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Nuovo appuntamento con “Confessione Reporter”


Mercoledì 2 dicembre, in seconda serata, su Retequattro, secondo appuntamento con le inchieste di Stella Pende e «Confessione Reporter». Un’edizione dedicata al dolore dei più fragili, degli invisibili, di chi ha subito nel silenzio e nello strazio una grande violenza.

La puntata entra nel mondo sempre molto segreto e discusso del Transgender. Ma senza tacchi a spillo, rossetti sbavati e lucciole di strada, decadente e scontato stereotipo del trans prostituta. Non è più così. Oggi il transessualismo è F2M: ragazze e ragazzine, biologicamente femmine, che desiderano con tutte sé stesse di cambiare il proprio sesso con quello di un maschio.

Fino a ieri quelli che cambiavano sesso erano soprattutto gli uomini. Le donne trans si confondevano tra le lesbiche, rassegnate alla sofferenza, comunque casi rarissimi di vite tormentate. Adesso i casi di F2M sono esplosi, aumentati del 36% rispetto a dieci anni fa: con coraggio e immensa determinazione, queste giovani affrontano chirurgie al limite della fantascienza.

Immagini e storie mai viste e ascoltate, talvolta disturbanti. Come sono sorprendenti le reazioni dei genitori. Un tempo avere un figlio trans era solo vergogna e rifiuto. Oggi, invece, molti genitori sono diventati capaci di ascoltare le anime dei loro figli e accettare le nuove forme dei loro corpi.

«Confessione Reporter» è un programma di Stella Pende, a cura di Sandra Magliani, realizzato da Videonews

Redazione.

CS_Al via su Retequattro la nuova stagione di “Confessione Reporter”


Mercoledì 25 novembre, in seconda serata, su Retequattro, tornano le inchieste di Stella Pende con «Confessione Reporter». La nuova edizione, che volutamente non tratta il tema Corona Virus, è dedicata al dolore dei più fragili, degli invisibili, di chi ha subito nel silenzio e nello strazio una grande violenza.

La prima puntata parla di suore. Cuore pulsante della Chiesa, possono avere vite piene e appaganti, come quelle delle missionarie e delle suore di clausura. Molte di loro, però, vivono in condizioni di inferiorità, sfruttate per i mestieri più umili e alcune sono addirittura state e sono ancora vittime di violenze sessuali.

Una verità che è stata sempre negata, affiorata tre anni fa durante un summit speciale in Vaticano voluto da Francesco, che per le suore in difficoltà ha fortemente voluto una casa e un rifugio.

Il vero scandalo è esploso quando finalmente le monache hanno parlato. Una dopo l’altra, vinta la paura e il silenzio, hanno raccontato con dettagli raccapriccianti, anni e anni di stupri, quasi sempre commessi da chi avrebbe dovuto difenderle: i preti.

«Confessione Reporter» è un programma di Stella Pende, a cura di Sandra Magliani, realizzato da Videonews.

Redazione

CS_Al via su Retequattro «Confessione Reporter» con Stella Pende Al centro del primo appuntamento, il brivido del gioco tra i giovanissimi


Da domenica 1° dicembre – con quattro appuntamenti, in seconda serata, su Retequattro – torna Stella Pende: le inchieste di «Confessione Reporter» arrivano così alla 13esima edizione.

La giornalista apre la puntata leggendo «l’ultima lettera che Fausto ha scritto ai suoi genitori, prima di suicidarsi. Fausto dice di essere prigioniero e che il suo carcere è il gioco d’azzardo».
Per anni – prosegue Pende – eroina, cocaina e pillole sono state le responsabili di tante delle vite spezzate per ragazzini e ragazzine. Oggi le comunità di recupero hanno dovuto organizzarsi per coprire l’emergenza dei malati di gioco, spesso adolescenti e giovanissimi dai 16 ai 27 anni».

«Ma cosa è diventata la vita di un adolescente, rapito da questa malattia che pare inguaribile? Come si fa ad aiutarlo e a fargli ritrovare l’anima? E poi, che giro d’affari ruota intorno al gioco in Italia? È vero che la nostra è la nazione che gioca di più in Europa?», si chiede l’inviata.

L’inchiesta di «Confessione Reporter» compie un viaggio per capire la nuova droga del Millennio. La prima tappa è la struttura di Botticella, accanto a San Patrignano, costruita per ospitare 70 ludopatici, fra i quali molti giovani. Giovani che hanno accettato di parlare del loro abisso e della loro rinascita. Storie da brivido, ma piene di speranza. Tra i testimoni, anche Cesare Guerreschi, l’uomo che prima di tutti, nel 1996, ha capito la gravità della ludopatia.

Per capire quali siano le diverse terapie da adottare per aiutare questi ragazzi prigionieri del brivido del gioco, il programma ha incontrato anche Giorgio Cerizza, psichiatra e psicologo, padre di una terapia rivoluzionaria: dopo una prima fase in cui il ragazzo viene ricoverato nell’Ospedale Santa Marta, a Rivolta d’Adda, il medico ospita i ragazzi in appartamenti dove «dividono la vita, da soli, dove ognuno è l’aiuto dell’altro. Dove il lavoro fuori è obbligatorio».

La serata chiude con il ritratto di una donna che, famosa nella sua terra, ha deciso di dedicare una parte importante della sua vita agli altri, ai poveri, ai dimenticati, alla pace e alla giustizia per i più deboli. É africana ed il suo nome è Akothee. È la show girl più famosa del Kenya: si dedica alle genti del Lago Turkana, torturate dalla siccità, dalla fame e dalle malattie.

«Confessione Reporter» è un programma di Stella Pende, a cura di Sandra Magliani, realizzato da Videonews.

Redazione

C.S._Su Retequattro torna “Confessione Reporter” con Stella Pende 


Da martedì 4 giugno, con cinque appuntamenti in seconda serata su Retequattro, tornano le inchieste di Stella Pende e lo storico approfondimento «Confessione Reporter», giunto quest’anno alla dodicesima edizione.

La nuova serie apre con un reportage dal Giappone, per parlare del dolore dei papà violentemente separati e privati dell’affetto dei loro bambini. Padri che dopo il divorzio sono completamente cancellati dalla vita della famiglia. Papà che si battono in una guerra solitaria, della quale il mondo non è a conoscenza.

Molti uomini che hanno sposato ragazze giapponesi ed hanno poi divorziato, non riescono più a vedere i figli. L’inviata Mediaset si è recata nel Paese del Sol Levante per scavare nella burocrazia e nelle leggi locali per capire come sia possibile che non vengano tutelati i diritti di questi padri divorziati.

Un viaggio doloroso. Ma in alcuni casi anche felice, come quando ha regalato di nuovo il sorriso a Tony: un papà che dopo anni è riuscito a riabbracciare la sua piccola. Tanti uomini – con coraggio – ogni giorno portano avanti la lotta per ricongiungersi ai propri figli. Una contesa che Stella Pende documenta attraverso un lungo percorso di emozioni.