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BRIGA: “NESSUN CONTATTO FISICO CON LE ‘FANS’, MEGLIO MANTENERSI A DISTANZA DI SICUREZZA” … MA STASH DEI “KOLORS” NON E’ DELLO STESSO AVVISO


Mattia-briga-3 Mattia Briga, il “rapper” classificatosi al secondo posto dietro i “Kolors” ad “Amici 14” non si può dire sia un campione di diplomazia né un asso nel gestire le cosiddette “pubbliche relazioni”, lo si è notato in svariate occasioni nel corso del “serale” del “talent”, quando ha più volte incrociato le corna con la giudice fissa Loredana Bertè che può essere un vero “osso duro” se decide di impuntarsi per far valere i suoi punti di vista, rispedendo alla mittente i molti rilievi da lei ricevuti al termine delle sue esibizioni e con la sua stessa “coach”, Emma Marrone, non c’è sempre stato un rapporto “lattemiele”, non sono mancate le “frizioni” e gli scontri accesi, corredati anche da qualche “intercalare” grossolano di troppo. Sostanzialmente non sembra si discosti di molto da questa linea assai poco morbida e che non è certo l’ideale per guadagnarsi simpatie, anche nei suoi rapporti con i “fans”, o meglio “le fans”, infatti appena uscito il suo cd “Never again” si è verificato il primo “incidente”, dopo una lunga seduta “firmacopie” in un centro commerciale, l’episodio “incriminato” riguarda una sua ammiratrice, che dopo essersi sobbarcata pazientemente un’attesa estenuante di ore per poter ottenere un autografo o almeno rubare un’istantanea del suo amato, non essendo riuscita a procurarsi l’album, è stata cacciata senza troppi riguardi  da un addetto alla sicurezza e ha poi postato su Facebook la scena, ripresa col telefonino da un’amica, aggiungendo il seguente commento “Caro Briga, con tutti i soldi che stai guadagnando comprati un po’ di umiltà”, c’è da dire, però, a discolpa del cantante, che non può essere considerato direttamente responsabile dell’accaduto, ma purtroppo le ripercussioni su di lui ci sono state, visto che il Web, alla notizia, è subito esploso.

Da prendere molto meno alla leggera, invece, quanto titola la rivista “Dipiù” (31/08/2015) nella rubrica “Dipiù Giovani”: “La figuraccia dell’estate – Briga”, con ciò si allude all’affronto fatto dal musicista alle sospirose “sostenitrici” durante l’ennesima “signing session”, infatti, incredibilmente, pare abbia richiesto a un uomo di fargli da guardia del corpo per essere protetto dai … “temibili baci delle fans” e abbia preteso che costui stesse “alle sue spalle con le mani aperte davanti alle sue guance per fermare gli assalti delle ammiratrici. Un gesto che neanche le più viziate stelle di Hollywood si sono mai sognate di pensare …”, inaudito, ma vero, c’è tanto di foto a riprova di quanto riferito, ma cos’è preso a Briga, ha forse paura di qualche contagio o infezione? Teme che le labbra delle ragazze, posandosi sulla sua pelle, possano procurargli delle ustioni? E prossimamente cosa farà, ricorrerà a una mascherina per coprirsi il viso, si sottoporrà a sedute di “ossigenoterapia”, dopo essere stato troppo a lungo stretto nell’abbraccio “soffocante” della gente, rimarrà tutto il tempo segregato in una torretta circondata da reticolati, provvisti di cartelli con la scritta “Keep out”, facendosi passare i cd da siglare da un ristretto sportellino? L’impressione è che abbia veramente passato il segno.

the-kolors-concerto-stash_980x571A fargli da contraltare, il collega Stash, “frontman” dei “Kolors”, che, mesi fa, ai microfoni di Fanpage, in un video visibile su You Tube (ndr il cui titolo è “Del successo è il gossip a farci più paura”), ha reso dichiarazioni in netta contrapposizione, rispondendo all’intervistatore, che gli chiedeva come la mette con i “bagni di folla”, in termini affettuosi verso il suo pubblico “Le fans sono molto educate, danno il bacino sulla guancia da amiche …”, dove sarebbe tutta questa “invadenza” mal tollerata da Briga? A fronte di vendite “platinate”, l’”avvicinamento” (non certo minaccioso) delle “fans” e un contatto “fisico” contenutissimo con loro non sono forse il “minimo sindacale” richiesto a chiunque voglia intraprendere una carriera d’artista?

by Fede

L’EVOLUZIONE DELLE “TEEN AGERS”: DA “SPO-SERO’ SIMON LE BON” A “SPO-GLIERO’ STASH FIORDISPINO”


the-kolors-concerto-stash_980x571Quello dei “teen idols” (da ‘eidolon’, che in greco significa immagine che diventa simbolo, emblema, ma anche ombra fittizia) rientra a giusto titolo nei cosiddetti “fenomeni di massa”, ma vogliamo tralasciare qualsiasi lettura troppo complicata di tipo sociopsicofilosofico, ci interessa di più mettere a confronto diverse generazioni di adolescenti -parlando prevalentemente al “femminile”- che sono poi coloro che si rapportano, in qualità di “fans”, con i loro “idoli”. C’è da dire che, nel tempo, le manifestazioni collettive più comuni sono rimaste immutate, si entra a far parte del “fandom” di un artista, si adottano forme espressive, lessicali e codici propri a tale “comunità” e di fatto lo si elegge ad “amico di famiglia”, “confidente” o rifugio e supporto nei momenti “critici”, non sarebbe di per sé troppo grave, se non fosse che, talvolta, certe “passioni” apparentemente innocenti per la “star” di turno, possono degenerare in un attaccamento morboso, assumendo i contorni di una totale ossessione, con tanto di sofferenza, polemiche e sostituzione della realtà con un mondo parallelo e un amore “immaginario” ed esclusivo da vivere nella propria “cameretta-reliquiario” tappezzata di manifesti, locandine, articoli di giornale e foglietti con l’autografo dell’ispiratore di tanta venerazione, spesso idealizzato e di cui si pretende di conoscere per filo e per segno ogni piega della personalità. Eppure le “teen agers” degli anni ’80 non erano le stesse di oggi, ha parlato del “come eravamo” in una recente intervista su “Dipiù” Clizia Gurrado, oggi 45enne, che ha avuto il suo quarto d’ora di celebrità nel lontano 1985, quando, ancora liceale, pubblicò un “best seller” che vendette 500.000 copie, dal titolo “Sposerò Simon Le Bon”, da cui fu poi tratto un film.

simonSimon Le Bon, per chi non lo sapesse (forse i più giovani) era (e lo è tuttora, visto che sono in attività) il cantante di una “band” di inglesoni, i “Duran Duran”, composta, oltre che da lui, dal tastierista Nick Rhodes, che aveva qualcosa, nel trucco mezzo “sbavato”, del Joker di Jack Nicholson in “Batman”, e poi ben tre Taylor, non imparentati fra loro, il batterista Roger, il chitarrista Andy e il bassista, molto ambito (inutilmente) anche lui, John, troppo impegnato a fiutare attorno a sé profumo di “top models”; non è chiaro a tutti cosa possedesse di così unico Simon Le Bon, al di là della chioma leonina mesciata, dei pantaloni attillati, delle giacche multicolori e dei saltelli ginnici sul palco, da far impazzire eserciti di adolescenti ovunque, risultava persino un po’ antipatico, l’aria era di quello che “non deve chiedere mai” eppure a ogni suo concerto era schierata una fila di autoambulanze (non è uno scherzo), sì, perché le ammiratrici, al suo apparire, venivano colte da estasi più violente di Santa Teresa d’Avila. La Gurrado, di cui sopra, ammette candidamente che “è stato il primo amore” e di aver sognato di “portarlo all’altare” e che addirittura a scuola, con le compagne di classe, si immedesimavano nei panni di “mogliettine” e se ne uscivano con frasi tipo “Devo farmi bella perché usciamo (con Simon) a cena”. “C’est de la folie!” direbbero i Francesi.

Le figlie delle 15enni di allora non hanno molto da spartire con le genitrici, basta seguire i concerti dove c’è una loro vasta concentrazione, a me è capitato qualche giorno fa, a Milano, all’ “Estathè Market Sound”; arrivano a gruppetti, sguardo diretto, “culotte” estiva o “hot pant” balneare, canotta aderente e più che mai “rivelatrice”, ventre scoperto con ombelico trafitto da anellini e sciarpette, quella sera, dei “Kolors” annodate, oltre che al collo o all’avambraccio, anche sotto la coscetta, con sexy-effetto giarrettiera, le studiano tutte, le “porcelline inside”, hanno una fantasia incontrollata, quando poi un gruppetto compatto di loro si è messo a gridare insistentemente e impudicamente “Nudo!nudo!” al “frontman” Stash Fiordispino, mi si è aperto un mondo che forse non conoscevo abbastanza. Altro che “sposare”!Se ho ben inteso, non disdegnerebbero un “giro di valzer” (diciamo così) col bel ganzo, ma di progetti a tempo indeterminato non c’è ombra e vista l’irrealizzabilità pratica dei loro propositi, probabilmente qualcuna finirà, prima del rientro a scuola, fra le braccia di qualche suo coetaneo (7-10 anni meno del proprio idolo) simil-Stash solo per ciuffo e abbigliamento – ho notato che, in giro, qualche furbetto si sta “attrezzando” in questo senso – a “concretizzare” con la “copia” quanto solo vissuto, nell’irrealtà, come in un “film”  con l’ “originale”.

Ripenso con tenerezza ai miei 14 anni, allora il massimo a cui mi spingessi era immaginare di partecipare a una rapina al fianco di Diabolik e diventare la sua nuova Eva Kant.

Che ci volete fare, non esistono più le adolescenti di una volta …

[Articolo di Fede]

DOPPIO DISCO DI PLATINO PER STASH E I “KOLORS”, LE …“GUFATE” DEI GIORNALISTI E L’IRA DI MARIA DE FILIPPI “I MIEI ‘EX-TALENT’ ALLA LARGA DA SANREMO” …


stash

Nemmeno il tempo di godersi i riconoscimenti per le straordinarie vendite del loro album, uscito appena un mese fa, al traguardo del doppio platino, che il fenomeno canoro del momento, i “Kolors”, si trovano già a fare i conti con aspre critiche e improvvisate “Cassandre” facenti capo a testate giornalistiche tradizionalmente avverse a Mediaset, ma si sa, “non c’è rosa senza spina”. Il primo di questi spocchiosi e sprezzanti sputasentenze destinerebbe tranquillamente alla discarica i “talent show”, da lui visti come “omicidio della discografia” e in particolare “Amici”, nient’altro che “un programma tv, non una fucina di talenti” e a proposito di Stash & Co. non adopera mezzi termini, pur concedendo loro di saperci un po’ fare, benché non sia proprio il caso di gridare al miracolo, trova che “scimmiottino malamente i ‘Maroon 5’” (ma che c’azzeccano? Tutte queste arie da “saccente” e poi propone un paragone che non sta né in cielo né in terra, basta ascoltare i due gruppi) e intanto i commenti sotto il “post” sono a quota 226 (ci complimentiamo!), schierati fra difensori e sedicenti intenditori “indignati”, questi ultimi di una ripetitività desolante, l’argomento ricorrente, ne sono zeppe le pagine di “You Tube” suona più o meno di questo tenore “I talenti veri sono snobbati dalle case discografiche, io ho mio cugino Zaccaria (per dire!)/un amico/un mio ex-compagno di classe che cantano e suonano divinamente che rimarranno nell’anonimato fintantoché le audizioni e selezioni di aspiranti artisti saranno affidate solo a questo genere di trasmissioni”. Ora, prendendo con beneficio le troppe invenzioni che circolano sul Web, è assolutamente vero quanto si sostiene, ossia che le “giurie” siano del tutto incompetenti e non in grado di subodorare certe “potenzialità”? Morgan, Mika, J-Ax, Loredana Bertè, Francesco Renga, Piero Pelù ecc. non sarebbero dunque nessuno? E certi lettori/commentatori ritengono di conoscere meglio degli esperti del settore quali sono i requisiti posseduti dai candidati verso cui il mercato è più “ricettivo”? Si, perché l’ipotetico “cugino Zaccaria” può avere voce ed essersi diplomato alla più prestigiosa accademia musicale, ma se poi è (perdonatemi!) “o’scarrafone”, un “pezzo di legno” davanti a una telecamera o su un palco e non sa scucire mezza frase in croce, è fuori dai giochi, la “mediaticità”, oggi più che mai, è la discriminante fondamentale, ma anche in passato, non si creda che non sia stato così.

Un rotocalco a vasta tiratura, invece, suonando sinistramente da “menagramo” (fortunatamente i “Kolors” sono di Napoli quindi … scongiuri a volontà!) scrive “La maggior parte dei ragazzi usciti dal ‘talent’ della moglie di Costanzo corrono spesso il rischio di cadere nel dimenticatoio … Quanto durerà tutto questo successo (di Stash)?” e rincara la dose con qualche sottile e perfida insinuazione “Quanto a lungo resisterà il giovane Stash alla tentazione di mollare i Kolors per intraprendere una carriera da solista?” e si aggiunge che la vera “star” del gruppo è lui e che potrebbe non comodargli più dividere incassi che lievitano a vista d’occhio con i suoi soci, perché “il successo mischia le carte in tavola”; ci si augura naturalmente che siano malignità che lasciano il tempo che trovano.

E ci ha pensato Maria De Filippi a rispondere in vece del “vocalist” dei “Kolors” alle insistenti domande dei giornalisti su Sanremo 2016 “Loro cantano in inglese, non sarebbero accettati” è stato il punto di partenza per uno sfogo della conduttrice “Per qualche anno non ci metteremo piede … Se qualcuno dei ragazzi di ‘Amici’ va all’Ariston e vince dicono che è solo grazie al televoto; anche se non vince la polemica si scatena comunque …” e a chi le ha chiesto come risolvere, al “festival”, il problema del voto della giuria di qualità che solitamente “ridimensiona” la portata del televoto, ha prospettato una sola soluzione “Farei dei circuiti paralleli. Il vincitore per il pubblico e quello per la giuria di qualità e dei giornalisti. Separati”.

Sanremo, al momento non sembra il palcoscenico più indicato dove Stash e i “Kolors” possano brillare, loro preferirebbero decisamente scatenarsi “a tutto rock” a Glastonbury e se cominciassero, invece, a pensare a una puntata al prossimo Eurofestival?

[by Fede]

“AMICI 14” – IL PRONOSTICO: VITTORIA CONTESA FRA BRIGA E I KOLORS? LA SPUNTERA’ UN “PERSONAGGIO”, UN “ARTISTA” O … IL SOLITO CAMPANILISMO?


finalisti“Amici” edizione 14 è pressoché in chiusura di partita, manca ancora l’esito della semifinale, con l’ultima fase eliminatoria che decreterà l’accesso dei “fantastici 4” ragazzi rimasti alla “finalissima” di venerdì 05 giugno (anticipata di un giorno per la finalissima di Champions League tra Juventus e Barcellona), ma è irrilevante, anche senza il puntuale “spoiler” sul Web, nessun effetto-sorpresa guastato, è già da un pezzo che si intuiva il verdetto, ossia che il ballerino Giorgio era destinato a uscire, anzi, magari qualcuno non si spiega come sia potuto durare così a lungo, a scapito di elementi più meritevoli che già hanno salutato la trasmissione da un pezzo. Chi rimane in lizza?

richyUna ballerina per squadra, Virginia per i Blu e Klaudia per i Bianchi, due diversi modi di intendere la danza a confronto e anche due tipologie femminili fra loro molto distanti, la prima la grazia e raffinatezza incarnate, con volto e chiome da dipinto rinascimentale, la seconda la tecnica, l’energia, la duttilità, il coordinamento, spesso impegnata sul fronte “sexy” come le viene richiesto, solitamente riesce a fermarsi quel tanto che basta per non sconfinare nel volgare. Sarà dura per entrambe (è meglio che si rassegnino fin da ora?), salvo inaspettati colpi di scena, riuscire a imporsi come vincitrici, i giochi (o per meglio dire, gli“interessi” di chi regge le fila), nel “talent”, procedono da sempre in tutt’altra direzione …Piatto forte della serata, fino a prova contraria, dovrebbero essere le sfide all’ultimo televoto fra il “rapper” Briga e i molto più innovativi “rockettari” (in realtà il loro genere è un misto di “funk”, “rock” e musica elettronica) Kolors, il cui “frontman”, Stash, fisicamente un David Bowie “ripensato” dalle parti di Mergellina, è ormai l’idolo delle adolescenti (anche se piace un po’ a tutti), ma non si deve assolutamente credere di aver a che fare con il solito ragazzotto “f*go” da programma defilippiano,

rickymartin-stash-klaudia-videoAntonio Fiordispino (così si chiama) è un polistrumentista, capace di passare agevolmente dal pianoforte alla chitarra elettrica e quando canta, preferibilmente in inglese, si trasforma in un vortice scatenato e trascinante di ritmo, euforia e movimento, che lascia ogni volta stupefatti i giudici e gli ospiti che non lo conoscono, per farsene un’idea basta ascoltare alcune sue interpretazioni, sempre “personalizzate”, mai incolori o meccaniche, “Shout” (dei “Tears for Fears”) “Smells like teen spirit” (Nirvana) e “Time is running out” (Muse) con l’apporto esplosivo di J-Ax; sulla carta, stando alle ovazioni che riceve dal pubblico e dai consensi all’insegna del superlativo che miete fra gli “addetti ai lavori”, a partire da Loredana Bertè e Francesco Renga, la “vittoria per meriti” (artistici) dovrebbe, di diritto, spettare a lui e al suo gruppo, ma non si può dimenticare che “Amici” è un “talent” e bisogna relegare in un angolo logica e ovvietà, contemplando il concorso di tutta una serie di fattori che non calcolano valore e capacità, tanto che più spesso di quanto non si creda la “palma d’oro” la strappa chi è riuscito a farsi notare meglio come “personaggio”. In questo senso, in testa alla lista ci sarebbe il “rapper” Briga, che non ha dato prestazioni vocali o autorali particolarmente esaltanti o in grado di “laurearlo” fuoriclasse come originalità e novità di stile, ma in compenso ha avuto dalla sua, con la burrascosa “arena” settimanale a cui ha dato vita con Loredana Bertè -che gli ha anche dato del “basfemo” per aver “rappato” “Imagine” di John Lennon- un’esposizione sotto i riflettori, alimentata ad arte da Emma, sua “tutor” e, sebbene non così sfacciatamente, dalla stessa De Filippi, che gli altri allievi si sognano.

La prossima settimana la parola passa al televoto, che auspichiamo quanto prima possa tradursi in espressione di reale apprezzamento che vada a premiare il concorrente che, a giudizio degli spettatori, si è distinto di più rispetto agli altri per talento, volontà e oggettivi requisiti artistici posseduti e non sia la solita fin troppo scontata manifestazione di campanilismo, che ha sempre indotto a scelte esclusivamente “di parte”, incapaci di varcare orizzonti cittadini o regionali, i tempi sarebbero maturi per l’adozione di una “visuale” senza condizionamenti e di maggiore respiro.  Appuntamento a venedì  5 giugno sempre su Canale 5 in prima serata per la finalissima in diretta e con i finalisti  Stash e i The Kolors più Virginia per i Blu, per i Bianchi Mattia Briga e Klaudia.

by Fede

The Kolors i “Supernova” di #Amici14


The-Kolors

The Kolors, sono la band dell’edizione in corso di Amici di Maria De Filippi. Il loro ingresso alla Scuola è stato “decretato” da Marco Alboni, attuale Presidente della Warner ed ex della Emi Italia, che li scelse nella sfida di ingresso contro Leslie Sackey.  Stash, il frontman del gruppo, è  appassionato di musica fin da piccolo e, per la sua musica, energica di genere decisamente rock, funk, electro-pop, trae ispirazione dai miti del passato come i Queen, Pink Floyd, Michael Jackson,  conosciuti grazie al padre proprietario di uno studio di registrazione a Napoli, frequentato da famosi artisti  tra i quali, anche Pino Daniele, recentemente scomparso. Stash comincia ad accarezzare l’idea di formare una band  negli anni delle scuole medie, esattamente nel momento in cui si avvicina all’hip hop dopo aver sentito Novecinquanta di Frizt Da Cat, ma Il suo sogno si realizzerà però anni dopo, a Milano nel 2010, dopo un’esperiena di conduttore in un programma dedicato ai video musicali. La band viene subito notata diventando la “resident” band di uno dei locali più famosi di Milano(Le Scimmie) –  nel 2011, pubblicano  il loro primo inedito intitolato I dont’ Give a funk, per il quale viene realizzato anche un video (che vede la partecipazione straordinaria di Andy dei Bluvertigo) e che cattura l’attenzione di  MTV New Generation.

Oltre il carismatico Stash Fiordispino fanno parte della band Daniele Mona e Alex Fiordispino. Daniele è il pianista della band, dopo un passato di batterista ha optato  per i sintetizzatori di cui ha un’autentica passione, i suoi idoli sono i Beatles e adora i Chromeo; Alex è il batterista, che è sempre stato affascinato dall’indie di gruppi come gli Artic Monkeys e i The Strokes e dall’elettronica della Ed Banger. The Kolors ha fatto esperienza all’estero  tenendo concerti a Stoccolma, Berlino, Londra. In Italia, vantano l’apertura di concerti importanti come quello di Paolo Nutini e Gossip e nel 2012 quello di Hurts, degli Atoms For Peace e di Elio e le Storie Tese, nel 2013.

Nonostante fossero già noti ad una certa fascia di pubblico live e addetti ai lavori, in Italia, è risaputo non è facile “sfondare” e i  talent show sono diventati una delle poche realtà e trampolino di lancio verso il successo grazie alla popolarità immediata che “generano” e fra i talent show la Scuola di Maria De Filippi è sicuramente “leader” . The Kolors, fanno parte della squadra Blu capitanata da Elisa, ne sono il punto di forza nell’avere decisamente una marcia in più che li cataloga già professionisti e rappresentano la rivelazione di quest’anno del talent show, “sono loro i Supernova”  tuona  Loredana Bertè e questa volta a ragione. Per loro un gradimento unanime, piacciono al pubblico, ai giudici e agli addetti ai lavori, vantano oltre 53mila like sulla loro pagina social destinati a salire velocemente e sono tra i favoriti a vincere la quattordicesima edizione del talent più famoso d’Italia ma…Occhio…  Briga della squadra bianca,capitanata da Emma è dietro l’angolo!