Capodanno2016

GIGI D’ALESSIO “& FRIENDS” – CAPODANNO A BARI: “ONE MAN SHOW” AUTOCELEBRATIVO CON OSPITI “COMPARSE” (31/12/2015)


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Non è riuscito a “bissare” gli ascolti del Capodanno 2014, Gi(g)gi nazionale, quando era stato capace di sottrarre una consistente fetta di pubblico a Rai1, nel consueto appuntamento con le trasmissioni-contenitore che hanno al loro interno il “conto alla rovescia” di fine anno, infatti stavolta “L’anno che verrà”, in diretta da Matera, ha surclassato la concorrenza, accaparrandosi ben 5 milioni e 565.000 telespettatori (31,46% di share) mentre “Capodanno con Gigi D’Alessio”, da Bari, 2milioni e 284.000 (17,49 di share), senza dubbio avere, precedentemente, Flavio Insinna come “competitor” era stato più alla portata del cantante napoletano, ma evidentemente Amadeus, reduce dal prolungato successo di “Reazione a catena”, si è rivelato un “osso duro” più agguerrito del previsto o semplicemente il “veglione” di Canale5 ha commesso l’errore di schierare un “cast” di artisti fra i quali, fatto salvo qualche “veterano” della musica, la componente giovanilistica era palesemente predominante,  tuttavia ha dalla sua un “target” di “audience” che, con ogni probabilità, vista l’occasione, sarà stato fuori a festeggiare e non piazzato davanti al teleschermo, contrariamente a fasce di telespettatori più “avanti” con l’età, a cui forse era consigliabile indirizzarsi con proposte adeguate, si tratta, quindi, di un risultato, in un certo senso, già in preventivo.

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Ma anche l’onnipresenza accaparratrice di Gi(g)gi, che si è impadronito del palcoscenico come fosse di sua proprietà e, anziché riservarsi un ruolo di conduttore, ha trasformato la serata in un “recital” incentrato quasi esclusivamente su di sé e sul suo repertorio di canzoni, che può anche non incontrare i gusti della maggioranza, ha contribuito ad un appiattimento e a un calo di ritmo, durante i suoi inserti, dello spettacolo. Inevitabilmente “compresso” lo spazio riservato agli ospiti, sebbene Nek, ritornato meritatamente in auge con la “hit” sanremese “Fatti avanti amore” e Dolcenera, con la sua “verve” sprizzante, visibilmente adusati al mestiere, siano riusciti a lasciare il loro tocco personale. Imbarazzante l’uscita in scena di Gianluca Grignani, sul quale l’effervescenza delle “bollicine” aveva già fatto effetto qualche ora prima della mezzanotte, tanto che non riusciva nemmeno a strimpellare una chitarra né a cantare senza prendere stecche da ridurre in macerie gli edifici circostanti e se non fosse intervenuto in suo soccorso D’Alessio chissà cosa sarebbe potuto accadere. Protratti troppo per le lunghe anche i duetti canori in spagnolo di Gi(g)gi e Jordi Coll, l’attore (e non cantante!) che interpreta un giovane prete innamorato nelle telenovela “Il segreto”, che non sapeva scucire nemmeno due parole nella nostra lingua e nel complesso deve aver annoiato abbastanza i non “ossessivi” della serie tv.

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E infine i “teen idols”: Giosada, neo-vincitore di “X-Factor” si è a malapena intravisto, Alessio Bernabei, dopo il divorzio dal suo gruppo, trovandosi a corto di brani musicali propri, è stato costretto a fare da “spalla” a Gi(g)gi, i “Dear Jack”, con la “new entry” Leiner Riflessi, invece, hanno cantato un “medley” di loro successi, il “rapper” Briga, esibizionista come d’abitudine, si è fatto addirittura i comodi suoi, lasciando il suo numero di cellulare a destra e manca, per poter inviare messaggi, ha detto, a chi, del pubblico, lo avesse chiamato, poco dopo lo scoccare del nuovo anno sono giunti, attesi impazientemente dal popolo di adolescenti che su “Twitter” continuava a protestare per il ritardo del loro ingresso, i nuovi “bimbo-fenomeni”, Benji e Fede, che almeno dovrebbero cercare di migliorare la loro pronuncia (in Italiano), visto che pigliano le “e” per “i” e quindi “lettera” è diventata “littera” (ndr “Lettera” è un loro pezzo), salvabili, come sempre,  “The Kolors”, finalmente Alex e Daniele, di solito in secondo piano, si sono “buttati fuori”, dimostrando di sapersela godere un mondo pure loro, inquadrati arrampicati sulle ballerine e con una bella bottiglia da due litri di spumante trafugata sotto l’ascella, purtroppo Stash non era in condizioni fisiche eccellenti, con tanto di febbre a 39, si è comunque esibito nelle ascoltatissime “Ok” “Everytime” “Why don’t you love me” e, in dialetto napoletano, assieme a Gi(g)gi in “Napul’è”, omaggio a Pino Daniele, con il quale suo padre aveva collaborato. Zia Mara ( Venier ndr), pur essendo fra gli invitati, è stata del tutto dimenticata fino al brindisi collettivo, in cui è misteriosamente riapparsa, senza che le si desse modo di portare la sua ventata di allegria popolaresca e ci è mancata qualche sua uscita simile all’ indimenticabile “Rocco!Rocco!”.

Altamente sconsigliabile un “Gigi D’Alessio tris”.

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Tuttavia, “se Atene piange, Sparta non ride”, infatti i “tiratori scelti” del Web hanno “scatenato l’inferno” a partire da ieri sera contro Rai1 per la clamorosa “toppata” di aver accolto, a “L’anno che verrà”, il 2016, con un minuto e mezzo di anticipo (ma non funzionava neanche un orologio?), prima, solo nel film “Fantozzi” (1975) si era osato arrivare a tanto …

by Fede

FIORELLA MANNOIA INDIGNATA CONTRO L’AUTOCRATE” RENZI PER IL MANCATO CAPODANNO AL CIRCO MASSIMO


 

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Eh, sì, la Fiorella Mannoia ha trovato il modo di (m)annoiarci anche con le sue recriminazioni per l’esibizione “andata in fumo” a Roma, al Circo Massimo, nella prossima notte di San Silvestro, sfogando tutta la sua delusione, la Vigilia di Natale, sul suo Facebook “Voglio avvertire tutti che il concerto di Capodanno a Roma è saltato, non chiedetemi perché, anche se un’idea ce l’ho. Approfitto per augurarvi una notte serena. Buon Natale!

Il coro di simpatizzanti per la sua causa di tradita ed “esclusa” si è subito fatto sentire, con adesioni di “peso”, molte provenienti dai sostenitori del Movimento 5 Stelle, nelle cui file la cantante sarebbe recentemente, si dice, transitata, allontanandosi, dopo anni, dalle posizioni del Pd (e qui sta il punto!), fra i messaggi di partecipazione, quello del senatore Maurizio Santangelo e del deputato Angelo Tofalo (entrambi del raggruppamento di Grillo), quest’ultimo si è fatto sentire proprio sui “social” ”Un’idea la tengo anch’io. Se in questo bel paese che si chiama Italia hai il coraggio di esprimere liberamente le tue idee e se queste per caso sono in contrasto con il sovrano di turno (ndr allusione alle presunte smanie autocratiche del Presidente del Consiglio) …. allora a Capodanno a Roma non puoi cantare, gli uomini del re sono ovunque e ci ascoltano … inizia a parlare piano”.

Ma la responsabilità di questa improvvisa “cacciata” è da imputarsi solo a Matteo Renzi, o c’è dell’altro, forse, sondando il terreno, si è scoperto che la signora non entusiasma più così tanto la gente o magari ha stancato?Chissà, certo alcuni suoi comportamenti, non molto tempo fa, hanno provocato dissensi persino fra i più “duri e puri”, nelle sue schiere da sempre, esplicitati sulle pagine del suo profilo ufficiale, che vertevano sul suo esagerato presenzialismo nelle trasmissioni di Maria De Filippi, ma più ancora non le si perdonava il reiterato accostamento a Alessandra Amoroso e Emma in duetti canori in pubblico, ritenuto “dequalificante” per un’artista della sua portata e con una carriera pluridecennale come la sua. E non meno discutibile è risultata la sua apparizione, in grado di creare malumori, dell’estate dell’anno scorso (19/07/2014), quando è stata ospite, assieme a Frankie H-Nrg, a “Una notte per Caruso”, trasmessa in prima serata da Rai1, dove ha cantato, con il “rapper” (c’è da riconoscere, uno dei migliori nel suo genere), il brano “Non è un film”, un manifesto e aggressivo “atto d’accusa” al popolo italiano, ritenuto indifferente alle richieste di solidarietà dei molti migranti in cerca di una nuova patria, di seguito qualche stralcio “Questo non è un film e le nostre belle case non corrono il pericolo di essere invase/non è un’armata aliena sbarcata sulla terra non sono extraterrestri che ci dichiarano guerra” e via in crescendo “Dalla Transilvania non arrivano vampiri ma badanti … dalla Bielorussia solo carne da ‘lap dance’ scappano per soddisfare vizi e sfizi nostri/loro son le prede e noi siamo i mostri … e se loro son gli avanzi noi siam peggio dei maiali pronti a divorare a sazietà”, se doveva essere un messaggio volto a sensibilizzare l’opinione pubblica e a scuotere, con termini vibranti, le coscienze, il contesto in cui è stato lanciato era sicuramente dei meno indicati, non uno spettacolo riservato ai frequentatori dei “centri sociali”, ma una trasmissione che avrà riunito la consueta platea “generalista” composta per lo più da famiglie e tante persone nella terza età, che non deve aver gioito euforicamente sentendosi “brutalizzata” da espressioni come “mostri” e “maiali”, soprattutto alla luce del fatto che, come è noto, tanti nostri connazionali non si sono mai tirati indietro se si trattava di dare un contributo “tangibile” a iniziative benefiche a favore degli “ultimi” di più continenti.

La “disavventura” occorsa alla Mannoia in relazione al Capodanno romano non dovrebbe destare tanto scalpore e soprattutto potrebbe non essere un episodio isolato destinato a coinvolgere lei sola, quando si diventa assidui nei palazzi del potere politico per ragioni di convenienza e vantaggio personale, abitudine invalsa anche a tanti suoi colleghi, è inevitabile che poi, nel momento in cui si cerca di svincolarsi da certe “gabbie” costrittive, ci sia un prezzo da pagare, il successo che passa attraverso scorciatoie, “servo encomio” e distribuzioni di favoritismi è sempre un’arma a doppio taglio, a farne le spese è la stessa espressione artistica, che, asservita al mero propagandismo “di parte”, viene meno alla sua “universalità” di respiro e di fruizione e al principio di libertà che, invece, ne dovrebbe, in ogni caso, essere ispiratore irrinunciabile.

by Fede