Ricchi e Poveri

Albano e Romina in concerto all’Arena di Verona il 29 maggio prossimo, un evento ripreso da RaiUno.


albano-e-romina-Power-di-nuovo-insieme-2Al Bano e Romina Power canteranno ancora insieme venerdì 29 maggio all’Arena di Verona. Un grande concerto italiano, già annunciato finora solo per sommi capi, che segue la loro celebre reunion moscovita del 17 e del 18 ottobre 2013 e la partecipazione della coppia storica della canzone leggera all’ultimo Festival di Sanremo. «Nel cuore di Giulietta» è il titolo dell’evento e sarà ripreso da RaiUno. Nel cast della serata  icone del pop italiano dai Ricchi e Poveri a Umberto Tozzi, passando per il mitico Boy George  e l’attore Michele Placido. «Ma voglio coinvolgere anche un coro di alpini e uno di bambini», dice il cantante, che si divide fra i concerti da solista e quelli con Romina nella ritrovata coppia artistica.

Tra le loro prossime tappe, ci saranno le cascate del Niagara, il Kazakistan, l’Azerbaijan, la Spagna, la Germania, la Grecia, la Mongolia e l’Argentina.

Al Bano a Mosca: tripudio del nazional-popolare e “disgelo” (chissà ….) con Romina (Rai1 15/01/2014)


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“Sanremo” non abita più all’”Ariston”, ormai è stato trapiantato in terra di Russia, questa è stata l’impressione spontanea che molti avranno riportato assistendo alla messa in onda, in differita (il 15/01/2014), del concerto-evento dal titolo emblematico “Felicità”, svoltosi nell’ottobre 2013 al Crocus City Hall di Mosca, incredibilmente, stesso palcoscenico, stesso arredamento, stesse luci, stessa orchestra (possibile), stesse poltroncine di velluto; innamorati della cultura e dello stile di vita italiano, i russi ci stanno clonando anche il “festival”. L’occasione era gradita per festeggiare i 70 anni di Al Bano Carrisi, ma anche per una bella rimpatriata in un colpo solo, fra tutti i “reduci”, in netta prevalenza “over 60”, della canzone
“nazional-popolare” di casa nostra, a torto o ragione volutamente ignorati dalle liste dei partecipanti alla più importante “festa della musica” del Bel Paese dell’era Fazio.

La sintesi: sul fronte delle esibizioni delle nostre “vecchie glorie” si punta al riciclo (dove sono finiti i pezzi più recenti?): sale sul palco Pupo (anche in veste di presentatore) e cosa gli si può far cantare?”Su di noi” (1980), è naturale (perché, cosa credevate?) i “Ricchi e Poveri” ed è subito “Sarà perché ti amo” (1981), Umberto Tozzi “Gloria” (1979), Gianni Morandi “In ginocchio da te” (1964), i “Matia Bazar” “Vacanze romane” (1983), Riccardo Fogli (in scarpe da ginnastica rosse) “Malinconia” (1981), Toto Cutugno “L’Italiano” (1983).

Il “leone delle Puglie”, forse quello che regge meglio gli insulti del tempo -si parla di forma vocale, non altro- snocciola, uno per uno, davanti a un pubblico entusiasta e molto partecipe, tutti i suoi cavalli di battaglia “La mia vita”, “Mattino” di R.Leoncavallo, “Caruso” “in memoriam” dell’amico Lucio Dalla, “Il mio concerto per te” e il suggestivo “Va pensiero” (dal “Nabucco” di Verdi) assieme al coro dell’”Armata Rossa”; l’ugola sembra ancora allenata, sebbene certi “acuti pirotecnici”, proiettati ad altezze impensabili, provochino qualche sudore freddo nello spettatore (anche a casa), come dice Greggio “Ce la fa? Ce la fa? Ce la fa?”, ma certo che ce la fa, laddove non ci sono più l’agilità e lo smalto dei tempi che furono, sopperiscono la tecnica, lo studio, la disciplina, non c’è da aver paura, Al Bano è come un vecchio timoniere che, conoscendo a memoria tutte le rotte, sa governare con perizia la nave sfidando mille marosi .

Il momento, come si suol dire, “culminante”, lo si sapeva ampiamente, visto che lo spettacolo risale a tre mesi fa e nel frattempo rotocalchi rosa e salotti televisivi “gossippari” ci hanno sguazzato, costruendoci sopra film inesistenti, non poteva che essere la storica ricostituzione, almeno artistica, di quella che è stata la coppia-modello più amata della musica italiana: Al Bano e Romina Power, gli eterni fidanzatini di Peynet che dopo vent’anni di unione coniugale cantavano ancora tenendosi per mano e guardandosi teneramente negli occhi, ma questi erano altri tempi.

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Le circostanze della vita li hanno poi portati a imbracciare le armi l’uno contro l’altra, in un carosello di accuse reciproche senza esclusione di colpi, senza mai sottrarsi all’occhio indiscreto delle telecamere, si ricorderanno, come motivo del contendere, anche le scandalose richieste della signora, novella Ivana Trump, naturalmente fatte le debite proporzioni, all’ex-consorte (della serie: “…E io pago”) per il proprio mantenimento. Ruggini e attriti sembravano aver scavato un solco incolmabile tra i due, poi, improvvisamente, dopo ben diciannove anni, l’apparente “disgelo” all’ombra del Cremlino, i giornali parlano di rapporti non cordiali, ma “diplomatici”, dovuti essenzialmente alla mediazione e allo spirito affaristico di Andrej Agapov, il loro “promoter” in Russia, si sa, difficile rimanere indifferenti al tintinnio sonante del rublo … Cosa ci hanno riservato sul teleschermo?Niente di che, si è
vista una Romina piuttosto appesantita e rubiconda, aria furbetta, rilassata e capace di gestire le proprie emozioni, che ha cantato i vecchi successi come sempre e “ballicchiato”, lanciando ogni tanto un’occhiata di sottecchi ad Al Bano, se non altro per coinvolgerlo nel duo canoro, lui, a qualche metro di distanza, invece, sui carboni accesi e come “ingessato”. Gran finale con ripetute inquadrature sul marchio “Tenute Carrisi” e l’intero carrozzone di famiglia impegnato nell’interpretazione di “Felicità” con tanto di nonnina, ex-moglie, varie “nidiate” di figli e lui, il “patriarca”, Al Bano, ovviamente al centro. Ha chiuso “Nel blu dipinto di blu”, con il ritorno in scena di tutti i cantanti. Per la cronaca, l’intera operazione si è tradotta in 5.403.000 spettatori e uno share del 19,83%, scusate se è poco, alla faccia di chi si permette di usare ancora l’aggettivo “nazional-popolare” con valenza dispregiativa …

[Articolo a cura di Fede]

“CHE TEMPO CHE FA?” A SANREMO 2014: MALGIOGLIO INDIGNATO, I SUPEROSPITI, I “BIG” … IN AZERBAIGIAN … E GLI “EX TALENT”?”


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Il settimanale “Nuovo” (n. 52 02/01/2014), con una breve inchiesta, ha cercato di “tastare il polso” del gradimento e delle reazioni espressi a botta calda da pubblico e “addetti ai lavori” a proposito del prossimo festival della canzone italiana, il 64esimo per la precisione (18 – 22 febbraio 2014), a pochi giorni di distanza dalla lettura della lista dei partecipanti da parte del conduttore Fabio Fazio e l’autore dell’articolo, a dire il vero, non sembra abbandonarsi a entusiasmi spontanei o toni favorevolmente sorpresi. Ecco chi sono i “big-per-modo-di-dire” che “non convincono” pienamente: Francesco Sarcina, Frankie Hi-Nrg Mc, Giuliano Palma, Renzo Rubino, Riccardo Sinigallia, Raphael Gualazzi, Perturbazione, Cristiano De Andrè, Giusy Ferreri, Francesco Renga, Ron, Antonella Ruggiero, Arisa e Noemi.

Naturalmente, Fazio difende a spada sguainata le sue scelte, dicendo di aver voluto creare un “mix” di “classico e contemporaneità”, scommettendo su pezzi che possano interessare le radio e promettendo “superospiti” internazionali (uno fra tutti, Justin Bieber) e non, per accendere di mondanità le serate della Riviera dei Fiori. Nell’articolo si evidenzia che potrebbe rivelarsi un errore da scontare a caro prezzo l’aver volutamente trascurato l’ ”anima nazional-popolare della kermesse” e quelli che ne sono sempre stati gli interpreti “storici”, infatti proprio alcune “(ex)star di Sanremo” sono impegnate in questi giorni in una serie di esibizioni a Baku, in Azerbaigian, dove sono acclamatissime; qualche nome?Al Bano, Toto Cutugno, Ricchi e Poveri, Pupo, Tony Esposito, Fiordaliso, Ivana Spagna

Il più accanito detrattore del “cast” di cantanti di Sanremo 2014 è Cristiano Malgioglio -professa la sua stima solo per Francesco Renga e Giusy Ferreri-, che rifarebbe interamente alla sua maniera, ammettendo in gara “Rettore, Alice, Oxa, Mango”, più qualche appartenente a quello che definisce “Jurassic Park di successo”, come anche, udite, udite “Giovani artisti provenienti dai talent show (che?non aveva sempre sostenuto il contrario?… come rimangiarsi la parola impunemente)”, mentre su Antonella Ruggiero orfana dei “Matia Bazar” è impietosamente crudele “In versione solista è un’artista fuori mercato”; qualche altro parere: il giornalista Dario SalvatoriI big in gara hanno bisogno del rilancio … a me piacerebbe il contrario, ovvero che il festival potesse trovare forza e giovamento da determinati artisti …”, il paroliere Paolo Limiti “(ndr si riferisce all’edizione 2013) … Quei brani facevano letteralmente schifo. A febbraio 2014 accenderò la tv, ma se nei primi venti minuti ascolterò canzoni orrende, giuro che spegnerò tutto …”, Iva ZanicchiQuando ho letto la lista dei big, in relazione a qualcuno, la prima cosa che ho detto è stata –E chi è questo?- Non avrei escluso gli allievi dei talent, perché ormai –Amici-, -XFactor- e –The Voice- sono una realtà”, le fa eco un’altra cantante, Emanuela VillaI ragazzi dei talent portano un gran numero di telespettatori”, certo, come dimenticare la forza dirompente e liberatoria del televoto, in cui è specializzata soprattutto questa tipologia di pubblico, che sarà quindi privato della soddisfazione impagabile di potersi “sfogare” con la digitazione rabbiosa, nervosa e compulsiva, a mezzo apparecchi fissi e mobili, di numeri telefonici e codici in grado di far volare il più in alto possibile i propri beniamini?come dire “no televoto (a dire il vero ci sarà, ma si può, ragionevolmente, prevederne, quantitativamente, un crollo), no party”.

Tra gli esclusi di quest’anno, nella sezione ”Sanremo Giovani”, la “ex-amiciana” Claudia Casciaro che parla di “Pregiudizio verso chi viene dai talent … Tanti sono convinti che i ragazzi dei talent non siano credibili”, più accomodante il collega Luca Napolitano (ndr finalista ad “Amici8”), che dice di comprendere la volontà di Fazio di ritornare a un Sanremo “pre-talent” “E’solo la prima volta che vengono esclusi i partecipanti dei talent, in particolare di –Amici- (ndr vero è che Noemi e la Ferreri, presenti al festival, si sono fatte conoscere a –XFactor-, stessa categoria di provenienza –talent-, ma ormai ne sono considerate, a tutti gli effetti, affrancate, a differenza di altri), io dico di metterlo alla prova …” e continua “Non succede nulla se per un’edizione mancano –Amici-, -The Voice- e –XFactor-, in particolare i partecipanti degli ultimi anni” a chi avrà alluso il giovane cantautore napoletano? Il 2008, quando nella “scuola” della De Filippi vinse Marco Carta, poi rivelazione di Sanremo 2009 è troppo lontano? E il 2009 quando arrivò secondo Valerio Scanu, poi affermatosi, a sua volta, a Sanremo 2010? Il 2010, quando prevalse Emma Marrone, poi “laureata”, come i predecessori, a Sanremo, nel 2012? Marco Mengoni, primo a “XFactor” nel 2009 e a Sanremo 2013? Non è difficile capire, a questo punto, perché gli “ex-talent” siano avversati su così tanti fronti.

[Articolo a cura di Fede]