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I LINKIN PARK : un lungo post a pochi giorni dalla morte “La tua assenza lascia un vuoto che non potrà mai più essere colmato, il vuoto di una voce vivace, divertente, ambiziosa, creativa, gentile e generosa nella stanza”…


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A qualche giorno di distanza dalla morte di  Chester Bennigton, avvenuta il 20 luglio, i Linkin Park pubblicano nella loro pagina social una lettera indirizzata al loro frontman e amico. La lettera segue l’iniziativa della creazione di un sito dedicato a Chester  chester.linkinpark.com  dedicato alla prevenzione dai suicidi che raccoglie i messaggi e i ricordi dei fan con frasi, dediche, foto, video del cantante.

Questo il testo della lettera:

Caro Chester, I nostri cuori sono spezzati. Le onde d’urto di dolore e negazione si stanno ancora propagando nella nostra famiglia, mentre cerchiamo di renderci conto di ciò che è successo.

Hai toccato così tante vite, forse anche più di quanto tu abbia realizzato. Negli ultimi giorni, abbiamo visto un’effusione di amore e sostegno, sia pubblico che privato, da tutto il mondo. Talinda e la famiglia lo hanno apprezzato, e vogliono che il mondo sappia che tu sei stato il miglior marito, figlio e padre. La famiglia non sarà mai più completa senza di te.

Parlando con te degli anni che sarebbero venuti la tua eccitazione ci contagiava. La tua assenza lascia un vuoto che non potrà mai più essere colmato, il vuoto di una voce vivace, divertente, ambiziosa, creativa, gentile e generosa nella stanza. Stiamo cercando di convincerci, che i demoni che ti hanno portato via da noi facevano parte dell’accordo. Dopotutto, è stato il modo in cui hai cantato di quei demoni che hanno fatto innamorare tutti di te, subito. Li hai messi in mostra, senza timore e in questo modo, ci hai riuniti e ci hai insegnato ad essere più umani. Hai avuto il cuore più grande e sei riuscito a non nasconderlo.

Il nostro amore per la realizzazione e l’esecuzione della musica è inestinguibile. Anche se noi non sappiamo ancora quale strada potrebbe prendere il nostro futuro, sappiamo che ognuna delle nostre vite è stata resa migliore da te. Grazie per il regalo. Ti vogliamo bene, e ci manchi tanto. Finché non ti vedremo di nuovo…

Redazione

Chester Bennington frontman dei Linkin Park morto nel giorno del compleanno di Chris Cornell – lettera e video


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Chester Bennington è stato il frontman e cantante dei Linkin Park, band che ha venduto più di 30 milioni di copie del loro album del 2000 “Hybrid theory” (precedente nome della formazione ndr) .  Tra il 2013 e il 2015 Bennington va in tour con gli Stone Temple Pilots, e nel frattempo i Linkin Park pubblicano “The Hunting Party”, seguito da “One More Light” nel 2017 considerato dalla critica molto pop. La band va in tour, che si conclude il 6 luglio alla Barclaycard Arena, di Birmingham, dopo avere toccato anche l’Italia, agli I-Days di Monza il 17 giugno. Il cantante quarantunenne, si è impiccato nella sua tenuta a Palos Verdes, nella contea di Los Angeles, soffriva di depressione e aveva un passato di alcol e droghe,  aveva  subito abusi sessuali da bambino , viene trovato morto il 20 luglio 2017: si suicida nella sua casa californiana. Per una strana coincidenza, Bennington,  è morto proprio nel giorno in cui Chris Cornell (il cantante dei Soundgarden morto suicida a maggio ndr) di cui era stato grande amico, avrebbe compiuto 53 anni. Al funerale di Cornell,  Bennington  intonò Hallelujah di Cohen  e gli dedicò  una accorata lettera d’addio pubblicata sui social. Lascia sei figli avuti dalle sue due mogli.

“Ho sognato i Beatles la notte scorsa. Mi sono svegliato con ‘Rocky Raccoon’ nella testa e lo sguardo preoccupato di mia moglie. Mi ha detto che il mio amico era appena morto. Pensieri su di te hanno inondato la mia mente e ho pianto. Sto ancora piangendo, triste e grato per aver condiviso alcuni momenti molto speciali con te e la tua bellissima famiglia”. La dedica prosegue: “Mi hai ispirato in modi che nemmeno puoi immaginare. Il tuo talento era puro e senza rivali. La tua voce era gioia e dolore, rabbia e perdono, amore e crepacuore, tutto insieme. Suppongo che questo è ciò che siamo tutti. E tu mi hai aiutato a capirlo”. Infine concludeva raccontando di aver guardato un video in cui Cornell cantava “A day in the life, e gli era venuto in mente il sogno. “Mi piace pensare che quello fosse il tuo modo di dirmi addio. Non posso immaginare un mondo senza di te. Prego affinché tu possa trovare pace nella prossima vita. Mando il mio affetto a tua moglie e ai tuoi figli, amici e famiglia. Grazie per avermi permesso di essere parte della tua vita”.

 

Redazione