Conchita Wurst

CONCHITA WURST LA METAMORFOSI: VIA CONCHITA ARRIVA TOM


Conchita Wurst, la svolta androgina: ora ha capelli corti e barba incolta

Svolta artistica e metamorfosi per Conchita Wurst, al secolo Tom Neuwirth, diventata celebre nel 2014 con la vittoria all’Eurovision Song Contest con “Rise Like a Phoenix”

Conchita, ha recentemente presentato due singoli che faranno parte del suo prossimo album “Truth Over Magnitude” completamente rinnovata nel look. Abbandonate le vesti da “diva dagli abiti dorati” (come lo stesso artista dichiarò l’anno scorso ndr)  con cui ha raggiunto il successo in tutto il mondo,  ha deciso di  mettere da parte la signora con la barba per far emergere il vero Tom,  barba e capelli platino e stivaletti che si muove sinuosamente in sonorità electro-pop della sua nuova canzone Hit me, il cui videoclip è stato rilasciato venerdì scorso con lo pseudonimo “Wurst”.

L’artista austriaco ha dichiarato al quotidiano tedesco Die Welt:

«Mi sento come se volessi creare una nuova persona… senza la signora con la barba. Ho raggiunto tutto ciò che volevo dalla vittoria del Song Contest. Ora (Tom) vuole uscire e rivelarsi al mondo».

 

Redazione

Conchita Wurst: “Sono sieropositivo” e rivela: “Il mio ex voleva diffondere notizia”


Conchita Wurst: "Sono sieropositivo"

Conchita Wurst è sieropositiva da “molti anni”. L’artista austriaca che vinse nel 2014 l’Eurovision song contest a Copenaghen con Rise like a Phoenix,  ha reso pubblica oggi la sua malattia su Instagram, dopo essere stata minacciata da un ex compagno di rivelare l’informazione:  . “Oggi è arrivato il giorno in cui liberarmi per il resto della mia vita da una spada di Damocle: sono sieropositivo da molti anni. Questo, per la dimensione pubblica, in realtà è irrilevante, ma un ex ragazzo mi minaccia di rivelare pubblicamente queste informazioni, e io non darò a nessuno in futuro il diritto di intimidirmi e di influenzare in questo modo la mia vita”, ha scritto la drag queen di Gmund.

 L’artista racconta anche di essere da tempo in cura: «Da quando ho ricevuto la diagnosi, sono sotto trattamento medico, e da molti anni, senza interruzione, sotto il limite di rilevabilità, tanto da non essere in grado di trasmettere il virus. Non volevo rendere pubblica questa informazione per diverse ragioni, voglio citarne solo un paio qui: la più importante era la mia famiglia, che sapeva e mi ha supportato incondizionatamente dal primo giorno. A loro avrei risparmiato volentieri l’attenzione di avere un figlio, nipote e fratello con l’Hiv. Allo stesso modo, i miei amici ne sono a conoscenza da un po’ di tempo e stanno trattando la cosa con un’imparzialità che auguro a tutti coloro i quali si ritrovino nella mia situazione. In secondo luogo, è un’informazione che credo sia rilevante principalmente per quelle persone con le quali un contatto sessuale possa diventare un’opzione. Fare coming out è meglio che ricevere outing da terzi. Spero di incrementare il coraggio e fare un altro passo contro lo stigma delle persone contagiate dall’Hiv, sia attraverso il loro comportamento che attraverso colpe che non appartengono loro. Ai miei fan: l’informazione riguardante il mio status di Hiv positivo può essere nuovo per voi – ma il mio stato non lo è! Sto bene, e sono più forte, più motivata e più libera che mai. Grazie per il vostro supporto!».

Redazione

RAI1 – ‘BALLANDO CON LE STELLE’ ESORDIO CON SUCCESSO CON VALERIO SCANU NEI PANNI DI CONCHITA WURST


Un buon esordio per l’undicesima edizione di ‘Ballando con le stelle’, il talent show condotto da Milly Carlucci e trasmesso da Rai1 ieri, sabato 20 febbraio, in prima serata, che è stato visto da 4 milioni 465mila spettatori con uno share del 20.80%, ottima l’accoglienza su twitter e l’hashtag #ballandoconlestelle è entrato subito in tendenza. Moltissimi i tweet rivolti a Valerio Scanu  intervenuto a “salvare” la situazione dopo la defezione inaspettata dell’ospite speciale Conchita Wurst a causa di una una leggera indisposizione. Il popolare cantante reduce del Festival di Sanremo, si è rivelato infatti l’asso nella manica di Milly Carlucci, che grazie alle ottime capacità di performer di Valerio ha “offerto” al pubblico una Conchita magistralmente interpretata  in ‘Rise Like a Phoenix’, brano con cui la drag queen austriaca  vinse l’Eurovision Song Contest del 2014, che ha lasciato davvero senza rimpianti per l’originale. In questo video  RaiTv   la sua performance:

Valerio Scanu è poi intervenuto ancora  per cantare il bellissimo brano presentato sul palco dell’Ariston Finalmente Piove, fra le canzoni più ascoltate post Sanremo che occupa prepotentemente la posizione numero 1 su ‪#‎iTunes‬ dei brani più venduti in Italia. Rivediamolo:

Su Canale 5 il people show C’è Posta Per Te condotto da Maria De Filippi che – ha raccolto davanti al video 5.488.000 spettatori pari al 24.73% di share –  resta leader incontrastato di ascolti.

Redazione

RAI1: BALLANDO CON LE STELLE undicesima edizione – Chonchita Wurst “ballerina per una notte”


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Sabato 20 febbraio torna “Ballando con le Stelle” il grande show di Rai1 condotto da Milly Carlucci. Al suo fianco Paolo Belli con l’ironia e lo swing di sempre. Il programma, giunto quest’anno all’undicesima edizione, si conferma fiore all’occhiello del palinsesto di Rai1. Eleganza, stile e gusto per la competizione, rendono Ballando con le stelle uno degli appuntamenti più attesi e seguiti dal pubblico televisivo.
Nata nel 2005, Ballando con le stelle è stata la prima trasmissione interamente dedicata alla danza sportiva, coinvolgendo da subito l’attenzione del pubblico sulla magia del ballo di coppia che è allo stesso tempo fonte di seduzione ma anche grande disciplina, soprattutto per chi vuole ottenere buoni risultati, come in ogni  sport.
Tredici Vip emozionati e agguerriti, in coppia con i migliori maestri di ballo, stelle internazionali della danza, una band pronta ad accompagnare ogni performance dal vivo, ospiti celebri, coreografie passionali e sorprendenti, una giuria inflessibile attenta a ogni dettaglio, abiti dal gusto glamour e una scenografia che vi trasporterà nelle magiche atmosfere del ballo di coppia.
Questi gli ingredienti dei dieci appuntamenti che culmineranno con la proclamazione dell’undicesimo vincitore di Ballando con le stelle 2016.
Anche questa edizione porta sulla pista da ballo dell’Auditorium Rai del Foro Italico, un cast sorprendente. Queste le coppie che ogni settimana si contenderanno la possibilità di proseguire la gara per raggiungere la meta finale: Nicole Orlando – Stefano Oradei; Lando Buzzanca – Sara Mardegan; Rita Pavone – Simone Di Pasquale; Pierre Cosso – Maria Emachkova; Iago Garcia – Samanta Togni;   Asia Argento – Maykel Fonts; Enrico Papi – Ornella Boccafoschi; Margareth Madé – Samuel Peron; Michele Morrone – Ekaterina Vaganova; Platinette – Raimondo Todaro;  Salvo Sottile – Alessandra Tripoli; Luca Sguazzini – Vera Kinnunen; Daniel Nilsson – Valeriia Belozerova.  Ognuna di queste coppie al termine della puntata potrebbe essere eliminata. Tutte, però, a distanza di qualche settimana, avranno la possibilità di rientrare in gara a condizione di continuare a studiare con grande impegno e costanza.
Molte le sfide da affrontare per i protagonisti di questa edizione che si misureranno ogni sabato sera con diversi stili di danza – balli caraibici, standard e latino-americani – ma anche con prove a sorpresa necessarie a verificare il grado di preparazione dei  concorrenti. A valutarli la Giuria di esperti, capitanata dall’inossidabile Carolyn Smith, composta da Guillermo Mariotto, Fabio Canino, Ivan Zazzaroni e da una new entry, la giornalista e blogger Selvaggia Lucarelli. L’ultima parola, come sempre, spetterà al pubblico che segue da casa la trasmissione. Sarà il Televoto, infatti, a decretare la coppia eliminata attraverso i numeri 894.001 (da telefono fisso) e 475.475.0 (da telefono mobile).
Il primo personaggio protagonista dello spazio “Ballerino per una notte” sarà Conchita Wurst, la cantante austriaca che nel 2014 ha trionfato all’Eurovision Song Contest con il brano “Rise Like A Phoenix”. La Wurst dovrà sottoporsi ad un vero e proprio “tour de force” imparando, in poche ore, una coreografia da eseguire in diretta durante il programma.  La sua esibizione verrà valutata dalla giuria presente in studio e il punteggio ottenuto servirà a migliorare la classifica di una delle coppie in gara.
Paolo Belli e la sua Big Band accompagneranno l’esibizione dei ballerini al ritmo di brani arrangiati secondo gli stili musicali di ogni singola gara.
La nuova scenografia, curata da Claudia Sammicheli, tra cristalli, ori e il rosso fuoco dei tessuti, avvolgerà idealmente i concorrenti che  volteggeranno sulla scena vestiti con gli eleganti abiti, in tema con i balli eseguiti, creati dalla costumista Federica Boldrini. Quest’anno, grazie a sofisticati mezzi tecnologici, le esibizioni saranno personalizzate con effetti cromatici e illuminotecnici.

Sul sito http://www.ballandoconlestelle.rai.it sarà possibile trovare informazioni sui concorrenti, sui maestri di ballo, sulla giuria e sulle singole puntate della trasmissione.
“Ballando con le Stelle”, adattamento del format BBC “Strictly Come Dancing”, è una produzione Rai1 in collaborazione con Ballandi Multimedia. Un programma di Milly Carlucci e di Giancarlo De Andreis, ideato e scritto con Luca Alcini, Maddalena De Panfilis, Giovanni Giuliani, Lucia Leotta, Francesco Saverio Sasso, Chicco Sfondrini, Svevo Tognalini, Simone Troschel. Cura la scenografia Claudia Sammicheli, le luci sono di Fausto Carboni. La regia è di Danilo Di Santo.

Redazione

“TALE E QUALE SHOW” (06/11/2015): VALERIO SCANU “MOSTRO DI BRAVURA” AL PRIMO POSTO CON UNA CONCHITA WURST DA URLO – IL VIDEO


conchita scanu

Ha prodotto sorprendenti risultati l’”incontro” (venerdì 06/11/2015 su Rai1 in prima serata) di Valerio Scanu con il personaggio, assurto a vera e propria “icona-transgender”, di Conchita Wurst, vincitrice dell’”Eurovision Song Contest” 2014, quasi una “mission impossible”, un “banco di prova” irto di difficoltà e “scogli” contro cui era possibile finire letteralmente frantumati, visto che si trattava di rappresentare, ad un tempo, il “maschile” e il “femminile”, la leggiadria, l’eleganza, una voce, capace di lanciarsi verso alte vette, confidando in tempi prolungati di resistenza a piena gola, sfaccettata come un prisma, dal timbro particolare e non un semplice “falsetto” qualunque, la notevole espressività e presenza scenica, nonostante, durante l’esecuzione di “Rise like a Phoenix”, l’artista rimanga immobile, illuminata da un cono di luce, veramente “di tutto, di più”.

E il 25enne cantante di La Maddalena ci è riuscito, meritando gli elogi e la promozione a pieni voti di tutta la giuria, l’esultanza dello studio, la “standing ovation” generale, anche dei colleghi che stavolta, finalmente, lo hanno votato, permettendogli di conquistare il vertice del podio e poi, naturalmente, a ruota, raffica di commenti sul Web, “tweet” esaltati, visualizzazioni su “You Tube” a volontà, tutti vogliono Valerio Scanu, che si sta rivelando, da quando è riapparso in trasmissione, la settimana scorsa, un’autentica benedizione per gli ascolti, che avevano registrato una flessione e che ora sono in netta risalita.

Un’esibizione impeccabile, quella del cantante, apparso sicuro fin dalla prima nota, sorretto, a tutto suo vantaggio, da doti vocali di grande spessore e duttilità e da una versatilità imitativa che gli consente di volta in volta immedesimazioni inappuntabili, si pensi anche, fra tutti, alla sua resa di Pino Mango, Anna Oxa, Orietta Berti, Claudio Villa, ma nei panni della Wurst ha persino superato se stesso, in grado di curare attentamente, da perfezionista meticoloso, persino la pronuncia tedesco-britannica dell’altro nel brano oltre che aderente al suo “modello” anche nel volto, sebbene più “paffuto” dell’originale, grazie a un lavoro di trucco sapientissimo, comprese ciglia setose da bambola, chioma corvina sciolta e barba e così anche nelle espressioni facciali e negli atteggiamenti misurati molto “divistici”, certo non erano riproducibili la figura longilinea e il girovita da libellula dell’austriaca, ma Scanu si è fatto da solo questo piccolo rilievo, molto simpaticamente “Conchita peserà come una coscia mia” e Carlo Conti ha confermato l’aspetto sottile della sua ex “ospite d’onore” a Sanremo 2015.

Chissà cosa direbbe la vera Conchita Wurst, se visionasse il video del suo “doppio”, alla folla di consensi entusiastici manca solo il suggello del suo “Wunderbar!” (trad. magnifico) …

Ecco il video dell’imitazione

e questo l’originale

Articolo a cura di Fede

Tale e Quale show su Rai1 con Valerio Scanu che imita Conchita Wurst fa il botto di ascolti! IL VIDEO


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Il rientro di Valerio Scanu nel programma ne ha decisamente cambiato le sorti e perfino lo share adagiatosi nella monotonia di un dato di ascolto senza sprizzi e sprazzi si è svegliato facendo la differenza. Boom di ascolti nella puntata di Tale Quale Show del 6 novembre 2015 su RaiUno condotta da Carlo Conti caratterizzata dal fermento e dall’attesa trepidante del popolo social e dei fan per la Conchita Wurst di Valerio Scanu, che in Rise like a Phoenix ha superato le aspettative lasciando tutti letteralmente a corto di aggettivi. Un’esplosione di voce e “cuore” che è arrivata a smuovere oltre che gli animi più scettici uno share dormiente che ha fatto finalmente il botto arrivando al 24,51% pari a 5.305.000 di telespettatori, pari  al più alto dato di ascolto raggiunto in questa edizione dal programma.  E per Valerio Scanu questa volta, primo in classifica, i complimenti del direttore di RaiUno Giancarlo Leone in un tweet:

E bravo @Valerio_Scanu in #taleequaleshow su @RaiUno ! https://t.co/uSmY1anTUf

— Giancarlo Leone (@giankaleone) 7 Novembre 2015

Valerio Scanu, il più votato, il più commentato, il più visualizzato nei sito ufficiale di RaiTv, si è rivelato una bella “botta” di energia per la Rete Ammiraglia, che non passa inosservata e per cui più che le belle parole contano i fatti . Cantante?  imitatore? No…Una sola  parola che le racchiude tutte: “Artista” e a pieno titolo!

Questo il video dell’imitazione:

Eccezionalmente la prossima e penultima  puntata di Tale e Quale Show andrà in onda  mercoledì 11 alle ore 21.20 su Rai 1, Valerio Scanu  interpreterà  Alex Baroni, una grande voce della musica italiana, scomparso prematuramente.

Redazione

“IO CONCHITA la mia storia”: il libro di Conchita Wurst – L’avventura di un ragazzo di provincia che ha sempre creduto nel sogno di diventare un giorno un grande artista.


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Tom Neuwirth, un nome che forse dice poco a tanti ma che se tradotto in Conchita Wurst diventa “famoso”. Classe 1988 la drag queen che ha vinto l’Eurovision Song Contest 2014, col brano Rise Like A Phoenix, che si è distinta per alcuni suoi interventi al Parlamento Europeo di Bruxelles a tutela dei diritti del mondo LGTB e che fa venire i brividi con la sua voce potente, si racconta in un libro dal titolo Io, Conchita, edito da Mondadori, uscito  a pochi giorni dal lancio del suo primo album, intitolato Conchita (che contiene 12 brani ndr). Il libro racconta la sua storia.  L’avventura di un ragazzo di provincia che ha sempre creduto nel sogno di diventare un giorno un grande artista.

Ed ora, per conoscerla meglio riportiamo un’intervista rilasciata a Io Donna del Corriere della Sera:

Quando è nata l’idea di scrivere una biografia?
Dopo la vittoria all’Eurovision Song Contest 2014, dove ho cantato Rise Like A Phoenix, ho sentito fortissimo l’interesse di molte persone verso mia storia, la mia arte, la mia musica e la mia vita da Drag Queen. Così ho pensato che era tempo di raccontarmi con sincerità. Quando ho conosciuto l’autore Daniel Oliver Bachman abbiamo parlato ininterrottamente per diversi giorni ed è nato il libro. È stato un ottimo ascoltatore e non si è perso nemmeno un dettaglio.

Chi è davvero Conchita Wurst?
Più di ogni altra cosa, una cantante.

Sei nata e cresciuta in un piccolo paese dell’Austria: quando hai iniziato a sentirti diversa dai tuoi coetanei?
Come scrivo nel libro ho sempre amato acconciarmi, vestirmi, stare al centro della scena e truccarmi; ricordo che lo facevo fin da piccolissima, faceva parte della mia personalità. All’asilo nessuno mi ha mai bullizzata o esclusa per questo, anzi.

Nessun pregiudizio o giudizio?
Solo nell’adolescenza, un periodo davvero complesso per i “diversi”. È facile diventare la preda di un bullo, bastano un paio di occhiali, oppure l’apparecchio ai denti, qualche chilo in più, o dichiararsi gay o lesbica. Dico sempre che nasciamo liberi e senza pregiudizi fino all’età della pubertà. Poi, per il resto della nostra vita, cerchiamo di curare le ferite che ci siamo procurati in quel periodo.

Quali sono state le tue, di ferite?
Ho vissuto sulla mia pelle la cattiveria gratuita del bullismo e ho sentito persone rivolgermi commenti malevoli. Ma ho sempre sentito l’amore incondizionato da parte della mia famiglia e degli amici; questo è quello che davvero conta, alla fine della giornata.

L’introduzione del libro è firmata da Jean Paul Gaultier, il quale scrive: «Hai il corpo di un uomo e lo spirito di una Wonder Woman». Che cosa pensi abbia visto in te?

In realtà si dovrebbe chiedere a lui; non vorrei rispondere al posto suo. Posso solo dire quello che io vedo in lui: è un uomo favoloso che crea abiti da sogno e, soprattutto, è una persona dal cuore generoso.

Tornando alla tua vita, hai sempre voluto diventare cantante?
Ho sempre amato cantare, ma più in generale sognavo di vivere da creativa. Fin da bambina volevo diventare un’artista, anche se ancora non avevo ben chiaro in che campo. Ad un certo punto ho iniziato a scrivere canzoni, grazie anche al supporto della mia famiglia.

Quando è arrivata la popolarità?
Direi nel 2007; avevo 17 anni e partecipai al talent show austriaco Starmania. Sono arrivata seconda e da lì è iniziata la mia avventura.

Sei stata anche e spesso fortemente criticata.
Ad essere del tutto onesta, cerco di non interessarmene troppo. Primo: non ho il tempo per occuparmi di controbattere e replicare. Secondo: preferisco circondarmi di persone e cose belle e positive. Cerco di guardare sempre agli aspetti migliori dell’esistenza.

La tua storia è speciale. In tanti si chiedono se ti senti più Conchita o più Tom.
È una domanda divertente, perché mi sento perfettamente bene nei panni di Conchita, l’artista, e in quelli di Tom, nel mio privato. Vivo equilibratamente questi due volti.

Cosa dici ai tanti giovani in crisi d’identità sessuale o personale?
Sii te stesso, impara ad amarti e accettarti per quel che sei nel profondo e vedrai che presto starai molto meglio, da solo e con gli altri. Credo sia questa la sola, vera chiave per andare avanti e sentirsi a posto con il mondo.

Qual è la canzone che non smetti mai di cantare?
Adoro Goldfinger di Shirley Bassey.

Dove ti piacerebbe essere tra una decina d’anni?
Difficile rispondere. Se anche avessi il potere di prevedere il futuro non so se accetterei di sapere cosa ne sarà di me. Sicuramente un obiettivo che vorrei raggiungere è vincere un Grammy. Il mio nuovo album, Conchita, punta a questo. Se poi arriva prima di dieci anni, tanto meglio!

By Ponyo

Conchita Wurst contro la discriminazione “Non voglio che questo debba toccare anche alle generazioni future”.


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Conchita Wurst all’anagrafe Thomas Neuwirth, la drag queen austriaca  salita alla ribalta per aver vinto l’Eurovision song Contest ,il 28 giugno si  è esibita  alla LGBT Pride Parade di Londra, davanti a circa 300mila  persone e poi ai Pride di Madrid, Zurigo e a Manchester il 28 agosto scorso, di cui vi postiamo il video

Il ragazzo austriaco  che nel 2007  arrivò secondo al reality show austriaco “Starmania” una sorta di XFactor 

è diventato  Conchita Wurst nel 2011 e, come  Conchita sta crescendo  in popolarità velocemente riscuotendo grande successo per la sua voce potente unita ad una immagine insolita e trasgressiva ma coerente col messaggio che l’artista vuole trasmettere e annunciato subito dopo la sua vittoria all’Eurovision Song Contest, un messaggio contro il pregiudizio e la discriminazione con cui  i “diversi” o considerati tali da una società retrograda e bigotta sono spesso costretti a fare i conti.

Questo il  messaggio di Conchita :”Il mio sogno è diventato realtà. Ma per la società, la mia vittoria ha dimostrato che le persone vogliono andare avanti e guardare al futuro. Abbiamo detto qualcosa di importante…Mi sono sempre dovuta confrontare con la discriminazione. Non voglio che questo debba toccare anche alle generazioni future».

Il 31 agosto Conchita Wurst si è esibita, nell’unica tappa italiana al Padova Pride Village, in qualità di “special guest” a chiudere la kermesse iniziata a fine luglio è organizzata presso il polo fieristico della città.

 

 

Conchita Wurst ha vinto Eurovision 2014 e non …per la barba!


Foto: Eurovision 2014: un messaggio di tolleranza e accettazione per tutta l’Europa

Si parla tanto in questi giorni della vittoria di Conchita Wurst, fra l’altro ai vertici della classifica italiana, e di Emma Marrone, allevata nella “bambagia” del mondo del music business  nostrano che ha rappresentato l’ Italia all’Eurovision2014, ma su cui stanno piovendo le critiche del web per aver “osato”  forse troppo con le sue performance forzatamente “trasgressive” .   Il più importante festival a livello europeo è vero che è conosciuto per essere “trash” di suo, ma Emma ha sicuramente contribuito a dare un sostanzioso contributo sfiorando i limiti della…decenza, con il quale forse pensava di impressionare oltralpe  ma che le è valso invece   un risultato deludente, il peggiore finora ottenuto  rispetto ai suoi predecessori, Galuazzi (2), Zilli (11), Mengoni (7).  Ma ancor più hanno infastidito i suoi proclami dopo festival, all’insegna della poca sportività nell’affermare che la drag queen probabilmente senza la barba non avrebbe vinto.  Il distanziometro piazza  la salentina fra i fanalini di coda, considerazione impropria quindi…Bisogna saper perdere, non sempre si può vincere… cantavano i Rockers nel lontano 67 al Festival di Sanremo.

Conchita  Wurst invece ha vinto perchè lo meritava, ha vinto perchè è un talento vocale, ha vinto perchè la canzone è piaciuta come pure la sua eleganza nonostante la barba,  ha vinto per il coraggio e la coerenza d’immagine  nonostante la disapprovazione di alcuni paesi dell’Europa orientale e della Russia antigay di Putin, Bielorussia e Armenia arrivate  al tentantivo di impedirne l’esibizione con  petizioni dalle motivazioni farneticanti del tipo:

«Conchita Wurst, promuove uno stile di vita inaccettabile per la società russa!»  o anche:  «i nostri figli potrebbero diventare succubi della sodomia lussuriosa praticata dai liberali europei. Il nostro è uno dei pochi Paesi europei che ha cura di salvaguardare i valori normali e sani della famiglia. Valori che sono basati sull’amore e sul mutuo supporto tra uomini e donne». Deplorevole il commento del tribuno nazionalista russo Vladimir Zhirinovski, che in un’intervista tv ha dichiarato: «È la fine dell’Europa. Loro non hanno più uomini e donne, hanno ‘questo‘».

Per tutta risposta Conchita dalla sua pagina facebook incurante degli attacchi arrivati da Mosca ha ribattuto   con orgoglio: «Mi sono sempre dovuta confrontare con la discriminazione. Non voglio che questo debba toccare anche alle generazioni future».

Il ragazzo austriaco  nel 2011 è diventato Conchita Wurst e  ha vinto l’ultima edizione arrivò secondo nel 2007 al reality show austriaco “Starmania” una sorta di XFactor di cui mostriamo il video:

All’anagrafe ‘Tom Neuwhirt, un anno dopo,  ha fondato, una band con altri partecipanti alla trasmissione tv: si chiamavano Jetzt Anders. Conchita  in Austria  è molto apprezszato come talento artistico e come immagine e il comunicato ufficiale del presidente austriaco Heinz Fischer dopo la vittoria del cantante all’Eurovision song Contest 2014 lo conferma:«Non è soltanto una vittoria per l’Austria ma innanzitutto per la diversità e la tolleranza in Europa» .

Questa è civiltà, l’Italia prenda esempio!

 

 

EUROVISION SONG CONTEST 2014: EMMA MARRONE (GIORNI FA) “VOGLIO CONQUISTARE L’EUROPA INTERA!”


emma marrone

Lasciamo stare che la manifestazione canora di Copenhagen (10/05/2014), che, teoricamente, avrebbe dovuto riunire il meglio della musica europea su piazza, si è risolta, come giustamente hanno fatto osservare Linus e Nicola Savino, in qualità di commentatori per Raidue, in una via di mezzo fra “Giochi senza frontiere” e la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi, per di più alla “modica” cifra di 12 milioni di euro, ma ha fatto acqua da tutte le parti anche per quelle che ne dovevano essere le strutture portanti, ovverossia le canzoni, in cui non si è saputo andare oltre arrangiamenti e stili musicali vecchi di 30 anni e più, tanto che vi si avvertivano distintamente echi di “hit” del passato, i cantanti dilettanteschi, dalle voci con timbri anonimi e incolori, che sarebbero stati “fermati” alla prima selezione delle “Blind auditions” di “The Voice of Italy”, ai personaggi proposti e qui c’è da sbizzarrirsi davvero, si va dal “molto pittoresco” e “carnevalesco” delle concorrenti polacche, in costume tipico, con “bella lavanderina” munita di tinozza che si mette a fare il bucato cantando, alle intrusioni calcistiche, con avvistamento di sosia di Boateng (rappresentante di colore dell’Ungheria) e El Shaarawy (per la Francia), la Scandinavia e aree limitrofe, invece, regalano essenzialmente ectoplasmi biancastri dai capelli biondo-bianco, espressivi come surgelati Findus e di una piattezza desolante e ancora, scenografia, questa sconosciuta, in compenso rimarrà scolpito nella memoria il ballerino che corre come un criceto in una ruota girevole durante la “performance” della concorrente ucraina, salvabili gli effetti speciali, le luci spettacolari e i fasci laser che sprizzano dal pavimento, regia statica e senza “guizzi” …… eppure, nonostante il livello generale così così, con Emma, ben quotata dai “bookmakers”, finiamo addirittura al 21esimo posto e un po’ brucia, noi sopravviveremo lo stesso, ma chissà come l’avrà presa lei, dopo le sue “sparate” di qualche giorno fa (a “Vanityfair.it”). Ecco le sue “chicche” : “Se vincono gli altri sono felice … ma m’inca**o se non vinco io”, a seguire “I complimenti belli li ho ricevuti dalla stampa estera”, affermazione rivolta, come ha precisato, a coloro che, in patria, non la considerano ancora un’artista “matura” e credibile, ma il “climax” lo raggiunge con la spacconata “Vorrei dire (ndr al rientro in Italia): ho conquistato l’Europa intera”, abbiamo capito perché si è presentata in scena con miniabito provvisto di mantello, con scaglie dorate applicate nella parte superiore e corona di alloro in testa, perfetto per fare “pendant” con la sontuosa veste bianco-oro del bieco imperatore Commodo di Joaquim Phoenix ne il “Gladiatore” e infatti la ragazza mette in atto  subito la sua intenzione di “dominio”, aggredisce pubblico e palcoscenico con graffianti vocalizzi “rock” (non canta male, diciamolo), si dimena scompostamente, fa il diavolo a quattro, gattona per terra fissando con occhio voglioso e cupido la telecamera neanche avesse davanti Johnny Depp e infine conclude il suo “show” distesa, spossata (ma cantava o mimava “altro”?il dubbio permane), sulle ginocchia piegate sotto il corpo, un’esibizione esageratamente sopra le righe distante anni-luce da quelle di tutti gli altri concorrenti e probabilmente anche dal gusto dei giurati di altre nazioni, che, bisogna sottolineare, sono stati spesso coinvolti in coalizioni “di comodo” e “voti di scambio”, se non altro i nostri hanno la coscienza pulita, avendo premiato il/la migliore, ossia Conchita Wurst.
Poco prima della “finale”, la Marrone aveva dichiarato di voler mettere “La coppa dell’Eurovision sul comodino”, crediamo proprio che le toccherà accontentarsi di un più modesto “souvenir” della “Sirenetta” di Copenhagen, magari da lanciare contro una parete per placare (per rifarci alla sua terminologia!) l’inca**atura …

Fede