19° Cantante – RKOMI con Calibro 35

20° Cantante – AKA 7EVEN con ARISA

21° Cantante – HIGHSNOB & HU Con Mr. Rain

22° Cantante – DARGEN D’AMICO

23° Cantante – GIUSY FERRERI con Andy dei Bluvertigo

24° Cantante – FABRIZIO MORO

25° Cantante – TANANAI con Rosa Chemical

redazione

CS_Il 72° Festival della Canzone Italiana


Il terzo Sanremo firmato Amadeus

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“Questo del 2022 è un Festival di Sanremo che vuole essere nel segno della speranza di tornare alla normalità. Spero in un Festival di gioia anche per il fatto che il Teatro Ariston sarà pieno e non ci troviamo, dunque, nella situazione dello scorso anno. Forse questo è il segno della vera rinascita o comunque un tentativo di rinascita. La mia speranza, poi, è in un Festival da ascoltare, da vedere e, perché no, da ballare”. Così Amadeus racconta lo “spirito” di questa edizione del 72° Festival della Canzone Italiana che lo vede per la terza volta come conduttore e direttore artistico: dal 1° al 5 febbraio, in diretta in prima serata su Rai1, Rai Play, Rai Italia e Radio2 – radio ufficiale – arriva il 72° Festival della Canzone Italiana, il terzo firmato da Amadeus che porta a Sanremo 25 artisti in gara. Cinque serate per un viaggio nella musica italiana, impreziosite dalla presenza – al fianco del conduttore e direttore artistico – di cinque co-conduttrici, una per serata: Ornella Muti, Lorena Cesarini, Drusilla Foer, Maria Chiara Giannetta, Sabrina Ferilli.  E non mancheranno gli ospiti, da Fiorello a Checco Zalone, dai Maneskin a Cesare Cremonini, da Laura Pausini ai Meduza.  Il tutto nella scenografia “avvolgente” firmata da Gaetano e Maria Chiara Castelli, con la regia di Stefano Vicario alla “guida” di 12 telecamere per portare lo spettacolo del Teatro Ariston – che torna a ospitare il pubblico in presenza – nelle case degli Italiani. 
Venticinque gli artisti in gara, tre dei quali provenienti da Sanremo Giovani, che – senza eliminazioni – si sottoporranno al giudizio della Giuria della Sala Stampa, Tv, Radio e Web alla quale si aggiungeranno anche la giuria “Demoscopica 1000”, al suo debutto, e il tradizionale Televoto.
Nella prima serata si esibiranno Achille Lauro feat. Harlem Gospel Choir, Ana Mena, Dargen D’Amico, Gianni Morandi, Giusi Ferreri, La Rappresentante di Lista, Mahmood & Blanco, Massimo Ranieri, Michele Bravi, Noemi, Rkomi, Yuman. 
Nella seconda, invece, ci saranno Aka 7even, Ditonellapiaga e Rettore, Elisa, Emma, Fabrizio Moro, Giovanni Truppi, Highsnob & Hu, Irama, Iva Zanicchi, Le Vibrazioni, Matteo Romano. Sangiovanni, Tananai. 
Torna, inoltre, la serata speciale delle Cover di venerdì 4 febbraio, durante la quale gli artisti eseguiranno un brano tratto non solo dal repertorio italiano, ma anche da quello internazionale degli anni 60’, 70’, 80’ o 90’.
Come sempre, i cantanti saranno accompagnati dall’Orchestra del Festival – composta da musicisti professionisti in parte scelti dalla Rai e in parte messi a disposizione dalla Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo – e dai vocalist.
L’apertura della serata finale, inoltre, sarà impreziosita dall’Inno di Mameli, eseguito dalla Banda Musicale della Guardia di Finanza, diretta dal Maestro Leonardo Ingrosso.
L’appuntamento con il Festival di Sanremo sarà preceduto fino a sabato 5 febbraio da “PrimaFestival”, con Roberta Capua, Paola Di Benedetto e Ciro Priello che offriranno al pubblico curiosità e anticipazioni.
Anche quest’anno Rai Radio2 sarà la voce ufficiale del Festival di Sanremo per raccontare in compagnia dei suoi protagonisti, la kermesse canora più amata dagli italiani. In diretta dalla Città dei fiori, con oltre 100 ore di musica, interviste, curiosità e backstage, Radio2 metterà a punto anche, una programmazione dedicata, in diretta “on air” e in Visual su RaiPlay. Sempre Rai Play, inoltre, propone a versione “digitale di Sanremo” con live streaming speciali e clip da rivedere in una pagina dedicata sulla piattaforma. Tutte le conferenze stampa, poi, saranno in diretta su RaiPlay dal 31 gennaio al 6 febbraio, come pure le serate del Festival in una sezione aggiornata in tempo reale dedicata a tutte le clip delle esibizioni e dei momenti dello show appena andate in onda. Sul sito verrà garantita l’audiodescrizione del Festival e la diretta Lis (Lingua Italiana dei Segni) anche per le clip delle canzoni, grazie a Rai Pubblica Utilità, che renderà accessibile ai disabili sensoriali tutta la rassegna sanremese.

redazione

CS_Mercoledì 3 marzo IL VOLO è super ospite al FESTIVAL DI SANREMO! Omaggia ENNIO MORRICONE ripercorrendo le melodie del grande Maestro impresse nei ricordi di tutti.


IL VOLO

MERCOLEDÌ 3 MARZO IL TRIO INTERNAZIONALE SARÀ SUPER OSPITE

AL FESTIVAL DI SANREMO!

SI ESIBIRÀ SUL PALCO DELL’ARISTON CON UN

TRIBUTO AD ENNIO MORRICONE

anteprima del grande concerto-evento di giugno

Eccezionalmente l’Orchestra del Festival sarà diretta

da ANDREA MORRICONE, figlio del grande Maestro

Il trio italiano che ha conquistato le platee internazionali vendendo milioni di dischi in tutto il mondo, IL VOLO, sarà super ospite mercoledì 3 marzo della seconda serata del Festival di Sanremo!

Dopo la vittoria nel 2015 con il brano “Grande Amore” e il podio nel 2019 con il brano “Musica che resta”, Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble tornano per la seconda volta comeospiti al Festival di Sanremo con un’emozionante performance in onore di ENNIO MORRICONE, grande direttore d’orchestra, musicista, compositore, autore delle colonne sonore più belle del cinema italiano e mondiale, insignito del Premio Oscar.

Ripercorreranno le melodie del Maestro, impresse nei ricordi di tutti, in un’atmosfera sognante, accompagnati dall’Orchestra del Festival di Sanremo eccezionalmente diretta da ANDREA MORRICONE, a testimoniare l’ufficialità di questo sentito tributo a un artista che simboleggia l’espressione più alta dell’italianità nel mondo.

Questa esibizionesarà un’anteprima del concerto-evento de Il Volo, che si terrà a giugno 2021 “IL VOLO tribute to ENNIO MORRICONE”: un viaggio travolgente dentro l’arte di uno dei più grandi compositori del Novecento.

IL VOLO tribute to ENNIO MORRICONE” è anche il titolo del prossimo impegno discografico dei tre artisti con pubblicazione mondiale per Sony Music entro la fine del 2021.

Il Volo è da sempre legato a Ennio Morricone. All’inizio della loro straordinaria carriera, Piero, Gianluca e Ignazio hanno condiviso con il Maestro lo studio di registrazione Forum Music Village e nel 2011 sono stati ospiti al suo concerto in Piazza del Popolo a Roma, esibendosi con il brano “E più ti penso” su un medley delle colonne sonore dei film “C’era una volta in America” e “Malèna” firmate da Ennio Morricone. Anche nei numerosi concerti in tutto il mondo, il trio italiano ha spesso presentato E più ti penso”, come omaggio a una delle grandi eccellenze italiane che merita di essere patrimonio culturale di tutti.

www.ilvolomusic.com – www.instagram.com/ilvolomusic/?hl=it – www.facebook.com/ilvolomusic/

Redazione

CS_ARISA: giovedì 4 marzo, per la terza serata del Festival di Sanremo, interpreterà il brano “QUANDO” di Pino Daniele in duetto con MICHELE BRAVI.


ARISA

GIOVEDÌ 4 MARZO

per la terza serata del Festival di Sanremo

INTERPRETERÀ IL BRANO “QUANDO” DI PINO DANIELE

in duetto con MICHELE BRAVI

Il brano sanremese “Potevi fare di più” è in pre-order e in pre-save al link:

https://arisa.bfan.link/potevi-fare-di-più

Giovedì 4 marzo, per la terza serata del Festival di Sanremo, ARISA interpreterà in duetto con MICHELE BRAVI il brano “Quando” di Pino Daniele.

L’artista ha scelto di omaggiare e di eseguire questa celebre canzone del 1991 di Pino Daniele,colonna sonora del film “Pensavo fosse amore… invece era un calesse”(diretto e interpretato da Massimo Troisi).Per arricchire la sua interpretazione, Arisa canterà il brano sul palco dell’Ariston con il cantautore Michele Bravi, che ha da poco presentato il suo ultimo progetto discografico, il concept album “La Geografia del buio”.

Arisa è in gara al 71° Festival di Sanremo con il brano “Potevi fare di più” (Pipshow Srl, licenza esclusiva di Believe Digital Srl), contenuto nel suo prossimo album di inediti. Il brano sanremese è disponibile in pre-order e in pre-save al seguente link: https://arisa.bfan.link/potevi-fare-di-più.

Potevi fare di più”, scritto da Gigi D’Alessio, parla di un momento di liberazione da una relazione tossica. Racconta la storia di una donna che cerca la forza di dire basta ad un amore che si è spento e ai continui tentativi di tenerlo in piedi.

Questa sarà lasettima partecipazione al Festival di Sanremo per l’artista che si è già aggiudicata due vittorie: la prima nel 2009, nella categoria Nuove Proposte, con il brano “Sincerità”, e la seconda nel 2014 nella categoria Campioni con “Controvento”. Nel 2015, inoltre, Arisa è stata co-conduttrice della 65° edizione del Festival.

Redazione

#RAI 02_FEB_2020, 18:00 Sanremo 2020 “Tra Palco e città” Dal 2 febbraio una mostra per raccontare i 70 anni del Festival della Canzone italiana


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In occasione della 70ª edizione del Festival prende il via l’innovativo progetto Rai “Tra palco e città”, che coinvolgerà la città di Sanremo portando il Festival fuori dall’Ariston con eventi ed esperienze sul territorio. 
La Mostra Rai “Sanremo 70”, a cura di Rai Teche e Direzione Creativa, è il primo degli eventi in programma, sarà inaugurata il 2 febbraio presso il Forte Sante Tecla.
Il direttore di Rai Teche , Maria Pia Ammirati, è orgogliosa di presentare ”una grande mostra per raccontare il Festival della canzone più famoso nel mondo, il più longevo, che compie 70 anni. Attraverso la scelta di foto e materiale documentale proveniente dall’Archivio di Rai Teche, la mostra “Sanremo 70” permetterà di ripercorrere l’intera storia del Festival della Canzone italiana, costruendo una narrazione di quegli anni con fotografie, montaggi di filmati delle canzoni vincitrici, memorabilia, grandi scenografie, i super-ospiti stranieri e molto altro. L’esposizione permetterà di osservare le tante trasformazioni di questo importante evento musicale, che da sempre rispecchia l’evoluzione dei costumi del Paese “.

Redazione

LA SECONDA SERATA DEL FESTIVAL: 12 ARTISTI IN GARE|BAGLIONI DUETTA CON MANNOIA, COCCIANTE E MENGONI |CLASSIFICA PARZIALE DELLA SALA STAMPA


Nella seconda serata del Festival di Sanremo di mercoledì 06 febbraio 2019   ancora protagonista la musica,  traghettata nel migliore dei modi dal trio Baglioni-Raffaele-Bisio. Il secondo appuntamento con il Festival ha visto salire sul palco solo 12 dei 24 artisti in gara, in ordine di uscita: Achille Lauro con Rolls Royce, Einar con Parole nuove, Il Volo con Musica che resta, Arisa con Mi sento bene, Nek con Mi farò trovare, Daniele Silvestri con Argento Vivo, Ex-Otago con Solo una canzone, Ghemon con Rose Viola, Loredana Bertè con Cosa ti aspetti da me, Paola Turci con L’ultimo ostacolo, Negrita  con I ragazzi stanno bene, Federica Carta e Shade con Senza farlo apposta.

Grande emozione, anche se prevedibile,  hanno regalato i duetti di Claudio Baglioni con Fiorella Mannoia in  “Quello che le donne non dicono“, con Riccardo Cocciante e “Margherita“, con Marco Mengoni in “Emozioni“.

(foto: ANSA)E un’ attenzione particolare e qualche parola in più merita l’ospitata di Marco Mengoni che ancora prima del duetto con Baglioni si è esibito in duetto con il cantautore scozzese Tom Walker  nella hit radiofonica Hola. A Mengoni il pubblico ha riservato un’accoglienza particolarmente calorosa con una standing ovation e un applauso prolungato  che ha quasi imbarazzato lo stesso Mengoni che emozionatissimo nel ringraziare il pubblico ha detto: “Sanremo ha la lacrima facile – dice,  visibilmente colpito -. Tornare al festival è sempre abbastanza emozionante: le gambe tremano e il palco… è sempre un po’ troppo”. Su twitter l’hashtag #MengoniSanremo2019 è schizzato subito primo in tendenza con oltre 35mila tw.

Nel corso della serata,  Virginia Raffaele   ha finalmente dato sfogo al suo talento divertendo il pubblico, in particolare quando si prende la scena per cantare Habanera, dalla Carmen di Bizet, dimentica le parole, cerca di recuperare da terra (con molta difficoltà, visto l’ingombrante abito che indossa)  il foglio accartocciato con il testo, ma quando si accorge che non è quello dell’opera di Bizet, ma è l’onnipresente “passerotto “di Baglioni, si esibisce semplicemente fischiando. Bravissima.

Sul finire della serata è stato consegnato anche  il Premio alla carriera a  Pino Daniele. Il premio è stato ritirato dalle figlie dell’artista: “Papà ne sarebbe stato veramente onorato”

CLASSIFICA PARZIALE  SECONDO IL VOTO DELLA SALA STAMPA

Fascia BLU

  • Silvestri
  • Arisa
  • Achille Lauro
  • Loredana Bertè

Fascia  GIALLA 

  • Ex Otago
  • Il Volo
  • Ghemon
  • Paola Turci

Fascia ROSSA

  • Federica Carta e Shade
  • Nek
  • Negrita
  • Einar

Si conclude la seconda serata. Appuntamento a giovedì 7 febbraio con la terza serata della 69ma edizione del Festival di Sanremo  su Rai1.

Redazione

 

 

DA #MUSICMAP UN COMMENTO (SEMISERIO) sulle canzoni di #Sanremo2018


  Il Festival secondo ”Sua Acidità” Enrico Faggiano

Ermal Meta e Fabrizio Moro – Non mi avete fatto niente– (arriva 1°) – A prova di come ad unirsi si vince, per il solo fatto che sono in due gruppi di pubblico a televotarti, specie se sei anche figo. Alla fine va bene il concetto di unire la sola retorica buonista festivaliera ad una melodia radiofonica e non ai soliti mattoni da omelia. Però c’è qualcosa per cui Fabrizio Moro proprio non convince, forse quella sua faccia da alternativo sanremese, o da quello che ha sempre qualcosa di serio da dire, boh. Canzone riciclata da altra, si aprirà dibattito. Vince, poteva andare peggio. E meglio.

Lo Stato Sociale – Una vita in vacanza – (arriva 2°) – Caproni: avessero tolto quella parolaccia dal ritornello, sarebbero diventati gli eroi di tutte le baby dance estive sulle spiagge, in modalità Gabbani. Per il resto sono bravi a farsi trovare pronti nell’occasione in cui le luci della ribalta si accendono su di loro, evitando di metterla in caciara come altri progetti simili del passato. Dite quello che volete, ma essere pronti al momento giusto non è da tutti. E, una domanda: ma la vecchia è la Vanoni che ha finito la tinta?

Annalisa – Il mondo prima di te – (arriva 3°) – Decognomata periodica, salta fuori per il solito brano, sanremese, di Annalisa. Fosse Chiara, Pina, Calogera, Sbirulina, sarebbe la stessa cosa. Ma un uptempo, anche solo per cambiare musica, proprio non lo vogliamo fare, o continuiamo a proporre le recite da prima Comunione? Però arriva da podio, e forse quindi lagnarsi funziona.

Ron – Almeno pensami – (arriva 4°) – Tocco di classe, che fa risalire Ron dopo svariate prove discretamente non discrete, con una canzone che è una buona, e non scarto di fabbrica, canzone di Dalla. Basta e avanza per uscire dalla massa, anche se è normale che la platea sanremese possa capire ma in parte. Missione compiuta, grazie, alla prossima e chissà. Ma tra lui e gli ex Pooh, la domanda è capire se per andare a Sanremo si debba prima passare dal tricologo.

Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico – Imparare ad amarsi – (arriva 5°) – Lei si porta due soggetti che paiono farle da stampella, e va bene il coraggio e tutto il resto. Ma oltre gli 80 il rischio è di sembrare uscita dal festival di Cartagine: il prodotto arriva dopo quella che è l’immagine, ormai non fresca, diciamo. Ormai siamo più a livelli da premio per la carriera, che non imitare Virginia Raffaele che imita Ornella Vanoni. Il “che è ‘sto premio che ho vinto?” finale, poi, pone ancora di più il dubbio: era lei, o l’imitatrice?

Luca Barbarossa – Passame er sale – (arriva 6°) – Alla fine è un ritratto sentimentale minimal-poetico, che difficilmente ricorderemo tra più di due settimane, ma che dimostra un briciolo di inventiva. Niente di clamoroso, però si lascia ascoltare. E, come alcune cose sanremesi, paga l’essere infilata in tanta di quella roba per cui non sei pronto, diciamo, ad aguzzare le orecchie quando magari ce ne poteva essere bisogno. Non stiamo parlando comunque di una meraviglia, eh, non illudiamoci.

Max Gazzè – La leggenda di Cristalda e Pizzomunno – (arriva 7°) – Rischia anche lui il problema di chi deve farsi largo tra altre diecimila cose, e quindi il non riuscire ad arrivare al bersaglio dell’ “adesso ascoltami, come sai fare tu”. E poi, abituati a tutte le sue meraviglie da cazzaro, quasi non lo si prende sul serio quando si prende sul serio: insomma, se invece di Cristalda e Pizzomunno avesse detto, che so, di Al Bano e Romina, sarebbe stato uguale, forse. E alla fine è come un bel pesce rosso in mezzo a 18 altri normali pesci rossi e un pesce giallo: non risalta.

Diodato e Roy Paci – Adesso – (arriva 8°) – Ci sono canzoni che arrivano e altre che non arrivano. Questa, personalmente, non mi arriva. Forse perché andrà meglio in radio che non dal vivo, forse chissà. Ha qualcosa, ma non abbastanza da far venir voglia di risentirla, chissà. Vattelappesca.

The Kolors – Frida – (arriva 9°) – A copiare gli N Sync ci avevano già pensato i Sottotono, e finì a sberle. Qui ormai siamo fuori tempo massimo e, volenti o nolenti, portano a Sanremo una loro canzone, e non una cosa fatta ad uso e consumo delle vecchierelle, già occupate nell’imitare quella dello Stato Sociale. Ergo, sanno a chi rivolgersi, e per quello che li riguarda centrano il bersaglio. Possono piacere o non piacere, però svolgono il loro compito, e forse fossimo sedicenni, chissà, ci aggraderebbero pure, dato che non nascondono quello che sono, e a chi si rivolgono.

Giovanni Caccamo – Eterno – (arriva 10°) – Come non sarà questo brano, perché andategli a spiegare che il copia e incolla non funziona, che non si risalta, che servono tante altre cose, e che per il Tavor si può chiedere altrove. Un tempo Battiato patrocinava Sibilla, ora Caccamo: è la prova di inevitabile senescenza?

Le Vibrazioni – Così sbagliato – (arriva 11°) – Riemergono rokkando rollando, con Sarcina che ormai è pronto per andare a “Tale e quale” a imitare Piero Pelù. Per il resto un po’ di blanda dozzinalità nel fare il proprio mestiere, senza particolari ispirazioni e limitandosi a mettere a dura prova, senza davvero un motivo, le corde vocali del cantante. Uah!, avrebbe urlato il Toro Loco.

Enzo Avitabile e Peppe Servillo – Il coraggio di ogni giorno – (arriva 12°) – Arriverà il giorno in cui a Sanremo non ci sarà la solita lacrimata su Scampia, che non è che a citarla ogni volta (ce ne fu una delegazione anche canterina, vero?). Prova di qualità, che non sempre è anche sinonimo di fruibilità, e vanno bene le liriche impegnate, va bene tutto, ma anche questa è una solfa trita e ritrita: almeno, parlando dei meno fortunati, Paolo Vallesi faceva frignare l’utenza. Qui sono sbadigli.

Renzo Rubino – Custodire – (arriva 13°) – Ancora senza essere diventato davvero popolare, ma che passando da Sanremo un anno sì e uno (quasi) pure, almeno riesce ad essere un po’ meno biodegradabile di tanti altri. Poi chiaro, ci vuole capacità interpretativa, e la voglia di mettersi lì ed ascoltare quello che ha da dirci. Cosa che può sembrare un pochino presuntuosa, forse, o no? Dai, anche tu, rallegrati, sei vivo, tra un po’ è primavera, le ragazze si scoprono, divertiti ogni tanto…

Noemi – Non smettere mai di cercarmi – (arriva 14°) – Il problema, cara mia, è che questa canzone te la dovrebbe cantare la canzone stessa, perché tu cerchi, cerchi, grattugi la tua voce in modo anche quasi buono per farti identificare, ma la canzone buona ancora non l’hai trovata? E che a riascoltare tutte le tue sanremate si fatica a distinguere il 2010 dal 2018? Dai, un po’ di allegria, ogni tanto, mica ti muore il gatto ogni febbraio di anni pari…

Red Canzian – Ognuno ha il suo racconto – (arriva 15°) – Brano rock anni ’90, ed è un controsenso che una delle poche cose vive la porti il bassista dei Pooh. Quei Pooh, non i loro nipoti. Ergo, nelle corde di qualche altro sarebbe stata anche interessante, qui (rischio di bypass alla terza interpretazione) rischia di non essere presa sul serio, stranamente. Vince il derby, in attesa che il prossimo anno appaiano gli altri due: d’altronde, se in precedenza abbiamo visto la clonazione dei Dear Jack, almeno qui la carriera rende i giudizi più indulgenti.

Decibel – Lettera dal Duca – (arriva 16°) – Ma cosa serve che Ruggeri rimetta insieme la band se poi il brano sembra molto Ruggeri e poco Decibel? Vista da lontano, gli altri due paioni cloni ingrigiti di Baglioni, e non c’è nemmeno un particolare effetto nostalgia se non nel look (dai, vestirsi da Kraftwerk è per farmi felice, vero?). Serviva meno parlato e più synth, altrimenti cosa li può far riconoscere dal resto? E Bowie, citato nel titolo ma non dopo, che dice?

Nina Zilli – Senza appartenere – (arriva 17°) – Ragazza mia, riesci piano piano a capire che ogni tanto alzando il ritmo si tira fuori qualcosa, e ci porti una roba retorica, banale, donnesca nel peggiore dei sensi? Dai, ti preferiamo quando fai tardi che non quando ti lagni, ok? Perché ad ogni Sanremo c’è sempre, sempre, la canzone sull’orgoglio femminile eccetera, e non sempre si è la Mannoia del 1987… E alla fine si diventa retorici, benchè almeno l’aspetto, quello sì, un premio lo vince sempre.

Roby Facchinetti e Riccardo Fogli – Il segreto del tempo – (arriva 18°) – Segreto che loro non hanno scoperto, dato che non fossero loro parrebbero usciti da una orchestrina di paese. Però bello il progetto: c’è un programma su Rai3, “Non ho l’età”, che parla di amori nati (o rinati) in anzianità. Contattarli, please. Altrimenti, siamo a due soggetti che imitano Facchinetti e Fogli, dinstinguibili dal fatto che uno ha trovato chiuso il negozio delle tinte per capelli. Poi, di nascosto, attaccheranno le sottane della vecchietta ballerina? O, con il fatto che la canzone assomiglia ad un pezzo da catechismo (“Symbolum 77”, quello di “tu sei la mia vitaaaa”), faranno i bravi?

Mario Biondi – Rivederti – (arriva 19°) – Ormai appurato che certe fanciulle rimangono ingravidate al solo sentir far gargarismi, resta un eccellentemente inutile esercizio di stile, a dimostrar quanto è bravo. Ora tutti a farsi venire la raucedine per cantare come lui. Però, come tante cose festivaliere, dopo non rimane niente, se non appunto il mal di gola a chi cerca di imitarlo. Di fatto, si fosse messo nel testo ad elencare le qualità balsamiche di un aerosol sarebbe stata la stessa cosa.

Elio e le storie tese – Arrivedorci – (arriva 20°) – Troppo facile dire che “Appendi le scarpe al chiodo” fosse più adatta alla bisogna. Qui il brano ha un senso conoscendo la storia della chiusura (ma citare i Beatles di “alla fine l’amore che prendi è uguale all’amore che dai” non era meglio?), ma resta l’idea che sia un temino di terza media scritto da chi è già stato plurilaureato. Insomma, vanno bene i saluti, ma poteva davvero finire diversamente, chissà. Però l’apparizione di Supergiovane, alla fine, rende tutto più meraviglioso: ultimi, forse non sognavano di meglio.

I giovani – Vince uno che, come diceva uno più famoso, “Beati gli Ultimi”. Senza sorprendere più di tanto: specchio della manifestazione, dove si deve essere interessanti ma senza esagerare. Ce ne dimenticheremo, dai. Per fortuna?

Redazione

MAX-NEK-RENGA: questa sera ospiti del Festival di Sanremo con un’inedita versione di “STRADA FACENDO” da mezzanotte in radio e contenuta nell’album “MAX NEK RENGA, il disco”, in uscita il 9 marzo!


Dopo il successo straordinario della prima parte del tour

che sta conquistando i palasport di tutta Italia

con un sold out dopo l’altro

 cover_MNR

MAX PEZZALI

NEK

FRANCESCO RENGA

 

QUESTA SERA OSPITI DEL FESTIVAL DI SANREMO!

 

“STRADA FACENDO”

IL BRANO IN UN’INEDITA VERSIONE A TRE VOCI
DA MEZZANOTTE IN RADIO E IN TUTTI GLI STORE DIGITALI

…E CONTENUTA IN

“MAX NEK RENGA, il disco”

IN USCITA IL 9 MARZO

che raccoglierà tutti i più grandi successi dei tre Artisti

reinterpretati in una versione inedita a tre voci!

 

Dopo il successo straordinario della prima parte del tour che sta conquistando i palasport di tutta Italia, questa sera, sabato 10 febbraio, MAX PEZZALI, NEK e FRANCESCO RENGA si esibiranno come ospiti alla serata finale della 68° edizione delFESTIVAL DI SANREMO.

Sul palco il trio duetterà con il Direttore Artistico Claudio Baglioni sulle note di “STRADA FACENDO”.

Strada facendo, nella versione a tre voci, sarà in rotazione radiofonica e disponibile in tutti gli store digitali da mezzanotte e sarà contenuto nell’album “MAX NEK RENGA, il disco” (Warner Music), in uscita il 9 marzo.

L’album, che sarà in pre-order su iTunes da stanotte a mezzanotte, raccoglierà tutte le più grandi hit dei repertori di Max, Nek e Renga, reinterpretate a tre voci, e non solo, e farà rivivere tutte le emozioni di questo tour che sta conquistando il pubblico di tutta Italia.

Dal 12 febbraio i tre Artisti riprenderanno la tournée che culminerà il 28 aprile in un evento unico all’Arena di Verona: una grande festa della musica con più di 30 brani in scaletta scelti tra i più grandi successi delle rispettive carriere dei tre Artisti,che vantano repertori diventati colonna sonora di intere generazioni.

Sul palco Max, Nek e Renga sono accompagnati da una super band di 9 elementi composta da: Fulvio Arnoldi (chitarra e tastiere),Stefano Brandoni (chitarra), Davide Ferrario (chitarra e tastiere), Luciano Galloni (batteria), Ernesto Ghezzi (tastiere), Chicco Gussoni (chitarra), Enzo Messina (tastiere), Lorenzo Poli (basso), Dj Zak.

Queste le prossime date di “MAX NEK RENGA, il tour”: 12 e 13 febbraio al Pala Bam di Mantova16 febbraio all’Arena Spettacoli Padova Fiere di Padova20 febbraio al Nelson Mandela Forum di Firenze, 21 febbraio al Modigliani Forum di Livorno23 febbraioall’Unipol Arena di Bologna,  4 e 6 aprile al Pala Lottomatica di Roma7 aprile al Pala Prometeo di Ancona, 11 aprile al Pala Florio di Bari12 aprile al Pala Mazzola di Taranto16 aprile alla Zoppas Arena di Conegliano – Treviso, 19 e 20 aprile al Mediolanum Forum di Assago – Milano, 28 aprile all’Arena di Verona.

I biglietti per il tour, prodotto e organizzato da F&P Group, sono disponibili su TicketOne.it e nei punti vendita e prevendite abituali.

 RTL 102.5 è media partner di “MAX NEK RENGA, il tour

Redazione

FESTIVAL DI SANREMO 2018: Anche Giorgia tra i super ospiti


Sanremo 2018, tutti gli ospiti di Claudio Baglioni

E dopo i “sì” di Fiorello e Laura Pausini che saliranno sul palco del Teatro Ariston durante la prima serata della 67a edizione,  all’appello di Claudio Baglioni arriva anche il “si” di Nek, Francesco Renga e Max Pezzali, attualmente in tour con il loro spettacolo. Ad annunciarlo sono stati gli stessi cantanti. “Sanremo 2018, la risposta è SÌ! Felici ed onorati di essere qui. Non potremmo essere più emozionati… grazie Claudio Baglioni di averci invitato al Tuo Festival. Fil, Max e Fra”, si legge nel messaggio condiviso a firma dei tre.

Tra gli ospiti “nostrani” ricordiamo anche  Biagio Antonacci,Negramaro, Gianna Nannini e Gianni Morandi. Ognuno degli artisti porta due brani, uno dei quali dovrebbe coinvolgere Claudio Baglioni in un duetto su uno dei successi del cantautore romano. I Negramaro  ritornano a distanza di 13 anni dalla loro partecipazione tra le Nuove Proposte, dove furono eliminati dalle giurie demoscopiche con il brano Mentre tutto scorre che tuttavia li consacrò poi al grande pubblico.

Ma alla lista si aggiunge anche   il nome di  Giorgia! A comunicarlo, appena ieri,Giorgia al Festival di Sanremo nel 2017 (foto: ANSA)

dai  microfoni di Radio2 Social Club è stata la stessa cantante: “Vado a Sanremo, accetto molto volentieri l’invito di Claudio Baglioni. Non me lo aspettavo e per questo è ancora più gradito. Potevo mica dire di no?”.

Sul fronte degli ospiti stranieri, invece ci saranno: Sting e James Taylor. La performance del primo prevede anche un’esibizione con Shaggy per il brano Don’t Make Me Wait, canzone che anticipa l’album scritto a quattro mani 44/876 in uscita il 20 aprile.

Redazione