Day: novembre 1, 2014

A VERISSIMO FABRIZIO BRACCONERI: “Mi trasferisco in Sicilia per poter curare mio figlio”


Oggi a VERISSIMO

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FABRIZIO BRACCONERI:

“Mi trasferisco in Sicilia per poter curare mio figlio”

Mio figlio Emanuele è un ragazzino autistico grave. Da ben 10 anni segue una terapia che costa 2.400 euro al mese, e due conti devo pure farli”.

Fabrizio Bracconeri, l’indimenticabile Bruno Sacchi de “I ragazzi della Terza C”, grida il suo dolore in un’intervista a Verissimo.

Parlando della drammatica situazione famigliare che sta vivendo, racconta: “Qualche settimana fa ho scritto in un tweet che “la depressione mi perseguita, ma non mollo”. L’ho scrittoprosegue Fabriziopoiché in Italia spesso le famiglie che hanno figli con gravi handicap si trovano nella triste situazione di dover scegliere se mangiare o se curare i propri figli”.

“Io soffro di depressione da molto tempo, ma voglio ribadire che non ho nessuna intenzione di suicidarmi. E’ solo che da anni mi batto perché le istituzioni ci aiutino, ma le istituzioni sono assenti”.

In questa difficile situazione sembra, però, si apra uno spiraglio. A Silvia Toffanin Fabrizio confida “Per caso, quest’estate ho scoperto che in Sicilia, a Valderice esiste un centro specializzato per l’educazione di ragazzini con gravi handicap (Istituto Medico Psico-Pedagogico) che, unico caso in Italia, è interamente pagato dalla regione Sicilia. Destino vuole” – chiosa Bracconeri – “che io abbia una casa delle vacanze a sette chilometri da lì, ad Erice, per cui ho deciso di trasferirmi in Sicilia per poter curare Emanuele e dargli la speranza di un futuro migliore”.

 

A VERISSIMO PAOLA CARUSO, LA BONAS DI “AVANTI UN ALTRO: “Quando sono caduta da cavallo ho pensato che la mia vita fosse finita”


OGGI a VERISSIMO

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PAOLA CARUSO,

La Bonas di “Avanti un altro”:

“Quando sono caduta da cavallo e non sono riuscita a rialzarmi

ho pensato che la mia vita fosse finita”

Quando sono caduta da cavallo e non sono riuscita a rialzarmi ho pensato che la mia vita fosse finita”.

Queste le parole di Paola Caruso, la “Bonas” del Minimondo del programma “Avanti un Altro”, in un’ intervista in onda domani a Verissimo.

I telespettatori sono abituati a vederla tutte le sere nel programma di Paolo Bonolis con la sua bellezza e risata travolgente, ma in pochi sanno che dietro la sua freschezza, si cela una dramma.

Ai microfoni di Verissimo racconta: L’incidente è successo 5 anni fa. Avevo solo 24 anni. La caduta mi ha causato un brutto ematoma alla spina dorsale, non operabile. Sono rimasta in ospedale, senza potermi muovermi dal letto, per otto mesi. Non potevo lavarmi e pregavo solo di potermi, un giorno, alzare”. E prosegue: “Quando sono uscita dall’ospedale, con le mie gambe, pesavo 90 chili per tutti i farmaci che ho dovuto prendere nel corso dei mesi. Oggi, però – prosegue – posso solo ringraziare Dio poiché, grazie a questa esperienza, ho capito tante cose e sono diventata un’altra persona”.

A Silvia Toffanin che le chiede se sia mai più rimontata a cavallo, sorprendentemente, Paola risponde: “Quando ero in ospedale volevo alzarmi solo per poter tornare dalla mia cavalla. Ora ho ricominciato a gareggiare e monto la stessa cavalla che mi ha fatto cadere”.

 

 

 

 

 

su vinile EP d’esordio dei SANTA MARGARET, “Il suono analogico cova la sua vendetta Vol.1” (Carosello Records)


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“IL SUONO ANALOGICO COVA LA SUA VENDETTA VOL.1”

DISPONIBILE SOLO IN VINILE, FREE DIGITAL DOWNLOAD

E SU TUTTE LE PIATTAFORME STREAMING

Annunciate le prime date live

È disponibile solo in vinile, in free digital download (al link http://www.santamargaret.com/download/2281) e su tutte le piattaforme streaming “Il suono analogico cova la sua vendetta Vol.1(Carosello Records), l’EP d’esordio dei SANTA MARGARET, band unica nel suo genere, capace di unire il sound tipico della canzone d’autore italiana degli Anni Sessanta al rock e blues. Cinque brani più un b-side strumentale registrati interamente in analogico, su nastro a 24 tracce, usando solo strumenti vintage, nessun campionamento e nessuno strumento MIDI.

«Registrare su nastro a 24 tracce raccontano i Santa Margaret ti pone nella condizione mentale del “buona la prima”, perché è molto più difficile correggere un errore, o fare dei copia/incolla di parti come si fa con il computer. Devi arrivare in studio già con le idee molto chiare su tutte le parti e gli arrangiamenti, e non puoi neanche sovraincidere troppe volte sullo stesso nastro perché rischi di compromettere la qualità della registrazione. Abbiamo fatto parecchi mesi di sala prove per arrivare pronti alle registrazioni».

Nessuna operazione nostalgia, ma un modo per riscoprire il piacere dell’ascolto senza fretta del vinile. I Santa Margaret parlano del loro tempo, con la consapevolezza di chi conosce il proprio passato e sa quale percorso è stato fatto per arrivare dove siamo oggi. Non c’è malinconia, solo un grande entusiasmo nel continuare a fare musica come la si fa da sempre.

Sul lato A i brani “Riderò”, “La strada”, “Insonnia”, “Comincia tu”, “Oltre al limite”.

Sul lato B un’unica traccia strumentale di 20 minuti, “…e il digitale trema”, suonata interamente live in studio e registrata in presa diretta senza alcuna sovraincisione.

Sono state confermate le prime date live dei Santa Margaret: il 7 novembre al Babaluba di Crema, il 14 novembre al Vinile Club di Bassano del Grappa (Vicenza), il 9 gennaio alla Birreria Pedavena di Belluno e il 17 gennaio al Bradipop diBellaria (Rimini).

I Santa Margaret stanno già ricevendo consensi unanimi da critica e pubblico: dopo aver aperto i concerti di Deep Purple e Beth Hart, sono stati infatti scelti come artisti del mese da MTV New Generation e hanno calcato quest’estate il palco delCoca Cola Summer Festival 2014 (in onda in prima serata su Canale 5 e in diretta su RTL), trionfando con il brano “Riderò.

La band nasce a Milano dall’incontro della carismatica cantautrice Angelica Schiatti con il chitarrista Stefano Verderi, che ha curato gli arrangiamenti e la produzione artistica dell’intero progetto. Negli ultimi due anni si sono dedicati alla composizione di brani originali, richiamando nel progetto altri musicisti di grande esperienza come Leonardo Angelicchio (tastiere), Ivo Barbieri (basso) e Marco Cucuzzella (batteria).