Giorgio Gaber

Una targa sulla facciata ricorderà la casa natale del signor G.


 © ANSA

Una targa in ricordo degli ottant’anni della nascita di Giorgio Gaber, sarà posta venerdì 25 gennaio, alle 18.00  sulla facciata della casa di via Londonio, a Milano, dove Giorgio Gaber (allora Gaberscik)  nacque il 25 gennaio del 1939 ed è  vissuto fino al 1963 con i genitori Guido e Carla e il fratello Marcello .

Si dà così applicazione ad una iniziativa nata da una proposta del condominio che ha subito incontrato il consenso entusiasta  della Fondazione Gaber che si è fatta carico della  realizzazione e   posa della targa che recita:

Qui nacque nel 1939 GIORGIO GABER. Inventore del Teatro – Canzone. La sua opera accompagna vecchie e nuove generazioni sulla strada della libertà di pensiero e dell’onestà intellettuale“.

 Redazione

RAI1: TECHETECHETÈ Giorgio Gaber, Nino D’Angelo, Max Giusti 01/08/2017 – 20:30


teche.jpg
La puntata di Techetechetè,in onda martedì 1° agosto alle 20.30 su Rai1, proporrà le sequenze televisive più significative di Giorgio Gaber, autore e cantante tra i più importanti e amati del panorama culturale italiano, che terrà compagnia con brani quali Goganga, Il tic, Lo shampoo e con duetti memorabili in coppia con Mina e con la moglie Ombretta Colli. L’ex caschetto biondo della canzone partenopea, Nino D’Angelo, sarà omaggiato con alcuni celebri brani del suo repertorio quali: Jammo jà, ‘O rap ‘e Tano e altri tratti dai film “Un jeans e una maglietta” e “Tradimento”. Infine, Max Giusti con le sue imitazioni e le sue estemporanee performance.
Redazione

Roberto Vecchioni e il suo nuovo “Io non appartengo più”.


vec

Disco di inediti in uscita ieri di Roberto Vecchioni: “Io non appartengo più”,   a sei anni da “Di rabbia e di stelle” del 2007. Prodotto e arrangiato da Lucio Fabbri:

“E’ un album concepito in sala di registrazione, anche, dai suoni, anche se sapevo già cosa ci avrei cantato sopra”, ci racconta e poi…ancora:

“Io non appartengo più” non è un disco politico. “Investe molto di più della politichetta italiana, che conta per la percentuale minima dell’album. La mia non è una non appartenenza alla politica italiana, come quella Gaber. E’ molto di più, il tema va più dell’Italia, è mondiale. Non mi riconosco nella globalizzazione, nei media. E’ un’analisi che dovrebbe essere filosofica, più che di spettacolo. Non mi riconosco nel digitale, nelle cose troppo veloci – devo avere un riparo. E il mio riparo è l’umanesimo. Mi pare che non ci sia un sostegno, oggi, nessun punto di riferimento. Ciò in cui credi ti delude in un attimo. Non si può riempire la testa dei ragazzi di canzonette, bisogna raccontargli anche altre cose. Non ci sono queste divinità estreme della vita. La divinità estrema della vita è credere negli uomini. Tutti gli altri sono falsi miti in cui non mi riconosco.”.

“Non è un disco malinconico, non sono un passatista, non rimpiango periodo passati”, continua Vecchioni. “I miei ricordi li ho tutti dentro. Io in questo momento non vado contro i Mulini a vento, io rallento, mi godo il mio stallo e le cose che mi sono guadagnato in 70 anni. Non c’è niente da voltarsi e piangere. Devo solo resistere. Non voglio che nessuno entri nel mio ring. Il mio modo di affrontare la vita è di tornare nel mio umanesimo, sperando che un po’ di umanesimo torni nel mando”.
In riferimento alla “candidatura” al Premio Nobel  dice: “Non lo vincerò mai… Il mio premio l’ho già vinto. Mi hanno letto tutto e mi conoscono più in Svezia che in Italia, dove mi insultano” –  quasi ad eludere  volutamente o apparentemente  i dubbi e le polemiche sulla sua consistenza e rivelati da un articolo del Corriere della Sera.
Prevista per il 7 novembre la data “zero” del suo Tour a Crema  e poi a Milano il 14 al Teatro Nuovo, fino al 21 dicembre, Firenze, Teatro Verdi – e poi di nuovo a gennaio.

[notizie estrapolate da rockol.it]

Il Festival Giorgio Gaber chiude i battenti.


th (1)

Il festival intitolato a Giorgio Gaber chiude i battenti dopo dieci anni di attività, iniziata nel 2003. La prossima edizione in programma tra Camaiore, Lucca, Pietrasanta, Seravezza, Massarosa e Capannori, oltre che presso la sede storica della Cittadella del Carnevale di Viareggio, tra il 5 e 31 luglio concluderà il percorso ventennale con 25 eventi speciali che avrà per protagonisti numerosi ospiti non ancora svelati. Dalia Gaberscik, la figlia di Giorgio Gaber, assicura però che è già allo studio un nuovo format per trasformare quella che è stata una semplice manifestazione in un progetto ben più grande. Per maggiori informazioni e dettagli sulla manifestazione dedicata all’artista visitare il sito giorgiogaber.it.