DAVID DI DONATELLO

CS_La 68ᵃ edizione dei Premi David di Donatello


Mercoledì 10 maggio in prima serata su Rai 1 con Carlo Conti

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Mercoledì 10 maggio si terrà la cerimonia di premiazione della 68ᵃ edizione dei Premi David di Donatello in diretta in prima serata su Rai 1. La conduzione dell’edizione 2023 è affidata a Carlo Conti. L’evento si svolgerà nei Lumina Studios di Roma.
Nel corso della cerimonia saranno assegnati venticinque Premi David di Donatello e i David Speciali.

I Premi David di Donatello sono organizzati dalla Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello e dalla Rai, in collaborazione con Cinecittà S.p.A. Piera Detassis è Presidente e Direttrice Artistica dell’Accademia, il Consiglio Direttivo è composto da Francesco Giambrone, Francesco Rutelli, Nicola Borrelli, Francesca Cima, Edoardo De Angelis, Domenico Dinoia, Valeria Golino, Giancarlo Leone, Luigi Lonigro, Mario Lorini, Francesco Ranieri Martinotti.

La 68ᵃ edizione della manifestazione si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il contributo del MiC Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e audiovisivo, d’intesa con AGIS e ANICA, con la partecipazione, in qualità di Soci Fondatori Sostenitori, di SIAE e Nuovo IMAIE.

I PREMI DELLA 68ᵃ EDIZIONE
La Giuria dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello assegna 21 riconoscimenti ai film usciti in Italia dal 1° marzo 2022 al 31 dicembre 2022 nelle sale cinematografiche e 1 Premio David per il cinema internazionale.
 20 Premi David per il cinema italiano: film, regia, esordio alla regia, sceneggiatura originale, sceneggiatura non originale (adattamento), produttore, attrice protagonista, attore protagonista, attrice non protagonista, attore non protagonista, autore della fotografia, compositore, canzone originale, scenografia, costumi, trucco, acconciatura, montaggio, suono ed effetti visivi VFX.
● 1 Premio Cecilia Mangini per il miglior documentario di lungometraggio: una commissione formata da otto esperti in carica per due anni – Guido Albonetti, Pedro Armocida, Osvaldo Bargero, Raffaella Giancristofaro, Stefania Ippoliti, Elisabetta Lodoli, Pinangelo Marino e Giacomo Ravesi – ha il compito di preselezionare le dieci opere da sottoporre al voto della giuria per poi arrivare alla cinquina. Si intende in questo modo favorire una visione più sostenibile, informata e attenta del “cinema del reale” da parte della giuria. Il Premio David di Donatello per il Miglior Documentario è dedicato a Cecilia Mangini.
 1 Premio David per il miglior film internazionale, destinato a una delle opere straniere distribuite in Italia.
Una Giuria nazionale di studenti degli ultimi due anni di corso delle scuole secondarie di II grado sceglie, tra una selezione di 19 film, stabilita in sinergia tra Agiscuola, Presidenza e Consiglio Direttivo dell’Accademia del Cinema Italiano, in collaborazione con Alice Nella Città
 1 Premio David Giovani, destinato al miglior film italiano con temi vicini alle nuove generazioni.

Un’apposita commissione, nominata dal Presidente e composta da Domenico Dinoia, Mauro Donzelli, Marzia Gandolfi, Francesco Giai Via, Paola Jacobbi, Maria Grazia Mattei, Claudia Panzica, Marina Sanna, Maria Carolina Terzi, assegna
● 1 Premio David di Donatello per il Miglior cortometraggio.

Il David dello Spettatore è un premio che intende manifestare l’attenzione e il ringraziamento dell’Accademia ai film e agli autori che hanno fortemente contribuito al successo industriale dell’intera filiera cinematografica
● 1 David dello Spettatore al film italiano uscito entro il 31 dicembre 2022, che ha totalizzato il maggior numero di spettatori nelle sale cinematografiche calcolato entro la fine di febbraio 2023.
David Speciali, designati da Presidenza e Consiglio Direttivo, saranno assegnati a personalità del mondo del cinema.

[CS] L’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO VINCE IL DAVID DI DONATELLO come “Miglior Musicista” per “Il Flauto Magico di Piazza Vittorio”


L’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO vince la 65ª edizione dei David di Donatello come “Miglior Musicista” per il film “Il Flauto Magico di Piazza Vittorio”

Il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=VYcoDSH7vUA

L’Orchestra di Piazza Vittorio, l’ensemble di musicisti che racchiude tutto il mondo, vince la 65esima edizione dei David di Donatello 2020 come “Miglior Musicista” per “Il Flauto Magico di Piazza Vittorio”, una travolgente riscrittura dell’opera di Mozart, primo film musicale multietnico della storia del cinema.

E’ un momento bellissimo e di grande soddisfazione – afferma l’orchestra – siamo contentissimi di aver vinto questo premio così importante per un progetto nato dal basso come quello del Flauto Magico, tanto ambizioso ma anche tanto complicato. Non avremmo mai pensato di vincere davanti a dei mostri sacri come Thom Yorke e Nicola Piovani e sentiamo che è un premio a tutta la storia dell’Orchestra di Piazza Vittorio, a tutti i musicisti stranieri e italiani che ne hanno fatto parte. E’ curioso che in questo momento storico venga premiata una moltitudine, che in un periodo in cui si ha grande paura delle aggregazioni vinca questo premio l’emblema di quello che è una moltitudine di persone felici assieme che fanno un percorso di grande sacrificio e amore. Dedichiamo questo premio a tutti i musicisti che in questo momento soffrono guardando il calendario e non sapendo quando potranno tornare su un palcoscenico a raccontare le proprie emozioni. Ringraziamo tutti i musicisti dell’orchestra, l’Accademia del Cinema Italiano, la Paco cinematografica, Gianfranco Cabiddu, la produzione e tutte le maestranze, ma soprattutto il nostro pubblico che è venuto fin dal primo momento a guardare lo spettacolo teatrale del Flauto Magico da quando è andato in scena, con la produzione del Romaeuropa Festival e de Les Nuits de Fourvière, più di dieci anni fa”.

Diretto da Mario Tronco e Gianfranco Cabiddu, prodotto da Isabella Cocuzza e Arturo Paglia e interpretato dagli stessi musicisti dell’Orchestra accanto a Petra Magoni, Violetta Zironi e Fabrizio Bentivoglio, “Il Flauto Magico di Piazza Vittorio” è una favola visionaria e ultrapop, ambientata in una Piazza Vittorio che si anima come per magia durante la notte. I giardini della piazza, dopo l’orario di chiusura, dal tramonto fino all’alba, diventano il luogo dove tutto può accadere e dove tutto effettivamente accade. I suoi abitanti si trasformano in principi, maghi, regine e sacerdoti in un caleidoscopio di suoni, colori e lingue diverse. Così come la musica, il film è un percorso libero, denso di riferimenti a generi e stili diversi che si sposano, fino alla rivisitazione, con le tecniche del teatro barocco e lirico europeo, con le sue macchine teatrali e i suoi trucchi artigianali, fondali dipinti e arredi poveri di cartapesta, armonizzati visivamente con l’aiuto delle moderne tecniche cinematografiche.

In questi ultimi tempi caratterizzati da narrazioni fuorvianti, il messaggio di integrazione, convivenza e scambio culturale, che da sempre caratterizza tutta la produzione artistica dell’OPV, trova nella favola del “Flauto Magico di Piazza Vittorio” una sintesi chiara e immediata, che rende evidente il reciproco arricchimento umano e artistico di cui sono portatrici culture e tradizioni diverse, capaci, nell’incontro, di integrarsi attraverso lo scambio sia musicale che umano. Un messaggio oggi più che mai necessario e universale.

Nata nel 2002 sulla spinta di artisti, intellettuali e operatori culturali con la volontà di valorizzare l’omonima Piazza dell’Esquilino di Roma, per antonomasia il rione multietnico della città, l’Orchestra di Piazza Vittorio ideata e creata da Agostino Ferrente e Mario Tronco, ha accolto dalla sua nascita oltre 100 musicisti provenienti da ogni parte del mondo e da ambiti musicali differenti, la maggior parte dei quali ha trovato proprio nell’Orchestra un’occasione di riscatto e ha acquisito la cittadinanza italiana. 

L’OPV tra le sue ultime produzioni vanta una versione inedita del Va’ pensiero di Giuseppe Verdi (https://youtu.be/h4cEcW8opSY), inclusa nel repertorio de “L’Orchestra di Piazza Vittorio all’Opera”, concerto che propone le arie tratte dalle opere che negli ultimi dieci anni di attività l’Orchestra ha reinterpretato (Il Flauto Magico e il Don Giovanni di Mozart, la Carmen di Bizet), traendo ispirazione dai musicisti dell’Ottocento che nei vicoli di Napoli rappresentavano le partiture di maggiore ispirazione popolare per coinvolgere le classi meno abbienti.

Redazione