Dal 1 aprile su Rai1 andrà in onda “Laura e Paola” tre puntate in prime time che vedranno impegnate nella conduzione Laura Pausini e Paola Cortellesi per un programma tutto al femminile. Musica e spettacolo che si incastrano e si implementano con la presenza di alcuni ospiti che interagiranno con le conduttrici tra duetti e gags. Queste le dichiarazioni rilasciate dalle due protagoniste a Io Donna l’inserto del Corriere della Sera:
Laura Pausini: “Una qualità di Paola è il suo rigore, lei è proprio scientifica sul lavoro. E poi conosce la tv, l’ha fatta, sa cos’è. Io l’ho fatta, e ne ho fatta tanta, ma solo all’estero e dentro i talent… E lì vai di pancia, sei tutto istinto, battuta, giochi sopra le righe… Mentre tu, Pa’… Tu hai i tempi giusti…”
Paola Cortellesi: “In verità, nella preparazione del nostro spettacolo, io sono stata più sui testi, sui contenuti… Lei è un fenomeno per gli aspetti estetici. I colori delle luci, la grafica, le foto… Ah ah ah! In un pomeriggio, su un set fotografico, m’ha fatto fare venti cambi d’abito… Quando abbiamo finito, non mi ricordavo più nemmeno come mi chiamavo”…
ma, attenzione non cercheranno di riprodurre uno spettacolo stile Milleluci, lo show condotto da Mina e Raffaella Carrà nel 1974 e diretto da Antonello Falqui.
“Il nostro è un varietà…” ha dichiarato la Cortellesi, mentre la Pausini ha aggiunto: “Non cercheremo di rifare Milleluci”. Paola ha quindi specificato: “Intanto, perché lì le conduttrici erano Mina e la Carrà, due miti… Poi… Beh, sì, insomma: era un’altra tivù, c’era il tempo di curare tutto nel dettaglio, alcune cose erano pure registrate, la regia la firmava quel fuoriclasse assoluto di Antonello Falqui e gli ospiti… Guardi: noi ne avremo di strepitosi. Ma lì, a Milleluci, Mina e la Carrà potevano annunciare Monica Vitti e Aldo Fabrizi, non so se mi spiego”.
E’ l’ultimo spettacolo scritto da Dario Fo con Franca Rame, e ha segnato il primo incontro artistico tra Fo e Paola Cortellesi: è “Callas” che Rai Cultura propone mercoledì 6 gennaio alle 21.15 su Rai5.
Complici sulla scena sin dal primo istante, i due interpreti guidano il pubblico – tra divertimento e commozione – dentro la vita di una grande artista senza tempo, che Fo conobbe personalmente all’età di vent’anni e che, con la sua voce, ha saputo incantare le platee di tutto il mondo.
Quello di “Callas” è un palcoscenico grande e fantastico, impreziosito dalle spettacolari proiezioni di oltre 90 dipinti multicolor di Dario Fo, che guidano il racconto, fatto di dialoghi vivaci e imprevedibili. Si passa dal comico, al grottesco, fino al tragico, e, respirando le atmosfere di quell’epoca, si conosce la storia di una donna che, con le sue passioni e le sue cadute, appare ancora oggi di una sorprendente attualità.
Uno spettacolo evento in cui si fondono il linguaggio del palcoscenico e quello della televisione. Con la regia di Felice Cappa, “Callas” è prodotto da Rai, in collaborazione con C.T.F.R. ed è realizzato da Jacopo Fo e Gianmarco Mazzi.
Giovedì 23 aprile, in seconda serata su Canale 5, nuovo appuntamento con “Supercinema”, il rotocalco d’informazione cinematografica della rete ammiraglia Mediaset.
A “Supercinema”, questa settimana , intervista-verità con Paola Cortellesi, in esclusiva dal Festival di Lecce, che annuncia il suo nuovo lavoro di sceneggiatrice nel suo prossimo film, “Gli ultimi saranno gli ultimi”, per la regia di Massimiliano Bruno.
E ancora Rocco Siffredi, intervistato durante un’inedita performance a favore degli animalisti italiani:
“La mia attrice preferita in assoluto? Un solo nome, Sabrina Ferilli e poi adoro solo Totò”.
Una Laura Pausini da ascolti-record, è andata in onda su Rai1 martedì 20 maggio, dalla suggestiva “location”, del Teatro Antico di Taormina, con uno spettacolo dal titolo “Stasera Laura – ho creduto in un sogno”, ebbene, il sogno si è ampiamente avverato, al di là dei successi di vendita e della popolarità raggiunta in Italia dall’artista e dei tanti riconoscimenti internazionali, la tappa siciliana, come colpo d’occhio, ha mostrato un “parterre” in effervescenza, da “tutto esaurito”, che ha più volte fatto sentire la propria voce, mentre a casa ben 5milioni e 946mila telespettatori, con uno share del 24,35%, anche con punte più elevate, hanno accordato la loro preferenza allo “show”. Di impianto semplicissimo e grande immediatezza, senza scenografie, è stato concepito come un racconto, fatto dalla stessa Pausini, che parte dal “diario” personale, “confidente” di tante adolescenti, lei dice, recentemente ritrovato e prosegue con il riassunto di più di vent’anni di vita, di incontri e di carriera, di cui non rinnega niente, neppure i cocenti insuccessi, come la bocciatura a Castrocaro, dove arrivò ultima e l’indifferenza iniziale delle case discografiche, ma ne bastò una, dopo tante porte in faccia, per farle spiccare il volo e dare impulso a un percorso inarrestabile.
Tutto parte dalla natia Romagna e da quel tale Marco, amore acerbo da “tempo delle mele” che le procurò le prime, lancinanti ferite del cuore e che è, autobiograficamente, protagonista del brano “La solitudine”, con cui la cantante, 18enne vinse Sanremo (categoria “Novità”), dove ebbe come “padrino” (artistico) Baudo ed è appunto il presentatore catanese a fare il suo ingresso come primo ospite, la strizza in un abbraccio soffocante e le accosta le labbra al viso forse con troppa foga, ne esce quasi un bacio “alla francese”, lei, meno male, è lesta di riflessi e con una semi-piroetta su se stessa riesce a girarsi giusto in tempo per sottrarsi al contatto con le mucose di Superpippo, ma lui continua a “braccare” la preda con lusinghe “Ancora più bella di una volta” ecc. e atteggiamenti da vecchio “satiro” che gli sono già valsi le canzonature di Amanda Lear a “Si può fare” (ndr il venerdì su Rai1), appetiti “famelici” verso fin troppo fresche (per lui) gonnelle, da Maddalena Corvaglia a Karin Proia a Federica Nargi, a causa dei quali, la cantante francese è arrivata persino a dargli del “maniaco”.
Si avvicendano, di seguito, in scena, Paola Cortellesi, che con la Pausini, da vita a un lungo siparietto scherzoso sulla pretesa che tante mamme (lo sono loro stesse, non da molto) hanno che solo il loro figlio, anche in tenera età, presenti già segni rivelatori del futuro “bambino-fenomeno” (per citare Mike), quindi è il turno di Claudio Baglioni, a cui l’artista di Faenzachiede, finalmente, di firmare la foto di lui che tiene appiccicata da sempre nel vecchio diario, cantano assieme “Avrai”, mentre dal cielo scendono le prime gocce di pioggia, che presto si trasformeranno in scrosci a guastare la festa, al momento dei saluti, Laura gli bacia la mano, per rispetto, così come farà con il suo grande idolo di quand’era ragazzina, Raf, che vide per la prima volta a un concerto per assistere al quale stressò l’anima a sua madre per giorni fino a farla cedere, c’è poi Fiorella Mannoia, che fa dell’ironia sulla loro comune condizione di “zitellaggio” in età avanzata “Tu hai 40 anni, io 60 e non siamo maritate ….” e ancora, Marco Mengoni, barbuto, che si appresta, nel prossimo “tour”, a giocarsi la carta della Spagna, per lui, la Pausini, che da un saggio di quanto si esprima impeccabilmente e senza incertezze in quella lingua, improvvisa una lezione “full immersion”, ma l’ “ex-xfactoriano”, forse intimidito (difficile da decifrare!) dalla sua carica debordante di esuberanza, non ce la fa proprio a “buttarsi” e a “starle dietro”, come “superstar ospite” chiude gli “incontri singoli” Biagio Antonacci, c’è spazio anche per quello collettivo, con la riunione, sul palco, di Syria, L’Aura, Malika Ayane con appariscente apparecchio per i denti, La Pina, PaolaTurci, Noemi, Emma, un po’ “strapazzata”, che stavolta non ha modo di strafare, che si esibiscono coralmente su “Con la musica alla radio”.
Negli ultimi anni pochi sarebbero stati disposti a scommettere sull’ “one man/woman show”, si sono visti tonfi clamorosi, a riguardo, di personaggi che sono abbonati ai “Wind Music Awards” (non sveliamo le identità nascoste, un indizio, c’è fra questi/e chi, col suo concerto ripreso dalla tv, non ha saputo fare più di un milione di “audience”), ma nel caso della Pausini è stata una scommessa vinta, il suo segreto sta forse nel presentarsi al pubblico quasi come una debuttante, una che dice ancora “Che emossione!” e “Grassie” come in quel lontano “festival” del 1993 e “Io sono una di voi”, che si commuove parlando di nonna Norma (che non c’è più), che invita sul palco le amiche d’infanzia e prova tenerezza rievocando il suo primo, impacciato amore, che sia questa la chiave giusta per “arrivare” alla gente?Potremmo anche crederci, anzi, a dire il vero, ci ha quasi convinto.