Pelù

Guerra aperta fra ex finalisti di “The Voice (Of Italy)”: Timothy Cavicchini contro Elhaida Dani


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L’estate 2013 non sarà ricordata come particolarmente calda per le temperature esterne, sicuramente al di sotto delle medie stagionali, ma ad “arroventare” il clima, in compenso, ci penseranno le polemiche tuttora in corso, è il caso di quella che contrappone il secondo classificato di “The Voice of Italy” Timothy Cavicchini, aspetto che ricorda alla lontana il modello dalla bellezza “da capogiro” Markus Schoenkenberg, sebbene un filino meno avvenente e “glam” di lui (ma ci si può anche accontentare, vista l’eccezionalità dell’”originale”), alla vincitrice del “talent” di Raidue, Elhaida Dani, pupilla di Riccardo Cocciante, che le ha fatto balenare, al di là della collaborazione attuale, avendole scritto un brano, future prospettive di lavoro sempre sotto il suo patrocinio.

La contesa è scoppiata proprio in questi giorni, quasi alla vigilia dell’uscita del primo ”ep” per entrambi i cantanti, in particolare ha fatto discutere qualche affermazione del ragazzo rilasciata alla rivista “Vanity Fair”, tra cui: “Elhaida è entrata nelle case ma la sua canzone non è arrivata nella testa delle persone. D’altra parte che idea è far cantare a un’albanese una canzone in inglese in un talent italiano? Non è un caso che stiano già facendo uscire il suo secondo singolo…” , in effetti è andata proprio così, il primo singolo lanciato da Elhaida già nelle ultime puntate di “The Voice of Italy”, esattamente al contrario di quanto avviene in pressoché la totalità dei casi di suoi colleghi usciti trionfatori (e non solo loro) da “talent” del suo stesso filone, non ha trovato nessun riscontro di interesse nel pubblico, non riuscendo a balzare in cima alle classifiche dei brani più scaricati, tanto che la casa discografica, per correre ai ripari, le ha fatto già presentare, durante “Una canzone per Padre Pio” un nuovo motivo confluito nell’ “ep”, che stavolta porta la firma di Kekko dei “Modà”, invece, a quanto risulta, il singolo di Cavicchini “A fuoco”, di genere “roccheggiante”, sembra se la stia “cavicch-iando” (e ci sta anche il gioco di parole) discretamente. Accusato da più parti sul Web per queste critiche molto spietate e sferzanti, il bel Timothy ha pensato bene di discolparsi, sempre dalle pagine di “Vanity Fair”, chiarendo la sua posizione “Non nego di aver detto certe frasi ma il modo in cui sono state riportate o perlomeno il modo in cui i lettori le hanno percepite, hanno fatto pensare che fossi razzista e questo non mi sta bene perché non lo sono assolutamente. Io ho le mie idee e non ho paura di dirle però non accetto di passare per quello che non sono …Con la frase -che idea è far cantare a una ragazza albanese un testo in inglese in un talent italiano?- criticavo per l’appunto la scelta del brano e il mescolone di identità culturali, ma se la ragazza invece che albanese fosse stata danese sarebbe stato lo stesso e probabilmente non mi avrebbero dato del razzista”.

 Beh, certi “controsensi” nella scelta di qualche concorrente li avevano notati un po’ tutti, a maggior ragione in un programma che vanta il merito di premiare la migliore voce nazionale, c’è da chiedersi se a qualche nostro giovane cantante sarebbero state accordate uguali opportunità che da noi a Elhaida, se si fosse presentato alle selezioni per il corrispondente “The Voice” edizione britannica o tedesca o spagnola o quello che volete, fatevi delle domande e datevi delle risposte.

[Articolo a cura di Fede]