Simona Molinari

SIMONA MOLINARI: Dal 5 marzo presenta live il suo album “CASA MIA”.


SIMONA MOLINARI

sm

DAL 5 MARZO IN TOUR IN TUTTA ITALIA

PRESENTA LIVE IL NUOVO DISCO

“CASA MIA”

Dopo il sold out di pubblico registrato nella data di anteprima all’Auditorium de L’Aquila, sua città d’adozione, dal 5 marzo SIMONA MOLINARI sarà in tour in tutta Italia per presentare dal vivo “CASA MIA”, il nuovo disco in cui la raffinata cantautrice si confronta con i grandi classici jazz, riproponendo alcuni standard secondo il suo intramontabile stile musicale.

Queste le prime date del “CASA MIA IN TOUR”, in costante aggiornamento: il 5 marzo al Teatro Verdi di Brindisi,l’11 e il 12 marzo al Blue Note di Milano, il 16 marzo al Teatro Bibiona di Sant’Agata Bolognese (Bologna), il 21 marzo alla Chiesa Madonna della Pace di Molfetta (Bari), il 22 marzo al Teatro Duni di Matera, il 23 marzo al Teatro Orfeo di Taranto, il 13 maggio al Teatro Bellini di Napoli e il 16 maggio al Teatro Sistina di Roma.

I biglietti per le date di marzo sono già disponibili in prevendita, mentre i biglietti per le date di maggio saranno disponibili a partire da lunedì 1 febbraio (per info: https://www.facebook.com/simonamolinariofficial).

Sul palco, Simona Molinari sarà accompagnata da un quartetto d’archi tutto al femminile e dalla sua band storica, La Mosca Jazz Band, formata da Fabio Colella (batteria), Fabrizio Pierleoni (basso), Claudio Filippini(piano) e Giampiero Lo Piccolo (clarinetto e sax).

Prodotto da Carlo Avarello su etichetta Warner Music, l’album “CASA MIA” è un piccolo gioiello musicale in cui Simona Molinari torna alle sue origini, reinterpretando dieci brani jazz evergreen, suonati da La Mosca Jazz Band, e arricchiti dalla preziosa partecipazione della Roma Sinfonietta, l’orchestra sinfonica di Ennio Morricone.

Il primo singolo estratto dal disco è “SMOKE GETS IN YOUR EYES”, il cui video (diretto da Giacomo Triglia per Tycho Studio) è stato girato nel luogo che più appartiene a Simona Molinari, casa sua. Questo il link al videocliphttps://www.youtube.com/watch?v=fsiCt9GsYno&feature=youtu.be.

Questa la tracklist di “Casa Mia”: “A Tisket a Tasket”, “Bewitched”, “Puttin’ on the Ritz”, “Mr. Paganini”,  “Quizás Quizás Quizás”, “Smoke Gets in Your Eyes”, “Never Do a Tango with an Eskimo”, “Dream a Little Dream of Me”, “It’s the Most Wonderful Time of the Year”, “Every Time We Say Goodbye”.

Nel corso della sua carriera, Simona Molinari ha collaborato con artisti di fama mondiale come Al Jarreau, Gilberto Gil, Peter Cincotti, Andrea Bocelli, Ornella Vanoni e molti altri, esibendosi nei teatri, nei jazz club e all’interno delle manifestazioni più importanti del mondo, dal Blue Note di New York al Teatro Estrada di Mosca, dal Premio Tenco al palco di Umbria Jazz.

Nell’ultimo anno, ha presentato la fortunata tournée legata al progetto live “Loving Ella”, un tributo in cui Simona Molinari porta in scena le canzoni che hanno caratterizzato la carriera di Ella Fitzgerald e alcuni aneddoti biografici legati alla sua controversa vita privata.

Redazione 

06/01/2016 – 13:45 RAI 2: QUELLI CHE IL CALCIO Simona Molinari e Massimo Giletti


quelli che

Mercoledì 6 gennaio alle 13:45, su Rai2 primo appuntamento del 2016 con “Quelli che il calcio”, il programma condotto da Nicola Savino insieme alla Gialappa’s band.
In postazione tecnica, insieme a Paolo Casarin e Sarah Castellana, il conduttore de “L’Arena” Massimo Giletti, Mia Ceran e l’ex calciatore Massimo Orlando.
Ospite musicale della puntata Simona Molinari che si esibirà nei classici Quizas quizas e Put it on the ritz estratti dal suo ultimo album “Casa mia”.
Spazio alla comicità con le esilaranti imitazioni di Ubaldo Pantani, Lucia Ocone e Max Giusti pronti a impressionare il pubblico con i loro personaggi.
Non mancheranno le dirette con i big match della giornata: per Juventus-Verona l’astrologo Marco Pesatori, il cantante Roofio e Clizia Fornasier; per Milan-Bologna Gianmarco Tognazzi e il chitarrista Federico Poggipollini; infine a seguire Palermo-Fiorentina ci saranno il cantante Paolo Vallesi e il cabarettista Giovanni Caccioppo.
In collegamento da Napoli, Angela Rafanelli insieme al grande critico d’arte Francesco Bonami per la rubrica “La grande bruttezza”, dedicata agli orrori architettonici delle nostre città.
Dal carcere di Opera Dj Angelo, alias Mimmo Magistroni, sarà impegnato a ricreare le azioni della giornata in compagnia di un ospite a sorpresa.
Voce al web e agli utenti dei social con gli interventi in studio di Melissa Greta Marchetto e la cronaca delle partite dei “Calciatori brutti”.

Redazione

SIMONA MOLINARI domani in concerto a L’Aquila presenta per la prima volta live il nuovo album “CASA MIA”


SIMONA MOLINARI

Domani anteprima del tour all’Auditorium de L’Aquila

presenta per la prima volta live il nuovo album

“CASA MIA”

Domani, venerdì 18 dicembre, SIMONA MOLINARI sarà in concerto all’Auditorium de L’Aquila per l’anteprima del suo tour, che da marzo la porterà nelle principali città italiane con il nuovo album “CASA MIA”. L’artista torna così “a casa sua”, nel luogo che l’ha vista formarsi musicalmente,accompagnata da La Mosca Jazz Band e, per l’occasione, da un quartetto d’archi formato da quattro musiciste provenienti da L’Aquila.

“CASA MIA” (prodotto da Carlo Avarello su etichetta Warner Music) è un piccolo gioiello musicale in cui Simona Molinari torna alle sue origini, reinterpretando per la prima volta alcuni standard jazz. Nel disco sono contenuti dieci brani evergreen, suonati dalla storica band di Simona, La Mosca Jazz Band, e arricchiti dalla preziosa partecipazione della Roma Sinfonietta, l’orchestra sinfonica di Ennio Morricone, per un disco che ben ricalca l’anima della Molinari, una delle artiste più eleganti del panorama musicale italiano.

Il primo singolo estratto dal disco è “SMOKE GETS IN YOUR EYES”, il cui video (diretto da Giacomo Triglia per Tycho Studio) è stato girato nel luogo che più appartiene a Simona Molinari, casa sua. Questo il link al videoclip https://www.youtube.com/watch?v=fsiCt9GsYno&feature=youtu.be.

Questa la tracklist di “Casa Mia”: “A Tisket a Tasket”, “Bewitched”, “Puttin’ on the Ritz”, “Mr. Paganini”,  “Quizás Quizás Quizás”, “Smoke Gets in Your Eyes”, “Never Do a Tango with an Eskimo”, “Dream a Little Dream of Me”, “It’s the Most Wonderful Time of the Year”, “Every Time We Say Goodbye”.

«Dopo tanta strada fatta…torno a ‪‎Casa Mia – dichiara Simona Molinari – Riparto da lì, dal jazz a modo mio, dalla colonna sonora della mia vita. Mi sono detta: “la prendo e la registro tutta!”…e così ho fatto. Ho preso i vinili che ho (e ne ho davvero tanti) e ho scelto i brani che volevo cantare. E così, per la primissima volta, mi cimento in studio su un terreno su cui mi sono appassionata tante volte live fin da quando ero piccola, il jazz…».

Nel corso della sua carriera, Simona Molinari ha collaborato con artisti di fama mondiale come Al Jarreau, Gilberto Gil, Peter Cincotti, Andrea Bocelli, Ornella Vanoni e molti altri, esibendosi nei teatri, nei jazz club e all’interno delle manifestazioni più importanti del mondo, dal Blue Note di New York al Teatro Estrada di Mosca, dal Premio Tenco al palco di Umbria Jazz.

Nell’ultimo anno, ha presentato la fortunata tournée legata al progetto live “Loving Ella”, un tributo in cui Simona Molinari porta in scena le canzoni che hanno caratterizzato la carriera di Ella Fitzgerald e alcuni aneddoti biografici legati alla sua controversa vita privata.

Redazione

 

“CASA MIA”, il nuovo disco di SIMONA MOLINARI. Anteprima del tour il 18 dicembre a L’Aquila.


SIMONA MOLINARI

simona molinari casa mia

Torna alle sue origini jazz con il nuovo album

“CASA MIA”

IN USCITA OGGI

Anteprima del tour il 18 dicembre

all’Auditorium de L’Aquila 

Venerdì 4 dicembre è stato pubblicato  “CASA MIA (prodotto da Carlo Avarello su etichetta Warner Music), il nuovo disco di SIMONA MOLINARI, un piccolo gioiello musicale in cui la raffinata cantautrice torna alle sue origini, reinterpretando per la prima volta alcuni standard jazz. Dieci brani evergreen, suonati dalla storica band di Simona, la Mosca Jazz Band, e arricchiti dalla preziosa partecipazione della Roma Sinfonietta, l’orchestra sinfonica di Ennio Morricone, per un disco che ben ricalca l’anima della Molinari, una delle artiste più eleganti del panorama musicale italiano.

Simona Molinari sarà protagonista di un concerto il 18 dicembre nella sua città d’adozione, L’Aquila, all’Auditorium della Guardia di Finanza, per l’anteprima di un tour che da marzo la porterà nelle principali città italiane.

Questa la tracklist dell’album “Casa Mia”: “A Tisket a Tasket”, “Bewitched”, “Puttin’ on the Ritz”, “Mr. Paganini”,  “Quizás Quizás Quizás”, “Smoke Gets in Your Eyes”, “Never Do a Tango with an Eskimo”, “Dream a Little Dream of Me”, “It’s the Most Wonderful Time of the Year”, “Every Time We Say Goodbye”.

«Dopo tanta strada fatta…torno a ‪‎Casa Mia – dichiara Simona Molinari – Riparto da lì, dal jazz a modo mio, dalla colonna sonora della mia vita. Mi sono detta: “la prendo e la registro tutta!”…e così ho fatto. Ho preso i vinili che ho (e ne ho davvero tanti) e ho scelto i brani che volevo cantare. E così, per la primissima volta, mi cimento in studio su un terreno su cui mi sono appassionata tante volte live fin da quando ero piccola, il jazz…».

Il primo singolo estratto dal disco è “SMOKE GETS IN YOUR EYES”, il cui video (diretto da Giacomo Triglia per Tycho Studio) è stato girato nel luogo che più appartiene a Simona Molinari, casa sua. 

Nel corso della sua carriera, Simona Molinari ha collaborato con artisti di fama mondiale come Al Jarreau, Gilberto Gil, Peter Cincotti, Andrea Bocelli, Ornella Vanoni e molti altri, esibendosi nei teatri, nei jazz club e all’interno delle manifestazioni più importanti del mondo, dal Blue Note di New York al Teatro Estrada di Mosca, dal Premio Tenco al palco di Umbria Jazz.

Nell’ultimo anno, ha presentato la fortunata tournée legata al progetto live “Loving Ella”, un tributo in cui Simona Molinari porta in scena le canzoni che hanno caratterizza.

Per informazioni sui biglietti questo il link

http://barattelli.it/news/avviso-biglietteria-concerto-simona-molinari/

Redazione

 

SIMONA MOLINARI: esce il 4 dicembre il nuovo disco “CASA MIA”


Simona Molinari

simonamolinari18

Torna alle sue origini con “CASA MIA”

IL NUOVO ALBUM IN USCITA IL 4 DICEMBRE

Il 4 dicembre esce “CASA MIA(prodotto da Carlo Avarello su etichetta Warner Music), il nuovo disco di SIMONA MOLINARI, un piccolo gioiello in cui l’artista reinterpreta alcuni standard jazz, tornando così alle sue origini musicali. Dieci brani evergreen, suonati dalla storica band di Simona Molinari, la Mosca Jazz Band, e arricchiti dalla preziosa partecipazione della Roma Sinfonietta, l’orchestra sinfonica di Ennio Morricone, per un disco che ben ricalca l’anima di Simona, una delle artiste più raffinate del panorama musicale italiano.

Da venerdì 20 novembre, l’album è disponibile in preorder nei principali store digitali; per chi lo ordina su iTunes, subito due tracce: “Quizás Quizás Quizás” e “Smoke Gets in your eyes”.

«Dopo tanta strada fatta…torno a ‪‎Casa Mia – dichiara Simona MolinariRiparto da lì, dal jazz a modo mio, dalla colonna sonora della mia vita. Mi sono detta: “la prendo e la registro tutta!”…e così ho fatto. Ho preso i vinili che ho (e ne ho davvero tanti) e ho scelto i brani che volevo cantare. E così, per la primissima volta, mi cimento in studio su un terreno su cui mi sono appassionata tante volte live fin da quando ero piccola, il jazz…».

Nel corso della sua carriera, Simona Molinari ha collaborato con artisti di fama mondiale come Al Jarreau, Gilberto Gil, Peter Cincotti, Andrea Bocelli, Ornella Vanoni e molti altri, esibendosi nei teatri, nei jazz club e all’interno delle manifestazioni più importanti del mondo, dal Blue Note di New York al Teatro Estrada di Mosca, dal Premio Tenco al palco di Umbria Jazz.

Nell’ultimo anno, ha presentato la fortunata tournée legata al progetto live “Loving Ella”, un tributo in cui Simona Molinari porta in scena le canzoni che hanno caratterizzato la carriera di Ella Fitzgerald e alcuni aneddoti biografici legati alla sua controversa vita privata.

Redazione

GIULIANO PALMA E SIMONA MOLINARI AL “FESTIVAL CITTA’ DI CERNOBBIO” (06 E 08 AGOSTO 2014)


palma

Con le due serate riservate a Giuliano Palma e Simona Molinari, diversissime tra loro per “location”, composizione del pubblico e genere musicale, è calato il sipario sul tradizionale “Festival Città di Cernobbio” 2014, l’appuntamento (ci si augura) è per l’estate dell’anno prossimo.

Mercoledì 06 una folla di migliaia di persone era in piedi sul grande prato davanti a Villa Erba, all’ombra di alberi più che centenari, la fascia di età maggiormente rappresentata era compresa fra i 20 e i 40, compagnie intere di amici, qualche famiglia con figliolanza al seguito, qualcuno, più previdente degli altri, visto che l’organizzazione non “passava” posti a sedere, si era dotato, in una logica alla “do it yourself” di sedie pieghevoli da giardino e teli mare da stendere negli angoli più appartati e lontano dalla “mischia”, piuttosto turbolenta e agitata. L’irruzione di Giuliano Palma (l’“Old boy” o “The King”, com’è spesso chiamato) sul palcoscenico è stata come una corrente irresistibile di energia, elettricità e vitalità che ha attirato tutti nel vortice del ritmo, spingendo a ballare anche i più restii, nonostante il caldo, sia dell’aria, che dovuto alla ressa di corpi troppo compressi fra di loro. Uno dopo l’altro, si sono succeduti brani dal sapore “nostalgico”, resi attuali da arrangiamenti originali e ben studiati, che hanno ridato loro nuovo smalto e “assimilabilità”, fra cui le “cover” di “Testardo io” (ndr nella prima versione di “Iva Zanicchi” era, per ovvi motivi, “Testarda”), “Che cosa c’è” di Gino Paoli, “Pensiero d’amore”, già cavallo di battaglia di Mal, “Tutta mia la città” dell’Equipe84 e poi tutta una serie di pezzi in cui si è spaziato ad ampio raggio fra più generi, “reggae”, “funk”, “rock”, “rhythm & blues”, “soul” americano e “rocksteady” giamaicano, senza dimenticare il successo sanremese di quest’anno, “Così lontano”. Palma ha straordinarie qualità di intrattenitore, vulcanico e “iperattivo”, sulla scena fa letteralmente il diavolo a quattro, comprese piroette su se stesso, sforbiciate aeree e salti acrobatici, anche le battute nascono al momento dalle situazioni, come lo spunto ispirato dal flagello di fastidiosi insetti che lo stavano divorando vivo mentre cantava “Mi è rimasta incastrata in gola una zanzara, ne ho già ingoiate un paio … non ne posso più, non avete per caso una bomboletta di Autan?”. Congedo con l’indimenticabile “Messico e nuvole” del grande Enzo Iannacci, del quale Palma avrebbe tutte le carte in regola, “estrosità” in testa, per essere considerato il degno erede.

simonamolinari18

Venerdì 08, all’interno del padiglione a vetri nel parco di Villa Erba, stavolta con gli spettatori comodamente seduti, c’è stata l’esibizione della giovanissima Simona Molinari e del suo “ensemble”, la “Mosca Jazz Band”, con un “parterre” forse meno “popolare” e, in compenso, anche in età più avanzata, indicativamente, 45-65 (e oltre). Ex-cantante di piano-bar, vincitrice di “Sanremolab” nel 2009, è conosciuta per i brani sanremesi del “festival” edizione 2013 “La Felicità” – che ha proposto anche a Cernobbio-, cantato con Peter Cincotti e “Dr. Jekyll e Mr. Hyde”, donatole da Lelio Luttazzi. Elegantissima, in miniabito dorato che lasciava una spalla scoperta e scarpe con “plateau” metallizzate e tempestate di lustrini, dotata di garbo, classe e grazia, con il valore aggiunto del bell’aspetto e del sorriso aperto, ha sempre accompagnato i motivi che aveva in repertorio, che ha definito “elettro-swing” con contenuti passi di danza e ha poi voluto omaggiare la “regina del jazz” Ella Fitzgerald, cara alla sua formazione, interpretandone qualche “hit”, alla grande artista è intitolato il nuovo concerto che la Molinari porterà in scena nel prossimo autunno, facendo tappa il 07 ottobre a Tokyo. Esplosione finale di applausi del numeroso pubblico presente, con tanto di “standing ovation”, sul brano conclusivo, una delle molteplici “perle” di Ennio Morricone, dove la ragazza ha dispiegato tutte le sue qualità, un canto cristallino, che eccelle nel registro alto, espressivo, sfumato e capace di emozionare, parlando del musicista, premio Oscar, ha detto “Ogni volta che canto le canzoni di Morricone, quando sono all’estero, mi sento orgogliosa di essere italiana”.

 

by Fede

NAPOLI PRIMA E DOPO EDIZIONE N. 31 CON TANTO DI “CASTRONERIA” DA ANNALI DI PUPO


napoli prima e dopo

L’edizione n. 31 del festival della canzone classica napoletana quest’anno ha fatto le cose in grande, andando in onda (sabato 03/08/2013) direttamente dalla cornice suggestiva del Maschio Angioino, soddisfatto il direttore artistico, Pino Moris, ma con qualche apprensione sul perpetuarsi della manifestazione: “Purtroppo la canzone classica … qui a Napoli non ha futuro. Niente scuole, né musei … niente iniziative di promozione locale …Temo che quando smetterò di farmene carico io, su queste melodie calerà il silenzio.” La serata, nell’insieme, si è svolta nei binari del consueto e del “già ampiamente visto”, anzi, sentito, fra i partecipanti era possibile riconoscere più categorie:

–          Gli “Over”, la palma d’oro, in questo caso, spetta a Peppino di Capri, che canta “”I te vurria vasà”, poi una sua canzone inedita, con ausilio di megafono “A’ voglia e’ cantà” e la scontata “Nun è peccato” (l’alternativa poteva essere solo “Champagne”) e invece “è peccato” indossare su pantaloni e scarpe sportivi bianchi una giacca di raso verde prato, non migliore di quella da prestigiatore, damascata, con lustrini e quel che è peggio, viola (ma come?nel mondo dello spettacolo?i suoi colleghi si saranno coperti gli occhi come il conte Dracula davanti a una croce) con tanto di papillon, degna del miglior Silvan, sfoggiata dalla “star” locale, l’attempato tenore leggero Bruno Venturini, la cui voce, però, “tiene” in “Munastere e S.ta Chiara”, altrettanto dicasi per l’altro suo collega Antonello Rondi in “Tu ca nun chiagne”, Nino D’Angelo, seduto sulle scale che portano alla platea, canta un suo brano dedicato alla città, nessun commento possibile, Enzo Gragnaniello in “Passione” si addormenta sul microfono e infine Gigliola Cinquetti, voce ormai appannata (e purtroppo non solo quella) in “Napulè” sbaglia tutto, dall’accento alla resa dei sentimenti e significato del testo all’abito, rosso a manica lunga, con incrocio a scialle sul petto, molto anni ’40, ad imitazione di “Gilda” e anche la chioma di lunghi capelli disordinati, come all’epoca di “Zingara” non è più indicata, dovrebbe pensare più spesso che il “Non ho l’età” arriva per tutte. Per ultima, una delle ospiti d’onore, Silvana Pampanini, osannata diva anni ’50, scambia Pupo per la badante moldava, infatti anche per fare appena cinque gradini (tanti erano) si deve far sorreggere di peso da lui e più tardi dal premuroso Biagio Izzo, dispiace non scorgere più lo smalto di un tempo, ma perché ostinarsi a voler “apparire” quando una non regge più?”Over fino a un certo punto” Lina Sastri, una delle “grandi appassionate” del nostro teatro e cinema, canta un “Core ingrato” non fedele all’originale, che non è tutto sussurri, la preferiamo come attrice, lì è insuperabile.

–           “Quelli che non riescono a sfondare”: sono da accomunare, hanno voce, capacità interpretative, grinta, sono trasmessi in tv, ma il pubblico non si riesce ad affezionare a loro: Karima, un po’ in sovrappeso, in “Tu sì na cosa grande”, Alexia in “Tu vuò fa l’americano”, Sal da Vinci in “O’Sarracino” e Emanuela Villa in “Voce e notte”.

–          La “bravina”: Simona Molinari elegante e maliziosa con garbo nel vestire, canta con altrettanta grazia e “verve” la celeberrima “Maruzzella”, compatibile con il suo stile canoro.

–          Le “fuoriclasse”: applausi prolungati per il personalissimo “Resta cu’mme” di Anna Oxa, inimitabile “mattatrice” del palcoscenico sempre alla ricerca di nuove sfumature della voce. Strepitosa Amii Stewart, maestra di eleganza, in abito bianco con corpetto a “guepière”, intarsi di “voile” trasparente e strascico, regala agli spettatori un “Caruso” struggente, al punto da commuoversi lei stessa.

E’ proprio sulla prima uscita sul proscenio della Stewart, assieme a tutti gli altri artisti, che Pupo commette una “gaffe” epocale, di quelle che non si dimenticano, accennando all’affetto della cantante americana per Napoli dice, infatti “Come esiste il mal d’Africa esiste il -mal di Napoli-”, che cosa ha detto?il “Mal di Napoli”?ma censuratelo, santa pace, che non gli escano altri spropositi simili!I dominatori francesi chiamavano “mal de Naples” una grave malattia infettiva a trasmissione sessuale (sì, proprio quella, pensate al peggio), i cui primi casi si erano verificati in città dopo l’occupazione francese, invece i Napoletani lo chiamavano “mal francioso” (ndr la fonte è uno scritto di Girolamo Fracastoro del 1530).

Sarebbe interessante scoprire se Pupo si è attenuto a un copione o è andato “a braccio”, certo, la seconda ipotesi sarebbe decisamente meno grave, comunque  ….

 

[Articolo a cura di Fede]