“Tale e quale show”, la trasmissione di intrattenimento presentata da Carlo Conti, in onda in prima serata tutti i venerdì su Raiuno si sta rivelando uno dei grandi successi che inaugurano la stagione televisiva che segue al “grande sonno” estivo, con uno “share” superiore al 24% registrato fin dalla prima puntata. La formula è semplicissima: una gara fra otto Vip che dovranno cimentarsi nell’imitazione di personaggi celebri del mondo della canzone, attraverso la reinterpretazione dei brani di questi ultimi dal vivo e riproducendo anche gestualità e atteggiamenti degli stessi, tuttavia, come è stato sottolineato più volte da Conti e non solo da lui, non in maniera “caricaturale”, questo elemento di sicuro non manca, ma è già affidato alla comicità grottesca di Gabriele Cirilli e alle sue “mission impossibile”. I concorrenti sono quasi tutti volti notissimi e cari al grande pubblico, si spazia dai conduttori Amadeus e Fabrizio Frizzi ai sanremesi dei bei tempi che furono Riccardo Fogli e Fiordaliso a una giovane cantante di spessore, ingiustamente relegata a lungo in un cantuccio come Silvia Salemi, agli attori Chiara Noschese, molto richiesta nei “musical” e Kaspar Capparoni, re di tante “fiction”, alla “ex-velina” Roberta Lanfranchi nonchè ex moglie di Pino Insegno, ai due “belli” non ancora lanciatissimi nel firmamento dello spettacolo Attilio Fontana, fratello di Maria Grazia Fontana vocal coach del programma stesso insieme ad Emanuela Aureli e Clizia Fornasier, consapevoli di giocarsi, con il programma, il tutto per tutto.
Al termine dell’esibizione le loro doti “trasformistiche” sono commentate e votate da tre giurati: Loretta Goggi, Claudio Lippi e Christian De Sica. Risultato in soldoni?Cinque milioni e mezzo di telespettatori appartenenti, pare, a tutte le fasce di età e non solo gli attempati “aficionados” della prima rete nazionale, particolare non trascurabile e c’è chi ne ha approfittato, infatti venerdì 27, mentre con uno strappo alla regola senza precedenti, veniva appositamente modificata la scaletta del programma, che non prevede in nessun caso la partecipazione di ospiti esterni, c’è stato l’arrivo improvviso (e non giustificato) di uno dei talenti “inimitabili” (quelli presi in considerazione si restringono poi a due) di Maria De Filippi, Alessandra Amoroso che, come già prestabilito, doveva essere “imitata” da Roberta Lanfranchi.
Ed è subito andato in scena il “super-spot”, con la salentina che appariva ogni tanto in un piccolo riquadro persino durante l’esibizione della “sosia”. Roberta si è impegnata molto per riuscire a calarsi nella parte, non lo si può negare, ma a livello fisico, nonostante la perizia dei truccatori, l’acconciatura e il “look”, è rimasta del tutto “un’altra persona”, “silhouette” slanciata, elegante nelle movenze, non è riuscita a restituire la postura della Amoroso che, priva di leggiadria, canta perennemente piegata e molleggiata sulle gambe, con il corpo inarcato in avanti e proteso verso il pubblico in atteggiamento goffo, è andata decisamente meglio con la voce, in cui si è avvertita l’impronta del timbro rauco della “amiciana”, anche se meno carico e dalle sonorità più carezzevoli per l’udito soprattutto negli alti, comunque sia, alle prese con il brano “Immobile”, complessivamente, la Lanfranchi ha fatto bene il suo “compitino”, da segnalare la sua precisazione “Questa sera non si piange, giuro”, infatti, sebbene potesse dare anche questa ulteriore “rifinitura” alla sua caratterizzazione della “ex-talent”, ha preferito rinunciarvi. Abbraccio d’obbligo fra lei e l’”imitata”, con la Amoroso che la avviluppa e non si stacca più da lei, trovando nel suo “doppio” quasi un puntello, a seguire, adulazione sfrenata di Conti, che le rifila i soliti panegirici su quanto sia un’artista idolatrata dalle platee, dominatrice di superclassifiche e parta con un “tour” per il quale bisogna affrettarsi a prenotare, Loretta Goggi esalta la “vocalità” di una delle due, De Sica, che, come sempre, è un suo vizio radicato, è uso interrompere i due colleghi, fraintendendo dice “Certo, la Amoroso ha un’estensione …” e la Goggi “Ma no, stavo parlando della vocalità di Roberta, sorprendente pur non facendo la cantante” e infine è d’obbligo “pagare dazio” rassegnandosi alla scontata esecuzione di “Amore puro” da parte della Amoroso, in versione, così è sembrato, accorciata rispetto a quella ufficiale, fortunatamente non accompagnata dalle consuete tracimazioni alluvionali sulle note uscite più incerte, dopodichè la pupilla della De Filippi riguadagna ben presto le quinte.
Sarà, ma comunque lo si giri e rivolti, il pezzo continua a non piacerci e ne avremmo da dire anche sull’interprete, noi sosteniamo la causa degli “usignoli”, non dell’”allodola” che “ha trafitto il cavo impaurito del tuo orecchio” “forzando aspri accordi e sgradevoli acuti” (ndr la fonte è W. Shakespeare “Romeo and Juliet” – Atto III, 5). E siamo appena all’inizio, le prossime “edicole votive” presso le quali quasi certamente sosterà il pellegrinaggio della Amoroso potrebbero essere “Domenica in”, “La vita in diretta”, “Verissimo”, “Io Canto”, l’Arena di Verona con Morandi …e chissà cos’altro. Preparatevi!
[Articolo a cura di Fede]