editoria

SELVAGGIA LUCARELLI ALLA DIREZIONE DI “ROLLING STONES ITALIA”


Dal prossimo Gennaio,  Selvaggia Lucarelli sarà alla guida di Rolling Stone Italia, in qualità di direttore. Questo il comunicato del prestigioso sito considerato la nuova bibbia della pop culture:

“Una firma autorevole, graffiante, profonda e con un sense of humour assolutamente particolare. Selvaggia Lucarelli, con 1.200.000 follower su Facebook, 800.000 su Twitter e 350.000 su Instagram è la donna più influente del web italiano, e forse anche la più temuta.

Dal prossimo gennaio sarà alla guida del mondo web di Rolling Stone Italia dove dirigerà tutti i contenuti: «Ho accettato con entusiasmo perché voglio svegliarmi tutte le mattine con una missione: rendere questo paese un po’ più rock» – dice Lucarelli – «Dirigere un sito che continui a occuparsi di musica ma si allarghi a politica, attualità e costume con un approccio rock e nuove firme con molta personalità. E perché in Italia, nel campo dell’editoria, non ci sono direttori donna (anche nell’online come in questo caso) se non nei femminili, come se alla fine le nostre principali competenze rimanessero moda e mascara. È ora di prendersi tutto, noi donne. Perfino la storia. E Rolling Stone è la storia!».

APPALERMO, APPALERMO!: Carlo Loforti presentail suo libro il 17 giugno a Roma


Carlo Loforti presenta il 17 giugno a Roma

APPALERMO, APPALERMO!

L’evento è organizzato da Altroquando e Giufà Libreria Cafè nell’ambito del Summer KINO

 “Uno stile umoristico che lo avvicina a Nick Hornby e una maturità sorprendente per la sua età. Una voce assolutamente originale”. Emanuela E. Abbadessa, La Repubblica Palermo

“Carlo Loforti propone una storia che ricorda, per forza e vivacità, una cantata popolare sul lato migliore di Palermo”. Pietro Cheli, Amica
“Una bella e precoce capacità di osservare caratteri, rapporti umani e paradossi di una Sicilia che non è poi così lontana da quella di Sciascia”. Luca Ruffinatto, L’Indice dei libri

Dopo la Sicilia, il Salone Internazionale del Libro di Torino, Bologna (Garp Festival), Padova (Giovani Promesse) e Milano, Carlo Loforti arriva a Roma per presentare “Appalermo, Appalermo” (Baldini&Castoldi Editore) venerdì 17 giugno a Roma. L’appuntamento è alle ore 20 all’Ex Dogana (Via dello Scalo San Lorenzo, 10), l’evento è organizzato da Altroquando e Giufà Libreria Cafè nel’ambito del Summer KINO. Con l’autore dialoga lo scrittore Francesco Leto.

Amélie Poulain con la licenza media, Alvy Singer di borgata, Montalbano senza pudore, Oronzo Canà col dottorato in filosofia. È Mimmo Calò, giornalista sportivo di una tv locale siciliana, il protagonista di “APPALERMO, APPALERMO!”, sorprendente romanzo d’esordio di Carlo Loforti, classe ’87, finalista alla XXVIII edizione del premio Italo Calvino.

Mimmo ha 40 anni, pochi vizi e ventimila euro sul conto dopo vent’anni di lavoro. Non è calvo, ma ci sta lavorando. Ha una donna, Barbara, ma è da poco che se n’è accorto davvero. E vive nella casa che gli ha lasciato il nonno, circondato dalla carta da parati. Un ottimo lascito, se non fosse che oggi come oggi Niente ti ricorda più della carta da parati in salotto che nella vita non hai concluso una benamata minchia”.

Calò è cinico e svogliato, cafone e filosofo. Rompe il ghiaccio con il politically scorrect per poi sedurti con i principi saldi: la famiglia, l’amicizia, la fedeltà.

È l’eroe moderno che lascia agli altri il sogno di un chiringuito in Costa Rica mentre aspira all’apertura di una rosticceria nella sua città, che al calcetto con gli amici preferisce le aste giudiziarie. Ed è proprio da questo anomalo hobby, e da una paternità inattesa, che iniziano le sue disavventure: aprire un locale dove servirà soltanto sfincione– una squisita pizza siciliana, molto lievitata, con pomodoro e cipolle. Da qui un susseguirsi di problemi: mutui, fidi, permessi, burocrazia infinita, pizzo, concorrenza sleale, sfiga. Tanta sfiga. Una rapina in banca, una pistola puntata alla tempia, l’offerta di partecipare a un “rapimento social” per saldare i debiti.

Loforti ci trascina in un susseguirsi di vicende bizzarre, tra imperscrutabilità kafkiane della burocrazia e voglia di rivalsa che si gustano con un ritmo cinematografico e atmosfere rude pop.

La sua ironia è fortemente calata nel suo spazio e nel suo tempo, nei temi carichi di nevrosi della società di oggi: l’ossessione per i social, la fissa per la salute e il biologico, la perdita di valore del denaro, le solitudini di coppia.

C’è la Palermo dei vicoli e delle borgate, polverosa e popolare, che ci arriva da una scrittura asciutta e quotidiana, da un palermitano sincero che ben si coniuga con i personaggi che racconta.
Un romanzo spiritoso, leggero e senza pudore da cui viene fuori una narrazione sapida e mai banale. In cui tutto viene raccontato con un umorismo che regala momenti di autentico spasso.

Carlo Loforti: palermitano classe ’87. Lavora come creativo per la tech company Mosaicoon. Ha scritto “Suicidi d’onore” (Ed. Leima, 2013) e ha lavorato come autore per cinema (co-autore del lungometraggio “Fuori dal coro”) e web (co-autore della web serie “Senza Contratto”). È stato tra i finalisti della XXVIII edizione del Premio Italo Calvino. “APPALERMO, APPALERMO!” è il suo primo romanzo.

SCHEDA LIBRO
Titolo: Appalermo, Appalermo!
Autore: Carlo Loforti
Casa editrice: Baldini & Castoldi
Genere: Commedia
Prezzo: 16 euro
Prezzo eBook: 7,99 euro
Pagine: 336
Sito web: www.carloloforti.com

Redazione

“IL PARADISO DI LEVON” Venerdì 15 maggio esce il nuovo libro “IL PARADISO DI LEVON” di CARLO ZANNETTI


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Venerdì 15 maggio

esce il nuovo libro

“IL PARADISO DI LEVON”

di CARLO ZANNETTI

Venerdì 15 maggio sarà in tutte le librerie il romanzo “Il paradiso di Levon” (Edizioni Anordest) scritto dal chitarrista e cantante Carlo Zannetti.

Il libro narra la storia di Levon, stravagante musicista ormai anziano e malato che, lasciandosi trasportare dai vecchi ricordi di una singolare vita molto avventurosa e suggestiva, arriva al punto di descrivere minuziosamente la sua concezione di paradiso inteso come ultima destinazione.

Nel corso di questo percorso il protagonista riesce ad individuare gli aspetti negativi e positivi che hanno fatto da colonna vertebrale della sua vita: la mancanza d’orgoglio negli occhi di sua madre, il grande amore per i Beatles e per Jim Morrison, l’assoluta riconoscenza nei confronti dei cani e di alcuni grandi amici.

Un libro che offre al lettore una realtà di semplici ma fortissime passioni che salvano la vita a Levon , artista con un equilibrio instabile costretto a correre senza fermarsi mai nell’affannosa ricerca dell’amicizia, della natura e dell’amore .

Carlo Zannetti chitarrista rock di origine bolognese con all’attivo circa 1.200 concerti in Italia ed all’estero, dal 1982 ha collaborato al fianco di grandi artisti in veste di strumentista e direttore artistico:  Loredana Bertè, Enrico Ruggeri, Eugenio Finardi, Shel Shapiro, Andrea Mirò, Sonohra, Jalisse, Jimmy Fontana, Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana, Raul Cremona.

IL BANDOLO DELLA MATASSA: SCIOLTO L’ENIGMA DE I PROMESSI SPOSI NELL’E-BOOK DELL’EX MANAGER


ilUn viaggio organizzato in 273 tappe alla ricerca della verità del romanzo manzoniano

Disponibile su Google Play e iBooks

Avete mai pensato di avere una mappa de I promessi sposi con le posizioni dei personaggi e delle situazioni, per orientarvi nel romanzo più noto della letteratura italiana, ma il cui senso non è ancora chiaro a 170 anni dalla pubblicazione? Ecco la chiave unica e innovativa proposta da Franco Castagnola, ex manager di Robecco Pavese, che, con l’e-book Il bandolo della matassa. Fare proprio “I promessi sposi”, è giunto a una verità sconvolgente sul testo, mettendo a punto un metodo semplice e infallibile per guidare il lettore alla comprensione del romanzo. Uno strumento rivoluzionario per chiunque desideri avvicinarsi o riavvicinarsi al testo (per studio e per piacere, dagli scolari agli appassionati) e comprenderne il messaggio autentico: sarà un’esperienza illuminante anche per chi ha subìto il romanzo senza apprezzarlo e scoprirà di avere in mano, alla fine del percorso, il bandolo della matassa de I promessi sposi.

Mi sono sentito nei panni di un escursionista che si trova a dover dotare di segnaletica un lungo e articolato sentiero di montagna con diverse opportunità escursionistiche: così è cominciato il viaggio emozionante che ha trasformato I promessi sposi in un cammino di 273 tappe, con 1004 espressioni particolari (richiami che si fissano facilmente nella memoria) e 72 personaggi principali (da seguire lungo tutto lo scorrere del romanzo), per cogliere il messaggio de I promessi sposi senza perdersi nell’intreccio degli episodi e dei segnali all’apparenza ambigui lanciati dal Manzoni, muovendosi senza fretta, ma armati solo di calma e curiosità.

Meditato da sempre e concretizzatosi in due anni di studio e ricerche da parte del suo autore, Il bandolo della matassa offre un’analisi lucida e una rilettura autentica de I promessi sposi, un capolavoro spesso filtrato da interpretazioni e riletture critiche -peraltro contrastanti- che antepongono al testo fattori esterni, come i contesti socio-economici o i fatti della biografia manzoniana: dunque, dalla convinzione che il romanzo meriti una lettura pura della parola, Franco Castagnola mette a punto un metodo chiaro, semplice e accessibile a tutti (perché non richiede conoscenze specifiche), basato sulla sola analisi del testo e la coerenza dei fatti narrati, senza bisogno di note o riferimenti ad altre interpretazioni. Apprendendo il metodo durante la lettura del testo, imparando a restituire l’importanza centrale all’opera, il lettore potrà poi applicare questa modalità universalmente valida all’analisi di ogni altra forma d’arte.

Realizzato come e-book per sfruttare tutte le potenzialità della rete di rimandi e di link tipici del digitale e per offrire uno strumento importante a un prezzo contenuto, Il bandolo della matassa permette al lettore, con un semplice click, di viaggiare velocemente da un luogo all’altro del libro, per seguire l’azione di un personaggio o ricostruire lo sviluppo di un passaggio cardine cercando i suoi rimandi in altre parti del testo: la verità a cui giungerete sarà folgorante e vi donerà uno strumento impensato e di estrema utilità per conoscere gli esseri umani. Buona lettura e… buon viaggio!

Il libro è disponibile su Google Play e iBooks al prezzo di 12 euro. www.bandolodellamatassa.it

ENZO GENTILE: da domani in tutte le librerie il suo nuovo libro “LONTANI DAGLI OCCHI£E (Laurana Editore). Il libro include la personale testimonianza di RENZO ARBORE


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Da domani in tutte le librerie il nuovo libro di

ENZO GENTILE

con la testimonianza di RENZO ARBORE

Domani, giovedì 23 aprile, in occasione della “Giornata mondiale del libro”, uscirà “LONTANI DAGLI OCCHI – Vita, sorte e miracoli di artisti esemplari(Laurana Editore – 184 pagine – 13 €), il nuovo libro del giornalista e storico musicale ENZO GENTILE, in cui l’autore ripercorre le vite di cinque artisti uniti da un destino di chiaroscuri: Fred Buscaglione, Piero Ciampi, Sergio Endrigo (di cui a settembre ricorreranno i 10 anni dalla scomparsa), Nino Ferrer ed Herbert Pagani, cantautori considerati poeti, capaci di dipingere con una serie di canzoni indimenticabili un momento preciso della nostra colonna sonora, e protagonisti del costume di un’epoca dorata per il mondo italiano dello spettacolo.

«Ci sono storie, avventure, vicende umane che spesso non affiorano nell’affrontare un artista, e la sua produzione racconta Enzo Gentile in merito al libroQuelle che ho raccolto in questo lavoro navigano tra cronaca e varie vicissitudini che hanno attraversato la vita di cinque personaggi tra i più popolari e amati della nostra canzone, figure che hanno conosciuto un successo anche clamoroso per poi venire travolte da un destino di contraddizioni, isolamento, in una deriva inarrestabile.

Qui ho scavato nella loro esistenza, anche lontano dalle scene, per capire, io per primo, uno dei meccanismi ineluttabili dello show business: quello che conduce da abbaglianti trionfi alla penombra o al buio più feroce. Sono cinque protagonisti, per certi versi capiscuola di una generazione: gli esempi che potevo abbracciare erano più numerosi, ma qui si scovano anche curiosi denominatori comuni, tra il jazz, il cinema, l’amore verso le arti figurative, che hanno reso la scelta obbligatoria per iniziare un viaggio di conoscenza, indagine, comprensione di un periodo».

Il libro “LONTANI DAGLI OCCHI – Vita, sorte e miracoli di artisti esemplari” include la testimonianza di RENZO ARBORE, che mette in luce, con aneddoti personali, tanti casi di «personaggi baciati dal successo e poi caduti, quasi all’improvviso, in una condizione di oblio, isolamento, depressione».

Gentile ripercorre e approfondisce le vite e le storie personali di Buscaglione, Ciampi, Endrigo, Ferrer e Pagani, artisti che hanno ispirato intere generazioni di artisti, a dimostrazione del fatto che non “sono solo canzonette”.

Enzo Gentile (Milano, 1955), giornalista e storico musicale, docente universitario, ha scritto per oltre cento tra quotidiani e riviste. Ha pubblicato una dozzina di libri, curato mostre, condotto programmi radio-televisivi, frequentato concerti e festival in tutto il mondo. E continua a farlo.

Generazione Tenax di Daniele Locchi – MILANO


IL BOOKTRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=ShL3frfdXHQ

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“Generazione Tenax”

Firenze una notte fa…

IL BOOKTRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=ShL3frfdXHQ

Daniele Locchi

nuova editoriale florence press

i libri di Firenze Spettacolo

Distribuzione nazionale LIBRO CO. ITALIA srl – http://www.libroco.it. In vendita

anche su Amazon.it e IBS – ISBN 9788890896439, disponibile su iPad.

Questa è la storia di un ex, ma anche di un post. Da Lotta Continua a ControRadio un ex ribelle perde la guerra contro la società e si ripara dentro il Tenax, il locale clou della New Wave di Firenze e d’Italia. La radio intanto cessa le trasmissioni e il silenzio che seguirà nell’etere corrisponderà a quello della sua anima. Gli ultimi riflessi del movimento culturale che aveva dato vita al tentativo del Cambiamento si spengono nel buio della Notte del Riflusso. Il Tenax è la tana perfetta, procace e annerita, dove nascondersi per iniziare a disegnare il post di un nuovo viaggio. Quello che lo porterà diventare un professionista del music business, a cavallo di tournée, festival e prodotti discografici. Dal Tenax, dalla sua fantasmagorica serie di concerti e di serate “trasgressive” e trasgredite, parte la strada degli spettacoli itineranti, delle tournée organizzate in tutta Italia. Da Ginger Baker ai Killing Joke, dai Daf a James White and the Contortions, dai Virgin Prunes agli Spandau Ballet e perfino da Franco Battiato a Claudio Baglioni. Senza perdere di vista quella striscia bianca che separa l’Autostrada del Mondo dalla scarpata della Piana del Tran Tran. Una carrellata di aneddoti, episodi, sconcertanti retroscena, conditi da una narrazione “in diretta” farcita di dialoghi e di strani riflessi su un mondo, quello dei primi anni 80, che adesso ci appare inspiegabilmente perduto nelle nebbie della notte dello show biz.

(by Ponyo)

FRANCO TRENTALANCE torna con un libro e si dà al thriller   MERCOLEDÌ 18 FEBBRAIO ESCE “TRE GIORNI DI BUIO”


…e se l’inferno fosse prima di morire?

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A cinque anni dalla pubblicazione della sua autobiografia, FRANCO TRENTALANCE, il gentiluomo del porno, torna nella veste di scrittore con il nuovo libro “TRE GIORNI DI BUIO, un thriller edito da Ultra, che sarà in tutte le librerie da mercoledì 18 febbraio.

 

Tre giorni di buio”, scritto a quattro mani con il giornalista Gianluca Versace, è il primo romanzo d’invenzione di Franco Trentalance che, senza rinunciare al sesso, dà vita alle diverse facce del male: vendetta, violenza e corruzione.

Con un linguaggio crudo e diretto Trentalance e Versace raccontano gli atti efferati di un serial killer in uno scenario attuale e, pagina dopo pagina, costruiscono dei personaggi dal profilo psicologico complesso portandone alla luce turbe, perversioni e ossessioni malsane.

«Io ho un carattere positivo e ottimista ma nutro curiosità per i lati oscuri dell’essere umano racconta Franco TrentalanceQuanti di noi nascondono una zona buia? E quante persone sarebbero pronte ad agire per vendetta e con crudeltà se una situazione li portasse al limite? Proprio queste domande mi hanno spinto a scrivere un thriller dove, insieme a Gianluca Versace, descrivo il male nei suoi aspetti peggiori e analizzo le debolezze umane sotto una lente d’ingrandimento potente».

Franco Trentalance è tra gli attori hard più noti a livello europeo con 18 anni di carriera, 440 film e 24 awards all’attivo (tra premi nazionali e internazionali). Negli anni si è misurato anche con il mondo dello spettacolo dimostrando di essere un personaggio poliedrico, spaziando dalla radio al cinema, dal teatro alla tv. Ha collaborato infatti con Radio 2 Rai in “Gli Spostati”, con Radio Dee Jay in “Senza Palla” e attualmente conduce “Senza Titolo” su Radio International. Ha partecipato a diversi progetti cinematografici e cortometraggi, tra cui “Com’è bello far l’Amore” di Fausto Brizzi, “Oggi a te…domani a me” di Marco Limberti, e ha recitato in spettacoli teatrali tra cuiApocalypse” col comico Giuseppe Giacobazzi. Dopo la sua partecipazione al reality “La Talpa” è diventato uno dei personaggi televisivi più popolari e richiesti nelle trasmissioni tv, non solo in veste di ospite ma anche come conduttore: nel 2014 ha presentato con successo la rubrica “Sex Time” all’interno di “Lucignolo” e, in giro per l’Italia, propone il talk live “Chiacchiere Private” nel quale intervista amici e colleghi del mondo dello spettacolo. Franco Trentalance è inoltre molto attento alle novità del web e ha collaborato in numerosi video con le più popolari web star italiane (iPantellas, Michael Righini, Federico Clapis). Un’altra sua grande passione è la scrittura, infatti, dopo aver scritto per riviste e siti web come GQ, Nocturno Cinema e Velvetgossip, nel 2009 ha debuttato come scrittore pubblicando la sua autobiografia “Trattare con cura” (Ultra).

Gianluca Versace, giornalista originario di Monfalcone (Gorizia), vive a Padova dove lavora per l’emittente televisiva Canale Italia occupandosi di politica, cultura e società. Ha creato e diretto format molto popolari come “Storie vere”, “La partita”, “Attenti al lupo” e “Live!” e pubblicato i libri “Il domatore di fuoco” (Mazzanti, 2011) e, con Eugenio Benetazzo, “Neurolandia” (Chiarelettere, 2012).

Ligabue: “Il Dizionario del Pop-rock 2015” incorona il rocker di Correggio come miglior artista dell’anno


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Ligabue re del Rock. Anzi del Pop-rock. Il Dizionario del Pop-rock 2015 incorona il rocker di Correggio come miglior artista dell’anno e gli dedica la copertina.

Per gli autori Enzo Gentile e Alberto Tonti, Luciano Ligabue è stato “in assoluto il protagonista più meritevole della stagione passata”. Un riconoscimento grazie al suo album “Mondovisione” al quale il Dizionario ha dato cinque stelle (il massimo voto): una manciata di canzoni che “impongono l’assegnazione di capolavoro al “mediano” del Rock” come scritto sulla scheda nel volume.

Ma non basta: il successo di Ligabue è a 360°, grazie “al tour negli stadi, all’esperienza editoriale e radiofonica, crediamo che nessuno meglio di lui possa rappresentare più efficacemente la scena ‘made in Italy’ e funzionare da cerniera tra popolarità e qualità, esemplare testimone di una idea di canzone e di un suono che, ogni giorno di più, veicolano e raccontano la colonna sonora in latitudini e tra generazioni diverse”, dichiarano Gentile&Tonti.

E l’incoronazione di Ligabue, il rocker italiano più acclamato arriva poi nell’anno in cui il rock compie 60 anni. Tanti sono passati dal 1954, anno in cui Bill Haley & his Comets eseguirono per la prima volta Rock around the clock. Il rock era nato e cambiò il modo di pensare e di fare musica.

La summa di questa epopea è Il Dizionario del Pop-rock 2015, con oltre 35mila dischi e più di 2300 artisti recensiti. Un compendio di dischi e artisti con tutte le ramificazioni di musiche e stili discendenti dalla grande, originaria, radice che porta il nome di Rock&Pop.

In questa edizione la prefazione porta la firma irriverente e divertente di Gene Gnocchi, comico e grande conoscitore di musica. In più la presentazione di Ringo, direttore artistico di Virgin Radio.

Quest’anno sono state aggiunte oltre 120 “new entry” che provengono dai più disparati generi. A dimostrazione che il “pop-rock” è un po’ casa di tutti: l’hip-hop di Fedez (fresco coach di X-Factor), Clementino e dei Club Dogo; il cantautore e rapper belga Stromae; il re delle balere Raoul Casadei, il crooner Bing Crosby; Alessandra Amoroso, Emma Marrone e Giusy Ferreri (Amici o altri reality possono essere un trampolino, ma per essere iscritti nel Dizionario, bisogna avere il vero “talent” come loro), il virtuoso della chitarraJoe Bonamassa, Sixto Rodriguez (il cantautore riscoperto dal documentario premio-Oscar, “Searching For Sugar Man”), Pharrell Williams, l’uomo d’oro dell’industria discografica Usa (es. il tormentone “Happy”) ma anche uno dei più interessanti innovatori del Pop/Rap; il metal prog degli Avenged Sevenfold; l’artista africano Bombino e il gruppo tuareg dei Tinariwen. Ancora: Squallor, Offlaga Disco Pax, Massimo Volume, Virginiana Miller, Zibba & Almalibre e molti altri…

Di ogni artista il Dizionario dà una breve introduzione biografica. Di tutti gli album, organizzati in ordine cronologico, vengono forniti anche l’anno di produzione, la casa discografica e una valutazione espressa sinteticamente in stellette.

Pieno di stelle per Paolo Nutini, cinque stelle a Fabrizio De Andrè, consenso di critica per Caparezza, ai cantautore Dente, Mannarino, Eugenio Finardi.

Il Dizionario del Pop-rock 2015 sarà presentato in occasione di Bookcity 2014 a Milano.Domenica 16 novembre alle ore 13.00, al Teatro Dal Verme, sala piccola, gli autori Enzo Gentile e Alberto Tonti nel parleranno con Gene Gnocchi, Dj Ringo e con la partecipazione musicale del cantautore Alberto Fortis e dell’emergente Carlot-ta.

Valerio Scanu intervista l’ “ex nemico” Platinette ( “E’ donna” n. 11/9/2013)


platinette
Stavolta l’“incredibile dictu” è davvero clamoroso: in edicola è appena uscito il nuovo numero della rivista “E’Donna” e la rubrica “Sotto le lenzuola”, a cura di Valerio Scanu, ospita proprio Coruzzi Mauro (classe 1955) alias Platinette, la “drag queen” più famosa della penisola, dalle monumentali parrucche “cotonate” biondo-Jean Harlow e il trucco pesantissimo che la fa assomigliare ai “testoni” di cartapesta che appaiono sui carri allegorici allestiti per il Carnevale di Viareggio e che le avrebbe probabilmente consentito di fare la sua porca figura anche nella famosa scena della festa “en travesti” dei felliniani “Vitelloni”, visto che sarebbe potuta rientrare a giusto titolo nelle tipologie di personaggi “esagerati” propri all’immaginario del grande maestro.
foto valerio concerto di natale 2012
Un accostamento del genere, il giovane vincitore di Sanremo 2010 e il maturo conduttore radiofonico (ndr su Radio Deejay e RMC), autore televisivo, attore, cantante (ndr nel duetto coi “Matia Bazar”), più di un anno fa sarebbe stato impensabile e del tutto “da fantascienza”, anche perché durante la puntata del 21 aprile 2012 di “Amici 11” se n’erano detti reciprocamente di tutti i colori, senza tirare al risparmio, Scanu avvolto in una panta-gonna simile a un pareo, che presumibilmente voleva essere in carattere con un verso della canzone “Libera Mente” (ndr singolo estratto dall’album “Così diverso”, allora in promozione) che recita “sotto a 1000 sottane”, aveva, senza interrogarsi troppo su dove fosse collocata la sottile linea di demarcazione fra audacia e incoscienza, vuotato il sacco, senza reticenza alcuna, per non smentire la fama da “bocca della verità” che lo accompagna da sempre, sul pubblico “di parte” presente in studio e sulla giuria “tacnica” di esperti dal comportamento altrettanto disdicevole e Platinette, dopo un serrato (e alquanto grottesco) “botta e risposta” col ragazzo, dal canto suo se n’era uscita, al suo indirizzo, con un chiacchieratissimo “Tiè”, pronunciato verbalmente e con gestaccio, tanto per “sottolineare il concetto”, incluso, alimentando una polemica infinita su “blogs”, “Twitter” e rotocalchi con le tifoserie scaniane. Poi, improvviso, il “ravvedimento”, perché in fondo, Mauro/Platy, diversamente da altri colleghi del suo ambiente, un cuore ce l’ha ed infatti eccolo, fra il pubblico, in prima fila, applaudire con foga Valerio  e a commuoversi  sull’interpretazione del cantante di Minuetto di Mia Martini all’  “Elfo” di  Milano nel febbraio di quest’anno, ed infine prestarsi a essere messo sotto torchio dallo stesso in qualità di intervistato sul settimanale di cui sopra.

C’è comunque da fare tanto di cappello all’articolista, che per i suoi 23 anni ha saputo scandagliare con maturità “adulta” l’animo e la personalità di Platinette, restituendocene, seppur con il tono brillante e spigliato che contraddistingue questa serie di pezzi giornalistici, un ritratto per nulla superficiale e sicuramente esauriente e, così sembra, fedele, mostrandocela sia con le sue insicurezze e fragilità – fra cui il rapporto “disordinato” col cibo, il sovrappeso con correlata fuga dall’intervento chirurgico risolutivo già stabilito in precedenza, la condizione “gay” tenuta inutilmente nascosta alla madre, un vero “angelo” (così la definisce), le “scottature” dell’amore – sia con i suoi punti di forza e qui ci si sposta sul versante professionale e si fa riferimento alla sua carriera in tv, alla creatività e ai progetti attualmente “in cantiere” che potrebbero vedere la luce nell’immediato futuro e c’è spazio anche per raccontare la coesistenza burrascosa fra il suo “femminile”, Platinette e il suo “maschile”, Mauro, lei dotata di “un carattere irascibile” che si diverte a “fare la matta”, lui “orso molto solitario” con un “filo di saccenza”, perché non reputa gli altri “all’altezza”. Non mancano i consigli a Valerio: “Tu Valerio hai molte qualità … e anche qualche difetto, no?Allora: io ho avuto con te momenti difficili e altri più intriganti di complicità … Mi piacerebbe che tu studiassi di più la musica italiana dal punto di vista degli autori … mi piace quando vai a ripescare, come hai fatto con Mimì (ndr Mia Martini), come hai fatto con Giuni (ndr Russo), mi piace quell’atteggiamento di mettere una bella voce al servizio di canzoni e persone, non solo personaggi, che hanno fatto la storia della musica italiana … Il consiglio è quello di perseguire da una parte su quello e dall’altra di trovare dei giovani e una bella voce come la tua può richiederlo, che facciano gli autori … Di Carone ce ne sono pochi, però sarebbe interessante scavare nei giovani …”
E ora attendiamo fiduciosi lo “scambio di ruoli”, ossia un’intervista (radiofonica o altro) di Platinette a Valerio, l’esplosione pirotecnica è già messa in conto.