Lo straordinario e inatteso successo di “Bohemian Rapsody”, il film sulla storia dei Queen che con un budget di 52 milioni di dollari è arrivato a incassarne un miliardo vincendo quattro Oscar tra cui quello per il miglior attore protagonista (Rami Malek), è la dimostrazione più clamorosa di cosa rappresenti la band nella storia del rock e, ormai, nell’immaginario collettivo.
E se questa vicenda comincia a confondersi con il mito è perché Freddie Mercury è stato uno dei front man più esplosivi, trasgressivi e coraggiosi mai visti su un palco.
Purtroppo Freddie, morto il 24 novembre 1991 a Londra, è anche una delle più celebri vittime dell’Aids, che l’ha stroncato a soli 45 anni, nella sua residenza londinese quando la positività all’HIV era ancora una sentenza di morte.
Come in tanti ricordano ormai grazie al film, si chiamava Farrock Bulsara, era nato a Zanzibar e aveva ascendenze parsi e indiane. Con la sua band, insieme a Brian May, John Deacon e Roger Taylor aveva trovato la sintesi della sua personalità di rocker innamorato della lirica ma che, cresciuto negli anni ’60 e formatosi nei ’70, amava Jimi Hendrix, Elvis Presley, Led Zeppelin e Black Sabbath, Liza Minnelli, David Bowie e il Glam rock di Marc Bolan e i T. Rex e ammirava Paul Rodgers, il cantante dei Free che anni fa ha compiuto le tournée con Brian May e Roger Taylor portando in giro per il mondo il mito dei Queen con risultati a dir poco deludenti.
E’ stato chiaramente un uomo di grande curiosità musicale che amava mescolare i generi, capace di intuizioni geniali come “Bohemian Rapsody” e di scivolate kitsch come “Barcelona”, inno olimpico inciso insieme a Montserrat Caballe, o la colonna sonora di “Metropolis” realizzata con Giorgio Moroder. Un cultore dell’iperbole, dotato di un provocatorio sense of humour, che continua a essere venerato da un pubblico trasversale e che ha lasciato alle spalle un’impressionante serie di hit, da “We Are The Champions” a “Radio Ga Ga”, da “Love of My Life” a “Under Pressure”, da “Somebody To Love” a “Love of My Life”, “Crazy Little Thing Called Love”, “We Will Rock You” per citare solo qualche titolo.
Era un performer che usava la teatralità come un’arma, l’esibizione del suo machismo gay aveva il senso di uno sberleffo liberatorio che si accompagnava alla sue incredibili doti vocali e al suo talento di pianista. E’ stato un uomo tormentato e insicuro nonostante l’ego smisurato: ha tentato anche la strada solista e ha fallito clamorosamente, perché lontano dai Queen non è riuscito a ritrovare la magia.
Ha condotto una vita spericolata e piena di eccessi ma senza mai rendere pubblica la sua verità di uomo. Dopo la sua morte, John Deacon ha deciso di abbandonare le scene: sono Brian May e Roger Taylor a tenere in piedi la ditta e il mito, con le tournée, il musical (un altro clamoroso successo), la produzione del film. Freddie Mercury è stato semplicemente inimitabile.
Sfidando le sue fragilità ha lavorato duro per diventare un mito: è morto troppo presto, ma per sua fortuna ci sono i suoi vecchi amici che tengono sempre viva la fiamma del ricordo. (Ansa)
freddie mercury
C.S._FREDDIE MERCURY In arrivo a sorpresa un brano inedito: ”Time Waits For No One” uscirà il 21 giugno|VIDEO
Ottime notizie per i fan di Freddie Mercury. Pare, infatti, che il prossimo 21 giugno, verrà rilasciato il brano “Time Waits For No One“, pezzo mai precedentemente rilasciato del frontman dei Queen. Il comunicato stampa ufficiale rivela che la canzone sarà distribuita da Virgin / EMI il 21 giugno. Secondo quanto riportato da Adam Sherwin di iNews, questa traccia sarebbe stata originariamente registrata per la colonna sonora del musical del West End del 1986, ”Time”. ”Una traccia inedita di Freddie Mercury sarà pubblicata dopo una decennale ricerca delle prestazioni vocali perse. ”Time Waits For No One” è stato originariamente registrato per la colonna sonora del musical ”Time”, prodotto dalla West End, nel 1986, creato dal musicista Dave Clark. La versione rilasciata questo mese è una presa vocale diversa registrata dal frontman dei Queen. La base musicale del 1986 è stata sostituita da un accompagnamento per pianoforte”. Una notizia che, se confermata, vedrebbe finalmente svelata la canzone fra una decina di giorni circa. (Soundsblog)
Redazione
24/01/2019 – 21:20 TV#RAI2: “FREDDIE – MORGAN RACCONTA I QUEEN” Un omaggio speciale a Freddie Mercury, con la conduzione di Morgan
Si intitola “Freddie – Morgan racconta i Queen” e rende omaggio oltre che al gruppo ad uno dei protagonisti più importanti della scena musicale internazionale, divenuto una vera e propria leggenda. Uno speciale, in onda giovedì 24 gennaio alle 21.20 su Rai2 e in simulcast su Radio2 Rai che segnerà il ritorno in tv di Morgan, che, per l’occasione, accompagnato dalla straordinaria voce di Petra Magoni e dal polistrumentista Megahertz, introdurrà gli spettatori, a modo suo, nel mondo dei Queen, una delle rock band più famose di sempre.
Uno speciale reso prezioso dallo storico concerto live di Montreal, nel 1981, che consegnò definitivamente il gruppo alla storia del rock: un concerto, quello canadese, ricco dei brani più celebri, ma anche di canzoni ispirate e drammatiche, divenute degli inni senza tempo.
Redazione
C.S._FREDDIE MERCURY Voleva formare un supergruppo con Elton John e Rod Stewart, e chiamarlo Nose, Teeth & Hair…
Voleva formare un supergruppo con Elton John e Rod Stewart, e chiamarlo Nose, Teeth & Hair…
Rudi Dolezal era un grandissimo amico di Freddie Mercury. È stato anche il regista del video di “These Are The Days Of Our Lives”, brano contenuto nel 14esimo album in studio dei Queen, ovvero l’ultimo che vide impegnato Freddie prima della sua morte. Rudi ha raccontato che Freddie Mercury, Elton John e Rod Stewart volevano formare un supergruppo. “Freddie mi invitò a una festa privata a casa sua, alla quale erano presenti anche Elton John e Rod Stewart. Lo faceva spesso”, ecco l’inizio della storia raccontata dal regista in un’intervista. Il retroscena è davvero bizzarro e se le cose fossero andate diversamente ne avremo viste delle belle. “Mi ricordo che c’era eccitazione con gli altri artisti – ha continuato Dolezal – e anche tra di loro. Credo che Rod se ne fosse uscito con l’idea di formare un supergruppo e di chiamarlo Nose, Teeth & Hair (Naso, Denti & Capelli), perché lui aveva il naso grosso, Elton aveva problemi coi capelli e Freddie i denti che tutti conosciamo”. Il progetto naufragò, non se ne fece più niente. Forse era solo una chiacchiera nata per gioco dalla mente di Rod durante il party. In realtà non è così: già nella sua autobiografia, Stewart fece cenno alla volontà di mettere in piedi un gruppo con i due colleghi. “I Queen affittarono una villa a Bel Air, Los Angeles – queste le parole di Rod – e io e Elton passammo una lunga sera a parlare con Freddie, una persona dolce e divertente alla quale ero davvero affezionato”. Nell’autobiografia, il frontman dei Faces ha dichiarato inoltre: “Parlammo della possibilità di formare un supergruppo composto da noi tre. Il nome che avevamo in mente era Nose, Teeth & Hair, una sorta di omaggio alle nostre peculiarità estetiche. L’idea era quella di presentarci vestiti come le Beverley Sisters. In qualche modo questo progetto non si realizzò mai, generando la più profonda e durevole lacuna della musica contemporanea”. Già, la più profonda e durevole lacuna della musica contemporanea… mai parole furono più azzeccate! Sarebbe stato bello vedere i tre artisti riuniti sul palco, sicuramente ci avrebbero fatto sognare con il loro indiscutibile talento. (Virgin radio)
da Redazione MusicMap
“Freddie Mercury – The Great Pretender” in esclusiva domenica 16DIC_ su Sky Arte
Domenica 16 dicembre Sky Arte dedica l’intera giornata al frontman del rock più carismatico di sempre, il leader dei Queen Freddie Mercury, chiudendo con il documentario Freddie Mercury – The Great Pretender: in prima visione assoluta e in esclusiva, andrà in onda alle 21.15 su Sky Arte (canale 120, 400 di Sky). Diretto e prodotto dal regista inglese Rhys Thomas, il film è un omaggio al grande commediante del rock, alle sue passioni, alla sua vita, ai suoi affetti e alla sua musica. Tra gli artisti più schivi e riservati di sempre, ancora oggi gran parte della vita di Freddie Mercury è avvolta nell’ombra e si sa molto poco della sua parentesi come solista. Freddie Mercury – The Great Pretender percorre questo lato nascosto. Riscopre l’uomo celato dietro il personaggio sul palco.
Redazione
NEL 2018 arriva al cinema Bohemian Rhapsody, il biopic su Freddie Mercury
L’atteso film biografico su Freddie Mercury, voce e anima dei Queen, sta per diventare realtà. Brian May, storico chitarrista della band britannica, ha infatti confermato al The Daily Star l’imminente via alle riprese di ‘Bohemian Rhapsody‘.
Sarà Rami Malek, 35enne vincitore di un Emmy grazie al ruolo di protagonista nella serie Mr Robot, a far rivivere l’inimitabile Freddie, che proprio quest’anno avrebbe compiuto 70 anni.
Brian May e Roger Taylor dei Queen produrranno la pellicola, con Anthony McCarten (“La Teoria del Tutto“) allo script e la 20th Century Fox in cabina distributiva.
Redazione
Scienza: La voce di Freddie Mercury era davvero “speciale”.
Freddie Mercury, il compianto frontman dei Queen ammalatosi di AIDS e morto il 24 novembre del 1991 stroncato da una broncopolmonite avrebbe compiuto 70 anni il 5 settembre. La sua voce è sempre stata considerata “speciale” da pubblico e critica ma a confermarlo adesso è la scienza. Un gruppo di ricercatori austriaci, cechi e svedesi ha condotto uno studio, chiamato “Freddie Mercury – acoustic analysis of speaking fundamental frequency, vibrato, and subharmonics”, che affronta in maniera molto più scientifica e analitica la voce di Freddie Mercury. Lo studio pubblicato su Logopedics Phoniatrics Vocology, analizza sia il canto che il parlato di Mercury.
Sebbene non siano riusciti a confermare la leggenda che il cantante riuscisse a coprire 4 ottove piene, hanno scoperto alcune curiosità sulla sua estensione vocale.
Per prima cosa, nonostante sia conosciuto dalla maggior parte come un tenore, era più probabile un baritono. I ricercatori basano questa ipotesi dopo aver analizzato alcune interviste, per trovare una frequenza media di 117,3 Hz.
Questo, insieme a prove aneddotiche che Mercury una volta rifiutò un duetto d’opera perché temeva che i fan non avrebbero riconosciuto la sua voce di baritono, ha portato alla conclusione che il cantante era abbastanza talentuoso per poter mutare il suo tono di base.
E’ vero che senza un soggetto di prova in vita, le conclusioni dei ricercatori sono in gran parte confutabili.
Per avvicinarsi alla verità, però, il team ha analizzato il cantante rock professionista danese Daniel Zangger-Borch, uno dei pochi in grado di imitarela voce originale di Freddie Mercury.
Hanno filmato la laringe a 4.000 fotogrammi al secondo, al fine di osservare come esattamente il frontman dei Queen potesse essere in grado di produrre quel vibrato sbalorditivo.
Quello che hanno scoperto è che utilizzava probabilmente le subarmoniche, uno stile di canto in cui le pieghe ventricolari vibrano insieme con le corde vocali.
La maggior parte degli esseri umani non parlano o cantano mai con le pieghe ventricolari, quindi il fatto che lo facesse Freddie Mercury è abbastanza incredibile.
In più, le corde vocali di Mercury si muovevano appena più velocemente di altre persone.
Mentre un vibrato tipico oscillerà tra i 5,4 Hz e i 6,9 Hz, quello del leader dei Queen era di 7,04 Hz.
Insomma la voce di Freddie Mercury era davvero speciale.
Curiosità: Per celebrare quello che sarebbe stato il suo 70° compleanno, è stato intitolato un asteroide in suo onore. Scoperto nel 1991, anno della morte del cantante, l’Asteroide17473 dal 5 settembre 2016 avrà il nome Freddiemercury.
Redazione
QUEENMANIA la più grande tribute band dei Queen insieme a KATIA RICCIARELLI: data unica al TEATRO MANZONI di Milano lunedì 29 giugno
La più grande tribute band europea dei QUEEN in una straordinaria celebrazione di uno dei più famosi gruppi della storia della musica con la partecipazione di Katia Ricciarelli, una delle voci più amate della lirica internazionale, ormai partner fissa degli eventi teatrali della band.
Lunedì 29 giugno al Teatro Manzoni di Milano tornano i Queenmania insieme a una leggenda della musica lirica, Katia Ricciarelli.
Per la più famosa tribute band europea dei Queen non è una scelta casuale, data l’ammirazione che il grande soprano ha più volte dichiarato nei confronti di Freddie Mercury, a sua volta grande amante della lirica. “Ho già interpretato suoi brani dal vivo, in particolare ‘Barcelona’, in cui Freddie duettava con Monserrat Caballé. Mi sono detta: l’ha cantata lei, quindi la canto anch’io. E’ musica molto bella, difficilissima da eseguire sotto il profilo tecnico”.
Fin dal debutto nel 1969 e lungo una carriera scintillante sui palcoscenici dei teatri più prestigiosi del mondo (dalla Scala di Milano al Metropolitan di New York), in una galleria di interpretazioni che hanno segnato la storia della lirica (Puccini, Donizetti, Verdi, Bellini) a fianco di partners e direttori d’orchestra leggendari (Nicolai Ghiaurov, Luciano Pavarotti, Georges Pretre), Katia Ricciarelli non ha mai fatto mistero di amare la musica senza barriere o divisioni di genere: “Per me non esiste musica seria o poco seria, o suddivisa in rock, classica o lirica. La musica, quando la si fa in un certo modo, è bella tutta. E a me le canzoni piacciono moltissimo!”.
In ogni show dei Queenmania potenza, magia ed energia, tipiche dei leggendari live dei Queen, vengono rivisitate in maniera molto realistica, fedele il più possibile all’originale, dalla tribute band guidata da Sonny Ensabella. Sia a livello tecnico, sia a presenza scenica, la formazione è un vero e proprio cult per gli amanti del genere, apprezzata anche dagli appassionati dei Queen. La somiglianza, la tecnica e il carisma del cantante Sonny, e l’abilità mostrata sul palco dai singoli musicisti – come il batterista Andrea Ge, uno dei massimi esponenti del settore in Italia, Fabrizio Palermo bassista e polistrumentista per Ruggeri, Ligabue, Masini, Oxa, etc. e Tiziano Giampieri – unite a spettacolari cambi di costumi e movenze tipiche, fanno rivivere il mito dei leggendari concerti della band capitanata da Freddie Mercury.
Il live show dei Queenmania, tra i più celebrati in Europa, ha proiettato dal 2006 a oggi la storia e il percorso artistico dei Queen in quasi 1000 shows sui palchi di tutto il continente (Italia, Germania, Inghilterra, Olanda, Austria, Cecoslovacchia), con innumerevoli riconoscimenti e con la partecipazione agli spettacoli di una serie invidiabile di special guests come Enrico Ruggeri, Tullio De Piscopo, Luigi Schiavone, Maurizio Solieri (Vasco Rossi), Giusy Ferreri, Stef Burns (Huey Lewis & The News, Vasco Rossi), Mattia Bigi (Biagio Antonacci), Irene Fornaciari, Andrea Mirò, Roberto Tiranti (Labyrinth, New Trolls), Entics, Davide ‘Cesareo’ Civaschi (Elio & Le Storie Tese), Cristina Scabbia (Lacuna Coil) e altri ancora.
I Queenmania sono:
Sonny Ensabella – voce
Tiziano Giampieri – chitarra e voce
Andrea Ge – batteria e voce
Fabrizio Palermo – basso e voce
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QUEENMANIA + Katia Ricciarelli è un evento EXPO A TEATRO