Sono quattro amici giovanissimi in perfetta sinergia di ruoli. Compongono testi e musica, produce Vegas-T, uno della band. Inferno è il singolo estivo in attesa dell’album in lavorazione-
Vivono tra i Monti Lattari e il Sentiero degli Dei che conduce alla costiera amalfitana.
Si chiamano: Joel (Agostino Avitabile, il fondatore del progetto), Osir (Salvatore Esposito, autore delle musiche), Vegas –T (Lino Balestrieri, producer ) e Yussel (Giuseppe Avitabile, art-worker).
Hanno all’attivo tre singoli: Maratona, Dentro me e Billionaire. Il nuovo pezzo è Inferno, ipnotico, grintoso, che si sta facendo strada nei digital store e su Youtube. Nel brano urlano la voglia di uscire da un fuoco insopportabile quale è il clichè provinciale nonchè uno status dell’attesa imposto dal sistema sociale ma è lo stesso fuoco che li spinge a trovare uno sbocco nuovo, a distinguersi in una società non pulita. Il video, molto attraente, vede alla regia Michele Iacondino; il look è a cura di Camillo Apuzzo. Raccontano in musica, ciò che vivono, ciò che vedono. In autunno li attende un importante programma tv, nel frattempo, si fanno le ossa con i primi Live e nuove produzioni.
Disponibile su tutte le piattaforme digitali il quarto estratto dall’album “LP (Elle Pi)” della band di Vercelli
È online, su tutte le piattaforme digitali, “Labile” il quarto singolo estratto da “LP (Elle Pi)”, il recente lavoro discografico dei Roulette Cinese, pubblicato dalla Soter. Il brano, ora online anche con il video, rappresenta il primo dei quattro momenti fondamentali della facciata dell’album “L (Elle)”: quello emozionale (Labile), contrapposto al razionale (Logical).
Il video, realizzato da Simona Giuggio e Gianluca Zenone, racconta il brano attraverso la fisicità dei corpi dei protagonisti. Le parole si sentono sulla pelle e i movimenti disegnano linguaggi esteriori di processi emotivi interni. Ascoltarsi diventa l’unica strada percorribile per ritrovare quel barlume di luce che illumina le nostre esistenze, sapendo che non può esistere luce senza ombra, impulso senza ragione e suono senza silenzio.
I Roulette Cinese, sono una band di Vercelli che mescola sapientemente pop ed elettronica e da un buon ventennio sono un progetto aperto ad ogni contaminazione artistica, fra musica e teatro. L’album ‘LP (Elle Pi)’ è stato concepito come due facciate di un lp, contiene un duetto con Luca Urbanied è prodotto artisticamente da Joe Raggi, frontman del progetto ‘Roulette Cinese’ e da Cristian Milani già collaboratore per Ermal Meta, Dolcenera, Francesco Sarcina, Ron, Max Pezzali, Mario Venuti, Mauro Ermanno Giovanardi, Raf, Enrico Ruggeri, Carmen Consoli e tantissimi altri. Nel disco, oltre a Joe Raggi (Voce, Synth), Eugenio Nicolella (Chitarre, Synth, Programmazione), Emanuele Peluffo (Basso) e Cristian Milani (Programmazione), hanno collaborato anche: Betty Cembrola (Voce), Edo Gennaro (Synth, Campionamenti), Luca Urbani (Voce, Synth, Programmazione) e Giampaolo Diacci (Synth, Programmazione).
Attualmente, continuano il tour di concerti promozionale e le date sono aggiornate sulla pagina ufficiale Facebook:http://www.facebook.com/roulettecinese
LP èun percorso inevitabile, un ricordo indelebile come una cicatrice sulla pelle, un disco che ha idealmente due facce: L e P. La prima faccia (L) identifica quattro momenti fondamentali: quello emozionale (“Labile”), razionale (“Logical”), il tentativo di equilibrio tra i due momenti precedenti (“Lol”) e un punto di vista esterno sull’intero percorso (“Lunare”). La seconda faccia (P) contiene invece due differenti letture del percorso “L” regalate dal contributo artistico di due amici musicisti: Luca Urbani, che offre al progetto il suo “Pop” atipico, e Giampaolo Diacci che lo arricchisce con “Polari”.
Hanno collaborato al lavoro: Eugenio Nicolella (chitarre, synth), Emanuele Peluffo (basso), Cristian Milani (programmazione, mixing, mastering), Betty Cembrola (voce), Edo Gennaro (synth, campionamenti), Luca Urbani (voce, synth, programmazione), Giampaolo Diacci (synth, programmazione), Max Bottino (art work), Max Tona e Francesco Perugini (basso e chitarra live), Gianluca Zenone e Simona Giuggio (realizzazione video).
Su YouTube, su tutte le piattaforme digitali e nelle radio dal 14 settembre, arriva il secondo singolo della cantautrice romana di origini siciliane
Dopo il successo di “Un homme qui me plait comme toi” con cui, pochi mesi fa, Adèl Tirant ha debuttato nel mondo della musica, arriva “Settembre” (Love September), secondo singolo edito dalla Soter che anticipa l’uscita del suo primo album, prevista per la fine del 2018. Il pezzo si distacca dagli altri brani tipicamente d’autore dell’artista, nata a Roma ma di origine siciliana, per una dimensione “ballabile” dal gusto pop.
Durante la lavorazione dell’album, Giovanni Block, produttore artistico ed arrangiatore del disco, ha dato forma, struttura ed armonia al vecchio provino di questo brano, coinvolgendo anche i musicisti Stefano Formato e Francesco Lettieri al piano.
La produzione artistica e l’arrangiamento di “Settembre”, in bilico tra gli anni d’oro della disco e del post rock, a tratti funk e a tratti lirico, sono stati poi curati da Giovanni Paolo Liotta.
“È una canzone che parla della scia che lascia l’estate sul corpo e sulla mente e l’ispirazione viene da una lettera scritta sulla rubrica di un settimanale un po’ di tempo fa – così Adèl Tirant racconta la nascita del brano e il suo significato -. La donna rivela la sua difficoltà a riprendere la routine autunnale dopo il travolgente e libero scorrere dell’estate. Settembre rappresenta per lei un secondo capodanno dopo gennaio e si domanda se lei abbia ancora voglia di aderire alla sua vita di sempre, con il lavoro da riprendere, i bambini da accompagnare a scuola e il marito da accontentare”.
Il video, realizzato da Adèl Tirant e Nello Calabrò con il montaggio di Peppe Casciano in arte Ceppe, è un omaggio al cinema muto, arte visiva a tutti gli effetti, a cui la cantautrice sente di appartenere per gusto e per la somiglianza con le donne di quell’epoca, dotate di espressionismo mimico e di un’eterna modernità. È, dunque, voluto il contrasto tra il suono fresco del brano e le immagini di “The shipreck”, un cortometraggio quasi sconosciuto, quelle di “Rapsodia satanica” con Lyda Borelli e di “Assunta Spina” con Francesca Bertini.
Settembre (Love September)
Testo, musica e voce: Adèl Tirant
Pre-produzione: Giovanni Block, con Stefano Formato e Francesco Lettieri, presso gli studi “Il Parco” di Napoli
Arrangiamento e produzione artistica: Giovanni Paolo Liotta
Mix e Mastering: Franco Cleopatra presso Magic Box Studio Recording
Etichetta ed edizioni: Soter
Foto originale della copertina digitale: Luca BrunettiVideo clip
Soggetto: Adèl Tirant
Regia: Nello Calabrò e Adèl Tirant
Riprese: Nello Calabrò
Costumi: Adèl Tirant
Montaggio: Ceppe
Scene tratte dalle pellicole mute “Assunta Spina”, “Rapsodia Satanica”, “The Shipwreck”
Duecentomila spettatori per il debutto del nuovo format napoletano
È andata in onda il 23 agosto su Rai Due, alle 23.50, la puntata zero del nuovo format “Be Quiet Talent Show”, ideato dal canta-compositore Giovanni Block, dallo scrittore e giornalista Giovanni Chianelli e dall’autore surreale Luciano Labrano. Nonostante l’ora tarda di una serata di piena estate e la concomitanza con diversi programmi di grande seguito, il debutto del collettivo di artisti, nato circa sei anni fa e ora divenuto associazione, ha conquistato quasi duecentomila spettatori con il 2,52% di share, un dato superiore a quello ottenuto, nella stessa fascia oraria, da Rai Tre.
Il Talent Show targato Be Quiet è una spietata parodia di quanto sembra pilotare il pubblico e l’informazione verso un’epoca “fast” dall’ascolto e dall’insulto facile, popolata dai “mostri” del web e dalla subcultura, ma nel contempo è l’occasione per accendere le luci sulla musica cantautorale di qualità rappresentata da artisti di talento, emergenti e non. Un esordio incoraggiante che apre a nuovi scenari per le produzioni future del Be Quiet.
Il brano, title-track del più recente lavoro discografico della band, riassume, ora anche con le immagini, la tematica del disco
Da oggi è disponibile in rete “Misantropi felici”, l’ultimo videoclip dei Pennelli di Vermeer che dà il titolo al disco prodotto dall’etichetta discografica Soter e distribuito dalla Believe Distribution Service. Un vero inno alla bellezza dell’amore, della natura e non solo. Una canzone che già dal titolo indica una direzione opposta a quella più percorsa di questi tempi.
Ricorre l’immagine dell’albero solitario, misantropo felice proprio come i protagonisti, che si muovono all’ombra di esso. Al pari di un albero, che cambia foglie ma conserva le radici, gli uomini devono cambiare le proprie idee ma conservare i principi. “In questo brano – spiega Pasquale Sorrentino, frontman del gruppo e autore del pezzo – c’è tutta la poetica dei Pennelli di Vermeer: il ripudio di ogni conflitto, la difesa della madre terra e la necessità, a dispetto del significato di misantropia, di costruire e vivere spazi condivisi dove regalare sorrisi e stare in armonia”.
Le riprese di Danilo Marraffino, con la regia di Enzo Usiello, immortalano la città fantasma di Conza della Campania, epicentro del terremoto del 1980, dove alle invadenti pale eoliche dispiegate lungo le dolci colline, i Pennelli di Vermeer (Pasquale Sorrentino, Stefania Aprea, Giuseppe Dardano, Michele Matto, Marco Sorrentino) contrappongono girandole colorate che simboleggiano la ciclicità della vita, le stagioni che passano e al contempo l’invito a guardare il mondo con gli occhi di un bambino.
La band è formata da Pasquale Sorrentino (voce e chitarra acustica), Stefania Aprea (voce e chitarra acustica), Michele Matto (basso), Marco Sorrentino (rullante e cassa) e Giuseppe Dardano (chitarra elettrica).
DA VENERDÌ 1 GIUGNO IN RADIO “UN HOMME QUI ME PLAIT COMME TOI”
IL SINGOLO ESTRATTO DAL DISCO D’ESORDIO “ADELE E I SUOI EROI”
IN USCITA IN AUTUNNO PER L’ETICHETTA SOTER
PRODOTTO ARTISTICAMENTE E ARRANGIATO DA GIOVANNI BLOCK
L’uscita del singolo è accompagnata dal video
visibile QUI
Esce venerdì 1 giugno “UN HOMME QUI ME PLAIT COMME TOI”, primo singolo estratto dal disco d’esordio di ADÈL TIRANT “ADELE E I SUOI EROI”, in uscita in autunno per l’etichetta SOTER.
“Le delusioni d’amore sono amare, dure da far passare” dice l’artista “Ma guardandole con ironia e spirito vignettistico, tutto diventa più leggero”.
Questo è il messaggio del brano nato nel 2016, durante uno stage a cura di Tony Bungaro. Uno dei compiti dato dall’insegnante, è stato infatti quello di sviluppare il testo di una canzone intorno a un tema da lui suggerito. Il tema era, per l’appunto, “un uomo che mi piace tanto”.
Il brano ha una costruzione molto particolare, a partire dall’uso del francese che la cantantautrice spiega così:
“Per me è un’esigenza naturale che nasce dai miei ascolti (da Gainsbourg a Piaf, da Trenet a Zaz…), nonché da un profondo amore per il suono di questa lingua e per la mia abitudine ad essa, essendo diventata negli anni un’interprete del repertorio Piaf”.
Il testo, sul quale l’artista ha molto lavorato, si sposa a un’accattivante arrangiamento sixties, suggerito dalla passione dell’artista per i film e la musica del periodo.
A contribuire alla qualità dell’arrangiamento c’è l’esperta mano del cantautore e compositore GIOVANNI BLOCK, che ha saputo leggere la giusta atmosfera evocata e ricercata dall’artista.
L’uscita del singolo è accompagnata da un video (visibile al seguente link:http://www.youtube.com/watch?v=9x-dZaKGF08&t=142s), nato dalla collaborazione con il regista Umberto Petrocelli e girato in uno studio di posa a Trastevere. Le riprese sono state registrate da Valentina Pascarella e Paolo Testa.
Nel video Adèl veste i panni di un’ammaliante sirena.
“Avevamo idea di fare un lavoro con la tecnica del green screen”, racconta l’artista, e prosegue “così mi sono messa a vedere video anni 80’ e tra questi mi ha colpito un video di Amanda Lear in cui compare vestita da sirena e da lì sono impazzita, perché mi sento da sempre una sirena essendo un po’ magica, un po’ marittimo-sicula, nonché un’ammaliatrice canora”.
Adèl Tirant all’anagrafe Adele Tirante, è nata a Nizza di Sicilia (ME). E’ cantante, attrice, performer e autrice di canzoni e testi.
Come cantante, ha sviluppato nel tempo un profondo amore per la canzone popolare, studiando e interpretando il repertorio, della canzone francese, sudamericana, siciliana, del blues (e i loro rispettivi rappresentanti) e della canzone d’autore italiano anni 60’.
Nel 2011 incontra il musicista Giovanni Paolo Liotta, con cui avvia il progetto Madeleine & Die Kreatur ,e si fa interprete di canzoni tedesche anni 20 , tradotte in italiano e riarrangiate in chiave new wave anni 80’.
Suona con Cristiana Giustini nel duo cantautorale “Le scarpette rosse”, finalista ai premi “Gli ascolti del Tenco”, “Martelive 2011”, “Fondiamo il talento 2011”, “Musica controcorrente”; partecipa al programma di Web Radio Rai “Via Asiago live”e “Valprimomaggio”, semifinalista a “Musicultura”, nonché premio della giuria universitaria.
Si esibisce con un repertorio dei primi del Novecento (chanson francaise, tango, blues e canzone italiana), di rilievo la sua collaborazione con Mirko Dettori: ha partecipato a“Elisir” (di Dettori), spettacolo di varietà al Salone Margherita nel 2015 e 2016; Negli ultimi anni ha portato in giro per i teatri Padam Padam, concerto-spettacolo su Edith Piaf (di e con Adele Tirante e Mirko Dettori).
Al cinema ha lavorato con Giuseppe Tornatore, Michael Radford e di Rildey Scott.
Nel 2016 vince il premio come migliore interprete al concorso “Ugo Calise Festival” diretto da Giovanni Block; a fine 2016, nei suoi live, comincia ad accompagnarsi con l’autoharp, strumento della tradizione folk americana.