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VOLUME! NASCE L’ETICHETTA DISCOGRAFICA MODERNA, STRUTTURATA COME SOCIETÀ DI SERVIZI


VOLUME!

NASCE L’ETICHETTA DISCOGRAFICA MODERNA, STRUTTURATA COME SOCIETÀ DI SERVIZI

In un mercato azzerato, come quello discografico di oggi, è importante offrire all’artista la possibilità di distribuire e promuovere la propria opera nella maniera più efficace.
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VOLUME! è un’etichetta discografica creata con l’unico scopo di garantire servizi e rispondere ai bisogni del cliente: l’offerta prevede stampa del disco fisico e distribuzione digitale con Believe Ditribution Services, promozione radio, tv, stampa e web a cura de L’AltopArlAnte, con risultati garantiti.
Inoltre sono previsti tour showcase di presentazione, consulenze per la realizzazione di artwork, sceneggiature e realizzazione clip, creazione e restyling siti e pagine social, servizi fotografici professionali, merchandising. Ci avvaliamo della collaborazione di professionisti e manager che lavoreranno per l’accrescimento della fanbase e del brand artistico verso media, pubblico, club, promoter, addetti ai lavori della discografia e per la ideazione, progettazione, pianificazione, e gestione personalizzata di attività promozionali, piani media, campagne pubblicitarie, social networking e marketing.
Tutti i diritti di sfruttamento dell’opera e il master rimangono di proprietà esclusiva dell’artista.
Volume! offre tre possibilità di ingresso ai suoi servizi:
  • Stampa del disco 500 copie, distribuzione Believe digital, ufficio stampa per lancio radio e comunicati (tutte le radio, giornalisti, blogger, liveclub e festival, e comunicati pubblicati su almeno 50 webzine).

 

  • Ufficio stampa con invio dischi e potenziamento promozione radio (300 radio, almeno 10 recensioni) e almeno 3 show-case live di presentazione del disco.

 

  • Ufficio stampa completo (2 singoli, 600 radio, 100 fra recensioni, comunicati, interviste, tour radiofonico di interviste, promozione video e inserimento in rotazione su 150 tv), 10 date di presentazione live, presentazione a concorsi e premi (da Sanremo a X-Factor, passando per i cantautoriali e pop).

Redazione

Aria di tempesta su Spotify! il servizio di musica in streaming avrebbe inserito nella propria playlist brani musicali di ‘artisti falsi’ per averne un beneficio finanziario.


Spotify è un servizio musicale che offre lo streaming on demand di una selezione di brani di varie case discografiche ed etichette indipendenti, incluse Sony, EMI, Warner Music Group e Universal. Lanciato nell’ottobre 2008 dalla startup svedese Spotify AB, il servizio ha oltre 75 milioni di utenti al 10 giugno 2015. Il 14 settembre 2016 vengono raggiunti i 40 milioni di utenti paganti, acquisendo in soli sei mesi 10 milioni di abbonati.
Spotify si difende dalle accuse di 'falsi artisti': chi bara nello streaming
Secondo quanto dichiarato da Music Business Worldwide e rilanciata da Vulture, il servizio di musica in streaming Spotify avrebbe inserito nella propria playlist brani musicali di ‘artisti falsi’.
Come afferma il quotidiano online IntelligoNews, in un articolo che riportiamo integralmente per non alterarne il contenuto “Secondo i magazine, ci sarebbero almeno 50 artisti “non reali”, praticamente inesistenti, che però hanno raccolto milioni di flussi streaming su Spotify, comparendo in alcune playlist basate sull’umore come quelle intitolate Sleep o Ambient Chill. Molti di loro non hanno un profilo visibile e non risulterebbero esistere altrove, nemmeno su piattaforme rivali o sui social network. Un esempio presentato da Vulture è quello di Relajar, artista che ha raccolto 13,4 milioni di ascolti su Spotify, ma non appare nemmeno nei risultati dei motori di ricerca. O Enno Aare, altro artista sconosciuto che sembra non esistere al di fuori del servizio di streaming, su cui però compare con quattro canzoni con un totale di 17 milioni di ascolti ed è incluso in molte playlist.
 
La risposta alle accuse – Il colosso dello streaming musicale ha respinto ogni genere di insinuazione negando tutte le accuse in un comunicato pubblicato su Billboard: “Non abbiamo mai creato artisti fittizi per poi metterli sulle playlist. Tutto questo è categoricamente falso. Stop. Noi paghiamo le royalties per tutte le tracce presenti su Spotify e per tutto quello che inseriamo in playlist. Non possediamo diritti su quei brani, non siamo un’etichetta, tutta la nostra musica ci arriva in licenza da chi possiede i diritti e noi li paghiamo per questo. Non paghiamo noi stessi. Quei contenuti non li possediamo, paghiamo le royalties e otteniamo le licenze proprio come per ogni altro brano”.
La contro replica di Music Business Worldwide -Spotify potrebbe aver commissionato canzoni pubblicate sotto falsi nomi a tariffe molto più favorevoli per l’azienda dal punto di vista delle royalties rispetto ai costi standard affrontati con le etichette discografiche, con una riduzione significativa di costi per ciascun brano. “Ci è stato detto che terze parti sono coinvolte e che anche alcune persone dietro questi falsi artisti sono d’accordo a percepire quel folle piccolo introito, che ovviamente è un beneficio finanziario per Spotify. Le etichette lo odiano”. Un’altra fonte citata dal magazine ha dichiarato: “Quello che è sicuro è che questa strategia tende ad abbassare la condivisione della musica delle etichette sulle playlist che invece investono risorse fondamentali per sviluppare la qualità dei loro artisti e della musica; così Spotify può abbassare i costi dei suoi contenuti e ridurre l’influenza delle etichette”.

Come riporta invece Rockol, dopo ulteriori indagini, “Music Business Worldwide” e “Music Ally” hanno individuato un gruppo relativamente piccolo di cantautori e produttori svedesi che sembrano essere dietro le tracce e che si trovano principalmente a Stoccolma,  la città di Spotify. Andreas Romdhane e Josef Svedlund – ovvero Quiz & Larossi – sono i più conosciuti: hanno precedentemente lavorato con artisti come Westlife, Kelly Clarkson e Il Divo. Fredrik “Figge” Boström sembra essere un altro nome coinvolto: in passato ha scritto diversi brani svedesi per lo Eurovision Song Contest.

Questa la  lista di “artisti falsi” di Spotify di MBW (con stream totali):

Amity Cadet (9.2m)
Gabriel Parker (24.9m)
Charlie Key (23.6m)
Ana Olgica (23.5m)
Lo Mimieux (22.3m)
Mbo Mentho (10.3m)
Benny Treskow (14.9m)
Greg Barley (21.4m)
Relajar (13.4m)
Jeff Bright Jr (15.8m)
Mayhem (10.2m)
Novo Talos (17.2m)
Advaitas (7.4m)
Clay Edwards (4.7m)
Benny Bernstein (9.6m)
Enno Aare (17.1m)
Amy Yeager (5.7m)
Otto Wahl (27m)
Piotr Miteska (26.7m)
Leon Noel (2.7m)
Giuseppe Galvetti (2.7m)
Caro Utobarto (1.2m)
Risto Carto (1.7m)
Karin Borg (24.2m)
Hultana (3.2m)
Hiroshi Yamazaki (8.6m)
Milos Stavos (7.1m)
Allysa Nelson (4.3m)
They Dream By Day (16.2m)
Evelyn Stein (14.3m)
Józef Gatysik (10.4m)
Jonathan Coffey (480k)
Pernilla Mayer (4.2m)
Hermann (11.8m)
Aaron Lansing (11.3m)
Dylan Francis (6.5m)
Christopher Colman (509k)
Sam Eber (1.6m)
Fellows (3.3m)
Martin Fox (2.5m)
Deep Watch (4.8m)
The 2 Inversions (10.3m)
Bon Vie (4.7m)
Wilma Harrods (5.3m)
Antologie (5.8m)
Heinz Goldblatt (513k)
Charles Bolt (32.4m)
Samuel Lindon (11.8m)
Tony Lieberman (2.5m)
Mia Strass (8.9m)

…Al secondo attacco Spotify ha rifiutato di commentare ulteriormente la questione”.
Redazione

SIGLATO ACCORDO TRA ICOMPANY E SONY MUSIC – Comunicato


iCompany Sony Music firmano un contratto per la licenza e la distribuzione fisica e digitale delle produzioni discografiche della iLABEL iCompany.

L’accordo prevede un minimo di 4 uscite annuali su marchio iCompany/Sony ed inoltre uno sviluppo sul fronte internazionale con possibili pubblicazioni delle produzioni iCompany in altri mercati esteri.

La prima uscita in esecuzione dell’accordo è “Anche dopo che tutto si è spento”, l’ultimo album di Giorgio Faletti che è stato pubblicato lo scorso 25 novembre 2016, proprio nel giorno del 66° compleanno del grande artista astigiano scomparso appena due anni fa.

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iCompany progetta e opera nei principali settori della musica prodotta, suonata e distribuita.

Dalla produzione discografica al management, dalle edizioni musicali alla distribuzione fisica e digitale, dalla promozione classica al social media marketing, dal booking all’organizzazione di grandi eventi, fino alla cura delle esigenze amministrative e legali, iCompany si muove come un network, coniugando le sue diverse anime attraverso un innovativo impianto di project management e un sistema di partenariati strategici.

Redazione

BELIEVE DIGITAL: MASSIMA TRASPARENZA PER I PROPRI DISTRIBUITI


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MASSIMA TRASPARENZA PER I PROPRI DISTRIBUITI

BELIEVE DIGITAL SVILUPPA UN TOOL CON CUI I PROPRI DISTRIBUITI POSSONO FORNIRE

AD ARTISTI E SOTTO-ETICHETTE I RELATIVI DATI DI VENDITA E LE STATISTICHE GIORNALIERE

Believe Digital, da oltre 10 anni leader mondiale nella distribuzione e nel marketing digitale con un catalogo sempre più ampio di artisti ed etichette distribuite, ha sviluppato un tool disponibile su Believe Backstage, l’interfaccia personale di ciascun producer.

Believe è il player (major incluse) che assicura agli artisti ed alle etichette che distribuisce, il miglior sistema informativo: statistiche giornaliere e rendiconti estremamente dettagliati sulle vendite di album e singoli, sugli streaming di Spotify, TIM, Deezer e recentemente Amazon, sulle views dei propri video, sia a livello locale che a livello internazionale.

Questi potenti dati sono accessibili in qualsiasi momento.

Con il nuovo tool, questo sistema estremamente trasparente, viene concesso anche agli artisti o alle sotto-etichette gestite dalle etichette distribuite da Believe. Quindi, ogni producer, crea un accesso diretto ai propri artisti, decidendo le funzionalità del backstage a cui l’artista stesso può accedere.

In base alle funzionalità che il producer decide di attivare, l’artista, infatti, tramite nuovi e dedicati username e password, potrà monitorare le proprie release caricate e potrà caricarne di nuove, potrà analizzare autonomamente i propri dati di vendita, il dettaglio dei report di ogni singolo store, sia di streaming che di download, in una modalità di ancor più semplice lettura.

Il tool garantisce la massima trasparenza, alleggerendo tra l’altro i producer di costi economici e di risorse necessarie per la fornitura periodica dei dati di vendita all’artista.

Dichiara Luca Stante, Amministratore Delegato della Sede Italiana di Believe: Believe Digital ha un reparto tecnico di esperti che ogni giorno lavora allo sviluppo di nuovi tool, nell’ottica di avvantaggiare le etichette nella gestione del proprio catalogo discografico digitale, di renderle autonome e di dimostrarsi completamente trasparente”.

Tra i punti di forza del successo di Believe Digital l’onestà, la trasparenza e l’efficienza del lavoro svolto, a cui si aggiungono una struttura di 25 persone ed in costante crescita, un team estremamente specializzato per genere musicale e canale, e una vasta gamma di servizi complementari tra cui: distribuzione del prodotto fisico nei punti vendita, grafica e stampa del prodotto con assolvimento diritti SIAE, gestione dei diritti fonografici connessi, attività di marketing tradizionale e trade marketing, attività di promozione e comunicazione off line, radio, stampa e TV, marketing strategico con third parties (Synch, Brand Partnership, Compilation), web & social media marketing, licensing in and out, gestione dei diritti editoriali.

Believe Digital è la struttura più specializzata in Italia nel Web marketing, Web Advertising, Social Media Marketing, Viral marketing e per questo, a seguito di molte richieste, mette a disposizione delle etichette anche non distribuite, una agenzia di web marketing, al fine di massimizzare le vendite del catalogo, sui canali di download, streaming e sui social network.

Redazione

BELIEVE HA ACQUISITO MADE IN ETALY


 

BELIEVE HA ACQUISITO MADE IN ETALY

 Believe Digital, multinazionale indipendente, leader nella distribuzione e nel marketing digitale con una presenza in circa 60 paesi nel mondo, ha acquisito nel mese di settembre il 100% del capitale e catalogo di Made In etaly (MIe), il più importante distributore digitale italiano.

 Questa unione, frutto delle sinergie tra le eccellenze nel settore operanti da oltre dieci anni, dà vita ad una struttura strategica ed energia alla musica indipendente in Italia.

L’esperienza in ambito distributivo, la tecnologia e la capillare presenza a livello internazionale di Believe Digital, unita al know-how e al catalogo di Made In etaly, si fondono perfettamente per dare vita ad uno dei poli distributivi e promozionali più forti a livello italiano e non solo.

Questo accordo è stato fortemente voluto dalle partiafferma Max Moroldo, Presidente uscente di Made In etaly, che rimane consulente strategico della combined structuree pone delle basi solide per molte etichette indipendenti italiane. Arriva in un momento molto importante per l’industria discografica e dell’intrattenimento: la contrazione del mercato, di fatto, non fa altro che avallare la nostra scelta. 

Come Presidente di Made In etaly non posso che essere felice, gli importanti contenuti e cataloghi – sino ad oggi da noi gestiti – vivranno una seconda vita. Ci tengo personalmente a ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo accordo nonché tutti i soggetti che nel corso di questi 10 anni hanno contribuito, con i loro contenuti, a rendere concreto quello che inizialmente era solo un sogno, al nostro successo tutto italiano. Le soddisfazioni sono state tante, anche in termini di classifiche e di riconoscimenti, non ultima quella di oggi… traghettare Made In etaly nel futuro. I BELIEVE in MADE IN ETALY!“.

Con Max Moroldo e i soci di Made In etaly e tutte le etichette gestite da noiafferma Luca Stante, Amministratore Delegato di Believe Digital in Italia abbiamo appena intrapreso un percorso volto alla valorizzazione della variegata creatività della discografia indipendente nazionale. La Musica Italiana è uno degli elementi più rappresentativi del Made in Italy nel mondo ed il nostro team ha ormai un’esperienza decennale nella commercializzazione internazionale”.

Believe ha assorbito anche tutti i dipendenti di Made In etaly e quindi la nuova struttura si avvarrà di circa 30 collaboratori, esperti in tutti gli aspetti della discografia, al servizio degli indipendenti, dalla produzione alla promozione, dalla distribuzione digitale a quella fisica. Le sedi operative saranno a Milano, Roma e Siracusa.

Redazione

Da Sergio Caputo a Valerio Scanu, testimonianze di un “sistema” che governa il mondo musicale difficile da debellare


A seguito della polemica che da un paio di giorni circola in rete sollevata da Valerio Scanu che in occasione della mancato invito al Coca Cola Summer Festival 2016 che si concluderà oggi domenica 26 giugno, chiama in causa Maria De Filippi in qualità di produttrice televisiva della Fascino PGT che ha organizzato l’evento, ci siamo presi la briga di fare una piccola rassegna di artisti che in passato e anche in tempi recenti hanno denunciato le “criticità” di un certo “sistema” che ruota intorno al mondo musicale, che spesso  lascia per strada i talenti migliori privilegiando prodotti “modaioli” o per così dire da “mero business”. In questo articolo  potrete leggere il pensiero e le  testimonianze di artisti diversi fra loro sia per estrazione musicale sia perchè appartenenti a “periodi” diversi ma accomunati dall’aver subito sulla propria pelle gli effetti a volte anche devastanti di logiche e strategie praticate da quello che nell’uso comune viene definito”sistema” e che oggi come allora ha mantenuto ferme e inalterate le sue ‘cattive abitudini’.

SERGIO-CAPUTO-02Il 21 marzo 2015 Sergio Caputo, dalla sua pagina Facebook, se la prende, senza giri di parole, con Radio 105, rea di non volergli passare alcun brano del suo ultimo disco “Pop, Jazz and Love”. Il cantautore pubblica uno status che recita esattamente in questo modo: «Comunico a tutti che – come mi informa il mio ufficio stampa – Radio 105 non passerà alcun brano del mio nuovo album “Pop, Jazz and Love” in quanto “non in linea con la radio”. Ne consegue che ciò che si sente in alcuni network non nasce dai gusti del pubblico, ma da un filtro dai criteri quantomai oscuri esercitato da – tipo – due o tre persone che decidono quali artisti debbano esistere e quali no. In attesa di spiegazioni, consiglio cortesemente a tutti i miei estimatori di non ascoltare più questa radio» e ancora In che modo il mio nuovo album non sarebbe compatibile con la linea editoriale di 105 è al di là della mia capacità di intendere. […] Il fatto è che – lo sanno in molti ma nessuno lo dice – c’è una lobby delle radio che decide chi nella musica debba esistere e chi no».E poi giù l’affondo: «E arriviamo al punto. Lo sanno tutti e nessuno lo dice: c’è una lobby di radio che si sono unite per dominare la musica, la discografia, le edizioni, inzuppare il biscotto nel live, e guadagnare percentuali di vario tipo dagli artisti che mettono in onda. C’è una etichetta discografica associata a tre grossi network in particolare (indovinate voi quali), e guarda caso quelle radio trasmettono solo gli artisti che ne fanno parte (ed eventualmente quelli enormi che non è possibile ignorare per questioni di audience). Ci sono artisti di questa etichetta che scrivono i pezzi di tutti gli emergenti. Ma se sei un emergente non sponsorizzato, non hai nessuna possibilità di passare in radio. Questo in termini schietti si chiama monopolio, e in Italia sarebbe proibito, ma nessuno parla. Perché? Omertà».

baccini-tenco-premioFrancesco Baccini raccconta la sua esperienza : Se vai controvento ti fanno sparire «Il potere non ama la creatività perché non vuole che la gente pensi per cui bisogna fare canzoni che non facciano pensare. E’ mai possibile che, in un momento come questo, non si senta una canzone che affronti un tema sociale? Quando si parla di dittatura mediale, poi, non si parla mai dei network radiofonici che hanno massacrato le orecchie di almeno due generazioni facendo passare della spazzatura sonora soltanto perché ci guadagnano sopra. Una volta la radio era al servizio della musica, oggi è la musica che è al servizio della radio. Per passare devi pagare il pizzo e rispettare certi crismi. Oggi uno potrebbe anche incidere “Imagine” che non te la passerebbero con la scusa che, non essendoci la batteria, non è radiofonica.»

Così come Tenco è stato radiato dalla Rai per due anni dopo aver inciso “Cara Maestra”, Baccini lo è stato per cinque per il cd “Nomi e Cognomi” che conteneva canzoni su Andreotti e Renato Curcio. «Io vado controvento da 20 anni– continua Baccini- e da quel cd in poi il mio nome è nella lista nera. Non contento, due anni dopo feci un pezzo contro la televisione, “Sono stufo di vedere quelle facce alla tivvù,” per il quale il Tg 5 mi criticò con un lungo servizio. Fino a qualche anno fa ti censuravano, ora, invece, ti fanno sparire. Se sei un rompipalle il tuo disco non passa in radio, tu non vai in tv e la gente non lo sa. Era un meccanismo che stava colpendo anche De Andrè. Non passava in radio, non andava in tv e le nuove generazioni cominciavano a non conoscerlo. Per cui durante l’ultimo tour di “Anime salve” mi telefonava incazzato perché era costretto ad annullare dei concerti per bassa prevendita. Poi è morto e, per la gioia dell’industria discografica, è tornato in auge.»

Davide-FlautoDavide Flauto Il ragazzo dal “look emo” classe 1988, che partecipò alla nona edizione di Amici Maria De Filippi, l’edizione vinta da Emma per l’esattezza, che annunciò il suo ritiro dal mondo musicale, dalla sua pagina facebook  perchè deluso da quello che anche lui chiama il “sistema” scriveva: Vi regalo tutto, e fanc*lo a certi sistemi di merd@. “Dietro un artista c’è sempre molta merda che si tende a nascondere, sinceramente quando inseguivo un sogno ero ingenuo e non avrei mai immaginato tanto, ma ora che il sogno è realtà da qualche anno, mi rendo conto che mi sbagliavo su tutto. Nessuno oltre a me e a chi mi vive accanto sa realmente cosa mi gira intorno e qual è davvero la realtà oltre ciò che traspare. “

do.jpgDonatella Rettore intervistata nel periodo del Festival di Sanremo tra le altre domande, dopo aver considerato che le radio danno un’informazione sbagliata di quello che c’è in giro , alla domanda:  Che motivazione si è data, sono logiche commerciali? ha risposto: Secondo me un po’ di mafia, un po’ di lobby si è creata all’interno dei grossi network. Passano sempre i soliti pezzi. Non so se è una questione di pigrizia ma è profondamente immorale. La maggior parte dei cantanti italiani sono sopravvalutati. Hanno degli uffici stampa che dicono delle cose talmente non veritiere che a volte mi lasciano interdetta. Ormai le classifiche non esistono più. Con tremila copie, oggi, si finisce diritti nelle top ten dei dischi più venduti. I botti hanno bisogno anche di un supporto importante non si può fare tutto da soli.  L’industria discografica, a tempo debito, doveva fare una sua radio. Una sorta d’informazione discografica sulle nuove uscite. Invece si sono concentrati solo sui cd, sui soldi e si sono persi i sogni e le speranze di un tempo. Sono spariti i produttori e l’unico valido in circolazione è Canova. Una volta c’erano duemila manifestazioni musicali: da “Un Disco Per L’Estate” al “Festivalbar”. Tutti i cantanti avevano l’opportunità di essere ascoltati. Tutti, dal primo all’ultimo. Oggi, invece, ti parlano di “target”, un modo relativamente carino per dirti: non ti voglio! 

Continuamo la rassegna con Dannis Fantina che va dritto contro Maria De Filippi: il primo vincitore del talent show Amici – all’epoca era ancora Saranno Famosi –  si aspettava di essere “sfruttato” di più dal punto di vista discografico e disse di lei: “Se la incontrassi per caso probabilmente lei cambierebbe strada. Visto che ho provato più volte a contattarla ma con grosse difficoltà, non so per quale motivo. Io non sono Marco Carta, non ho il numero diretto di Maria. Non sono così importante come lui. Si comporta così con tutti quelli della prima edizione a quanto ne so, che da parte sua è stata proprio dimenticata. “

mariaIn quell’occasione però Maria non stette zitta e in riferimento all’accusa rispose attraverso le pagine di Vanity Fair: Sui giornali mi dipinsero come la stronza che crea illusioni. Lui stesso, poi, mi ha dato la colpa del suo fallimento ma io non mi sono sentita in colpa: semplicemente mi sono detta che la storia non doveva ripetersi. Ecco perché oggi cerco di dare ai ragazzi buoni consigli anche contro la volontà delle loro case discografiche. E loro, sapendo che non ho interessi economici, si fidano di me. Non prendo un euro dai loro prodotti discografici e, finché lo vorranno, io per loro ci sarò. Per me è troppo importante che non finiscano male: non voglio più leggere che li ho mollati.

valfinalmente

Si dice che fra dire e il fare ci sia di mezzo il mare e  qualcosa deve essersi inceppato per impedire a Maria De Filippi di assolvere alle sue buone intenzioni, visto che l’ultimo a lamentarsi in ordine di tempo del “sistema” di cui lei è personaggio di spicco, è una sua vecchia conoscenza:  Valerio Scanu,  sul cui eccezionale talento vocale e popolarità acquisita nel corso della sua permanenza ad Amici8  la conduttrice ha costruito il successo sia di quella edizione del talent show sia della “incolpevole” vincitrice a sorpresa. Ebbene, Valerio Scanu  noto per essere uno che non le manda a dire infischiandosene totalmente delle possibili conseguenze,  non invitato  al Coca Cola Summer Festival 2016, come detto in apertura articolo, e in risposta ad una recente dichiarazione della De Filippi che asseriva di volergli bene e di apprezzarlo, nella sua umana delusione, ha scritto nella sua pagina social un messaggio che  nella sua sintesi fa intuire e conferma quanto già denunciato da chi lo ha preceduto  :

“Questo è il bene che qualcuno dice di volermi…Ma d’altronde dovevo aspettarmelo. Quest’anno non ci sarò al Coca-Cola Summer Festival che come sapete è prodotto dalla Fascino PGT società di Maria De Filippi”. “La musica italiana fortunatamente non è solo quella che ci propinano continuamente, fatta di accordi commerciali, scambi, favori personali e pressioni delle major – ci vogliono far credere che sia solo QUELLA ma non è così… Prima o poi questo sistema cadrà e FINALMENTE la musica, quella vera, quella che arriva ai cuori della gente… sarà LIBERA”.

Per finire a supporto di quanto riportato sopra ad ulteriore  testimonianza di una verità che si tende a soffocare e per concludere, in un video le parole di Rossana Casale  che, intervistata in occasione del premio Bianca Da Ponte, si esprime contro i discografici e invita gli artisti a non mollare … Ascoltatela soprattutto  dal min 3.03

 Redazione

 

 

 

 

 

MUSICA DIGITALE: COME BELIEVE DIGITAL STA CAMBIANDO IL MONDO DISCOGRAFICO. INCORAGGIANTI RISULTATI RAGGIUNTI NEL 2016 CON VALERIO SCANU, EZIO BOSSO, IRENE FORNACIARI, CHIARA LO IACOVO E ALTRI ANCORA.


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MUSICA DIGITALE: COME BELIEVE DIGITAL STA CAMBIANDO IL MONDO DISCOGRAFICO

RISORSE FINANZIARIE E SERVIZI DI MARKETING LOCALI ED INTERNAZIONALI DISPONIBILI PER ETICHETTE ED ARTISTI

Believe Digital è da oltre 10 anni leader mondiale nella distribuzione e nel marketing digitale con un catalogo sempre più ampio ed eterogeneo di artisti ed etichette distribuite.

Ogni anno incrementa i risultati e massimizza le royalties in tutti i canali, sia tradizionali che nuovi media, grazie a un mix di risorse umane e tecnologiche che consentono di seguire ogni progetto con la massima attenzione.

Ciò grazie a statistiche e report estremamente dettagliati ed in tempo reale, a personale specializzato su ogni canale, dal fisico al download, dallo streaming audio a quello video, sempre costantemente aggiornato anche grazie a sistemi di training internazionale. Questi ed altri aspetti organizzativi permettono di fornire un supporto professionale dedicato ad ogni progetto, per genere musicale, sia a livello nazionale che internazionale.

Believe Digital ha sempre messo al primo posto la relazione professionale con i propri partner. Lo sviluppo dei suoi servizi scaturisce sempre dalle esigenze degli artisti indipendenti. E’ naturale, quindi, per Believe evolvere i propri servizi in funzione di un reale supporto alla crescita delle etichette indipendenti italiane.

I 10 anni al servizio delle etichette Italiane afferma Luca Stante, Amm.re Delegato della Divisione Italiana ci hanno fatto apprezzare le sostanziali competenze in ogni aspetto della discografia, distribuite tra le varie etichette. Sentiamo come nostro compito, quello di essere parte attiva nella crescita della musica indipendente. Ogni realtà può aver bisogno di supporto in attività discografiche diverse e noi le mettiamo a disposizione: che siano semplicemente esigenze finanziarie, know how o certi aspetti del servizio discografico internazionale“. 

Believe offre una vasta gamma di servizi tra cui: distribuzione digitale video ed audio, distribuzione del prodotto fisico nei punti vendita anche all’estero, produzione artistica ed esecutiva, stampa del prodotto, servizi per la gestione dei diritti connessi del produttore fonografico, attività di marketing  tradizionale e trade marketing, attività di promozione e comunicazione off line, radio, stampa e TVmarketing strategico  (Synch, Brand Partnership, Compilation), web & social media marketinglicensing in and outgestione dei diritti editoriali.

Molto incoraggianti i risultati già raggiunti: dal Gennaio 2016, infatti, sono numerosi i progetti curati da Believe Digital che hanno raggiunto posizioni di rilievo nelle classifiche di vendita sia sul canale fisico che sul digitale: Valerio Scanu, Ezio Bosso, Irene Fornaciari, Chiara Dello Iacovo, Tre Allegri Ragazzi Morti, I Cani, Marta Sui Tubi, Dj Maestro presenta Nina Simone.

Nello stesso periodo, Believe ha registrato 3 dischi d’oro con “Finalmente Piove” di Valerio Scanu, “Sei di Mattina” di Briga, “The 12th Room” di Ezio Bosso.

Believe Digital, inoltre, è presente quasi ogni settimana con almeno due prodotti tra album e singoli nella top #10 su iTunes Italia e con circa 450 prodotti  tra singoli ed album nelle classifiche internazionali.

Tra i punti di forza del successo di Believe Digital l’onestà, la trasparenza e l’efficienza del lavoro svolto, a cui si aggiungono una struttura specializzata composta da 25 persone ed in costante crescita ed una filosofia di lavoro orientata sempre alle esigenze di artisti ed etichette indipendenti.

Redazione

 

METAL FOR THE MASSES: dall’acquisizione della Century Media da parte di Sony Music arriva la pagina Facebook con il meglio del rock, hard rock e heavy metal!


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Dall’acquisizione della Century Media da parte di Sony Music

NASCE LA PAGINA FACEBOOK

METAL FOR THE MASSES

https://www.facebook.com/SonyMusicCenturyMedia/

IL MEGLIO DEL ROCK, HARD ROCK E HEAVY METAL
IN UN’UNICA PAGINA!

Nasce la pagina Facebook “METAL FOR THE MASSES”, disponibile al link https://www.facebook.com/SonyMusicCenturyMedia/: il meglio del rock, hard rock e heavy metal a disposizione dei fan, che con un solo click potranno sempre essere aggiornati sui propri artisti italiani e internazionali preferiti, dalle nuove uscite alle promozioni sui titoli di catalogo.

Oltre alla pagina Facebook “METAL FOR THE MASSES”, nascerà a breve anche il sito chiamato “SONY MUSIC CENTURY MEDIA”, che prende il nome dall’acquisizione dell’etichetta tedesca Century Media (la più grande label indipendente leader del mondo nel settore metal) da parte di Sony Music. Il sito, così come la pagina Facebook, conterrà tutte le news ed i cataloghi delle diverse etichette che compongono la Century Media, ciascuna specializzata in un differente sottogenere di rock o metal.

Gli italiani Lacuna Coil, con il nuovo attesissimo album “Delirium” (in uscita il 27 maggio), saranno i primi artisti ad uscire su etichetta Century Media/Sony Music.

In aprile vedrà la luce anche la prima campagna promossa dalla pagina Facebook “Metal For The Masses” e dal sito “Sony Music Century Media”, chiamata “METAL FOR THE MASSES”: fino alla fine di giugno oltre 300 titoli del catalogo Sony Century Media saranno disponibili nei negozi tradizionali e negli store online a prezzo speciale. Tra i titoli disponibili ci saranno album: di Alice In Chains, Arch Enemy, Blue Oyster Cult, Bring Me The Horizon, Bullet For My Valentine, Deep Purple, Guano Apes, Hardcore Superstar, In Flames, Judas Priest, Korn, Lacuna Coil, Megadeth, Motörhead, Ozzy Osbourne, Paradise Lost, Queensryche, Rage Against The Machine, Scorpions, Sick Of It All, Suicidal Tendencies, Suicide Silence, System Of A Down, Tool e tantissimi altri.

Da martedì 17 marzo “VIA DELLE GIRANDOLE 10” il nuovo disco di FABRIZIO MORO


FABRIZIO MORO

fabrizio

Anticipato lo scorso 3 marzo dal singolo “Acqua”, uscirà martedì 17 marzo 2015, il nuovo album di inediti di FABRIZIO MOROintitolato “VIA DELLE GIRANDOLE 10” (Fattoria del Moro/Sony) settimo lavoro in studio del cantautore calabrese. Un album dalle atmosfere più acustiche e disincantate rispetto ai precedenti, dalle sonorità ricercate che spaziano tra il rock, il folk e il cantautorato in pieno stile anni ’70, registrato in analogico e in presa diretta. Sicuramente il disco ‘più personale’ di Fabrizio. Successivamente alla sua uscita, “VIA DELLE GIRANDOLE 10” sarà presentato in tour nei più importanti teatri d’Italia.

fmIl CD:

Questa la track list di VIA DELLE GIRANDOLE 10: “Buongiorno papà” – “La partita” – “Acqua” – “Tu” – “Alessandra sarà sempre più bella” – “Il vecchio” – “Da una sola parte” – “L’illusione” – “I remember you”- “Ciao zi”

Così Fabrizio racconta il suo nuovo lavoro, traccia per traccia….

BUONGIORNO PAPA’

“E’ un brano in cui ho voluto esprimere il mio ‘non rapporto’ con mio padre, un uomo che ho sempre rispettato e che, indirettamente, mi ha insegnato tanto anche se credo non se ne sia mai accorto. Dopo averlo visto, per una vita, alzarsi alle 5.30 di mattina per andare a lavorare, mi sono accorto di non avergli mai detto buongiorno. Questa canzone è un modo per dirglielo e per dirgli tante altre cose ‘indirettamente’, come ha fatto lui con me”.

LA PARTITA

“Sono, da sempre, un tifoso di calcio. Nasco e cresco in una famiglia e in un ambiente di Ultrà. Mi riconosco in una serie di principi e di codici d’onore che i VERI ultrà applicano al loro percorso di vita. Da diverso tempo, avevo in mente di realizzare una descrizione musicale sul mondo di quelli che, ogni domenica,  il calcio lo vivono sugli spalti con passione, con orgoglio e con l’anima appesa a un filo per 90 minuti. Avevo scritto una strofa quando, un colpo di arma da fuoco sparato da un poliziotto, uccise Gabriele Sandri ma ho lasciato il brano incompiuto per diverso tempo. Quando è morto il tifoso napoletano Ciro Esposito, si è aperto un canale di riflessione ancora più profondo dentro di me e tutte le parole che mancavano, sono uscite in poco tempo. Ho riletto questo pensiero in musica, perché credo che una partita di calcio vissuta intensamente dagli spalti, è una delle cose più belle che possano accaderti nella vita e non è giusto accostare questo sentimento così positivo, alla morte. Il calcio non dovrebbe aver nulla da spartire con la violenza e con la morte, proprio perché è lo sport che più si avvicina alla vita.

ACQUA

“Acqua racconta tutte le sensazioni assorbite durante il percorso, parla di viaggi infiniti tra una città e l’altra per andare a suonare… Racconta lo stato d’animo con cui ho affrontato le difficoltà e le gioie incontrate da qualche anno a questa parte, da quando la mia vita è cambiata. Racconta del mio amore e dei miei figli, racconta del bene che voglio ai miei fans. E’ ‘vita’  descritta in musica, parla di me e di tutta l’acqua che è passata sotto le mie scarpe, fra le mie mani, davanti agli occhi e nello stomaco…” .

TU

“Queste parole sono dedicate a mio zio Vittorio, una persona speciale, un uomo che ha affrontato il margine col sorriso sempre sulla bocca, senza progetti a lunga scadenza, con i suoi vizi, vivendo alla giornata finché, un giorno, è andato via… e non è più tornato”.

ALESSANDRA SARA’ SEMPRE PIU’ BELLA

“Questa canzone parla della luce, la luce negli occhi di una persona che non dimenticherò mai. Parla di uno dei periodi più belli della mia vita, quando tutto era in continuo cambiamento ma, la spensieratezza, sembrava eterna. Parla di una ragazza a cui tutti volevamo bene. Ci sono persone che dentro hanno qualcosa di diverso, qualcosa di cui gli altri si nutrono… Alessandra era così… bellissima nella sua semplicità, come la musica, come la vita”.

IL VECCHIO

“Il vecchio è la parte più stanca che sta dentro di me, la parte che non tollera più la società in cui vive, la parte che non riesce più ad avere rapporti sessuali occasionali, la parte che non si meraviglia più di nulla, quella che ha capito ormai tutto, quella parte che cerca di ritrovare l’entusiasmo ma non ce la fa. Il vecchio è la parte di Fabrizio che è cresciuta più in fretta e che resta li, scazzata ad aspettare lo scorrere del tempo che fluisce. Il vecchio è la parte decadente dell’anima che, ogni tanto, prende il sopravvento, su quella più giovane, la parte più anziana… vecchia come il twist che accompagna questa canzone”.

DA UNA SOLA PARTE

“Questa canzone è un inno per tutti quelli che hanno coraggio di prendere una posizione netta e chiara nella vita, per chi ha il coraggio di dire la sua, anche se va contro corrente, anche se va contro tutti. Questa per me è rivoluzione, una parola che ancora mi fa sognare, nonostante oggi schierarsi da una sola parte equivale a determinare un limite al proprio percorso, perché  questa società ci vuole schiavi e tiepidi, con un piede su due staffe e mai troppo diretti, sono parole scritte per chi invece, ha scelto di difendere il proprio credo e le sue proprie idee senza paura di essere censurato e messo al bando perché, come canto nell’ultima strofa, credo che non aver paura di scegliere sia importante quanto vivere”.

L’ILLUSIONE

Dopo essere stato per tanto tempo con una persona che per me ha rappresentato tutto,  la mia compagna, la mia migliore amica, la mia valvola di sfogo, la casa in cui nascondermi, la medicina contro l’ipocondria, mi sono accorto che stavo con lei proprio perché rappresentava tutto ciò, tranne che l’amore. A volte la persona con cui stai meglio, non è detto che sia anche quella che ti fa vibrare le corde dell’anima e spesso ti accorgi che tutto quello che hai vissuto insieme, lo hai vissuto perché non riuscivi a viverlo da solo. Spesso, mi sono chiesto cos’è l’amore, ma non ho mai saputo rispondere. Però, credo che quella sensazione di vicinanza pratica e nello stesso tempo di distanza emotiva, sicuramente non lo è.  Sicuramente quella sensazione è l’illusione di un amore: questa canzone parla dell’illusione che io ho vissuto in prima persona”.

I REMEMBER YOU

“In passato, ho avuto il mito dell’America, l’America come terra libera, un posto speciale come nessun altro posto al mondo, un posto democratico, politicamente, civilmente e tecnologicamente avanzato. Crescendo mi sono accorto che non è tutto oro quello che luccica e, nel corso di questa nostra storia contemporanea, ci sono stati eventi che hanno seriamente messo in discussione tutto quello che prima pensavo sull’America. In questa canzone mi rivolgo all’America, la terra di tutti, usando una metafora femminile e proprio, perché è la terra di tutti che oggi  la vedo un po come la puttana che in qualche modo mi ha deluso”.

CIAO ZI

“Un tema che per me significa ‘arrivederci‘, senza parole, senza musica, ultima traccia dell’album che mi ha tolto più energie in assoluto. Ho voluto riassumere tutto quello che ho provato nell’arco di questa produzione, sia le gioie che i dolori, in questa breve espressione musicale che inizia in maggiore, poi va in minore e finisce…in maggiore”.

TOUR DELLE GIRANDOLE 2015 :

20/03 BARI – TEATRO PALAZZO

21/03 NAPOLI – TEATRO ACACIA

27/03 COSENZA – TEATRO GARDEN

28/03 CATANIA – TEATRO ABC

10/04 TORINO – TEATRO COLOSSEO

11/04 BOLOGNA – TEATRO DUSE

17 e 18/04 ROMA – AUDITORIUM DELLA CONCILIAZIONE

24/04 MILANO – TEATRO DEL VERME

25/04 FIRENZE – TEATRO PUCCINI

09/05 PESCARA – TEATRO MASSIMO

INSTORE:

17/03 ORE 17.00 DISCOTECA LAZIALE – ROMA  mini live acustico e firma copie

18/03 ORE 18.30 FELTRINELLI – Piazza Piemonte – MILANO   mini live acustico e firma copie

19/03 ORE 18.30 FELTRINELLI – Via Melo – BARI   mini live acustico e firma copie

22/03 ORE 17.00 FELTRINELLI – Via S. Caterina a Chiaia – NAPOLI  mini live e firma copie

Videoclip ACQUA: 

Miguel Bosè del suo nuovo album “Amo” dice: “…è il più Bosè che abbia fatto da anni, così dicono. E poichè non so bene quello che vogliono dire, bene, allora mi fido».


amoMiguel Bosè  con l’album di inediti “Amo”, pubblicato il 27 gennaio, che segue il precedente “Cardio” del 2010 è tornato in Italia. Il disco, anticipato in radio dal singolo “Encanto” rilasciato il 28 novembre, nella versione speciale per l’Italia  contiene quattro brani in italiano Amo, Brividi, l’Incanto e Liberi da ore,  e secondo quanto dichiarato dal cantautore: « … è il più Bosè che abbia fatto da anni, così dicono. E poichè non so bene quello che vogliono dire, bene, allora mi fido». Di forte sensibilità il poliedrico artista è impegnato nel sociale nella lotta contro la povertà e l’aids e l’anno scorso è stato premiato dalla Latin Academy of Recording Arts & Science come  Person of the Year : «Questo premio è un onore perché ci sono pochi che premiano il nome e il cognome; da un lato il Miguel cittadino e dall’altro il Bosé artista, che è colui che paga le bollette. Un artista è un seme. Le cose non si realizzano in cinque minuti»

Tracklist canzoni e loro significato:

[estratto da Soundblog]

Encanto/L’Incanto: Amo é ricco di brani gloriosi che avvolgono e portano lontano. Questo è uno di quelli. Arrangiamenti spettacolari accompagnano Miguel mentre lui ci fa pensare all’amore – non a una storia d’amore, ma al concetto di amore. L’amore è un tiranno, un imperatore cinese, una figura arrogante e autoritaria che non ammette discussioni. Tutti in ginocchio prima di parlare. Ti priva del sonno ma continua a farti sognare. Tuttavia l’amore ha un tallone d’Achille, la sua umanità, che rimane nascosta nella memoria dove l’amore è compassione.

Libre ya de amores/Liberi da ore
: Gioiosa e positiva. Parla della cura dei dolori dell’anima. Parte in maniera forte, come tutti i brani dell’album. È la scoperta di quanto sia giusto vivere senza paura, senza relazioni che ci fanno soffrire alla follia, ma aperti ad altre storie, più costruttive.

Amo: Industrioso, diligente, studioso, meticoloso, coscienzioso… tutti questi aggettivi potrebbero essere riferiti a Miguel Bosé. Amo è una dichiarazione di principi, il suo credo, la sua difesa della conoscenza e della curiosità come cibi per la vita e fonte continua di gioia e stupore. Canta l’ottimismo e le infinite possibilità di rinnovamento, della possibilità di reinventare se stessi immergendosi nell’universo che ci circonda. Brubaker XL ha prodotto una versione da 7 minuti del brano, che verrà pubblicato in futuro come extra track.

Solo sí/Brividi: Dolceamara. Potrebbe essere una canzone d’ amore molto triste, straziante in effetti, ma racchiude qualcosa di positivo: va bene stare da soli, ma allo stesso tempo mi manchi. Sono contento nella mia solitudine e so come viverla senza nevrosi, ma mi piace anche avere contatti con la persona che amo. Un apprezzamento delle relazioni sentimentali, di quanto ci arricchiscono e quello che ci offrono, anche se, a volte, possono portare anche sofferenza. Una buona descrizione dello stato emozionale che arriva con l’esperienza e la consapevolezza dei propri limiti ed errori. Questo è il mio bagaglio e lo accetto, sembra volerci dire Miguel Bosé. Attenzione alla meravigliosa chitarra britpop di Andrew Frampton suonata su una classica melodia italiana.

Tú mi salvación: Una ballata classica. Non molti possono mettersi in gioco e cantare qualcosa di così classico e semplice, senza fronzoli e orpelli, in maniera così aperta e vulnerabile. Ma a volte bisogna lasciarsi andare.

Sí se puede: Dance-protest è come Miguel Bosé, con un sorriso, definisce il genere di questa canzone. Il motto è di scatenarsi nel ballo e contemporaneamente impegnarsi attivamente in politica. Per prima cosa, ci si esprime e si butta fuori tutta la rabbia attarverso il sudore, in modo che poi si possa pensare con la mente più sgombra e spingere per un cambiamento nello status quo. E’ il potere che la pop music mette al servizio del cambiamento sociale, usando voce e corpo come primo passo per accrescere la consapevolezza. Il testo non lascia spazio all’ambiguità. Bosé non nasconde il suo malcontento per la situazione politica, incolpando i potenti per una situazione economica e sociale che è ingiusta ed iniqua.

Los amores divididos
: Prodotto da Brubaker XL, una vecchia conoscenza di Miguel Bosé. Gli arrangiamenti e la ricchezza del suono affascinano l’ascoltatore. Avremmo potuto essere, ma non è stato, canta lui. Un altro brano emozionale, che sviluppa un favola pre-raffaelita in cui la notte, che agisce da intermediaria, unisce le coppie e si rammarica della loro separazione. Cercando di riunire gli amanti perduti, la luna lancia i suoi incantesimi per cercare di guarire quello che è stato rovinato dall’insicurezza e dalla goffaggine degli amanti.

Respirar. Parla della passione per la lettura. Miguel è stato uno di quei bambini che si portavano un libro e una torcia a letto per poter leggere di nascosto sotto le coperte. Tratteneva il respiro, come qualcuno che sta per immergersi, mentre divorava le pagine di Jules Verne, Asimov e Tolkien, tornando in superficie per prendere aria quando chiudeva il libro. Ma attenzione! I mostri che abitavano le pagine di quei libri che – da bambino – sembravano così distanti e fantastici, ora sono dietro l’angolo. La fantasia potrebbe diventare realtà.

Un nuevo día: E’ l’ultima canzone ad essere stata composta per l’album, la visione di un viaggiatore (quale è lo stesso Miguel Bosé) che viene sorpreso un pomeriggio in un luogo non precisato del Sud America da un’intensa pioggia tropicale che sembra non avere fine. Gli eccessi della natura sono intimidatori, ma è importante ricordare che tutto, perfino un diluvio, è temporaneo e che qualsiasi momento, positivo e negativo, è seguito da un giorno nuovo. In questo modo, non ci arrenderemo o resteremo bloccati nei momenti di sofferenza.

I miss your face: Oltre ad essere un torero raffinato, coraggioso e in un certo modo seducente, il padre di Miguel era un uomo intelligente, colto, unico. Questo brano parla della sua assenza, della memoria di suo padre. E’ possibile che la paternità abbia portato Miguel a riflettere maggiormente sulla figura paterna e abbia riportato la sensazione di averlo vicino. Il pezzo è stato scritto in collaborazione con due giovani autori, di 17 e 19 anni, di cui Miguel parla con molto entusiasmo. Non c’è cosa che gli dà più piacere dello scoprire nuovi talenti.

Domingo: Una riflessione sulla pigrizia da parte di un uomo che lavora moltissimo e non può fare a meno di comporre anche quando ozia un po’ nel letto. E’ una di quelle canzoni che non riesci a far uscire dalla testa, e ti trovi a canticchiarla il lunedì, il martedì, il mercoledì.. E’ interessante ricordare poi che i nonni di Miguel avevano questo nome (Domenico lato materno, mentre dal lato paterno il nonno era il famosissimo Domingo Dominguín, agente di toreri e attivista culturale, come si direbbe oggi).

Aparece el sol y llueve
(esclusiva iTunes): Secondo Miguel Bosé, questa canzone è nata dall’ incontro di due forme musicali completamente differenti: lo ska e la rivista. E’ la dimostrazione lampante che se Miguel non fosse un cantante, potrebbe sicuramente essere uno scrittore. La sua capacità inventiva fa quasi paura, come gli diceva sua madre Lucia quando era piccolo. E’ la storia di un artista trasformista che lavora di notte in un cabaret. Si traveste da donna in modo glamour con piume e lustrini, ma quando torna a casa la mattina e si toglie i tacchi, l’unica cosa che desidera è vedere la sua ragazza. Ma i loro orari non coincidono, perchè lei lavora di giorno e la loro storia finisce con l’essere una serie di frustrazioni quotidiane: quando arriva il sole, poi scompare e arriva la pioggia. Le luci del palcoscenico da un lato e la desolazione della solitudine domestica dall’altra.

#AmoBose è l’hashtag ufficiale per parlare del progetto e commentare, via Twitter, il suo nuovo disco.