Linus

Gigi D’Alessio a Radio Dj: Non si possono far giudicare Al Bano o D’Alessio da una che fa la blogger,che capisce di trucco…


dalessioGigi D’Alessio è rimasto davvero contrariato dalla eliminazione della sua canzone nella quarta serata del festival e ritorna ancora sull’argomento  della giuria di qualità e sullo “zero” che l’ha lasciato fuori dalla finale . Lo ribadisce a Porta a Porta e ancora a Radio Dj in risposta a Linus Direttore di Radio Dj anche lui in giuria,  che ammette: “la giuria avrebbe dovuto essere “composta in maniera più proporzionata al target sul palco, invece era abbastanza giovane nel gusto musicale, forse un po’ troppo moderna. Ci voleva qualche personaggio radiofonico più vicino a Gigi e Al Bano” aggiungendo, però, che anche il pubblico aveva un po’ abbandonato D’Alessio (“Io ero convinto che la sua base lo avesse portato in finale e se non è successo dovrebbe portare Gigi a fare una riflessione“,

D’Alessio, però non ci sta e interviene in diretta rispondendo con numeri alla mano a Linus: “Se leggi i dati il pubblico c’è stato, è lo zero della giuria che non mi fa passare. È una formula aritmetica, se prendo due 6 e uno 0, la media è 4; se leggi i dati, il pubblico mi ama, e per me è una garanzia. Solo col televoto ho preso il 5,63%, se prendo un punto di percentuale dalla giuria di qualità io passo. Io rispetto Linus – e continua -, e ho detto che nella giuria ci sono alte competenze, ma non puoi mettermi la Placido che sono 30 anni che prova a fare la cantante e non c’è riuscita. Per me una giuria di qualità deve essere di qualità. Deve essere equilibrata. Ad esempio se chiamiamo Linus bisogna mettere anche Radio Italia. Non si possono far giudicare Al Bano o D’Alessio da una che fa la blogger, che capisce di trucco, noi abbiamo studiato musica non siamo stati in un centro estetico»  Ma lo dico perché se no a Sanremo i Big non ci vanno più“.

Arriva anche la replica di Carlo Conti che evidenzia le difficoltà che incorrono nella scelta dei componenti della giuria:
«Una delle cose più complicate a Sanremo è la composizione della giuria di esperti perché anche i direttori d’orchestra hanno legami con alcuni artisti e ci sono delle radio che hanno dei vincoli discografici e di etichette. Io ho cercato di mettere equilibrio e un tocco di modernità. Greta Menchi ha portato un’altra visione, ma quando metti in giuria Rita Pavone, Moroder, Andrea Morricone, Paolo Genovese credo che si vada a controbilanciare. Sarebbe stato grave se per tutelare alcuni miei amici avessi fatto una giuria completamente sbilanciata dall’altra parte».
Redazione

EUROVISION SONG CONTEST 2014: EMMA MARRONE (GIORNI FA) “VOGLIO CONQUISTARE L’EUROPA INTERA!”


emma marrone

Lasciamo stare che la manifestazione canora di Copenhagen (10/05/2014), che, teoricamente, avrebbe dovuto riunire il meglio della musica europea su piazza, si è risolta, come giustamente hanno fatto osservare Linus e Nicola Savino, in qualità di commentatori per Raidue, in una via di mezzo fra “Giochi senza frontiere” e la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi, per di più alla “modica” cifra di 12 milioni di euro, ma ha fatto acqua da tutte le parti anche per quelle che ne dovevano essere le strutture portanti, ovverossia le canzoni, in cui non si è saputo andare oltre arrangiamenti e stili musicali vecchi di 30 anni e più, tanto che vi si avvertivano distintamente echi di “hit” del passato, i cantanti dilettanteschi, dalle voci con timbri anonimi e incolori, che sarebbero stati “fermati” alla prima selezione delle “Blind auditions” di “The Voice of Italy”, ai personaggi proposti e qui c’è da sbizzarrirsi davvero, si va dal “molto pittoresco” e “carnevalesco” delle concorrenti polacche, in costume tipico, con “bella lavanderina” munita di tinozza che si mette a fare il bucato cantando, alle intrusioni calcistiche, con avvistamento di sosia di Boateng (rappresentante di colore dell’Ungheria) e El Shaarawy (per la Francia), la Scandinavia e aree limitrofe, invece, regalano essenzialmente ectoplasmi biancastri dai capelli biondo-bianco, espressivi come surgelati Findus e di una piattezza desolante e ancora, scenografia, questa sconosciuta, in compenso rimarrà scolpito nella memoria il ballerino che corre come un criceto in una ruota girevole durante la “performance” della concorrente ucraina, salvabili gli effetti speciali, le luci spettacolari e i fasci laser che sprizzano dal pavimento, regia statica e senza “guizzi” …… eppure, nonostante il livello generale così così, con Emma, ben quotata dai “bookmakers”, finiamo addirittura al 21esimo posto e un po’ brucia, noi sopravviveremo lo stesso, ma chissà come l’avrà presa lei, dopo le sue “sparate” di qualche giorno fa (a “Vanityfair.it”). Ecco le sue “chicche” : “Se vincono gli altri sono felice … ma m’inca**o se non vinco io”, a seguire “I complimenti belli li ho ricevuti dalla stampa estera”, affermazione rivolta, come ha precisato, a coloro che, in patria, non la considerano ancora un’artista “matura” e credibile, ma il “climax” lo raggiunge con la spacconata “Vorrei dire (ndr al rientro in Italia): ho conquistato l’Europa intera”, abbiamo capito perché si è presentata in scena con miniabito provvisto di mantello, con scaglie dorate applicate nella parte superiore e corona di alloro in testa, perfetto per fare “pendant” con la sontuosa veste bianco-oro del bieco imperatore Commodo di Joaquim Phoenix ne il “Gladiatore” e infatti la ragazza mette in atto  subito la sua intenzione di “dominio”, aggredisce pubblico e palcoscenico con graffianti vocalizzi “rock” (non canta male, diciamolo), si dimena scompostamente, fa il diavolo a quattro, gattona per terra fissando con occhio voglioso e cupido la telecamera neanche avesse davanti Johnny Depp e infine conclude il suo “show” distesa, spossata (ma cantava o mimava “altro”?il dubbio permane), sulle ginocchia piegate sotto il corpo, un’esibizione esageratamente sopra le righe distante anni-luce da quelle di tutti gli altri concorrenti e probabilmente anche dal gusto dei giurati di altre nazioni, che, bisogna sottolineare, sono stati spesso coinvolti in coalizioni “di comodo” e “voti di scambio”, se non altro i nostri hanno la coscienza pulita, avendo premiato il/la migliore, ossia Conchita Wurst.
Poco prima della “finale”, la Marrone aveva dichiarato di voler mettere “La coppa dell’Eurovision sul comodino”, crediamo proprio che le toccherà accontentarsi di un più modesto “souvenir” della “Sirenetta” di Copenhagen, magari da lanciare contro una parete per placare (per rifarci alla sua terminologia!) l’inca**atura …

Fede

JOHN LEGEND A RADIO DEEJAY


Spotify e Radio DEEJAY 

in collaborazione

con

Sony Music Italy 

presentano 

John Legend Live@deejay

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Spotify Radio Deejay presentano la prima studio session italiana. Giovedì 3 ottobre alle 21:30 John Legend sarà ospite negli studi milanesi di Deejay in Via Massena 2 per una Live session di 45 minuti.

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul sito di Radio Deejay – www.deejay.it e due fan super fortunati avranno la possibilità di incontrare l’artista in occasione della studio session. Spotify, infatti, selezionerà due utenti tra i follower della playlist di John Legendsul profilo ufficiale di Spotify Italia. I vincitori avranno l’occasione di conoscere personalmente l’artista e di portare con loro un accompagnatore.

Con il suo ultimo album “Love In The Future”, prodotto in collaborazione con Dave Tozer e Kanye West e che contiene anche il singolo “Made to Love”, John Legend si conferma uno dei più importanti artisti della scena musicale mondiale. Scrittore, musicista e arrangiatore, e vincitore di ben nove Grammy Awards, tre Soul Train Awards e un Bet Award, John Legend è da sempre molto apprezzato per il suo modo di fondere il classicismo del Soul con i più moderni Hip Hop e R&B.

La diretta sarà trasmessa su www.deejay.it e le tracce del live saranno disponibili per sei mesi in esclusiva su Spotify.

Giovedì 3 ottobre alle 11.00 John Legend sarà ospite in diretta a Deejay Chiama Italia, il programma con Linus e Nicola Savino.