Day: dicembre 18, 2014

NESLI IN GARA AL 65° FESTIVAL DI SANREMO CON IL BRANO “BUONA FORTUNA AMORE”


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NESLI sarà in gara al 65° Festival di Sanremo con il brano “BUONA FORTUNA AMORE”, di cui è autore. Un importante traguardo per il cantautore, che sul palco del Teatro Ariston darà voce al suo nuovo percorso artistico, appena inaugurato con il brano “ANDRÀ TUTTO BENE”, attualmente in rotazione in tutte le radio.

Nesli racconta: “leggere il proprio nome tra i cantanti big che parteciperanno al Festival di Sanremo è una gioia che ti esplode nel petto! Fiero di esserne parte. Felice di farlo da cantautore e orgoglioso di poter cantare la mia canzone in un palcoscenico così prestigioso.

Il singolo “ANDRÀ TUTTO BENE” disponibile in streaming e in digital download su iTunes (al link http://bit.ly/atb_i) e nei principali store digitali, anticipa l’uscita dell’omonimo album di inediti, prevista in concomitanza del Festival.

Il video del brano, diretto da Marco Salom, è online al link: http://vevo.ly/GuCfgo

Con l’album “Andrà Tutto Bene” (Go Wild – Universal), il “poeta” (come amano definirlo i suoi fan) “punk” (come lui stesso si definisce), tornerà con il suo stile personale e di grande impatto emotivo, e con il suo universo artistico sempre in evoluzione: un’evoluzione che, con il passare degli anni e degli album, lo ha portato ad uscire definitivamente dall’etichetta di artista rap per abbracciare quella di cantautore pop.

Guidato dal suo produttore Brando e da un nuovo team formato dalla Production House Go Wild Music e dall’etichetta Universal Music, nel prossimo capitolo della sua avventura musicale, infatti, la sua urgenza di scrivere e comunicare, in maniera diretta, mai allineata e mai banale, si sposerà perfettamente con la sua passione per la melodia, le sonorità rock, underground e le atmosfere britanniche degli anni ’80.

Festival di Sanremo: svelati i big chi saranno gli ospiti?


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Svelati i nomi dei partecipanti Big del Festival di  Sanremo ora si “rumoreggia” in rete  per scoprire gli ospiti. Da Albano e Romina, ai Pink Floyd per arrivare ai  One Direction, la boy band  adottata dall’Italia con un entusiasmo senza parima di fatto ancora si brancola nel buio. Sembrerebbe certa, per ora, come riportato da fonti autorevoli, la presenza di Anastacia, la star americana, e di Kekko dei Modà, la cui presenza al Festival è comunque sentita per essere l’autore dei  brani di tre concorrenti in gara: Annalisa Scarrone, Bianca Atzei e Anna Tatangelo.  Anastacia che ha dichiarato di essere fan dei Modà,  ha recentemente collaborato con Kekko nella versione duetto del brano  Lifeline/Luce per sempre, secondo singolo estratto  dall’album Resurrectiongià un successo in radio e che riproporrebbe al festival.

E voi chi vorreste ospite a Sanremo?

Nell’Inghilterra della Thatcher la storia di un’iniziativa di solidarietà nel bel film di Matthew Warchus


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Pride è un film tratto da un episodio realmente accaduto di cui si fecero protagonisti i cosidetti “pervertiti” (com’erano chiamati all’epoca gay e lesbiche) :

Trama: Durante il drammatico sciopero dei minatori di trent’anni fa, in Gran Bretagna i gruppi LGSM (Lesbiche e gay sostengono i minatori) riuscirono a raccogliere e a donare ventimila sterline agli scioperanti ridotti alla fame. Questo episodio di solidarietà nell’Inghilterra della Thatcher, ha portato il regista Matthew Warchus e lo sceneggiatore Stephen Beresford a farne un film che è diventato il massimo successo di critica e di pubblico nei paesi anglosassoni. Il valore di Pride è nel racconto di una storia vera con personaggi veri, quella di uno tra gli undici gruppi LGSM, raccolto a Londra attorno alla libreria Gay’s the World in Marchmont Street: che scelse di aiutare i minatori della valle di Dulais nel sud del Galles, seguendo l’entusiasmo del giovane Mark Ashton (Ben Schnetzer) morto nel 1987 di Aids. Il film è fatto benissimo, con grandi attori noti e sconosciuti, capace di rievocare forti sentimenti degli anni 80.

Trascinante, socialmente impegnata, spassosa e commovente, Pride è la commedia dell’anno. Da una parte alcuni ragazzi gay di Londra, esuberanti e intraprendenti. Dall’altra i minatori delle remote compagne gallesi, in sciopero serrato e duro contro il governo Tatcher. Anno: il 1984, diciassette anni dopo l’abolizione del reato di sodomia in Galles e Inghilterra e cinque anni dopo la medesima decriminalizzazione in Scozia. Cosa può unire queste due compagini apparentemente tanto agli antipodi? Un’insperata, improbabile, rischiosa e bellissima amicizia. Il britannico Matthew Warchus, alla regia, mescola con intelligenza cronaca, umorismo, valori universali, meritando gli applausi a fine proiezione.

Al cinema grazie a Teodora Film, Pride al Festival di Cannes ha vinto la Palma Queer e ha appena ricevuto la nomination ai Golden Globe 2015 come migliore commedia. Ecco 5 motivi per vederlo.

1) Un frammento di storia vera

2) Tanta cura nella ricostruzione

3) Si ride di gusto

4) Una commedia contro i pregiudizi

5) Generazioni a confronto

[by Mappes – dal 18 dicembre al Greenwhich Cinema D’essai]

Addio a Virna Lisi, icona del cinema italiano.


Virna Lisi, sei Nastri d’argento, condivideva con Margherita Buy il record di premi vinti nella manifestazione organizzata dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani. In carriera, ha vinto anche un Prix d’interprétation féminine a Cannes, due David di Donatello per le sue interpretazioni e altrettanti alla carriera fu capace di sedurre Hollywood ma rifiutò Playboy e Frank Sinatra.

Se n’è andata all’età di 78 anni, fra l’altro portati splendidamente, una delle icone del cinema italiano emblema di bellezza, classe e talento. Uno dei sorrisi più belli e popolari passato alla storia con lo slogan dello sketch pubblicitario di un dentifricio all’interno di Carosello,  “con quella bocca può dire ciò che vuole“, diventato negli anni ’60 un tormentone. Quella bocca si è chiusa per sempre, l’attrice solo da un mese aveva scoperto di essere affetta da un male incurabile, si è spenta nel sonno nella sua casa romana.